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Autore: Ofeliet    15/09/2014    5 recensioni
Alla fondazione del complesso del collegio, i professori avevano in mente grandi progetti per esso. Doveva essere una dimostrazione di eccellenza e perfezione. I suoi iscritti, comunque, vantano ben poco simili qualità.
D'altronde, cosa puoi fare con un folto gruppo di adolescenti impegnati a rivaleggiare e sgominare team malvagi da quando hanno iniziato a viaggiare? Niente. Puoi solo insegnargli ad essere studenti modello, e fallire nel tentativo. D'altronde, si ha a che fare con campioni non più in erba ed esperti del mestiere, tutti focalizzati sul diploma e sulla gloria che deriva da esso.
Qui tutti hanno più di un asso da giocare, e soprattutto hanno voglia di vincere.
| Airplane Bikini Contest DualRival FerrisWheel Ikari Pokè Ranger | ed altre...
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mondo della scuola. ~'
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Capitolo Otto: Neve, bianca distesa di gioia e dolore.


Capitolo Otto: Neve, bianca distesa di gioia e dolore.


Con il primo giorno di dicembre si era presentata anche la prima neve.
Quando Ash si alza dal letto, nota subito la coltre bianca che si distendeva fuori dalla sua finestra, ed è con entusiasmo che si precipita in cucina, dove la madre lo accoglie con un sorriso.
« Guarda che oggi a scuola vai lo stesso. » gli dice, provocandogli un sorriso nervoso.
« Buongiorno anche a te, mamma. » replica Ash, sedendosi a tavola. La donna aveva cucinato un sacco di cibo caldo. Troppo cibo per solo due persone. « C'è qualcuno per colazione? »
La donna sorride, mentre toglieva dal fuoco l'acqua per il thè. « Il professor Oak mi ha chiamata, prima, dicendo che a casa loro si sono ghiacciati i tubi, quindi ne ho approfittato per invitarli a colazione. » Ash s'imbroncia e prende una fetta di pane con la marmellata, ficcandoselo in bocca senza troppi complimenti.
Pikachu, seduto accanto a lui, non lo degna di un'occhiata. Era da un po' che si comportava in quella maniera, e il corvino non riusciva affatto a comprenderne il motivo.
Per qualche strana ragione le parole di Misty di qualche giorno prima gli tornano prepotentemente in mente. Aveva sentito uno strano tuffo al cuore, e non ne comprendeva il motivo. « Ashy! »
Una vena pulsante compare presto sulla tempia, nel sentire la voce di Gary. « Si vede che sei felice di vedermi, Ashy. »
« Fammi il favore, ingoia la colazione e quel dannato nomignolo. » Gary si siede accanto a lui, sorridendo compiaciuto, prendendo a sorseggiare la sua tazza.
« Sei permaloso già di mattina. » dice, e Ash si alza da tavola, usando il vestirsi come una scusa per mettere distanza tra lui e Gary. Ancora un po’ e l’avrebbe strozzato.


