Il calore che fuoriusciva dai termosifoni invadeva le stanze mentre le luci stroboscopiche facevano girare il capo degli ubriachi privati di una salvifica singolarità di veduta; la sola soluzione era bere ancora uno, solo uno, e per tre secondi tutto era dritto. Lustrini, pelle nuda, spettatori. Fuori la nebbia nascondeva l'insegna ma chi doveva arrivare sarebbe giunto lì, volesse o meno. Anche lui. Ballava per altri. - Dammi ancora amore. - Accettava i regali e si trasferiva nel retrobottega, poi il ballo riprendeva. La colonna vertebrale sinuosa inebriava la vista di chi lo voleva. - Dammi, si amore, dammi. -



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Non te lo aspetti, balla, parole misteriose si rincorrono in un gioco di rimandi fin troppo chiaro a chi conosce. Poco succo, un termine che denota come cercherò di seguire un filo più naturale - chi voglia intendere intenda, son stufo di certi risvolti di chi cerca senza curiosità, preferisco selezionare e mostrare solo per chi cerca veramente una trama, per brutta che sia. - Chi sarà? Altro mistero. Non tutto è come sembra e l'uomo è fragile, troppo fragile... Un saluto ai pochi che spulciano questi frammenti, a presto. Bidirezione PS probabilmente a ottobre, forse a ottobre.