Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: aly02_    08/09/2014    2 recensioni
Salve a tutti, questa storia racconta di un semestre molto particolare per Cristal Manson. Lei è una ragazza particolare e se state pensando ad un'autolesionista vi sbagliate di grosso.
La nostra Boy-band decide di fare un "concorso" tra le scuole. Una delle scuole di Londra verrà estratta e loro vi passeranno un semestre.
Brutte notizie per la povera Cristal e il suo migliore amico Steven.
~~~
Questa è una storia scritta a quattro mani da alinasasusaku02 e Tata Randagia, che sperano che la loro storiella possa piacere =D
Genere: Comico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Un semestre con gli One Direction
Capitolo Secondo:
Primi passi nella nuova scuola




 
 
 
 
Sbuffò chiudendo l’ultimo volume di Fairy Tail. Aveva gli occhi lucidi e un sorriso sgargiante sulle labbra. Tutta la sua rabbia era scomparsa. La campanella suonò e lei balzò in piedi, impaziente di fangirleggiare con Steven. Si girò immediatamente sentendo qualcuno dietro di lei.
 
«Signorina Mason, avrei un favore da chiederle, se non le dispiace.» disse il professor Evans.
 
La ragazza sbuffò, vedendo il musicista dietro all’uomo che, aveva deciso, da quel momento avrebbe odiato a morte. Aveva capito quello che stava cercando di chiederle il professore, ma una domanda le sorse spontanea: perché proprio io?
«Le dispiacerebbe fare da “mentore” al signor Styles?»
 
Cristal si accigliò: per lei, quella parola aveva due significati. Il primo corrispondeva alla descrizione papale papale del dizionario, la seconda si ricollegava ad Haymitch, guida e aiutante esterno dei tributi del Distretto 12.
 
«In che senso “mentore”?» chiese. Se Styles era il tributo e lei la mentore, l’avrebbe lasciato morire senza troppi problemi o ripensamenti. Piuttosto si sarebbe goduta lo spettacolo con tanto di pop corn.
 
«Dovrebbe spiegargli come funziona la scuola, guidarlo… insomma, dargli una mano» spiegò il professore, mentre il ragazzo dietro di lui le sorrideva.
 
«Capisco, però mi sorge una domanda: perché proprio io?» espose la sua domanda amletica.
 
«È stato il signor Styles a sceglierla. Domandi pure a lui. Intanto noi ci vedremo domani.» rispose il professore, facendo, secondo lei, scaricabarile e andandosene.
 
Uscirono dalla classe e percorsero i corridoi in silenzio, fermandosi davanti all’armadietto della ragazza.
«Allora, signor Styles,» disse in tono sarcastico «come mai proprio io?»
 
«Perché… perché sei l’unica che non mi è saltata addosso quando sono arrivato, ecco.» rispose, lievemente imbarazzato dal tono di supposizione usato dalla ragazza.
 
«Forse perché non sono mai stata una vostra grande fan…» disse invece Cristal, mantenendo la supposizione nel tono e facendo capire al ragazzo che a lei, gli One Direction, non facevano né caldo né freddo.
 
«Ah, ho capito.» sorrise.
 
«Perfetto, se hai bisogno di qualcosa vienimi a cercare.» concluse lei.  Aveva fame e nulla sarebbe riuscito a separarla dall’ormai prossimo vassoio di carne della mensa.
Fece per andarsene, pregustando le cibarie che avrebbe consumato una volta trovato Steven e la mensa.
 
Okay, forse c’era qualcosa che l’avrebbe separata da qualche grammo in più: la voce di Styles che ridondava tra le mura chiedendole dove fosse la mensa.
Per tutta risposta Shikaede sbuffò tornando sui suoi passi e aprendo l’armadietto. Ne prese un fumetto e borbottò un: «Vieni con me.» ben poco felice.
 
Mise il naso nel manga e camminò osservando la strada di sottecchi, giusto per non urtare nessuno, mentre Harry la seguiva sorridente.