« Ma dove accidenti sono finite? » Yukiko aveva nuovamente perso le lenti, e senza di esse non vedeva niente. « Tieni, Edogawa. » la ragazza alza lo sguardo, cercando di identificare il ragazzo che aveva di fronte. Il suo interlocutore sembra spaventarsi, probabilmente a causa del suo sguardo assottigliato.
Yukiko afferra qualcosa che aveva la forma di occhiali e se li infila senza troppe cerimonie. « Ah, sei tu. »
Nicolas sorride leggermente. « Immagino di non meritare un "grazie" nonostante sia andato a prenderteli in camera. » ride, vedendo Yukiko strizzare gli occhi per abituarsi nuovamente a vedere.
« Hai fatto un buon lavoro, contento? »
« E' già qualcosa. Andiamo a fare colazione? Sto morendo di fame. » con una lieve ritrosia Yukiko lo segue. Non amava portare gli occhiali, ma in quel momento erano l'unica soluzione che aveva.
Fuori dalle grandi finestre si stagliava una bianca distesa di neve. Non aveva occasione di vederla spesso, il suo maestro amava i posti caldi. Un po’ le mancava, e aveva seri dubbi sul suo istinto di sopravvivenza. Lo rispettava, era un uomo geniale, ma probabilmente senza di lei non se la stava passando bene. Lo avrebbe chiamato dopo le lezioni, e avrebbe passato le vacanze invernali con lui. Non aveva alcuna intenzione di tornare dalla sua famiglia.
« Edogawa? »
« Cosa? » con tutta probabilità non aveva ascoltato ciò che Nicolas le aveva detto, ma non l'avrebbe ammesso.
« Ti ho chiesto se stamattina hai intenzione di presentarti in classe. I professori si lamentano sempre con me per le tue assenze. Finirai per essere bocciata. » Yukiko ghigna.
« I miei voti sono perfetti, Nico. Difficilmente mi cacceranno. » il ragazzo non sembra troppo convinto, ma lascia correre. Yukiko avrebbe sempre seguito una corrente tutta sua.
« Però non hai risposto alla mia domanda. »
« Se sei così disperato senza di me, verrò. Ma solo per oggi. »
« Quale onore. »

Nella terza classe regnava sempre il silenzio tombale.
Quella mattina, complice l'assenza della Professoressa Aralia, gli studenti avevano deciso di indire un'assemblea di classe.
« Abbiamo qualche argomento di cui parlare? » inizia Komor, eletto a rappresentante di classe.
« Io ho una proposta. » dice Touko, alzando la mano. « Perché non cambiamo i posti? Sono ben due mesi che siamo seduti agli stessi banchi. » Komor sembra valutare la sua proposta ritirandosi in un breve silenzio meditativo.
« Gli altri sono d'accordo? » dal resto della classe si levano assensi più o meno rumorosi. « D'accordo, faremo come sempre a sorteggio. »
Dal nulla Belle fa comparire la scatola con i nomi dei compagni di classe creata appositamente per situazioni come quella.
« M-ma siamo sicuri che vada bene? » Aria non moriva dalla voglia di cambiare visto che era seduta nella fila più in fondo, pensando che con la fortuna che aveva sarebbe finita nel primo banco davanti al professore.
« Non può andare così male, no? » sorride nervosamente Touko, pensando che anche lei rischiava la stessa cosa.
« Bene. » parla Komor, aggiustandosi gli occhiali. « Io comincio ad estrarre. Partirò dal banco davanti. »
I due gemelli si scambiano un'occhiata, mentre Aria, seduta nel banco triplo insieme a loro, deglutisce nervosa.
« ...Vera Taylor. » la castana si affloscia contro il suo banco, con aria depressa. « E ...Drew Redrose. » Vera sgrana gli occhi, fissando Drew che più o meno aveva la stessa espressione.
« Mi rifiuto! » urla Vera, alzandosi in piedi.
« Per quanto lo detesti, sono d'accordo con lei. » dice Drew, con tono glaciale, ma Komor non si scompone minimamente, anzi, incrocia le braccia al petto, pronto a contrastare i due ragazzi.
« Sapete benissimo che, se si va a sorteggio, non ci si può ritirare. Voi avete acconsentito a questo. » sia Vera sia Drew non trovano niente da replicare. Komor aveva mosso loro un'argomentazione seria e difficilmente contrastabile. La ragazza torna a sedersi, mormorando improperi, mentre Drew si ritira nel suo solito silenzio composto.
« Allora continuo. Al triplo banco saranno seduti ...Yukiko Edogawa ...Belle Sunnless ...e io. A destra ci saranno ...Aria Mirror ...e Touya Black. Mentre a sinistra ...rimangono solo Touko White e Nicolas White. Qualche obiezione? »
Vera e Drew alzano la mano, ma Komor li fulmina con lo sguardo. «Tu e Redrose non contate, Taylor. Qualcun altro? »
Il silenzio di tomba gli dice più di quanto servisse. « Allora possiamo iniziare a cambiare i posti. »
In poco tempo, la piccola classe inizia a smuoversi. Aria sorride, felice di essere capitata con un buon compagno di banco come Touya, mentre Touko era leggermente in imbarazzo accanto a Nicolas che non spiccicava parola. Belle si sentiva leggermente a disagio, seduta tra Yukiko e Komor, ma non si lamentava. L'aria più pesante veniva dal banco davanti.
La campanella sembra migliorare l'atmosfera, le lezioni di Luciano avrebbero certamente migliorato l’umore.


