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Autore: Nakurami    14/09/2014    1 recensioni
La passione del Fuoco
La leggerezza dell'Aria
La purezza dell'Acqua
La forza della Terra
...
I quattro elementi della Natura girano attorno a un elemento superiore, di cui nessuno sa nulla, i suoi poteri sono sconosciuti e la magia che lo incanta è come una maledizione. Sì, perché il quinto elemento è destinato a scegliere tra Luce e Tenebre.
Angeli o Demoni.
Bene o Male.
Cosa sceglierà la nostra "Queen"?
_____________________________
Spero di avervi incuriosito con quest'ennesima idea che mi è balenata in testa esattamente cinque secondi fa... XD
Non mancheranno le sorprese e i colpi di scena!
Bye Bye!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Karin, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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CAPITOLO 13 

Era stata Ino a informare Shikamaru e Temari che Sakura si trovava in enorme pericolo. 
Lei voleva... andarsene.
Voleva sacrificarsi.
Sakura aveva (non si sapeva come) allacciato con la mente della Yamanaka e le aveva detto di andare al parcheggio sotterraneo dell'aereoporto perché non si fidava. 
E che lei non avrebbe mai più messo piede nel mondo reale.
E ultima cosa: loro non dovevano andarla a riprendere.
Ino quasi si era messa a piangere ma Tenten l'aveva ripresa, dicendole che doveva farsi forza e dovevano essere concentrate per poter salvare/aiutare la loro amica.
Ino aveva anche cercato di entrare nel suo corpo ma qualcosa lo impediva. 
Ci aveva provato ben sei volte ma l'ultima volta era svenuta per strada. 
Fortunatamente aveva detto tutto al suo amico d'infanzia.
Shikamaru era arrivato col fiatone giusto in tempo per essere travolto da una ragazzina tremolante che stava scappando a passo di ghepardo dalla paura.
Temari si era scostata mentre l'altro cadeva a terra seguito a ruota dalla castana.
Un essere scarabbocchiato nero le si era appostato di fronte.
Con un rapido gesto della mano Temari appiccò un incendio su di esso, che si disintegrò all'istante, facendo sì che restasse solo una maschera.
Shikamaru fu costretto a colpire la ragazza alla nuca altrimenti si sarebbe dimentata anche da lui, facendola quindi svenire.
Temari controllò se non ci fosse anche la ragazza dai capelli rosa. 
Quando tornò da Shikamaru scuotendo la testa, questo si lasciò sfuggire una lieve imprecazione seguita da uno sbuffo << Che seccatura... >>


