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Autore: PrincessTrunks    30/09/2008    6 recensioni
"Storia incentrata sull'importanza che Trunks riveste per sua madre, per suo padre ma soprattutto per lo stesso rapporto tra i suoi genitori; infondo se non ci fosse stato Trunks adesso sarebbe tutto diverso, non sarebbe così...bello e allora perchè non renderne atto al diretto interessato?E se dovesse farlo Vegeta,come reagirebbe Trunks?" se siete curiosi leggete e siate clementi, non sono ancora tanto esperta...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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grazie trunks

                          Grazie, Trunks!

La promessa

Era un giorno come tanti altri nella Città dell'Ovest, tutti erano dediti alle loro quotidiane occupazioni, ma a qualcuno la vita ordinaria e la routine giornaliera stava causando non pochi problemi.
 17 anni prima....
Erano ormai le otto passate quando Bulma si svegliò; ancora prima di aprire gli occhi allungò il braccio dall'altra parte del letto alla ricerca di qualcosa, toccò il cuscino più volte ma con rammarico si accorse che questo era vuoto. Ancora incredula decise di alzarsi e di verificare con i suoi occhi se lì con lei non ci fosse veramente nessuno, così si mise a sedere sul letto e iniziò a scrutare ogni angolo della stanza.Niente, non c'era! l'oggetto della sua ricerca incessante non c'era!neanche oggi!lui,colui che lei ama più di se stessa non era presente il giorno più bello e senza dubbio più emozionante della sua vita il giorno in cui lei sarebbe diventata mamma e lui.....sarebbe diventato padre....o almeno teoricamente era così..."non c'e!non ci credo perchè? me l'aveva promesso, mi aveva assicurato che oggi sarebbe rimasto con me! Che stupida sono stata a credere alle sue promesse, ma infondo che cosa dovevo aspettarmi da lui? Mi aveva già avvertito,mi aveva già detto che del bambino non gli importava nulla, ma io non ci ho voluto credere, sono proprio una sciocca!" Bulma scoppiò a piangere per la tristezza e la rabbia allo stesso tempo e in quel peludio di emozioni che provava ci mise un pò prima di accorgersi che le si erano rotte le acque.Chiamò a gran voce la madre e subito venne portata in ospedale.
Nel frattempo in una strana stanza a gravità elevata si stava allenando l'oggetto della ricerca di Bulma...lui...Vegeta!Era dall'alba ormai che si allenava e ora era sfinito, non ce la faceva più, desiderava tanto riposarsi,andare a prendere una boccata d'aria in giardino ma non riusciva ad uscire da quella stanza. Ci aveva provato, ma non ci era riuscito; c'era qualcosa più forte di lui che gli impediva di andare....si ma andare dove? Durante l'allenamento non fece che pensare a lei e a quello che lei le disse la notte prima.....
"vegeta!"
"che vuoi?"
"scusa se ti disturbo,volevo dirti una cosa..."
"..."
"ecco, ho inventato un apparecchio in grado di individuare esattamente la data in cui nascono i bambini..."  (
so che è impossibile ma infondo Bulma è un genio no? Ndr =) )                                                                        " e allora?"
" come sarebbe a dire allora? Ti rendi conto? Potremo sapere quando esattamente nascerà nostro figlio!Non sei curioso?"
"No!!!"
"beh comunque sappi che nascerà domani!"
"non mi importa! E ora vattene!" Bulma però non accennava ad andare via,doveva dirglielo!
"ancora qui?Ti ho detto di andartene!"
"vegeta..." La ragazza tentò di parlare ma fu bloccata dalle lacrime che inesorabili scorrevano sulle sue guance, senza accennare a fermarsi. Intanto Vegeta era lì, impassibile, col suo solito sguardo indefinito rivolto da un'altra parte.passarono alcuni minuti in silenzio, sembrava un tempo interminabile.Bulma allora si asciugò le lacrime e prendendo coraggio parlò tutto d'un fiato" Ti prego stai con me! Non pretendo per sempre, ma almeno domani, ti prego non lasciarmi da sola! Infondo me lo devi no? Io ti ho accolto in questa casa dove sei servito e riverito, hai tutto ciò che vuoi. ti ho accolto anche nel mio letto, ti ho dato tutta me stessa senza mai pretendere nulla in cambio.questo, ti chiedo solamente questo....perfavore resta con me almeno il giorno in cui il bambino nascerà, il giorno in cui io darò alla luce l'erede del Principe dei sayan....TUO figlio!NOSTRO figlio!"Ecco ci era riuscita, finalmente glielo aveva detto. Ora però si sentiva strana, voleva averlo vicino,voleva stare tra le sue braccia. Senza pensarci due volte si avvicinò a lui e lo abbracciò, poggiò la testa nei suoi pettorali scolpiti e chiuse gli occhi beata tra le sue braccia.Vegeta non disse nulla,non fece trapelare nessuna emozione, non fece nessuna promessa.Quando si accorse che lei si era ormai addormentata ricambiò quell'abbraccio per pochi secondi. Poi la prese in braccio e dopo averla distesa sul letto la contemplò fino a quando anche lui si sdraiò affianco a lei che accortasi della sua presenza si accucciolò fra le sue braccia.Quel giorno, dopo tanto tempo, dormirono abbracciati....tutti e TRE insieme...Si perchè innavvertitamente o forse per istinto protettivo, Vegeta si ritrovò senza accorgersene a poggiare la mano sulla pancia di Bulma creando così il primo contatto con colui che fra meno di 12 ore lo avrebbe reso padre per la prima volta.