Per il quarto anno, il suono della campanella era più paragonabile ad una benedizione. La prima lezione della mattina era l’attività fisica, e Lt. Surge li aveva fatti morire con la corsa a staffetta. La lezione successiva era di Rowan, un'ora intera dedicata al linguaggio Unown.
« Probabilmente farei prima a suicidarmi. » dice Julia, spalmandosi sul suo banco. Seduta accanto a lei, Marzia si massaggia una spalla.
« Se continuiamo con questo ritmo probabilmente non arriveremo a metà settimana! Mi ha raddoppiato il numero di esercizi perché sono arrivata in ritardo! Mi è toccato aspettare Chiara in stazione, e il Supertreno era in ritardo a causa della neve! »
Julia le sorride, nonostante fosse già stanca alle dieci di mattina. Desiderava solo buttarsi sul letto a dormire.
« Ju. » la ragazza alza lo sguardo su Anis, ancora miracolosamente in piedi senza una smorfia di dolore. « Sai dov'è Serenity? »
La castana nega con la testa. « No. Eppure è strano, non è il tipo da saltare le lezioni. »
« Non stava bene. » le due ragazze sobbalzano nel sentire la voce di Nicky, che cercava di non arrossire. Parlare con le sue compagne la metteva ancora un po' in imbarazzo.
« Giusto! » esclama a quel punto Julia. « E' la neve. Le viene sempre la febbre con la prima nevicata. »
« Grazie, Nicky. Ser è sempre così sensibile ai cambiamenti climatici. » Julia sorride.
« Cosa sento? Una ragazza ammalata a cui fare visita. » inaspettatamente Gary si era intromesso nella conversazione.
« Devi solo provarci, Oak, e ti spezzo le dita. » Gary ignora platealmente le parole di Anis.
« Dovrei sicuramente farle visita, magari sarà più disposta a passarmi i suoi appunti. » commenta sottovoce, ricedendo una spinta. Il ragazzo era già pronto ad accanirsi contro Anis ma con una certa sorpresa si rende conto che era stata Julia.
« Ehi! » esclama, veramente piccato mentre la ragazza sorride, mentre batteva il cinque a Anis.
« Te lo sei meritato, Gary. » ride ancora e il ragazzo sbuffa, offeso.
« Stare con quella lì... » dice, alludendo ad Anis. « ...ti fa male, Julia. Dovresti stare piuttosto in mia compagnia. »
« Certo, come no. » gli risponde lei, simulando un’espressione altezzosa. « Non voglio certo cadere al tuo livello. »
Anis, rimasta in disparte, rimane a godersi la scena. Litigare con Oak era il suo mestiere ma vedere qualcun altro farlo le dava una vaga soddisfazione.
« Parlare con te è impossibile. » sbotta Gary. « Ormai sei diventata proprio come Costaluna, insopportabile alla stessa maniera! »
Julia si blocca, non proferendo parola. Gary, accortosi troppo tardi del danno che aveva provocato, non cerca nemmeno rimediare alle sue parole, osservando l’amica con durezza.
« Meglio come me che come te. » ringhia a quel punto Anis, mettendosi davanti a lui. « Seriamente, Oak, ma pensi mai prima di aprire la tua dannata boccaccia? »
La mano di Julia, posata sulla sua spalla, blocca tutti i suoi propositi omicidi. « An, non c'è bisogno di arrabbiarsi. » le sorride. La ragazza più piccola rimane perplessa. « Io vado in bagno. Potresti dirlo a Rowan quando arriva? » senza una parola Julia esce dalla classe, e subito si alza un acceso mormorio.
« Tu sei troppo egocentrico, Gary. » sorprendendo tutte le aspettative, a parlare era stato Ash. Gary si gira nella sua direzione per fronteggiarlo.
« Parli proprio tu, che sei così egoista da non pensare ad altro che a te stesso. Non ti accorgi mai di niente. » era piombato nuovamente il silenzio, sembrava l’inizio di un altro litigio.
« Cosa vorresti dire? » Ash stringe i pugni, improvvisamente infastidito. Forse non doveva intromettersi, ma non gli sembrava la maniera giusta di trattare una persona che conoscevano da così tanto tempo.
« Vedi? Sei così ottuso da non riuscire a capire ...oh, ma cosa te lo dico a fare? Anche sbattendoti la verità in faccia non capiresti. » le sue parole erano veleno, e nonostante Ash non avesse voluto ammetterlo si sentiva intaccato.
« Allora tu dovresti tenere sempre chiusa la tua boccaccia, Oak. » Anis non riusciva più a trattenersi. « Sempre circondato dalla tua vanità e stupidità, non ti accorgi nemmeno di ciò che ti accade vicino al naso. Ferisci le persone senza curarti di loro, e fai lo stesso con i tuoi amici più cari! »
La ragazza gira i tacchi, aggirando Rowan che stava entrando.
« Costaluna? »
« Vado in bagno. » quasi ringhia lei, non voltandosi nemmeno a guardare in faccia il professore. All'entrata dell'insegnante regnava ancora il silenzio di tomba.
« Sedetevi. » ordina e, chi volentieri e chi meno, gli studenti obbediscono.

