Pov.Giulia
Abbiamo una casa tutta nostra e tra un poco diventerò moglie.
Ma prima devo scoprire chi ha fatto del male a Harry, so solo che la macchina era una gip grigia.
«Amore, a che pensi?» chiese Harry .
«Ma niente» gli sorrisi.
«Stai pensando a chi mi ha investito?» .
«Si» appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
«Amore, lo prenderemo tranquilla» mi disse.
«Vado a cambiarmi che tra un pò andiamo a lavorare» disse alzandosi.
«Vengo anch'io, da chi la lasciamo la bambina?» chiesi alzandomi.
«Non lo so, da mia mamma o dalla tua?» questo è il problema.
«Da mia mia madre» sparai .
«Come vuoi amore»
Ci cambiammo.
«Aspetta Marta!» giuro che lo fa sclerare .
«Lascia, faccio io amore » gli dissi.
«Grazie mille amore, non si fa toccare » .
La cambiai e le misi cappottino, le scarpette, la sciarpa e il cappellino, fuori fa freddo.
Poi il campanello suonò.
«Vado io, guarda Marta » dissi a Harry.
«Certo » .
Mi precipitai gi di sotto, avevo la giacca addosso.
«Ciao!» erano le mie amiche della scuola.
«Ciao tesorino, ci manchi a scuola, non volevo disturbarvi se dovevi uscire» disse .
«Stavo andando a lavoro, ma se volete entrare fate pure» le feci accomodare.
«Chi era amore?» chiese Harry mentre scendeva le scale. «O, ciao ragazze » le salutò.
«Ciao Harry, ciao piccolina. Ma quanto è bella?» si sono innamorate di Marta.
Tenetevela alla notte, poi ditemi se è graziosa.
«Bene, noi andiamo siamo passate solo per un saluto, tra un pò abbiamo lezione con la strega » mi disse.
«È sempre tosta, la vecchia strega non si leva nemmeno se muore.
Mi dispiace ch e voi andate a scuola e io a fare niente per modo di dire» le dissi.
«Anche a noi, beh noi andiamo» dissero.
«Passerò da voi qualche volta» .
«Porta anche lei però » mi dissero.
«Sisi, tranquille» poi uscimmo tutti, presi il cane e chiusi la porta a chiave.
«Ciao ragazze » le salutammo, loro andarono a destra mentre io e Harry andammo a sinistra.
Presi Marta in braccio e mi misi davanti .
«Oggi abbiamo un caso importante » mi disse Harry.
«Quale?» chiesi guardando Marta che aveva la faccia da baci, le sorrisi.
«Dobbiamo stabilire la dinamica della morte del signor Style » disse.
«Okay, non mi sembra tanto difficile» gli dissi.
«Speriamo » .
Arrivammo a casa mia anzi, nella mia vecchia casa.
Entrai con la bambina e il cane.
«Mamma! Ti ho portato dei ospiti » dissi.
«Tesoro!» vidi uscire mia madre e la madre di Harry.
«O Dio Santo Benedetto! Non me la stressate » disse Harry.
«Tranquillo tesoro, la tua bambina ritornerà sana e salva » disse sua madre.
«Assomiglia tanto a Giulia da piccola » disse mia madre.
«Noi andiamo, ciao » dissi facendo uscire Harry.
«Ciao, buon lavoro» .
«Povera la mia bimba in mezzo a quelle due pazze » disse Harry disperato.
«Meglio che non parlo» dissi.
Pov.Louis
Alessandro e Alessio sono due bambini adorabili, ma di notte sono una cosa impossibile.
«Mamma, io vado a scuola, ci vediamo dopo» dissi prima di uscire.
Eleanor dormiva, dopo la nottata se lo meritava un bel riposo.
Entrai a scuola e come al solito tutti gli occhi dei miei amici erano puntati addosso.
«Ciao socio» dissi battendo il cinque a Zayn.
«Ciao » rispose .
«Che succede?» gli chiesi.
Sembrava giù di morale.
«Niente, mi sono dimenticato che domani è il compleanno di Garcia e non le gi fatto ne una festa e ne un regalo » mi disse.
«Oggi vengo con te, glielo faccio anch'io» gli dissi.
«Okay, ma devo occuparmi anche di una festa. Tu dove credi le piacerebbe andare?» .
«Io la farei, secondo me poi non so, in discoteca. Una cosa romantica? Al ristorante» gli dissi.
«Ideona, stasera la porto al ristorante, e domani in discoteca,tu che dici?» mi chiese contento .
«Va bene» e mentre finivo di parlare la campanella del cazzo suonò .
«Andiamo o mister simpatia rompe » disse Zayn.
Guardai l'orario, prime due ora italiano.
«Fanculo » dissi leggendo.
«Signorino modera io linguaggio» disse la vicepreside.
