Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: Inathia Len    11/09/2014    3 recensioni
SEGUITO DI "BROKEN WINDS"
Sono passati tre anni da quando Celia ha scoperto chi è e il Dottore se n'è andato, dopo averle offerto di viaggiare con lei.
John e Sherlock hanno finalmente deciso per il grande passo, e viene mandato l'invito anche al Dottore.
Ma qualcosa andrà storto, antichi nemici torneranno a turbare gli equilibri, nemici potenti e misteriosi...
Eleven, Celia, Sherlock e John dovranno unirsi per un'ultima volta per combattere questa minaccia
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Run for his life



Il TARDIS si materializzò a pochi passi dall’entrata principale ma, come sempre, nessuno sembrò farci caso. Un giorno avrebbe provato a capire cosa passasse per la testa degli esseri umani, ma quel giorno era di fretta, così tirò fuori la carta psichica e guidò Lestrade e Sherlock verso quella che gli avevano indicato essere la camera di John. L’ultima in fondo al corridoio del secondo piano, vicino alle scale d’emergenza.

Non appena lo disse a Sherlock, lo vide scattare in avanti, di corsa. Non avrebbe mai detto che fosse un così veloce corridore.

Lui e Greg, invece, arrancavano dietro.

Aveva avvertito anche Celia e Colin, ma non era sicuro che sarebbero arrivati in tempo.

-Ultima a sinistra, giusto?- sentì Sherlock gridare e il Dottore annuì in risposta, ma non lo vide entrare.

Anche quando loro due si fermarono davanti alla porta, Sherlock non accennò ad afferrare la maniglia.

-Be’, che stai aspettando?- non capì Greg, ma il Dottore lo zittì.

-Devi entrare. Succederà comunque, che tu sia o meno con lui.-

Lestrade li guardò come se stessero parlando arabo, poi collegò i vari tasselli. A onor del vero, non gli era stato detto molto.

-John sta per morire- gli uscì in un sussurro strozzato.

Sherlock lo fulminò con lo sguardo, poi raccolse il coraggio a due mani e abbassò la maniglia.

C’era un uomo nel letto, era piccolo e grinzoso, ma era John.

Era John.

I capelli bianchi erano ancora folti, solo un po’ più radi sulle tempie. Gli occhi blu si fermarono sulla figura di Sherlock e le labbra, contornate da milioni di rughe, si aprirono piano in un sorriso.

-Quella è la mia giacca? Avevo una giacca così, sì …- mormorò, cercando di alzarsi.

Sherlock gli fu subito accanto, mentre Lestrade e il Dottore rimasero sulla porta, imbarazzati e con un groppo alla gola.

-Sì, è la tua.-

-Puoi tenerla, non credo mi servirà a molto adesso.-

-Be’, non si sa mai. Hanno detto che continuerà a piovere fino a domani mattina- tentò Sherlock e John rise piano, fino a quando la risata non degenerò in un colpo di tosse.

-Sempre il solito cretino.-

Rimasero in silenzio, in attesa della fine. Nessuno dei due sapeva bene cosa dire, se non che per uno era troppo presto, per l’altro troppo tardi.

-Quanto tempo è passato …?- chiese John a un certo punto.

-Un giorno. È stato ieri- disse Sherlock.

-Ieri- ripeté l’altro, come assaporando le parole. –Per me sono quasi venti anni.-

Sherlock lo guardò sconvolto, gli occhi rossi, le dita intrecciate a quelle di John.

-Non riesco a pensare a nulla da dire- disse poi, mentre John passava le dita tra i capelli di Sherlock.

-Prenditi cura di Celia- sussurrò il medico, la voce ridotta a un bisbiglio.

-Non puoi lasciarmi di nuovo- gemette Sherlock. –Non posso perderti due volte in due giorni. E questa volta per sempre. Non farmelo. Ti prego.-

-Hanno sempre detto che sono sempre stato l’unico a riuscire a farti implorare … non sapevo fosse vero.-

-La gente ha sempre detto tante cose.-

-E molte sono vere. Sapevano anche che ti amavo prima ancora che me ne rendessi conto io.-

-Io l’ho sempre saputo, credo. Dalla prima volta che ti ho visto, dalla prima volta che abbiamo corso, dalla prima volta che abbiamo riso insieme.-

-Mi dispiace- sussurrò John. –Avremmo avuto più tempo.-

-Sarebbe stato bello.-

-Oppure avremmo finito per odiarci- commentò John, tossendo di nuovo. –Non manca molto.-

Sherlock si aggrappò alla sua mano, quasi potendo fermare la morte.