Dopo le lezioni le ragazze della classe si erano riunite.
Gary era scomparso quasi subito seguito presto da Ash, mentre Julia e Anis non avevano fatto ritorno per tutta la mattina.
« Non è possibile che scherzando la situazione sia degenerata in quella maniera. » dice Misty, torturando le maniche del suo cardigan.
« Ormai è inutile chiedersi perché l'abbia fatto. » parla Asuka. « Ora bisogna capire come affrontare la cosa. »
« E’ un problema tosto da risolvere. » Nicky voleva essere d'aiuto, in qualsiasi maniera. « Ma non capisco perché Julia fosse tanto scioccata dalle parole di Gary. Insomma, sono amici, non dovrebbe essere una grande offesa. » Misty sorride tristemente.
« E' perché non conosci tutta la storia, Nicky. » dice con voce triste.
« Quale storia? »
« A Julia piace Gary da... chissà quanto. Ogni gesto o parola nei suoi confronti da parte di lui ha un significato preciso, per lei. » fa una pausa.
« Gary e Anis si detestano. Perciò, se Gary la paragona ad Anis, Julia lo interpreta come una dichiarazione di odio nei suoi confronti. » conclude Asuka per lei, che grazie alla sua posizione di osservatrice silenziosa poteva cogliere i piccoli frammenti che agli altri sfuggivano.
« Capisco. » sussurra Nicky. Come ultima arrivata, non poteva sapere dei legami e delle situazioni che si erano create prima del suo arrivo. « Piuttosto, dove sono finite Anis e Julia? »
A quel punto tutte le ragazze si lasciano andare ad una risata piuttosto sollevata, la prima dall'inizio di quella mattina. « Dall'unica persona che riesce a sopportare un'aperta manifestazione di odio verso Gary da parte di Anis. » ride Chiara.
« E che cercherebbe di consolare Julia in tutte le maniere possibili. » a quel punto a Nicky si accende una lampadina.
« Grandioso. Allora sono nella mia stanza. » commenta sospirando. Non che avesse qualcosa contro il fatto di dividere la camera con Serenity, ma troppo spesso la porta veniva buttata giù da persone che avevano bisogno di parlare con qualcuno che aveva la pazienza abbastanza lunga da ascoltare tutto.