Per l'ennesima volta Ino dovette trattenersi dallo strillare che, cavolo, la sua amica era nel Regno delle Tenebre e loro non potevano fare nulla per salvarla!
Si buttò sul letto slegandosi i capelli e restando in intimo. 
Era così tesa e nervosa, che sentiva potesse sbriciolare le mura di casa.
Sua madre era indffarata col negozio mentre suo padre le aveva portato una cammomilla. 
Era tipo la settima per tutto il pomeriggio.
Erano tornati in Giappone, fortunatamente.
Kakashi e Asuma erano a Konoha, dove Tsunade li aveva messi in sesto. 
Certo, ci avevano messo ben tre giorni per guarire, accidenti a loro, ma Ino non poteva starsene con le mani in mano.
Non lei!
Accidenti!
Si vede che dovrò andare da sola a cercare Sakura...
Ma poi si corresse.
Come poteva lei, da sola, affronare Sasori, Deidara, Hidan, Kakuzu, Sasuke e altri (perchè era convinta che ce ne fossero altri) tutta da sola?!
Sospirò incrociando le braccia dietro la testa.
Ad un certo punto sua madre la chiamò.
<< Cosa?! >>
<< Una tua amica al telefono! >>
Ino, di malavoglia, indossò il jeans e una maglietta leggera per scendere.
Una volta messo l'apparecchio vicino all'orecchio percepì la preoccupazione più assoluta nella voce di Tenten.
Si maledisse, corse sopra a prendere la borsetta e uscì fuori senza controllare che ore fossero. Prova: sua madre la sgridò gridandole che era quasi ora di cena.
Ma Ino correva senza sosta verso la stazione.
Davvero troppo preoccupata.
Aspettò che il treno si sbrigasse per poi salirvisi.
Solo allora si accorse che erano in autunno e che fuori, di sera, si crepava di freddo. 
E lei aveva una misera maglietta a maniche corte!
...Di bene in meglio, non c'è che dire...
<< Ehi, Ino! >>
La bionda si voltò e sorrise riconoscendo il suo amico Choji, ormai compagno di classe assieme a Shikamaru. 
Le brillarono quasi gli occhi << Che bello rivederti! >>
Choji la indicò e lei alzò un sopracciglio.
<< Scusa, ma con questo freddo tu vai in giro così...? >>
Ino sospirò << Non ho avuto tempo per prendere una maglia, sono di fretta. Una mia amica ha... bisogno di me... >>
Choji quindi si tolse la felpa con la cerniera e gliela porse << Prendi. Tanto non sento freddo. E poi posso comunque riscaldarmi con questi chiletti in più... >>
Ino gli sorrise grata e non si azzardò a rifiutare. 
Sentiva davvro freddo.
Le stava grande. Molto grande, ma pieganto le maniche riusciva a stare più o meno comoda.
<< Grazie, Choji. Sei il migliore! >>
<< Eh,eh... Anche tu e Shikamaru non siete male... >>
Ino scoppiò a ridere.
Era strano come quei due potessero farla ridere così tanto. 
Erano suoi amici.
Si conoscevano da quando sono stati concepiti nella pancia delle loro madri. 
Insomma, erano come... gemelli?
Gemelli diversi e dai genitori diversi.
Insomma, fratelli.
Portavano persino gli stessi orecchini.
<< Allora, come va la scuola? Non ti ho vista più... Che hai? >>
<< Un po' di influenza, niente di grave >>
Era vero. 
In parte.
Un po' di influenza per aver attraversato il bosco di Konoha sotto la pioggia.
Poi però le venne in mente una cosa.
<< Vuoi dire che Shikamaru è venuto a scuola oggi? E ieri? >>
Choji annuì << Anche se mi sembrava più stanco del solito. Ha persino dormito in classe, di solito si trattiene e ronfa sul terrazzo... Lo sai com'è fatto, no? >>
Ino fece "sì" con la testa distrattamente abbassando lo sguardo.
Shikamaru... questo vuol dire che ha visto Sasuke.
E riesce a fare finta di niente?
Inoltre nemmeno Naruto e Hinata si sono fatti più vedere ultimamente.
Adesso che ci penso, Tsunade non aveva detto che sarebbero tornati entro una settimana?
Beh, ne sono passate due tra la Cina, l'Egitto e il ritorno qui in Giappone...

Choji sventolò una mano davanti agli occhi azzurri dell'amica chiamandola.
Ino si risvegliò dal suo "sogno ad occhi aperti" come lo definiva Choji scuotendo la testa << Scusa, scusa... Te l'ho detto, sono un po' impegnata >>
<< Comunque... tornerai a scuola domani, no? Anche se visto come vai in giro ti verrà una broncopolmonite... >>
Ino sogghignò con fare furbetto << Ma no! Io sono indistruttibile! Comunque credo di sì... domani sarò a scuola >>
E pure questo era vero.
Sarebbe andata a scuola e avrebbe fatto uscire dalle labbra dell'Uchiha tutto ciò che voleva sapere su di lui e sul luogo dove avevano portato Sakura!
Quando Ino arrivò a Konoha, trovò davanti a lei una scena tanto comica quanto innaturale. 
Tsunade stava tranquillamente a leggere un libro, cosa che però non la stupì quanto il suo amico Shikamaru, bellamente seduto a gambe aperte sul lato destro del divano.
Dormiva.
Di fianco a lui c'era una Temari che, anch'ella ronfava alla grande, appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.
Ancora più in là, Kurotsuchi, che usava la biondina come poggia gambe. 
Anche lei dormiva profondamente.
Tsunade alzò il capo sorridendole << Ehi, come mai qui? >>
Ino alzò un sopracciglio << Come? Tenten mi ha chiamata dicendomi che c'è un emergenza e che Asuma-sensei è quasi morto! >>
Tsunade la guardò non capendo. 
Poi si rilassò allargando il sorriso << No, tranquilla... Stanno entrambi bene. Hanno solo avuto una crisi. Tenten ti ha richiamata per dirti che non c'era bisogno che venissi >>
Ino sbuffò << Vabbè, ormai sono qui... Dov'è Tenten? >> chiese sedendosi su una poltrona.
<< E' da Kaguya >>
La bionda rizzò le orecchie << Perchè? >>
<< Doveva mostrarle una cosa... Non so di preciso cosa... >>
Ino annuì stringendosi nella felpa enorme dell'amico.
Sospirò e, seppur lentamente, si concesse a un sonno profondo.
Sperando che non dimenticasse tutte le domande che aveva intenzione di fare il giorno seguente alla Dea.