 
Finora, con lei era stato gentile e non capiva assolutamente perché diavolo le fan pazze dipingevano con toni così scuri i loro idoli.
 
Ma porco Jashin, pure io sono una fan pazza… ma, che diavolo, nutro solamente una sorta di adorazione per i miei idoli e il massimo che faccio è riscoprire quel minimo di umanità che gli autori a volte dimenticano.
 
Arrivarono così in mensa e Cistal staccò il naso dall’albo e scorse Steven segnalarle la sua posizione.
 
«Bene, signor Styles, ci si vede.» salutò, sperando il contrario. Si avviò verso il tavolo dove aveva preso posto l’amico e vi ci sedette.
 
«Arigatou gozaimasu, Ste-kun!» ringraziò il ragazzo che gentilmente le aveva preso il pranzo.
Posò il fumetto e insieme pronunciarono: «Itadakimasu!»
 
Poco dopo che ebbero cominciato a ingozzarsi mangiare, sentirono accanto a loro delle presenze indesiderate.
Senza dire una parola, i cinque ragazzi della band si sedettero accanto a loro, infastidendo non poco i due precedenti occupanti.
 
«Be’?» fece Steve, pretendendo una risposta a quel comportamento altamente maleducato. Sua madre era stata piuttosto insistente su quell’argomento.
 
«Volevamo farvi compagnia.» sorrise un ragazzo biondo. Vide poi le facce dei due amici piuttosto confuse e, stando a quanto Harry gli aveva raccontato, quei due erano a malapena a conoscenza dell’esistenza del loro gruppo musicale.
 
«Piacere, comunque, io sono Niall Horan» continuò a sorridere quello.
«Luis Tomlison»
«Zayn Malik»
«Ed io sono Liam Payn» concluse le presentazioni.
 
I due a quel punto si guardarono in faccia e ridacchiarono, per poi sussurrare “il mondo conoscerà il dolore”.
 
I membri della band non capirono e decisero che fosse meglio far finta di nulla.
L’occhio di Liam cadde sul volume accanto a Cristal, che intanto aveva ripreso a mangiare come se nulla fosse.
Incuriosito, lo prese in mano e prese a sfogliarlo… al contrario. Non capiva assolutamente nulla di come quel fumetto potesse avere senso.
 
«Come diavolo fate a leggere questa roba?» domandò con un tono che a tutti sembrò di scherno.
 
Cristal alzò gli occhi dal cibo e vide come il ragazzo stesse tenendo in mano il libricino: teneva un solo lato della copertina, con tutte le altre pagine a penzoloni, con il rischio che la copertina venisse strappata.
E questo la mandò su tutte le furie. Non poteva quel… troglodita trattare così quelle che erano non solo le pagine di un fumetto ma anche pagine di cultura. In più aveva anche osato essere così stupido da non vedere la frase sulla prima pagina (per gli occidentali): “ATTENZIONE! Questo fumetto si legge come in originale: da destra verso sinistra, partendo dall’ultima pagina”.
 
Con furia, prese il coltello spuntato e lo piantò nella superficie di trucioli compressi del tavolo. Era troppo arrabbiata anche solo per urlare.
 
 
Angolo autrici
Ma saaaalve ^^
Eccoci qui che presentiamo un nuovo capitolo che speriamo vi sia piaciuto. Mi raccomando, mandateci i vostri pareri!
Oh, a proposito di questo: ringraziamo Hinata Uchiha Acrligth e Manattan per aver recensito lo scorso capitolo e averci fatto notare il madornale errore degli occhi di Harry.
Ali: “Non ci possiamo fare nulla se Tata è daltonica ù.ù”
Tata: chiedo perdono >.<
Comunque ricordiamo che se ne avete bisogno inseriremo un Angolo Traduzioni e Chiarimenti per i termini “da Otaku” che utilizziamo e che ogni tipo di commento sarà gradito e accettato a patto che si tratti di qualcosa di costruttivo e non una semplice critica.
Per oggi abbiamo finito, vi aspettiamo nelle recensioni!
 
Tata e Alina

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: aly02_