Le giornate stavano iniziando ad accorciarsi, e la neve non accennava a sciogliersi.
« Maledetta neve! » se solo avesse potuto, Elis sarebbe volentieri fuggita su un'isola tropicale. Arrivare fino a Fiordoropoli sarebbe stata un'impresa, se non avesse avuto Lizardon con sé, ma per quanto il Charizard fosse caldo, quando usava Volo Elis si sentiva ghiacciare fino alle ossa. Aria, inoltre, si era ammalata e non aveva nemmeno compagnia per il viaggio. La ragazza scende dalla groppa del Pokémon, una volta atterrati davanti alla stazione, facendolo rientrare nella sfera. L'interno era pieno come al solito, se non di più.
Lontano nota il gruppetto dei soliti che chiacchierava, ma non aveva voglia di avvicinarsi. Sentire Chiara parlare a vanvera avrebbe solamente peggiorato il suo umore.
Elis si stringe le labbra screpolate, sperando che il riscaldamento dell'aula fosse stato finalmente riparato. Aveva passato gli ultimi due giorni a usare Hiro, il suo Quilava, come borsa dell'acqua calda e lui non si era dimostrato proprio entusiasta. La ragazza prende il suo Pokégear, ben decisa a mandare messaggi minatori ad Aria per averla abbandonata.
« Ma quella non è Elis? » chiede Nicolas, vedendo da lontano la ragazza. Angelo guarda nella stessa direzione del fratello.
« Non ci vedo così bene. » commenta. « Piuttosto, hai studiato per l'interrogazione di oggi? »
Alla domanda di Angelo, Nicolas sussulta.
« Perché me lo devi ricordare? » chiede, mettendosi le mani nei capelli. « Sto cercando di non pensarci! »
Angelo si lascia andare ad una risata, prima di lasciare il fratello alla sua disperazione. Considerava le reazioni del fratello troppo esagerate.
« Cos'è? Fai disperare il fratellino di prima mattina? » ride Chiara, accogliendolo con un sorriso. Angelo ricambia il saluto dei due amici, prima di appoggiarsi a una delle colonne della stazione.
« Marina? » il biondo scuote la testa.
« Stamattina non l'ho vista. Probabilmente si è ammalata anche lei. »
« Capisco. » mormora Chiara. A causa del clima improvvisamente rigido si stavano ammalando diversi studenti. Forse era anche colpa sua che l'altro giorno li aveva invitati a fare una battaglia di palle di neve. Quel pomeriggio, appena arrivata a casa, la prima cosa da fare sarebbe stata chiamare Marina.
In effetti, ora che ci faceva caso, mancavano anche Kotone e Aria. Aveva visto di sfuggita Raffaello, ma non ne era proprio certa. I Domadraghi c'erano, aveva salutato Lance cinque minuti prima.
La ragazza sospira malinconica mentre il Supertreno arriva lentamente sul binario, probabilmente anche quella mattina sarebbero arrivati in ritardo.