Un frastuono la svegliò.
Kurotsuchi aprì gli occhi strofinandoseli dolcemente. 
Poi vide, come aveva imparato a vedere in quei tre giorni, il Nara e la sua ragazza litigare.
Beh, non proprio la sua ragazza ma alla Terra piaceva vedere come reagiva Temari (che per poco non l'ammazzava l'ultima volta) e l'altro.
No cioè, lui no.
Lui non reagiva affatto.
Si limitava a dire "Io fidanzato con una ragazzina del genere? Che seccatura..."
Kurotsuchi sbuffò alzando la mano << Eeeehi! Piantatela c'è gente che vuole dormire! >>
<< Ecco, appunto... >> sussurrò Shikamaru si sedette nuovamente sul divano lasciado la binda in piedi.
Ma Temari era testarda. 
Se c'era una cosa che Kurotsuchi aveva capito era proprio quello.
Oltre, ovviamente, al fatto che fosse un po' sadica nei contronti del Genio.
<< Non credere di averla vinta, cry baby... >> lo minacciò.
Shikamaru, come risposta, sbuffò e chiuse gli occhi.
Kurotsuchi gli tirò un calcio facendolo sussultare << Rispondila una volta per tutte, dannazione! Voglio dormire! >>
Un mugugno attirò la loro attenzione.
Era Ino.
<< Ehi, ragazzi... Che fate? >>
Kurotsuchi alzò gli occhi al cielo << Questi due sembravno cane e gatto >>
<< Il gatto sono io >> fece Shikamaru << Che non vuole in alcun modo scocciare il cane ma questo continua imperternito a scocciarlo... >>
La bionda gli lanciò un'occhiataccia.
Sebrava volesse trafiggerlo con esso << E quindi mi paragoni a quei brutti esseri a quattro zampe, eh? Se devo essere sincera: ho fatto male a seguirti >>
<< Non hai seguito me ma Noi. C'è una bella differenza seccatura... >> rispose rilassando i muscoli per poter tornare a dormire << E poi... Cos'hai contro i cani? Sono così- >>
<< Vuoi una motivazione? Hanno i pidocchi... e puzzano >>
Ino sgranò gli occhi << Volete davvero parlare di cani? >>
Il ragazzo non rispose, probabilmente stava già dormeno mentre il Fuoco decise che era cosa buona&giusta sedersi sul suo stomaco ghignando.
Shikamaru, inutile dirlo, non riusciva a respirare.
Kurotsuchi sospirò << Io vado in un altra stanza. Ho sonno e voglio dormire. Ho fatto il turno di guardia l'ultima notte >>
Ino inclinò la testa << Turno di guardia? >> 
<< Non ti sei fatta vedere per tre giorni. Comunque sì, ogni notte uno di noi fa la guardia. La prima è stata Temari, poi Tenten e poi io. Questa notte toccherà a te, bella mia >>
Ino quasi strillò << Non posso rinunciare a dormire! Sai che mentre dormi la pelle si rilassa e diventa più morbida associata a una buona crema? >>
<< La crema te la faccio mangiare, Yamanaka. Alza il culo e muoviti >> fece Temari.
Shikamaru chiuse gli occhi ancoda dolorante << Dovresti anche tu alzar...ti >>
Voleva dire "alzare il culo" ma lui dopotutto non era tanto scurrile, no?
Ino, che non aveva mai sentito nessuno rivolgersi a lei in quel modo, fece succedere il finimondo.
Quindi entrambe iniziarono a battibeccare sotto lo sguardo supplicante/supplichevole del Nara. 
Poverino... lui faticava a respirare!
Intanto era entrata Tenten attirata dal frastuono.
Appena entrata attirò l'attenzione di tutti gli altri.
Persino Shikamaru aveva smesso i panni del sofferente per mettere quelli dell'interessato-preoccupato.
<< Oh. Mio. Dio. Tenten, che hai fatto ai vestiti?! >> strillò Ino indicando gli indumenti per lo più strappati dell'amica.
La castana sorrise << Mi sono allenata fino ad ora... Kaguya mi ha spiegato che io potrei essere una Guardiana >>
Shikamaru sorrise.
Lui sapeva che la Mitsashi poteva essere una Guardiana.
C'aveva visto giusto.


