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Autore: ___Page    12/09/2014    1 recensioni
C'era chi li considerava due fifoni.
Nessuno sapeva che erano loro i più forti, capaci di fari i conti con le proprie emozioni ogni singolo giorno.
Ma lo sapevano tra loro, Usop e Nami, e si sostenevano a vicenda.
Perché gli spiriti affini, quando si trovano, non possono non riconoscersi.
"Sette colori per un fandom [Anime e Manga] Challenge indetta da DoctorChi sul forum di EFP"
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami, Usop
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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CELLULARE
 


Sollevò un sopracciglio, perplesso nel vedere il nome che lampeggiava insistente sullo schermo ad alta risoluzione.
Era strano davvero che Nami gli telefonasse anziché mandargli un SMS.
Aveva una tariffa che prevedeva messaggi illimitati ma chiamate a pagamento e Nami non era il tipo da spendere più dello stretto indispensabile per qualcosa che non fossero scarpe e vestiti.
Un brivido freddo lo percorse lungo la schiena, al pensiero che doveva trattarsi di qualcosa di grave.
-Pronto?!- rispose titubante.
-Usop! Ciao, come stai?!-
La voce solare e allegra della sua migliore amica esplose nel suo orecchio facendolo accigliare ancora di più.
Non sembrava la voce di una che stava per riferire qualcosa di grave.
Tutta quella faccenda era molto strana.
-Io bene, e tu?!-
-Bene, bene, grazie!- disse, facendo un piccola pausa prima di ricominciare a parlare -Ah ma lo sai cosa mi hanno regalato i miei per il mio compleanno?!-
Usop non sapeva davvero più che pensare.
Non era proprio da lei fare così, spendere soldi per una conversazione che sembrava priva di senso.
Tuttavia, se voleva arrivare in fondo alla questione, poteva solo assecondarla.
-No, mi avevi solo detto che il regalo sarebbe arrivato nel giro di una settimana!- rispose il ragazzo, fingendo interesse e celando la sua perplessità.
-Beh è arrivato oggi ed è uno splendido Den Den Mushi S23! Cellulare di ultima generazione!- esclamò, trionfante.
Usop assunse un’espressione che era tutto un programma, condita da un sorrisetto divertito.
Alle orecchie di chi non la conosceva bene come lui, ed erano davvero in pochi a conoscerla così bene, quella di Nami sarebbe sembrata una telefonata fatta apposta per vantarsi.
Ma il suo migliore amico sapeva che le cose erano un po’ più complicate di come apparivano.
-Pensavo… oggi pomeriggio sei libero così te lo faccio vedere!- proseguì la rossa, sempre frizzante, confermando con quell’invito l’ipotesi del nasone.
Usop si concesse un secondo di riflessione nel quale pensò se valesse la pena togliersi del tutto il dubbio oppure no.
-Nami…- la richiamò sentendosi un po’ perfido ma non riuscendo a non sogghignare -…Come mai non mi hai mandato un messaggio?!- domandò con tono noncurante.
-Come… come hai detto scusa?! – chiese titubante Nami, dopo qualche istante di silenzio -Per un attimo è andata via la voce!-
Il ragazzo dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere.
Era una pessima bugiarda, almeno lo era per lui che riconosceva una menzogna a chilometri di distanza, essendone un indiscusso esperto.
Era proprio come aveva sospettato. Quel cellulare era troppo complicato per lei, come lo era per la maggior parte delle persone che non avessero un’inclinazione verso le scienze tecnologiche. Era il tipico esempio di prodotto per cui era necessaria una laurea in informatica per poterlo usare.
Oppure essere semplicemente come lui o Franky.
E così, Nami non era riuscita a capire nemmeno come inviare gli SMS e aveva un disperato bisogno del suo aiuto ma era troppo orgogliosa per ammettere tutto quanto e chiederglielo in modo diretto.
Avrebbe anche potuto farla penare un po’, giusto per vedere se riusciva a farle ammettere la verità.
Ma Usop non era tipo da fare certe cose e poi anche Nami era sempre pronta ad aiutarlo, ignorando con sacra pazienza le frottole che raccontava per giustificarsi.
Sorrise, divertito dall’immagine che si era formata nella sua testa della rossa che sbraitava contro il cellulare con gli occhi bianche e i denti a squalino.
-Oggi pomeriggio sono libero come l’aria! A che ore facciamo?!- 
  
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