«Si, mi scusi » dissi.
Mi girai e con il labiale dissi "vaffanculo". Zayn crepò dalle risate.
Entrammo in classe, ci sedemmo vicini e la prof fece l'appello.
«Bene, ci siete tutti. Oggi interroghiamo, Louis vieni » disse.
Come non detto.
Mi alzai e andai davanti alla cattedra.
«Si metta di lato per favore » mi disse.
Incominciai a parlare, mi stupisco di me stesso. Dopo un'ora, l'interrogazione andò bene.
«Grande signorino, le metto sei » mi disse.
La classe incominciò a fischiare.
«Silenzio!» battè le mani sulla cattedra.
«No! Si merita un nove » si alza di colpo Zayn.
«Le metto la nota se non si segga » .
«E me la metta, lei lo vuole bocciare sto ragazzo » le disse.
«Si esatto!» .
«Guardi che conosciamo tutti la sua macchina » le dissi.
«Mi ricatta? Mi sta ricalcando?» chiese.
«Si! Adesso chiamo la preside ed ho tutti i testimoni. Come la mette adesso?» le dissi incrociando le braccia al petto.
«Siete tutti matti» disse.
Pov.Niall
Stavo lavorando da un'ora quando Linda venne in ufficio.
«Ciao, mi serve un favore » disse con Loris in braccio.
«Dicci tutto» risposi.
«Devo uscire, sapere il lavoro. Mi tenete Loris per favore?» .
«Si, mi farebbe piacere » le dissi.
Mi diede il bambino e continuando a dire grazie andò via.
«Anch'io voglio avere un bambino» disse malinconica e scherzo Irma.
La guardai con gli occhi spalancati per lo stupore.
«Scherzavo» mi disse ridendo.
«Meno male » le diedi un bacio.
Tenni Loris in braccio mentre compilato file e file di carte. Dopo un pò si addormentò. Louis aveva messo una piccola culla nell'ufficio, almeno potevo mettere il bambino nella culla e continuare a lavorare, almeno finché Non si sarebbe svegliato.
«Sei troppo dolce con i bambini » mi disse Irma sottovoce per non svegliare Loris.
«Grazie » .
«Io al pomeriggio esco con delle mie amiche, riesci a fare tutto da solo?» mi disse.
«Tranquilla, vai e divertiti » le dissi.
«Grazie, grazie!» mi disse felice.
Le diedi un bacio.
Abbiamo una casa tutta nostra e tra un poco diventerò moglie.
Ma prima devo scoprire chi ha fatto del male a Harry, so solo che la macchina era una gip grigia.
«Amore, a che pensi?» chiese Harry .
«Ma niente» gli sorrisi.
«Stai pensando a chi mi ha investito?» .
«Si» appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
«Amore, lo prenderemo tranquilla» mi disse.
«Vado a cambiarmi che tra un pò andiamo a lavorare» disse alzandosi.
«Vengo anch'io, da chi la lasciamo la bambina?» chiesi alzandomi.
«Non lo so, da mia mamma o dalla tua?» questo è il problema.
«Da mia mia madre» sparai .
«Come vuoi amore»
Ci cambiammo.
«Aspetta Marta!» giuro che lo fa sclerare .
«Lascia, faccio io amore » gli dissi.
«Grazie mille amore, non si fa toccare » .
La cambiai e le misi cappottino, le scarpette, la sciarpa e il cappellino, fuori fa freddo.
Poi il campanello suonò.
«Vado io, guarda Marta » dissi a Harry.
«Certo » .
Mi precipitai gi di sotto, avevo la giacca addosso.
«Ciao!» erano le mie amiche della scuola.
«Ciao tesorino, ci manchi a scuola, non volevo disturbarvi se dovevi uscire» disse .
«Stavo andando a lavoro, ma se volete entrare fate pure» le feci accomodare.
«Chi era amore?» chiese Harry mentre scendeva le scale. «O, ciao ragazze » le salutò.
«Ciao Harry, ciao piccolina. Ma quanto è bella?» si sono innamorate di Marta.
Tenetevela alla notte, poi ditemi se è graziosa.
«Bene, noi andiamo siamo passate solo per un saluto, tra un pò abbiamo lezione con la strega » mi disse.
«È sempre tosta, la vecchia strega non si leva nemmeno se muore.
Mi dispiace ch e voi andate a scuola e io a fare niente per modo di dire» le dissi.
«Anche a noi, beh noi andiamo» dissero.
«Passerò da voi qualche volta» .
«Porta anche lei però » mi dissero.
«Sisi, tranquille» poi uscimmo tutti, presi il cane e chiusi la porta a chiave.
«Ciao ragazze » le salutammo, loro andarono a destra mentre io e Harry andammo a sinistra.
Presi Marta in braccio e mi misi davanti .