Durante quell'ora Camilla li aveva divisi in coppie. Dovevano analizzare una poesia mitologica, dividerla in fasi, ricercare i passi fondamentali e distinguere i fatti realmente accaduti da quelli invece puramente inventati.
Iris era finita insieme ad Esmeralda, e insieme lavoravano spedite. Lucinda non poteva dirsi tanto fortunata, visto che il suo compagno era Barry che non le era di nessun aiuto. Velia e Kenny se la stavano cavando, mentre Elis e Anita si trovavano in alto mare.
Natsumi si considerava particolarmente fortunata perché era capitata insieme a Paul, che dall'inizio della lezione non aveva spiccicato parola.
« Possiamo iniziare? » chiede, ricevendo un cenno come assenso, e prende tra le mani il foglio che la professoressa aveva affidato loro. Quel canto in particolare decantava con tante parole arzigogolate e pompose le virtù di Lugia.
Natsumi fatica a trattenere una smorfia. Detestava i complimenti eccessivi, sia quando erano rivolti a lei sia quando erano per qualcun altro.
« Tu ci hai capito qualcosa? » allungando una mano verso il foglio, Paul non riesce a reprimere una smorfia.
« Sembra che l'autore di questa roba amasse alla follia Lugia. Mi sembra di sentire Eugenius con Suicune. » Natsumi non si chiede come facesse Paul, originario di Sinnoh, a conoscere il fan boy di Suicune. « Siamo sicuri che non l'abbia scritta lui questa cosa, e che la parola "Suicune" inizialmente non fosse "Lugia"? »
« Passamelo. » dice come colta da un lampo di genio, prendendo il foglio tra le mani. Dopo una rilettura di quel testo, la situazione sembrava sbrogliarsi un po'. « Può darsi! Guarda. » indica, mettendo il foglio sul banco. « “L’acqua è il tuo elemento, ti muovi con grazia su di essa”. E' risaputo che Lugia è un tipo Psico e Volante! »
« Inoltre... » dice Paul, indicando un altro punto. « ...leggi qui. “Tu, oh creatura, senza dimora, dove puoi trovare riposo?” So che la casa di Lugia prima era la Torre Bruciata, mentre adesso sono le Isole Vorticose. »
« E poi, qui. “La notte della luna fa risplendere il tuo candido manto” Questa è ambigua. Tu che dici? »
« Dico che Eugenius si è dato alla pseudo poesia. » Natsumi non riesce a trattenere una risata, il viso serio di Paul contrastava con la grandissima sciocchezza che aveva detto.
« D'accordo. Ma come lo dimostriamo alla professorezza? » chiede, cercando di non sembrare troppo pungente. Paul sembra rimuginarci seriamente.
« Passami il foglio. » quasi le ordina e Natsumi sbuffa, passandoglielo. « Vuoi aiutarmi o mi lasci tutto il lavoro? »
Riprendono ad analizzare il testo con cipiglio ancora più critico, incurante di quello che li circondava. Ciò che sfugge ai due ragazzi è lo sguardo di Lucinda che li aveva puntati per tutta la lezione.

Lucinda rimase in silenzio per tutte le restanti lezioni. Non sapeva come reagire a ciò che aveva visto.
Paul che sorrideva. Sorrideva ad una ragazza.
Quel particolare la ferisce in maniera particolare. Con lei Paul si esprimeva a monosillabi o sembrava irritato dalla sua presenza. Non avevano mai avuto una conversazione oltre agli argomenti di scuola, o qualche discussione.
Invece insieme a Natsumi sembrava quasi divertito. Lucinda sospira, sapendo presto identificare quel sentimento pungente che stava cominciando a tormentarla. Gelosia.
Avrebbe sempre saputo riconoscere i sintomi di quel sentimento doloroso e inopportuno.
« Lucinda? » con una pacca gentile sulla spalla, Anita cerca di richiamare la compagna di banco. Lucinda quasi scatta in piedi per lo spavento.
« Sì?! »
« Il professore ti sta chiamando. » con non poco imbarazzo Lucinda incrocia lo sguardo di Blaine, che sembrava parecchio infastidito dalla sua mancata attenzione.
« Signorina Jenness, se la mia lezione l'annoia significa che sa già bene l'argomento. » a quelle parole Lucinda arrossisce, guardando l'equazione scritta sulla lavagna. Era già la seconda volta che veniva ripresa per colpa di Paul.
« Prego. » le dice il professore, porgendole il gesso. « Vieni pure alla lavagna, allora. »
Con la testa bassa e imbarazzata come non mai, Lucinda si avvicina e guarda quello che c’è scritto, cercando di capire di cosa si trattasse, per poi prendere il gesso e cercare di risolvere l'equazione.
Dopo qualche minuto termina, sperando che la soluzione ottenuta fosse giusta, mentre Blaine valuta il suo operato.
« E' giusto, Jenness. Dimostra che stai attenta alle mie lezioni. Non accetto però che tu continui a stare disattenta. Potresti migliorare. »
« Si, professore. » mormora Lucinda con la testa bassa, profondamente in imbarazzo. Era stato uno smacco per lei sentirsi in quella maniera, così come aver fatto quella figuraccia con il professore. Non giovava alla sua posizione di rappresentante.
La campanella del termine delle lezioni la fa sentire più leggera.
« Ehi, Lucinda. » era stata Anita a chiamarla. La ragazza cerca di ignorarla, voleva solo andare nella sua stanza e rimanerci per tutta la giornata. « Io e Esmeralda pensavamo di andare a fare un giro all'Isola Cannella domani, speriamo che almeno lì con il vulcano faccia meno freddo. »
Lucinda si rimugina, mettendo un attimo da parte i suoi progetti in solitudine. Forse un pomeriggio in compagnia le avrebbe fatto bene. « E chi viene, oltre a noi? »
Anita ci rimugina un poco. « Io non voglio che vengano i maschi, finiremmo per fare una battaglia di palle di neve. Poi Kotone e Marina sono assenti, mentre Elis deve ancora rispondermi. Iris devo ancora trovarla, è scomparsa in un battito di ciglia. »
« E... Natsumi? » chiede Lucinda, cercando di mantenere un tono di voce tranquillo.
« Lei ha detto che non viene, preferisce rimanere a scuola. » se non fosse stato sconveniente, Lucinda avrebbe volentieri tirato un sospiro di sollievo. Non voleva vederla.
« Contate anche me. Vengo volentieri. » Anita batte allegramente le mani.
« Sono contenta. Ci vediamo domani mattina all'uscita! » Lucinda guarda l'amica correre via, sospirando. Era sicura che un pomeriggio fuori dalle mura scolastiche le avrebbe fatto dimenticare i suoi problemi almeno per un po’.


