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Autore: carelesslove    10/09/2014    0 recensioni
Storia di quotidianità e convivenza in Baker Street e altre piccole e simpatiche amenità. Spero faccia ridere anche voi.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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E’ la prima volta che facciamo la spesa insieme.
Ti guardo mentre ti aggiri con la silenziosità e la grazia di uno squalo tra gli scaffali, adocchiando questo o quel prodotto. Sembri innocuo. Apparentemente.
Vado al banco della gastronomia per prendere del prosciutto e del formaggio per il pranzo. Un toast. Non ho voglia di cucinare, oggi.
Quando torno al carrello vedo che hai aggiunto dieci nuovi articoli durante la mia assenza. Osservo la mercanzia. Niente di utile all’apparenza. Per quali esperimenti intendi usarli?
Prendo un barattolo e faccio per rimetterlo sullo scaffale. Non vedo proprio a cosa possa servirti della colla di pesce e della lacca per capelli.
Scherziamo? Lacca per capelli! Buon Dio!
Poi decido di lasciare tutto così.
Mi guardo attorno per vedere dove sei finito ma non ti trovo.
Vado a prendere il pane, il the e l’acqua minerale. Quando torno vedo che nel carrello ci sono altre aggiunte. Un rossetto. Una scatola di strisce depilatorie. Del deodorante alla vaniglia.
Strabuzzo gli occhi e decido che questo è troppo.
Quando fai per avvicinarti con una bottiglia in mano ti sbarro la strada.
- Giù le mani dal carrello, Sherlock. Se non vuoi che tiri fuori la pistola. - sputo fuori col tono minaccioso che uso quando spari ai muri di casa.
Tu mi guardi perplesso, con aria del tutto innocente.
- Mi hai detto tu di prendere il latte, John.
- Certo, e chi ha messo tutta questa roba nel carrello?
- Quale roba? – mi chiedi, senza fare una piega.
- Questa. – mi giro per indicarla e vedo che una vecchietta si sta portando via la nostra spesa, tutta tranquilla.
La blocco appena in tempo e lei mi guarda male.
- Mi levi le mani di dosso! – esclama.
- Guardi che questa roba è nostra.
- Non credo proprio. – dice lei convinta, aggrappandosi al carrello con artigli dipinti di smalto rosso come se ne andasse della sua vita.
- Ah si? Ci ho messo venti minuti per farmi dare questo pezzo di formaggio alla gastronomia! – controbatto, con un principio di livore nella voce.
- Si sbaglia, giovanotto.
- Non credo proprio!
- Me lo renda!
- Lo faccia lei!
A quel punto intervieni tu con nonchalance invidiabile e tiri fuori una scatola di preservativi, sventolandogliela davanti.
- Non credo che questi li abbia presi lei, signora. Dubito che suo marito sia ancora in grado di… Bé questo se lei fosse sposata, ovviamente. – concludi, dopo averle guardato l’anulare.
La tizia rimane di sasso e ti guarda oltraggiata.
- Che sfacciato! Come si permette?! – strilla. - Lei è pazzo.
- Sociopatico iperattivo. – replichi tu, innocentemente.
Poi prendi la spesa e mi fai segno di seguirti, mentre la donna continua a lanciare invettive dietro di noi.
- Allora non sei stato tu a mettere la roba nel carrello?
- Che acume – replichi sarcastico.
- Pensavo…Bé…per qualche esperimento.
- Davvero hai portato la pistola?
Ti guardo alzando un sopracciglio. Stai scherzando, voglio sperare.
- Immagino di no… - dici e sembri deluso.
Dopodiché prendo in mano la bottiglia di latte e guardo la scadenza.
- Questo latte scade oggi. Si può sapere cosa ce ne facciamo?
Alzi le spalle. – Tanto io non lo bevo.
- Io si! – sbotto irritato, strappandoti il carrello di mano.
Sono tentato di andare verso le casse normali ma c’è una coda infinita. ‘Fanculo. Mi dirigo alle automatiche. Dannate casse automatiche. Questa sarà senz’altro una lunga giornata, penso. Una lunga e pessima giornata.
Tu mi guardi, con la tua solita faccia da schiaffi, e sorridi.
 
 
 
 
 
N.d.a:
Ciao a tutti!
Ragazzi quanto tempo…In effetti è un po’ che non scrivo e il fatto di tornare a pubblicare con cose così amene non è che mi faccia impazzire, ma ogni tanto mi vengono in mente ste scenette idiote e non posso fare a meno di scriverle :) I’m so sorry.
Normalmente i preservativi sono alle casse e quindi è strano che loro ce li abbiano nel carrello, però ho deciso di passare sopra a questa incongruenza perché altrimenti, con un prodotto qualsiasi, la scena non sarebbe venuta come volevo che venisse.
Ps_: nel caso a qualcuno interessi, sto provando a scrivere la continuazione di Una famiglia per John, ma non prometto niente, a dire la verità avevo quasi deciso di abbandonarla ma adesso l’ho ripresa. Spero che chi l’ha messa tra le preferite e ricordate non mi odi troppo per questo.
Grazie a tutti quelli che leggeranno.
A presto.
Baciotti <3
  
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