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Autore: youweremysummerlove    17/09/2014    0 recensioni
Ispirata ad una storia vera, Kora e Giordy da estranee diventano migliori amiche. Trasferite nella stessa classe per volere della scuola, si ritrovano a condividere gli stessi professori, le stesse materie e lo stesso banco. Kora e' una ragazza solare, spensierata, sempre col sorriso sul viso. Giordy e' misteriosa, a volte triste, e a differenza di Kora, lei non crede nell'amore.
Kora ha perso tutto, amici, speranza, felicita' e soltanto una persona le fara' tornare il sorriso di prima.
"L'amore arriva quando meno te lo aspetti e nei modi piu' strani".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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“Papa’ credo che quella li’ sia Giordy, accosta…”
In auto, con le cuffie alle orecchie, mio padre mi accompagna a casa della mia migliore-peggiore amica, per cenare insieme e prepararci per la grande festa che si terra’ proprio questa sera. Con grande gioia e grazie, scendo dall’auto, saluto velocemente mio padre e mi dirigo verso la mia amica che e’ intenta a messaggiare con qualcuno.
“Finalmente, ti aspettavo da un secolo!” dice lei facendo la finta arrabbiata.
“C’era traffico, mi dispiace.” Dico con finto dispiacere.
“Saliamo, altrimenti si fara’ tardi.”
 
Non ero mai entrata in camera sua finora, tecnicamente ci conosciamo da pochi mesi. Non avevo mai avuto un’amica che mi entrasse nel cuore cosi’ facilmente e cosi’ velocemente. Ringrazio la mia prof di italiano per averla fatta sedere al mio banco.
Camera sua e’ piccola, ma calda ed accogliente. Ottima atmosfera per un giorno freddo e piovoso di febbraio.
“E se stasera piovera’ ?” chiedo.
“Siamo dentro il locale, la festa viene svolta li’. Mi risponde con nonchalance.
“A che ora viene a prenderci il tuo amico?” domando, cercando di dimostrarmi interessata, anche se dentro sono agitata, anzi, troppo agitata. Sto uscendo con persone di cui non conosco il nome, l’eta’ o la provenienza. Persona che in vita mia non ho mai visto. Piacero’ a loro? Mi troveranno simpatica? E se qualcosa dovesse andare male? E se non riusciro’ a parlare con nessuno? 
“Alle 22:30 circa, mi mandera’ un messaggio quando lui e il suo amico sono sotto casa mia. Stai tranquilla, non essere agitata, gli piacerai, piacerai a tutti loro. Sei bella, simpatica e una brava ragazza. Chissa’, magari conoscerai qualcuno di interessante…” continua il discorso con quel sorrisetto malizioso che ormai conosco benissimo.
Non so come, ma e’ riuscita a leggere nella mia mente. Ha capito che ho una fottuta paura di non piacere alle persone, una paura che mi ha tormentata da sempre.
“Non voglio conoscere nessuno, non so nemmeno se mi divertiro’. Ho accettato perche’ hai insistito, perche’ non siamo mai uscite insieme e perche’ voglio provare questa esperienza nuova. Sono stata fin troppo tempo dentro casa, hai ragione tu, ho bisogno davvero di uscire e svagarmi.”
“Ho sempre ragione io.” Dice ridendo
“Smettila!” dico cominciando a farle il solletico.
Quel pomeriggio passa tra chiacchere e risate, riesco a scoprire molte cose di lei e della sua vita, cose che non mi aveva mai detto e anch’io, in un qualche modo, riesco ad aprirmi con lei. Le racconto del perche’ sono rimasta da sola, del perche’ il mio atteggiamento nei confronti delle persone e’ cambiato, e continuo a ringraziarla per non avermi lasciata a casa in questo sabato di festa.
 
“Le pizze sono arrivate! Andiamo a mangiare e poi cominciamo a prepararci.” Mi dice.
“Finalmente, ho una fame da lupi.” Dico io cercando di sciogliermi un po’ e far passare quella tremenda ansia-paura.
 
Finito di mangiare le pizze, cominciamo a prepararci. Non ho un favoloso abbigliamento. Ho optato con il travestimento da Hippie, non e’ proprio il massimo, ma non avendo avuto il tempo di comprare dei vestiti adatti, mi sono arrangiata con quello che sono riuscita a trovare in casa.
In men che non si dica, sono gia’ le 22:30 quando Giordy riceve la telefonata.
Salutati i genitori ci precipitiamo sotto, dove ad aspettarci c’e’ l’amico di Giordy, di cui non conosco ancora il nome.
“Come si chiama il tuo amico?” chiedo a Giordy prima di salire in macchina.
“Damiano” mi risponde lei con tono acido.
“Perche’ mi rispondi cosi’? dico cercando di capire cosa la turba.
“Mi contatta ogni volta facendomi complimenti. E’ un bravo ragazzo ma non fino a quel punto. Non voglio illuderlo e ho paura che lo faccia.” Mi risponde abbassando lo sguardo.
“Beh, non dargli modo di illudersi no?” dico tranquillamente.
“Non e’ cosi facile, ma ci sto provando in qualche modo…”
 
Ed ecco che aperto lo sportello dell’auto, io e la mia amica ci fiondiamo dentro, sperando almeno di passare una piacevole serata. 
  
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