« Non voglio. » era stato Lucas a parlare. Kyohei sembra deluso dalla risposta del ragazzo.
« E dai, Lucas! Non essere un guastafeste, sarà divertente. » il ragazzo inarca un sopracciglio.
« Non capisco perché uno scherzo nei dormitori femminili deve essere per forza divertente. » a quel punto anche Touya interviene per dare man forte al cugino.
« Se non vuoi, non sei obbligato. Ma acqua in bocca con loro, d'accordo? » sorride affabile, e sperando che bastasse solo quello per far in modo che Lucas non dicesse niente.
« Quindi? Chi è dei nostri? » chiede Kyohei, quando si sono allontanati abbastanza. Touya ci rimugina, cercando di ricordare chiaramente.
« Raffaello non potrà venire, visto che è un pendolare, mentre Tel ci ha dato via libera. Barry e Kenny si sono dimostrati entusiasti, mentre Paul mi ha ignorato. Della mia classe Drew e Nicolas ci sono, ma Komor non dovrà mai venirlo a sapere. » dice reprimendo un brivido. L'amico sapeva essere davvero severo riguardo a certi argomenti.
« E poi? »
« Uhm... Ash e Gary sono esclusi, così come Lance. Che peccato. Lunick ha rifiutato, quel ragazzo ama troppo la sua fidanzata e domenica non ci sarà a scuola, ma ha promesso di tenere l'acqua in bocca. Pedro invece non vuole essere coinvolto. Ciprian ha detto che è d'accordo, e Chicco sta sprizzando entusiasmo già adesso. »
« Capisco. Ho sentito che domenica pomeriggio le ragazze della seconda classe usciranno tutte insieme per andare all'Isola Cannella, mentre Mei e le altre mie compagne faranno un giro a Fucsiapoli. »
« Le ragazze di quarta ultimamente se ne stanno per i fatti loro, ma proprio ieri ho sentito che Chiara le trascinerà tutte a Fiordoropoli per fare shopping, e lo stesso faranno le ragazze di quinta che non tornano a casa. »
« Mancano solo le ragazze della tua classe. » dice Kyohei. Touya sorrise nuovamente, ma questa volta aveva la sfumatura di un ghigno.
« Tranquillo. Conosco la mia gemellina. So già che trascinerà Vera da qualche parte insieme a Belle. Aria è ammalata, perciò non rappresenta un problema, mentre Nicolas mi ha promesso che terrà impegnata Yukiko. »
« Allora è deciso, agiremo domani. » dice contento. L'idea della reazione delle ragazze lo eccitava parecchio. Distrattamente, gli scivolò un'occhiata all'orologio. « Oh cavoli, dovrei andare! »
Touya, accorgendosi di quell'improvviso cambio di atteggiamento, afferra il cugino per la collottola.
« Non così in fretta, mi devi una spiegazione. » a quelle parole Kyohei impallidisce leggermente, temendo ciò che stava per chiedergli. « Dove vai così di fretta? » gli fa Touya, con un ghigno.
« H-ho un impegno! » esclama con un po' troppa convinzione, ma il più grande non molla la presa.
« E con chi, di grazia? » per Touya vedere il viso di Kyohei cambiare gradualmente colore fu uno spasso. Quando ormai il ragazzo era sul punto di implodere per l'imbarazzo, Touya gli scompiglia affettuosamente i capelli.
« Scommetto che è una ragazza. » commenta vedendo arrossire Kyohei ancora di più. « E scommetto che è colei per qui Mei ha messo una taglia. »
« Eh? » il rossore del più piccolo svanisce a quelle parole.
« Non lo sapevi? La tua gemella vuole scoprire a tutti i costi di chi sei innamorato. »
« E' così evidente? » Touya sembra rimuginarci un po'.
« Non sempre, solo quando "hai un impegno". » scherza, ridacchiando. « Non dici chi è la tua ragazza nemmeno al tuo cugino preferito? »
« Non è questo, Touya. Semplicemente, non lo è. » commenta mogio.
« Amore non corrisposto? Ma ti sei dichiarato? » Kyohei nega.
« Ma ti pare? Rovinerei l'amicizia con Nicky! » si accorge troppo tardi di aver detto una parola di troppo. Touya gli avvolge le spalle con un braccio.
« "Nicky"? ...Ma non è la nuova ragazza del quarto anno? » il quattordicenne annuisce imbarazzato. « D'accordo, cugino, ti aiuterò io. »
A quelle parole, Kyohei capisce che il suo novello amore sarebbe naufragato presto.


