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Autore: whitemushroom    15/09/2014    2 recensioni
The Lord of Murder shall perish, but in his doom he shall spawn a score of mortal progeny. Chaos will be sewn from their passage. So sayeth the wise Alaundo.
Una serie di short-fic nate dall'amore di un videogioco che in pochi conoscono. Sperando di attirare qualcuno a giocarci!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Personaggio: Haer'Dalis
Genere: Introspettivo, Malinconico, Missing Moments. Canon.
Rating: giallo.
Avvertenze: non ho trovato la traduzione completa di tutte le carte del Mazzo delle Meraviglie. Su alcune di esse ho improvvisato, spero perdonerete questa mia svista. Forse Haer'Dalis mi è venuto meno fatalista del normale, ma più di così non riusciva ad uscire.


Gambler of Fate

“Niente male, tiefling”
Il volto del cambion è nascosto dietro il pesante elmo nero, ma so che sta ridendo. “Davvero niente male. Ed ora è il mio turno”
Il mondo inizia a vorticare. Se non avessi alleggerito Nalia del suo anello di protezione dal fuoco adesso non sarei troppo diverso dai teschi anneriti dal tempo che cospargono il pavimento di questa stanza. Devo rimanere lucido. Devo uscire di qui. Minsc mi ha visto sgattaiolare nel tunnel, e per quanto credesse fermamente che io dovessi cercare una latrina, a quest’ora persino lui avrà capito che i miei bisogni stanno durando più del normale.
Il cambion Aesgareth mescola il Mazzo delle Meraviglie. Lentamente. Le carte antiche come il mondo frusciano in quel movimento, nel silenzio generale sembrano quasi parlare, cantare, chiedono che qualcuno canti la loro stupenda meraviglia di morte; un tesoro mille volte più prezioso di Carsomyr il Santo Vendicatore. Il demone mi fa cenno di tagliare il mazzo, e io obbedisco. Poi estrae una carta. “Oh, la Luna … la fortuna è dalla mia parte stasera …”
Bastardo.
Un pulviscolo argentato nasce dalla carta e lo avvolge, liberando un incantesimo di guarigione. Non si può barare con il Mazzo delle Meraviglie, ma non posso negare che oggi Tymora abbia eletto Aesgareth come suo unico, focoso amante. Eppure sono sempre stato piuttosto orgoglioso delle mie notti di passione con la dea, tra birra, carte e bellissime donne che sorridono a me, a lei e poi di nuovo a me, la Signora del Fato ed il suo cantore. Forse ho fatto troppo affidamento su di lei, e ho dimenticato una cosa importante. Tymora non dorme troppo a lungo con lo stesso uomo.
“Coraggio, tiefling” sussurra il cambion. Si muove come un animale intorno alla preda intrappolata, so che sta annusando la mia paura e questo lo riempie di un piacere primordiale. Sa già che la vittoria è sua. Posso salvarmi in questo turno, forse per i prossimi due, ma non posso andare avanti ancora per molto, la ferita della Lama Fantasma che ho evocato tre turni fa continua a perdere sangue ed eccita il corpo millenario nascosto sotto la corazza. I suoi servitori si avvicinano, gustandosi tutta la scena, avvoltoi in attesa che il predatore si serva per primo per poi giocare con i suoi scarti; forse stanno scommettendo quanto tempo mi resterà da vivere. “Fai la tua mossa”.
La vita è un pugno di cenere al vento.
Vorrei … vorrei avere il coraggio di ripeterlo. Vorrei dirlo serenamente, come ieri l’ho spiegato al figlio di Bhaal. Ma adesso … è diverso. Tutto diverso. Incredibilmente diverso.
E sbagliato.
Non voglio morire in un piano remoto della Fortezza dell’Osservatore. Neanche se questo è il mio destino, nemmeno se fosse l’univa via verso l’Oblio. Qualunque cosa. Davvero qualunque cosa per non girare quella …
“Mi piaci, ibrido”. Aesgareth ride con la sua voce gutturale, e per un attimo ritrae il mazzo di carte, allontanandolo dalla mia mano proprio quando i polpastrelli ne stanno per sfiorare la superficie; il corpo del demone emana del gelo di un antichissimo passato, anche quando intorno a noi ci sono soltanto zampilli di lava. “Hai coraggio, una qualità rara in voi sangue misto. E, visto che mi sento incredibilmente generoso, voglio farti un’offerta …”
Tymora, allora …
“Avrei proprio bisogno di un servitore come te, uno che non abbia paura di fronteggiare il destino, la morte o una partita al Mazzo delle Meraviglie. Puoi sottometterti a me, e nessun planare ha mai detto che agli schiavi di Aesgareth manchino potere, femmine e sangue. China il ginocchio, pronuncia le parole che sai e dimenticherò che questo gioco sia mai iniziato”.
Ci può essere qualunque cosa dietro quella carta. Le Erinni, o forse il Vuoto. O il Ladro, e a quel punto qualunque pensiero razionale volerebbe via dal corpo; potrei pescare l’Artiglio ed accettare che le tenebre si posino per sempre sui miei occhi. Oppure la Morte, il cui dito calerebbe su di me senza alcuna pietà. Il destino è cinico, ma ci sono cose che nemmeno lui può fare. Non se io non voglio. Il copione è ancora bianco. “Ti piace il mio coraggio, Aesgareth?”
Non ho alcuna intenzione di perdere le mie ali. Mekrath ha provato ha tagliarmele una volta, e non permetterò ad un cambion di sbranare l’unica cosa davanti alla quale anche la vita perde qualunque significato. Ho portato il collare una volta. E ho imparato la lezione. Se devo volare verso la morte, lo farò da solo, come un vero attore. “Lo sai cosa si dice a Sigil? Chi non brucia le proprie ali al sole non ha alcun diritto di volare in cielo”. Qualunque cosa accada.
L’immagine sulla carta sbiadisce alla mia vista, illuminandosi e trasformando il mondo in una potente folata di vento che alza in aria tutte le carte in un turbine che sfugge alla presa del demone; l’urlo del cambion attraversa lo spazio veloce come una frusta e l’incantesimo arcano che lancia al mio inseguimento mi lambisce le gambe prima di essere spazzato via dal potere divino del Mazzo delle Meraviglie. Il marmo nero è l'ultima cosa che vedo nel vortice finché non impatto contro la sua superficie, lo stomaco al posto del cervello e la sensazione di poter rimettere tutta la birra delle ultime tre settimane.
“Ehi, ma che ti è successo? Boo temeva che fossi stato colpito dalla stessa dissenteria che ha colpito la nonna di Jan ed i suoi tredici pronipoti. Boo lo dice sempre che una dieta a base di semi di girasole e lattuga è la migliore per un guerriero; e adesso che sei uscito posso finalmente …”
“Minsc, la latrina decisamente NON è da quella parte!” mormoro, osservando il corridoio che porta all’inferno. L’altro mi guarda, ma non è il momento delle spiegazioni.
Io e Tymora abbiamo una lunga chiacchierata da fare, e non sarò avido di preliminari.
La figura della Torre smette di risplendere, anche se quando ripongo la carta sotto i vestiti emana ancora un certo tepore.
  
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