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Autore: Lexy    01/10/2008    4 recensioni
Ispirata da "The Dark Knight", i criminali di Gotham decidono di unire le loro forza sotto il segno dell'ingiustizia con lo scopo di sconfiggere Batman. Ma cosa accadrà davvero? BatmanXJoker EnigmistaXJoker. Leggete e commentate!
Genere: Dark, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Per LeftEye: Grazie infinite dei complimenti, davvero! Tranquilla, anche se non ti intendi molto di Batman-fumetto, i personaggi che uso sono solo quelli principali, che comunque in un modo o nell'altro si conoscono! Il Joker... credo che ormai coi cuoi che possiede potrebbe farci una raccolta ç_ç povero Heath Ledger... davvero una morte iniqua, non credi? Il fatto che tu sia più affascinata dai nemici di Batman è comune a molti! Sono così ricchi di background, di psicologia, di simpatia, di originalità! Batman invece è, come diceva Joker nel "Cavaliere Oscuro", un oggetto irremovibile! Sono molto felice che la mia storia ti abbia colpito! Ti chiedo scusa per lo stile, ma il primo capitolo lo avevo postato più come prova, un po' di fretta... ti prometto che mi impegnerò, e riuscirò a migliorarmi! Spero davvero tanto di riuscire a mantenere tutti i personaggi IC! Ecco il prossimo capitolo tutto per te! Besos!

Prima di continuare, volevo ringraziare la mia amica Yasmin per tutto l'aiuto che mi ha dato nella stesura di questo capitolo, nonchè per il sostegno che mi mostra! Un abbraccio speciale per te!
XxX.SilverLexxy.XxX

Capitolo 2: Il Fardello.

Mi sento stretto nel costume scuro che ogni notte scendo quaggù per indossare; è pesante, sotto ogni punto di vista.
un fardello che mi viene addossato con facilità;
un fardello che tutti voglio che io indossi, lasciandomi, con il tempo, la convinzione di essere l'unico capace di poterlo sopportare.
Delle volte sogno di gettarlo via, semplicemente, senza più guardarmi indietro... ma non posso farlo.
Perchè, mi domando a volte... e poi riesco a rispondermi che è per tutta quella gente che ha bisogno di un eroe, di un esempio da seguire, di un ideale e di essere protetta, a volte perfino da sè stessa.

In quei momenti però, mi tornano in mente anche le parole di Joker; il principe clown del crimine di Gotham, che mi parlò della gente e del mondo, nel modo in cui lui riusciva a vederli...
le persone che mi ritengono un mostro alla sua stessa stregua, che mi gettano via quando non hanno più bisogno di me.
Delle volte penso addirittura che abbia ragione, e che forse non vale la pena restare soli.

Batman e Bruce Wayne sono due entità completamente diverse e separate dentro di me, che si mischiano solo per donarsi le proprie limitazioni;
Batman è limitato dai limiti umani -sia fisici che mentali- di Bruce, che a sua volta è immobilizzato dall'esistenza di Batman;
mai l'amore, mai l'amicizia, mai una distrazione... sempre una casa vuota ad accoglierlo ogni sera, quando smette i panni del vigilante notturno.
Forse è questa la ragione per cui entrambi preferiscono Batman.
Perchè lui ha sempre qualcosa di davvero utile da fare, e non si preoccupa della solitudine.
Perchè Batman è capace di restare freddo e di non mescolare sentimenti ed emozioni, inutili e dannose per il suo scopo.
Perchè in un modo o nell'altro, Batman è indispensabile per la gente come Bruce non potrebbe mai essere per nessuno.

Vengo distratto dai miei pensieri da un rumore di passi lungo le scale;
sono i passi lenti e tranquilli di Alfred, che scende come ogni sera per assicurarsi che non abbia bisogno di nulla.
Smetto di prendere coscienza dei demoni della mia mente per voltarmi verso di lui.
Entra tranquillo, come al solito, e lancia uno sguardo al gigantesco schermo che ho davanti, da dietro il quale le facce dei cinque evasi più pericolosi del manicomio di Arkham ci osservano, minacciosi più che mai nella bonarietà mostrata di fronte agli obiettivi fotografici della polizia.