Non faceva che pensarci e ripensarci, ma perchè?si chiedeva!" perchè mi faccio degli scrupoli, perchè penso costantemente a lei...a LORO...dannazzione sono il Principe dei Sayan non posso permettermi distrazioni,soprattutto adesso che devo diventare un super sayan!" Con queste parole cercò di autoconvicersi ma l'impresa fu vana.Continuava a pensare a che cosa sarebbe successo se uscendo da quella stanza avesse per caso incrociato gli occhi di lei....che cosa avrebbe fatto?No non voleva vederla,non voleva perchè era consapevole che tanto l'avrebbe fatta soffrire e a lui, anche se era dura ammetterlo, questo non piaceva affatto,odiava vederla piangere.E da qualche parte dentro di se desiderava ardentemente che quel giorno fosse per Bulma il giorno più bello,non doveva soffrire, non quel giorno.Quello che lei aspettava con trepidazione e che chiamava "speciale".Sogghignò con una punta di orgoglio..."infondo se per lei OGGI è un giorno specale è anche merito mio."pensò...."già oggi...perchè poi domani io non ci sarò più!"
Quella stessa sera Bulma fece ritorno a casa, era felicissima, sembrava quasi essersi dimenticata della promessa non mantenuta di Vegeta. Ormai non ci pensava più, quello che contava per lei adesso era solamente il suo bamino, quella creatura che teneva in braccio e che non smetteva mai di coccolare.Vegeta non si era mosso dalla Gravity Room per tutto il giorno assalito dall'indecisione ma soprattutto da un sentimento che lui non avrebbe mai ammesso di provare....paura; il timore di quello che sarebbe accaduto se avesse rivisto gli occhi di lei, la paura che se ciò fosse successo lui non sarebbe mai riuscito a diventare più forte di karoth. Perchè era quello il suo unico scopo....ma allora perchè lei era costantemente presente nei suoi pensieri?Basta! Per lui Bulma era soltanto una distrazione per questo doveva andare via!Aveva preso questa decisione ormai da tempo, si era accorto che il rapporto con quella donna stava andando troppo oltre e lui,il fiero Principe dei Sayan, non poteva certo permettesi nessun tipo di coinvolgimento.Si scervellò tuttavia per capire il motivo che lo spinse a rimandare la sua partenza e mentre pensava sentì una voce che non aveva mai sentito.Tese le orcchie per ascoltare meglio e soltanto allora si accorse che quella voce in realtà era un pianto, il pianto di un bambino,il pianto di suo FIGLIO. Senza accorgersene in un moto repentino, quasi come se il suo corpo si stesse spostando da solo, si diresse verso la porta e in un attimo fu fuori dalla G.R.Quel sentimento di incertezza e timore insieme che prima gli impediva di uscire ora era scomparso e lasciva spazio ad un altro sentimento..la curiosità! Possibile?poteva Vegeta essere curioso di conoscere suo figlio?Più cercava di convincersi del contrario e più sentiva dentro di sè un qualcosa di strano che si intensificava man mano che si avvicinava al luogo da cui provaniva quel pianto.Era ormai dietro la porta quando sentì un'altra voce oltre al lamentarsi del neonato, una voce dolce, una voce che lui conosceva bene, quella di lei, della SUA Bulma. Senza pensarci aprì la porta e si ritrovò davanti una scena che gli provocò una sensazione sconosciuta. Vide Bulma che teneva tra le braccia una creatura tutta infagottata di cui si poteva intravedere soltanto un ciuffettino lilla.Quella scena gli piaque molto, anche se lui non seppe capire il perchè.Improvvisamente il bambino smise di piangere.La donna appena lo vide sfoderò un fantastico sorriso e le si illuminarono gli occhi. "Vegeta guarda questo è tuo figlio!"
Si avvicinò per farglielo vedere ma lui non disse nulla. "Mi piacerebbe chiamarlo Trunks che ne dici?Ti piace come nome?" Ancora una volta Vegeta rimase in silenzio e si limitò a chiudere gli occhi in segno di assenso."perfetto allora ti chiameremo Trunks!Ti piace come nome piccolino?"Il neonato per tutta risposta fece un sorriso.Fu allora che Vegeta notò una strana complicità tra loro due, ma pensava che sulla Terra il rapporto tra madre e figlio fosse sempre così, non immaginava certo che per loro due sarebbe stato in realtà diverso, sarebbe stato molto più speciale.....


 
  
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