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Autore: Kristal Siderglace    11/09/2014    4 recensioni
2012-09-12 OlympiaStadion, Munich, Germany.
E' raro vedere Chris triste durante un live ma quel giorno appariva così nonostante fosse il giorno dopo il compleanno del suo migliore amico e chitarrista Jonny Buckland.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

Will aveva avuto quella sensazione mille volte nella sua vita, principalmente alla Bakery, non sapeva bene come spiegarlo ma era qualcosa che accadeva a volte quando eri in presenza di Jonny e Chris.

Poteva accadere mentre stavano parlando tra di loro sul divano o anche quando semplicemente coesistevano nella stessa camera, mentre suonavano insieme cercando di venire a capo di una canzone o solo con uno scambio di sorrisi, improvvisamente ti sentivi spettatore, tagliato fuori dal loro universo, ti rendevi conto che in quel momento, per loro, non c’era nessun altro, non esisteva nient’altro.

A volte Will si sentiva addirittura a disagio, come se quello che vedeva non fosse fatto per essere visto dagli altri. Era come aveva detto Guy quel pomeriggio, quello che c’era tra Jonny e Chris non era qualcosa che gli altri potevano capire ma era fottutamente reale. Se avesse potuto allungare una mano tra di loro era certo che sarebbe riuscito a toccarlo, come se il legame tra loro non fosse qualcosa di puramente astratto ma qualcosa di denso, non sapeva se era l’unico ad avere quella sensazione ma in quei momenti poteva percepire la presenza fisica di qualcosa tra di loro.

E non era semplice amore.

The scientist era finita e il concerto stava andando avanti, Will osservava i due amici e ogni tanto si scambiava uno sguardo con Guy, sembravano due persone completamente diverse rispetto all’inizio del concerto, Chris era carico come non mai e Jonny lo accompagnava sorridendo, era come se si stessero scambiando energia.

 

Anche Guy era come ipnotizzato da quello spettacolo, era profondamente colpito da come due persone potessero essere così fortemente connesse, gli era capitato certamente che il suo umore dipendesse da qualcuno a cui teneva ma quello che stava vedendo era qualcosa di diverso. Aveva sempre saputo quanto forte fosse il legame tra Chris e Jonny ma solo in quel momento aveva effettivamente realizzato quanto codipendessero l’uno dall’altro.

Era affascinato dal fenomeno ma allo stesso tempo realizzava cosa volesse dire: così come erano capaci di infondersi energia l’un l’altro, così avevano il potere di distruggersi e l’aveva visto succedere nelle ultime 24 ore.

Non era semplice amore.

 

Qualunque cosa fosse era tanto forte quanto delicata ma di una cosa entrambi erano certi: era bellissima.

 

La sinergia tra Chris e Jonny sembrava inesauribile, la serata aveva preso un nuovo ritmo, prima che se ne potessero accorgere era il momento di Us Against The World e Speed of Sound.

Nel buio iniziarono a dirigersi verso il C-Stage in fila indiana, Will, Guy, Jonny e Chris.

«Jonny…»

Il chitarrista sentì una mano sulla spalla e si girò per incontrare nella penombra lo sguardo del cantante.

Silenzio.

La mano di Chris ancora sulla spalla di Jonny, stava cercando le parole per continuare ma invece di collaborare il suo cervello stava generando delle note musicali, poteva sentirle nella sua testa, una base di sottofondo ed alcune parole.

I don't care, go on and tear me apart

Chris sentiva le parole mischiarsi nel suo cervello e non riusciva in alcun modo a metterle in ordine, se ne stava lì, con la bocca socchiusa e il respiro fermo in gola insieme alle cose che avrebbe voluto dire.

Ma come sempre Chris non ebbe bisogno di parlare, Jonny aveva già letto tutto nei suoi occhi, il ragazzo mise a sua volta la mano sulla spalla dell’amico e arricciò appena le labbra in un accenno di sorriso.

Le parole erano ancora bloccate nella testa e nella gola di Chris che fece l’unica cosa che gli era possibile, buttò le proprie braccia al collo di Jonny.

I want to die in your arms

Chris si staccò ancora prima che Jonny potesse ricambiare e corse sul palco.

«Thank you so much! You sound fantastic…»

Jonny poteva sentire Chris fare il suo speech pre-Us Against The World mentre raggiungeva Will e Guy sotto al C-Stage, entrambi si voltarono verso di lui, sapeva che avevano assistito alla scena, non gli importava ma sperava che facessero finta di nulla come avevano fatto per anni, ricambiò lo sguardo con un sorriso schivo.

Chris aveva iniziato a cantare, di lì a poco Will sarebbe dovuto salire sul palco.

«…avete chiarito?» chiese cautamente il batterista.

Jonny annuì e sorrise nuovamente.

Will e Guy risposero a loro volta con un sorriso, era questo il segreto della loro amicizia, sostenersi silenziosamente a vicenda in ogni situazione, senza bisogno di troppe parole.

Uno dopo l’altro salirono sul palco, erano lì, sotto la pioggia, insieme.

Through chaos as it swirls

It's us against the world

Chris pensò che la voce del batterista rendesse più giustizia della sua a quei versi, anche perché cantati da lui che era la roccia del gruppo avevano perfettamente senso.

E in quel momento se ne accorse, Will e Guy stavano sorridendo in direzione sua e di Jonny, lo sapevano, forse lo avevano sempre saputo ed erano sempre stati dalla loro parte.

A Chris scappò una risata, di matematica ne sapeva davvero poco e non era sicuro che i suoi discorsi sui numeri primi fossero poi così coerenti ma di due cose era certo: Jonathan Buckland era il suo 1 e non esisteva numero più perfetto del 4.

 

OMMIODDIONONCICREDO!

Ho finito! È finita!

Dopo 2 anni, esattamente l’11 settembre [non è stata del tutto voluta come cosa], con 11 capitoli [giuro che è un caso!], ce l’ho fatta!!!

A parte il mio entusiasmo per essere riuscita a finire qualcosa nella vita, lasciatemi dire un paio di cose:

- Non so cosa penso di questo finale, una parte di me lo apprezza, una parte di me, invece, pensa che avrei dovuto chiudere con il capitolo precedente, non lo so, a voi il giudizio! Dopo 2 anni avete diritto a tutte le lamentele del mondo. Vi prego di farmi sapere perché se no resterò con questo dubbio per sempre!

- Scusatemi per l’estremamente fantasioso head canon riguardo A Sky Full Of Stars, è colpa di Chris che più di una volta al verso I want to die in your arms si è strusciato addosso a Jonny. [Ovviamente nella prima versione mentale della ff questa cosa non c’era…scusate se è una cretinata, scusate!]

E per ultimo, ma cosa assolutamente più importante:

- GRAZIE! Grazie a chiunque abbia commentato almeno una volta, grazie a chi mi ha spronata a finirla, grazie per tutti gli immeritatissimi complimenti, quando sono giù di morale [tipo sempre] me li vado a leggere, grazie per aver avuto la pazienza ogni volta di rileggere tutto perché io pubblicavo un capitolo ogni 3 mesi [spero di essere riuscita a mantenere una certa coerenza nella psicologia dei personaggi anche dopo 2 anni dall’inizio], grazie grazie grazie!

 

PS: Questo è forse l’unico capitolo scritto in ore pomeridiane…ma con 3 ore di sonno addosso…vale lo stesso come scusa per gli errori e le frasi sgrammaticate?

 

A non credo molto presto [se proprio siete così masochisti nel profilo trovate i miei account FB e Twitter]

K.

 

   
 
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