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Autore: uomi_hime    12/09/2014    3 recensioni
[ Titolo provvisorio ]  [Aggiornamento discontinuo]
Raccolta di missings moments, what if e quant'altro della storia principale, "KHR: Mitsuji's Arc!", a tema fluff, malinconico e chi più ne ha più ne metta.
Perchè tutti abbiamo una storia, nascosta nel profondo del nostro essere, che aspetta solo di essere raccontata.
1- Nikki e Shoichi ~Family~ --> Dedicated to Jeo95
2- Rei-Kuroi ~I will fight 'til the world ends~ --> Dedicated to Black Shade
3- Sayaka e Mukuro ~DI atmosfere horror e Ananas sadici~
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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NIKKI & SHOICHI

Family
 
Il primo ricordo che Shoichi ha di lui e sua sorella, risale a quando aveva sei anni, e Nikki quattro: la piccola era stata sgridata per aver urtato e rotto un vaso.
Lui si era messo in mezzo, prendendo uno schiaffo al posto suo. Aveva fatto male, ma non se ne è mai pentito.
 
Nonostante si mostri sempre allegra e sorridente, ogni volta che passa del tempo col fratello Nikki si sente in colpa: perché Shoichi, al contrario di lei, è forte e la protegge sempre dalle angherie del padre avido e senza scrupoli.
Per questo quella sera, quando vede una stella cadente, la bambina esprime un desiderio: di poter essere, un giorno, forte come suo fratello. Di essere in grado di proteggere i più deboli dalla cattiveria della gente come suo padre.
 
Shoichi ricorda perfettamente ogni singolo allenamento a cui suo padre l’ha sottoposto, sin dalla più tenera età. E ricorda anche tutte le volte in cui ha pensato di arrendersi, di rinunciare a tutto e andarsene.
Ma alla fine si rialzava sempre al pensiero della sua sorellina che lo aspettava fiduciosa nella sua cameretta, pronta a medicare tutte le sue ferite.
 
Nikki, in tutta sincerità, non capisce come suo fratello si procuri giornalmente tutte quelle ferite.
Ovviamente gliel’ha chiesto e anche più di una volta, ma lui ha sempre eluso la domanda, accarezzandogli i capelli e sorridendo malinconicamente. Le da fastidio che tra lei e Shoichi ci siano dei segreti… ma si fida di lui, e per il momento si limita a medicarlo pazientemente, in attesa della verità.
 
Shoichi si è sempre dimostrato forte agli occhi degli altri, esattamente come suo padre gli ha insegnato.
Per questo nessuno, a parte sua sorella, conosce la sua unica, grande debolezza: i cuccioli di animali.
Non sa il perché, ma la sola vista di un cucciolo, di qualsiasi specie esso sia, lo fa impallidire e pietrificare sul posto. Manco fosse una statua!
C’è un unico modo per tranquillizzarlo, e Nikki lo sa bene: portare il suddetto essere vivente il più lontano possibile dal suo campo visivo.
 
Da quanto ricorda, la paura del buio è sempre stata una costante nella sua vita.
Star chiusa in un luogo immerso nell’oscurità, qualsiasi esso sia, le causa una metamorfosi radicale: da vivace e sprezzante del pericolo qual è, diventa la classica bambina terrorizzata, che con le lacrime agli occhi chiama la mamma (come se lei potesse farlo, visto che la sua è morta da anni).
Per questo Nikki, quando si risveglia nel buio della notte, si dirige senza indugio nella stanza di fronte alla sua e si infila senza tanti complimenti sotto le coperte accanto a suo fratello.
Il quale, da parte sua, non tarda ad avvolgerla in un abbraccio con un sospiro. Cullandola fino all’arrivo del sonno.
 