Spiega
zioni ran-dom:
- Non so come fate voi in classe per cambiare i posti, ma nella mia si fa sorteggio.
- Non picchiatemi per il "poema su Lugia/Suicune", l'ho inventato sul momento.
- In Side Stories c'è l'incontro di Paul ed Eugenius.
- Gli studenti possono uscire dalla scuola dal sabato pomeriggio fino a domenica sera. La scuola non si prende la responsabilità di quel periodo di tempo.





Premesse:

Uhm... No, sul serio, non era mia intenzione pubblicare questo capitolo così presto. *schiva lancia*
Eppure, avendo aggiornato una storia che non aggiorno da... ehm, discreto tempo e visto che una buona parte dei lettori oggi ha iniziato LA tortura... beh, mi sembrava carino allevviare la vostra pena.

Commenti sul capitolo:

Ad Ash ha già iniziato a rodere un grillo nell'orecchio. Se accoppiato alla neve, beh, il risultato c'è.
Il rapporto tra Nicolas e Yukiko è particolare, ondulano tra un'amicizia e l'indifferenza. Per ora.
Inoltre, sarà pure carogna con Drew e Vera? XD *rotola* Signori, preparate i fuochi artificiali! Ne vedremo - forse. Forse, eh. Con il tutto, forse ho reso Komor un po' troppo intimidatorio...
Nel frattempo: BOMBA della quarta classe! Era da parecchio che volevo inserire quella scena. La situazione si risolverà? Sì, certo, ma non aspettatela già nel prossimo capitolo. E il comitato delle ragazze di quesa classe, lo trovo puccioso oltremodo. *O* Mi piacciono.
*scappa per il "poema"* Almeno ora capite il senso della shot in SS. Ma c'è una Lucinda non tanto selvatica in agguato, attenzione!
E, secondo voi, che stanno architettando i maschietti? Lo scoprirete alla prossima puntata!

Ringraziamenti:

Ringrazio soprattutto chi legge, chi recensisce (Gwen Kurosawa, Miss Yuri, Lady_Kitsune, Emy96, Flareon24, Kikari_ e eather_) e chi passa pure di qui per caso!


   
 
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