"Novità, signore?"

Chiede, raggiungendo il mio fianco alla postazione;
io vorrei rispondergli di sì, perchè a volte mi sento come se che anche Alfred voglia giudicarmi quando non mi mostro in grado di salvare Gotham... ma so che non è così, so che nei suoi occhi non potrei mai incontrare nessun giudizio.
So che il giudizio che sento pesare su di me è il mio stesso.
Passo stancamente le mani sulla parte del mio viso che la maschera lascia scoperta e rispondo, con voce stanca e stressata.

"Non so che fine abbiano fatto, Alfred. Quattro mesi fa Joker e l'Enigmista sono fuggiti da Arkham la stessa notte, senza che riuscissi mai a riacciuffarli. Poi anche gli altri a poco a poco, hanno trovato la loro via di fuga, a pochi giorni di distanza l'uno dalll'altro."
"Crede che Joker e l'Enigmista siano fuggiti la stessa sera... insieme?"
"Plausibile. In questi mesi mi è capitato di scorgerli un paio di volte insieme, sui luoghi dei medesimi delitti. Ma da un punto di vista logico, un'alleanza tra loro non avrebbe senso!"
"I loro file ad Arkham le hanno detto qualcosa?"

"Oh, sì. Leggi qua...

tra i due si è potuto osservare un misterioso avvicinamento.

Poi, una settimana prima dell'evasione, ecco cosa scrivono:

Riportiamo un'aggressione da parte del paziente Edward Nigma nei confronti del paziente Jonathan Rhon, al quale ha tentato di far ingoiare un cucchiaio di plastica. Non siamo riusciti a estrargli una confessione dettagliata sulla motivazione del suo gesto, ma poco prima del suo attacco, alcuni degli altri pazienti hanno testimoniato che il paziente Rhon aveva rivolto al paziente Joker parole che all'orecchio del paziente Nigma, erano sembrate "poco cortesi".

E non è tutto! Se vai avanti, ecco cosa riporta, sulla cartella di Joker, lo stesso giorno...

Riportiamo un'aggressione da parte del paziente Joker alla guardia di sicurezza Matthew Sparks. Non siamo riusciti ad estrapolare una... bla bla bla... si sa solo che durante l'aggressione la guardia stava riportando alla calma il paziente E. Nigma.

Jonathan Rhon si è salvato per miracolo dallo strangolamento, l'Enigmista ha riportato la slogatura di un braccio, e Joker ha guadagnato cinque giorni di isolamento."

"Allora la loro complicità è palese, signore!"
"Lo so, Alfred. Ma davvero, non voglio pensarci!"
"Ha qualche idea, per fermarli?"

"No, non ancora. Non riesco a prevedere le loro prossime mosse. Temo solo che ci sia qualcosa di più grosso dietro, Alfred! Temo che presto o tardi tutti i criminali di Gotham decidano di unirsi, ed a quel punto chi lo sa cosa potrebbero fare tutte quelle menti psicopatiche unite insieme?"

Vedo Alfred annuire con espressione meditabonda, e capisco che vorrebbe aiutarmi;
ogni giorno che passa mi sento sempre più stanco ed avvilito... e questa mia spossatezza deve rispecchiarsi chiaramente anche sul mio viso, a giudicare dall'espressione preoccupata che Alfred assume ogni volta che posa lo sguardo su di me.
Il pensiero che qualcosa di grosso, di irreparabile potrebbe accadere da un momento all'altro, mi opprime ormai da mesi; mi spossa di giorno e mi sottrae il sonno di notte.

Mi ritrovo a pensare che questa volta potrei non essere in grado di farcela;
sono scoraggiato, e questa sensazione non mi abbandona mai, neanche quando tento di distrarmi, rileggendo ancora una volta la cartella clinica dei vari criminali evasi...
beh, forse per rilassarmi farei meglio a leggere qualcos'altro.
  
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