«Oggi abbiamo un caso importante » mi disse Harry.
«Quale?» chiesi guardando Marta che aveva la faccia da baci, le sorrisi.
«Dobbiamo stabilire la dinamica della morte del signor Style » disse.
«Okay, non mi sembra tanto difficile» gli dissi.
«Speriamo » .
Arrivammo a casa mia anzi, nella mia vecchia casa.
Entrai con la bambina e il cane.
«Mamma! Ti ho portato dei ospiti » dissi.
«Tesoro!» vidi uscire mia madre e la madre di Harry.
«O Dio Santo Benedetto! Non me la stressate » disse Harry.
«Tranquillo tesoro, la tua bambina ritornerà sana e salva » disse sua madre.
«Assomiglia tanto a Giulia da piccola » disse mia madre.
«Noi andiamo, ciao » dissi facendo uscire Harry.
«Ciao, buon lavoro» .
«Povera la mia bimba in mezzo a quelle due pazze » disse Harry disperato.
«Meglio che non parlo» dissi.
Pov.Louis
Alessandro e Alessio sono due bambini adorabili, ma di notte sono una cosa impossibile.
«Mamma, io vado a scuola, ci vediamo dopo» dissi prima di uscire.
Eleanor dormiva, dopo la nottata se lo meritava un bel riposo.
Entrai a scuola e come al solito tutti gli occhi dei miei amici erano puntati addosso.
«Ciao socio» dissi battendo il cinque a Zayn.
«Ciao » rispose .
«Che succede?» gli chiesi.
Sembrava giù di morale.
«Niente, mi sono dimenticato che domani è il compleanno di Garcia e non le gi fatto ne una festa e ne un regalo » mi disse.
«Oggi vengo con te, glielo faccio anch'io» gli dissi.
«Okay, ma devo occuparmi anche di una festa. Tu dove credi le piacerebbe andare?» .
«Io la farei, secondo me poi non so, in discoteca. Una cosa romantica? Al ristorante» gli dissi.
«Ideona, stasera la porto al ristorante, e domani in discoteca,tu che dici?» mi chiese contento .
«Va bene» e mentre finivo di parlare la campanella del cazzo suonò .
«Andiamo o mister simpatia rompe » disse Zayn.
Guardai l'orario, prime due ora italiano.
«Fanculo » dissi leggendo.
«Signorino modera io linguaggio» disse la vicepreside.
«Si, mi scusi » dissi.
Mi girai e con il labiale dissi "vaffanculo". Zayn crepò dalle risate.
Entrammo in classe, ci sedemmo vicini e la prof fece l'appello.
«Bene, ci siete tutti. Oggi interroghiamo, Louis vieni » disse.
Come non detto.
Mi alzai e andai davanti alla cattedra.
«Si metta di lato per favore » mi disse.
Incominciai a parlare, mi stupisco di me stesso. Dopo un'ora, l'interrogazione andò bene.
«Grande signorino, le metto sei » mi disse.
La classe incominciò a fischiare.
«Silenzio!» battè le mani sulla cattedra.
«No! Si merita un nove » si alza di colpo Zayn.
«Le metto la nota se non si segga » .
«E me la metta, lei lo vuole bocciare sto ragazzo » le disse.
«Si esatto!» .
«Guardi che conosciamo tutti la sua macchina » le dissi.
«Mi ricatta? Mi sta ricalcando?» chiese.
«Si! Adesso chiamo la preside ed ho tutti i testimoni. Come la mette adesso?» le dissi incrociando le braccia al petto.
«Siete tutti matti» disse.
Pov.Niall
Stavo lavorando da un'ora quando Linda venne in ufficio.
«Ciao, mi serve un favore » disse con Loris in braccio.
«Dicci tutto» risposi.
«Devo uscire, sapere il lavoro. Mi tenete Loris per favore?» .
«Si, mi farebbe piacere » le dissi.
Mi diede il bambino e continuando a dire grazie andò via.
«Anch'io voglio avere un bambino» disse malinconica e scherzo Irma.
La guardai con gli occhi spalancati per lo stupore.
«Scherzavo» mi disse ridendo.
«Meno male » le diedi un bacio.
Tenni Loris in braccio mentre compilato file e file di carte. Dopo un pò si addormentò. Louis aveva messo una piccola culla nell'ufficio, almeno potevo mettere il bambino nella culla e continuare a lavorare, almeno finché Non si sarebbe svegliato.
«Sei troppo dolce con i bambini » mi disse Irma sottovoce per non svegliare Loris.
«Grazie » .
«Io al pomeriggio esco con delle mie amiche, riesci a fare tutto da solo?» mi disse.
«Tranquilla, vai e divertiti » le dissi.
«Grazie, grazie!» mi disse felice.
Le diedi un bacio.