Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: Hamlet_    08/09/2014    2 recensioni
Raccolta di drabble e flash-fic Johnlock, ispirate da diverse canzoni.
Dalla prima storia: "Non poteva evitare di lasciarlo andare, nonostante fossero passati quasi due anni. Non poteva."
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della BBC e di Sir Arthur Conan Doyle; questa raccolta è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.



Come sempre ringrazio la mia dolce corrienonfermarti per il betaggio. Buona lettura! :) 



Genere: fluff; romantico
Quando John quella mattina si destò, non fu a causa della sveglia o del camion della spazzatura – che puntualmente, ogni domenica, lo trascinava giù da letto ad orari improponibili. No. Ma a causa della sensazione di avere una presenza stanziata poco distante da sé. Si rigirò nel letto con fare convulso, tentando di riaddormentarsi, per nulla intenzionato ad aprire anche un solo occhio e controllare se effettivamente ci fosse qualcuno intento ad osservarlo; ma la sensazione non si acquietò e i buoni propositi di lasciarsi di nuovo andare al sonno svanirono con la stessa velocità con cui erano comparsi. Sbuffando sonoramente e trattenendo a stento un’imprecazione, socchiuse le palpebre e mise a fuoco l’ambiente attorno a sé. O perlomeno tentò di farlo, dal momento che lo spazio visivo di fronte a lui era interamente occupato da un volto. Un volto pallido, con due zigomi alti e affilati, due labbra a cuore – che sembravano disegnate dal più abile dei pittori – e due occhi azzurrissimi, che lo fissavano intensamente da sotto le sopracciglia aggrottate. Riconoscendo il proprio coinquilino ad un soffio da lui, si schiarì la voce e provò ad articolare qualche parola – per quanto l’essersi appena svegliato glielo concedesse. «Sherlock..?» l’altro, sentendosi richiamare, sgranò appena gli occhi come se solo allora si fosse consapevolizzato di ciò che stava facendo. «Io..» esalò, dando però l’impressione di non volersi muovere d’un millimetro dalla propria posizione. I suoi occhi saettavano da un punto all’altro del viso di John, come intenzionati ad assorbirne ogni minimo particolare; quest’ultimo, il respiro leggermente accelerato per tutta la situazione in sé, non seppe far altro se non ricambiare quello sguardo - in attesa della prossima mossa del più giovane. Il quale non si fece attendere più di tanto, poiché dopo qualche altro secondo di tentennamenti serrò gli occhi e schioccò un bacio piuttosto rumoroso ed umido sulle labbra del medico, che rimase sbigottito. «Buon compleanno!» blaterò poi; infine, rialzatosi velocemente, sparì al piano di sotto in uno svolazzo di vestaglia. Sul volto del soldato si susseguirono una serie di espressioni, dallo sbigottimento alla sorpresa, dalla rabbia alla tenerezza, per lasciare poi il posto ad un miscuglio di gioia e serenità che non ricordava d’aver mai provato. Sherlock Holmes, l’uomo che amava segretamente da tempo, lo aveva baciato. Lo aveva baciato. Per confermare la propria tesi si passò la lingua sulle labbra: su di esse aleggiava ancora un lieve sentore di caffeina, mischiato ad un altro che mai aveva sentito. Il sapore di Sherlock, del quale si innamorò all’istante, fino a desiderare di averne subito ancora. Al solo pensiero di quanto accaduto, le sue guance si imporporarono fino ad assumere la tonalità di due pomodori pachino. Certo, quello non era stato neanche lontanamente affiancabile ad un ‘bacio’ con la ‘b’ maiuscola, ma aveva lo stesso avuto il potere di scaraventarlo sull’orlo di un attacco cardiaco. Si portò una mano ai capelli sparati in ogni direzione a causa del sonno e li scompigliò ulteriormente, come se quel gesto avesse potuto in qualche modo calmarlo. Infine giunse ad una conclusione: Sherlock non poteva passarla liscia, non quella volta. Non dopo averlo baciato e di conseguenza averlo reso l’essere umano più felice – ed innamorato – dell’intero universo. Balzò quindi fuori dal letto e, senza neanche infilare ciabatte e vestaglia, si precipitò per le scale alla ricerca del coinquilino – intenzionato, una volta per tutte, a metterlo con le spalle al muro. Poi, decise sul momento, lo avrebbe baciato. Fino a consumargli le labbra. Oh, eccome se lo avrebbe fatto. Un compleanno meraviglioso, si disse; poi sorrise e riprese a scendere le scale con velocità, verso l’uomo di cui era pazzamente innamorato.



Spazio autriceInnanzitutto faccio tantissimi auguri a Martin Freeman, il nostro John, che oggi compie 43 anni! *lancia in aria coriandoli e strisce filanti* Proprio per l'occasione ho scritto questa cosuccia che spero non sia venuta uno schifo (ma chi prendo in giro?). Per rifarmi dell'altra volta, oggi anneghiamo nel fluff. Come sempre, sono graditi pareri! :) 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Hamlet_