Se qualcuno chiedesse a Shoichi qual è il più grande pregio di sua sorella, lui è sicuro che la sua risposta sarebbe “la sua abilità culinaria”.
Adora mangiare i manicaretti preparati da Nikki, e trova estremamente divertente costringerla a cucinare le melanzane, che lei odia alla follia.
Peccato che il suo pallone da basket non sia molto d’accordo con lui…
 
Nikki è, secondo molti, una piccola peste che ama combinare casini e far dannare i domestici di casa sua.
Gli unici suoi pregi, riconosciuti da tutti quelli che la conoscono, sono la sua spiccata intelligenza, pari quasi a quella del fratello, e la grande abilità ai fornelli: se non è in giro a combinare scherzi, si può star certi che la si troverà in cucina, armata di pentole e padelle, intenta a preparare un nuovo piatto di sua invenzione.
Ma se c’è una cosa che odia cucinare, sono le melanzane, che suo fratello le fa usare di continuo solo per farsi quattro risate.
Vedremo se riderà ancora, quando si renderà conto che il suo pallone da basket è passato improvvisamente da arancione a rosa acceso… !
 
 
Poi, quando giunge quella notizia, tutto cambia: il giorno del dodicesimo compleanno di Nikki, da loro padre arriva l’annuncio che la ragazza, una volta adulta, si dovrà sposare con un completo estraneo. Shoichi stesso ne rimane sorpreso, soprattutto contando che il futuro sposo gli risulta essere un mafioso, ma questo è nulla in confronto a ciò che vede riflesso nell’espressione della sorella: rabbia, incredulità, tristezza, e amarezza, sentimenti espressi dai suoi occhi color cielo spalancati e colmi di lacrime.
 
Nikki sperava che il suo dodicesimo compleanno fosse indimenticabile, e suo padre ha fatto in modo che lo fosse… in tutti i sensi: una semplice frase, e sente tutto il suo mondo crollarle addosso.
Ti devi sposare.
Tre semplici parole, che in lei scatenano una moltitudine di sensazioni mai provate prima: è incredula, amareggiata, ma soprattutto arrabbiata, come mai lo è stata con qualcuno.
In quel momento, sente di odiare veramente quel verme di suo padre, che sembra disposto a vendere la sua felicità per i soldi, senza alcuna esitazione.
E allora prende il sopravvento la delusione.
Perché lei, nonostante tutto, non ha mai smesso di volergli bene.
 
Quando Nikki si alza e corre nella sua camera, Shoichi non ci pensa due volte a corrergli dietro.
Ma quando la raggiunge, trova la porta chiusa a chiave. Neanche bussare serve a qualcosa.
Non può far altro che sedersi a terra, schiena appoggiata all’entrata chiusa della camera, e ascoltare impotente i singhiozzi disperati di sua sorella.
 
Stesa sul suo letto, Nikki fissa il soffitto con gli occhi ancora rossi per il pianto.
Sa che suo fratello è ancora appoggiato alla porta –ne percepisce il respiro addormentato- ma non è in vena di parlare con nessuno.
È solo quando gira leggermente la testa, rivolgendo lo sguardo alla finestra illuminata dalla luna, che comprende di non poter più sopportare quella situazione.
È stufa di soffrire, di dover subire perennemente le angherie di suo padre.
Balza giù dal letto, e in meno di un’ora è pronta.
Ma prima le resta un ultima cosa da fare: si avvicina alla porta, senza fare rumore, si inginocchia e sussurra un semplice “grazie” rivolto all’unica persona che le è sempre rimasta accanto in tutti quegli anni.
Poi si alza e, senza indugiare, scavalca la ringhiera del suo balcone, fortunatamente situato a pochi metri dal terreno.
Sorride alla luna, e si dirige con rinnovata sicurezza verso la sua nuova, personale libertà.
 
Due giorni dopo la fuga di sua sorella, Shoichi non ha ancora smesso di chiedersi perché: perché l’ha abbandonato, perché l’ha lasciato da solo senza nessun preavviso?
Lui le è sempre rimasto accanto, proteggendola, e lei se ne è andata, lasciandolo indietro.
 
Sei mesi dopo la rabbia è sbollita, lasciando il posto al rimpianto per non essere riuscito a starle accanto in un momento delicato come quello. Non la biasima per ciò che ha fatto, e si limita a sperare che abbia trovato la felicità che aveva sempre cercato.
 
Tre anni dopo, Shoichi comincia a cercarla, per essere sicuro che stia bene.
Fa ricerche in lungo e in largo, ma tutto ciò che riesce a scoprire è che si trova a Tokyo, una città troppo grande per poter trovare una sola persona.
Sconsolato, decide comunque di iscriversi in una scuola della città, per poter continuare a cercarla.
Non sa che la Dea Bendata, una volta tanto, ha deciso di sorridergli.
 