E poi, per la prima volta in quarant’anni, Sherlock Holmes cominciò a pregare.

 

 

 

 

Colin era andato a parcheggiare.

Per quanto fossero di fretta, non potevano mollare la macchina in mezzo alla strada.

Celia corse dentro come se avesse dei pattini sotto le scarpe. Ci avevano davvero messo mezz’ora, alla fine, ma qualcosa dentro di lei le diceva che non sarebbe bastato. Doveva correre, correre per vedere John almeno un ultima volta, dirgli che ci avrebbe pensato lei a Sherlock, che lei e Colin si sarebbero occupati di lui …

O, quantomeno, doveva arrivare in tempo per raccogliere i mille pezzi in cui sarebbe caduto il consulente detective.

Nessuno sembrava fare caso a lei, forse gli altri avevano avvertito del suo arrivo.

Ultima camera in fondo al corridoio, le aveva scritto qualcuno dal cellulare di Sherlock. Perché non era stato lui, ne era certa.

Vide un medico scuotere la testa e uscire dalla camera che doveva essere di John e il suo cuore perse un battito. Poggiò una mano sulla parete per sostenersi, ma continuò a correre.

-John Watson?- chiese senza fiato.

-Mi dispiace …-

Ma Celia non sentì altro.

Spostò quasi di peso il dottore e si catapultò nella stanza.

Uno sconvolto Sherlock stringeva la mano di un John piuttosto anziano e lo guardava incredulo, la presa salda. Accanto a lui c’erano due uomini che non aveva mai visto e il Dottore. Si presentarono come Mycroft Holmes e Gregory Lestrade, ma lei non stava ascoltando.

Vide un’infermiera dal volto gentile dire qualcosa a Sherlock, ma scuoteva la testa.

Capì che era lì che entrava in scena lei.

Camminando come nella melassa, raggiunse il letto e gli mise una mano sulla spalla.

-Vieni, Sherlock. Adesso dobbiamo andare- disse, la sensazione di parlare con un bambino piccolo.

Sciolse delicatamente le sue dita ancora intrecciate con quelle di John e lo aiutò ad alzarsi, mentre la stessa infermiera di prima copriva il volto di John con un lenzuolo e poi usciva per andare a chiamare chissà chi.

Fu in quel momento che entrò Colin, lo sguardo di chi aveva già capito tutto.

-Celia- mormorò, andandole accanto e stringendola forte.

-Dobbiamo prenderci cura di Sherlock, adesso, Colin. John è … è … ma lui non è solo. Ci sono io. Ci siamo noi, vero? Lui non è solo …- cantilenò lei, alzando lo sguardo verso il ragazzo. –Lo avrei detto a John. Glielo avrei detto. Non si sarebbe dovuto preoccupare…-

-Lo sapeva, sono certo che lo sapeva …-

E l’abbracciò, mentre Celia nascondeva il suo volto nella spalla di lui e finalmente piangeva quelle lacrime che aveva tenuto nascoste per quasi due giorni.

Ad accompagnare Sherlock fuori furono suo fratello e Greg, ma lui era talmente apatico che si dimenticò di fare battutine sui due, su come Mycroft fosse comparso subito dopo una breve telefonata di Lestrade, e sul non-nome di Greg.

Semplicemente, camminò via.

Stretto nella giacca di John, con Mycroft, Greg e il Dottore come angeli custodi.











Inathia's nook:
posso chiedere scusa e ricordarvi che la storia non è ancora finita oppure mi sverdurate (?) comunque?
Sono cattiva, lo so. John che prima scompare e poi muore. Nella stessa storia, a così poca distanza... ok, forse qualche diritto ad essere arrabbiate ce lo avete. 
Ma, vi svelo che ci doveva essere un altro pezzo in questo capitolo, che ho preferito togliere. Vi dava troppa speranza... no, non è vero ;P ma rovinava il finale, secondo me. Boh... sto divagando.
Allora mi cucio la bocca e mi esclisso, perchè quello che dovevo scrivere ve l'ho scritto, voi le verdure me le avete tirate... direi che siamo tutti felici.
Ringrazio con un grande bacione Smaugslayer (spero di aver scritto correttamente) e Johnlock is the way, per il continuo e costante sostegno. Vi voglio bene :)
Alla settimana prossima 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Inathia Len