Tenten la guardò.
Non se la immaginava così la famosa Dea Kaguya.
<< Tenten Mitashi, da oggi comincerai il tuo allenamento >>
La castana sussultò a quelle parole. 
Certo, erano in crisi, ma non si aspettava di iniziare così presto.
Deglutì a fatica << Kaguya ma... cosa dovrei fare? >>
La donna sorrise << Innanzitutto bisogna migliorare il tuo stato fisico. Dopodichè inierai a imparare a usare una particolare spada >>

Una certa spada...?
<< Quale spada? >>
Kaguya alzò le mani verso la ragazza e chiuse gli occhi. 
In poco tempo si materializzò qualcosa. In un attimo le sue candide dita stringevano l'elsa di una spada dalla lama scintillante, sottile ed estremamente tagliente.
L'impugnatura era in oro, incastonati c'erano almeno tre diamanti veri mesi in fila.
Tenten trattenne il respiro.
Non aveva mai visto un'arma così bella.
E così ben fatta, poi!
<< E'... E'... >>
Kaguya sorrise << Bellissima? Beh, è anche una spada magica, migliore di quella che ti diede Hatake-sensei in Egitto >>
Tenten annuì.
Ricordò che quella spada, che andava così d'accordo con il fuoco, si era spezzada podo dopo il combattimento.
<< Dove... Chi mi insegnerà? >> chiese la castana guardando la Dea dritta in viso.
<< Sarà Gai Maito ad allenarti assieme alla sua nuova squadra >>
<< Nuova squadra? Che intende? >>
Kaguya con un movimento della mano fece aprire una porta dalla quale sbucarono fuori un uomo, un ragazzo terribilmente UGUALE a questo e un ragazzo.
<< Ti allenerai con loro, Tenten... >>



Così Tenten passò le ultime quattro ore nel bosco a combattere, allenersi con quei tipi stambi quali Gai-sensei, Rock Lee e Neji Hyuuga. 
In raltà solo la coppia-della-gioventù era formata da persone strane. 
Già.
Tenten si chiese mille volte cosa l'aveva spinta ad accettare di allenarsi con loro.
Gai-sensei era strano.
Rock Lee era strano.
Ma nonostante tutto, nonostante tutti i loro stupidi comportamenti&commenti&altro, erano molto simpatici, persone che mettevano allegria ed energia.
Poi c'era Neji, il ragazzo "misterioso-scontroso-bello".
Beh, il classico. Ma non proprio il classico.
Era stato il primo a criticarla, l'aveva fatta arrabbiare, molto.
Ma sebbene Neji credeva che lei non sarebbe stata in grado di fare tutto quello che era necessario fare, Tenten ce la metteva tutta. 
Ce la metteva tutta per se stessa e per i suoi nuovi amici.
Prima non aveva fatto molte amicizie.
Era figlia di un gestore di hotel e di una donna d'affari.
Nella sua vita non c'era niente di emozionante.
Era noiosa, quasi.
E invece con tutto quello che stava succedendo lei si sentiva veramente utile e speciale.
Le sarebbe piaciuto però avere anche qualcuno da amare.
Amare davvero.
Ma col tempo... chissà!


Chi sei?
"Non lo so, dimmelo tu..."
Non scherzare! Dimmi chi sei e dove sono io?
"...Mmh... Forse, che so... sono te stessa?"
Eh?
"Ahahahaha! Scherzavo! ... Comunque sarò colei che ti darà il poere..."
Il potere? Di cosa?
"Non so... Forse..."
Smettila con questi giri di parole! Sono stufa! Dimmi quello che devi dirmi ORA!
"D'accordo, ti dirò tutto..."
Bene.
"Tu sei il Quinto Elemento"
...






















E rieccomiiiiiiiiiii!!!!
Scusate ancora per il ritardo ma ho avuto problemi con internet... Ho anche completato il capitolo precedente.
Leggetelo, altrimenti non so se capirete. 
Vabbè che non ci sono state cosa "grandi" ma comunque...
Vabbè!
Vado un tanti di fretta...
(domani devo svegliarmi presto che devo ripetere inglese altrmenti lunedì col cavolo che riesco a spicciare due parole) quindi
SAYOUNARA MINNA!!!!
XD
  
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