Anche se sono passati ormai tre anni, Nikki sente ancora la mancanza di suo fratello.
 Le mancano le risate, i litigi… ma soprattutto la sua sicurezza, che la faceva sentire protetta.
Non si pente della sua scelta, tuttavia vorrebbe che suo fratello fosse lì con lei, in quell’appartamento spoglio al centro di Tokyo.
 Sono questi i pensieri che popolano la sua mente, mentre si dirige al cancello della scuola, per il suo primo giorno.
Ma se solo avesse alzato leggermente gli occhi dal terreno, avrebbe notato un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi verdi che la osservava incredulo dall’altra parte del cortile.
 
Shoichi non riesce a nascondere la sua sorpresa, quando la vede camminare a pochi metri dal luogo in cui si trova.
Sua sorella è veramente lì, davanti a lui! Quel ciuffetto rosso la rende inconfondibile.
Ancora non riesce a credere alla fortuna che ha avuto.
Vorrebbe correrle incontro, abbracciarla… ma quei tre anni l’hanno cambiato non poco: le missioni, gli allenamenti e tutto il resto l’hanno reso incapace di esprimere le proprie emozioni, anche quelle nei confronti di sua sorella.
L’unica cosa che può fare, almeno per il momento, è seguirla con lo sguardo ripromettendosi di proteggerla da tutto ciò che avrebbe potuto ferirla nuovamente.
 
Nikki, quando sente le voci riguardo il nuovo studente del terzo anno, ci manca poco che si strozzi con il pranzo.
Si alza di scatto, e scappa via dalla classe, ignorando gli sguardi stralunati dei compagni. E quando lo vede, da solo nel corridoio, a malapena trattiene le lacrime: suo fratello è tornato da lei.
Lo vede girarsi, guardarla, e non può fare a meno di sorridergli, contenta com’è.
Poi però, lo vede incamminarsi verso la sua classe, ignorandola completamente, e si sente ferita.
Ma il sorriso, appena accennato, che vede apparire per pochi secondi sul viso del ragazzo le fa capire che, in fondo, ancora un po’ di bene suo fratello gliene vuole.
 
All’interno della sua cella, Nikki non può fare a meno di sorridere fiduciosa, mentre i ricordi della sua infanzia le invadono la mente. Sorride perché sa che, come ogni volta, suo fratello giungerà a salvarla da quella prigione oscura in cui è rinchiusa.
 
Shoichi, mentre si allena al poligono di tiro, abbassa leggermente lo sguardo lanciando un’occhiata agli occhiali da sole adagiati sulla mensola vicino a lui.
Ricorda ancora il giorno in cui la sorella glieli ha regalati, e dentro di sé promette che la riporterà a casa, a qualsiasi costo, e finalmente potranno essere una vera famiglia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
---little corner---
Salve, sono ancora io u.u
Come penso abbiate letto nell’introduzione, questa è una raccolta di missing moments, what if e quant’altro sulla storia originale: tutti i pezzi che mi dimenticherò o più semplicemente non potrò inserire saranno aggiunti qui, siano essi di tipi romantico, malinconico o chissà cos’altro XD piccolo avviso: aggiornerò quando mi pare, potrei farlo domani come fra mille anni u.u (Black, giù quel fucile per favore, e tu Simon tieni a bada Fuffi, che non sono un croccantino).
La prima storia che ci accoglie è sui fratelli Inuzuki, e sul loro passato; scrivendo le ultime parti piangevo come una fontana, mi sentivo malissimo per loro TT^TT Propongo un’assalto di massa contro loro padre, che ne dite? CHI È CON ME????? *coro di grilli*
Ok, anyway: dedico questa OS (oggi sono in vena di dediche, wow) a Jeo95, che lunedì ha compiuto gli anni :D Auguri ancora, beccati questo mio regalo di compleanno in ritardo u.u *stelle filanti e coriandoli everywhere*
Ok, ho detto tutto? Sembra di si, sennò ciccia (Maki, è tutta colpa tua se adesso questa è la mia espressione preferita XD A buon intenditor poche parole ;))
Alla prossima :)
 
marta_uzumaki86
   
 
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