Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: GELI93    02/10/2008    1 recensioni
è dedicata ai th inseriti negli anni precedenti alla 2 guerra mondiale. Potrà sembrare in apparenza comica come storia anche se non lo è per niente. Chi la legga la recensisca grazie,per me è molto importante perchè mi sto dedicando veramente molto a questa ff,il suo significato è molto profondo ma per capirlo bisogna leggerla tutta e aspettare che io l'abbia terminata.Fa molto riflettere riguardo a che anno è stato il 900..quindi.. leggete e riflettete su gli avvenimenti storici accaduti che non dovrebbero mai essere dimenticati perchè farlo sarebbe un affronto a tutti gl'innocenti che sono stati sterminati.Grazie.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kelsie era sdraiata sul grande divano nel soggiorno, sfogliava annoiata una rivista di moda,c'erano molti articoli che la interessavano probabilmente avrebbe chiesto a suo zio di comprarli. Adesso era tornata a essere affettuosa con lui,Kelsie era così umorabile e volubile che a volte non si riusciva a capire come bisognava comportarsi con lei. Bill in quel momento entrò nella stanza,nella mano destra reggeva una valigia e un impermeabile, "dove vai zio?" "parto per alcuni giorni" Kelsie corrucciò la fronte "parti per qualche giorno?" "affari di politica" "ah..la politica..che cosa noiosa,e tu preferisci andare in giro che stare qui con me",Bill la baciò con delicatezza nella fronte, "non essere sciocca,sai benissimo che rimarrei se potessi ma devo propio andare" detto questo uscì senza aggiungere altro. Kelsie uscì fuori in balcone,agitò una mano in segno di saluto,Bill fece altrettanto...non poteva immaginare che quella sarebbe stata l'ultima volta che.... Kelsie rientrò in casa,che cosa avrebbe potuto fare? Non aveva amiche,la sua unica migliore amica era ammalata e,senza macchina e senza permesso,non poteva andare in alcun modo a trovarla. Era praticamente da sola. Prese la cornetta del telefono,chiamò prima Hermann poi Ernst ma nessuno dei due rispose..probabilmente dovevano essere a chissà quale importante riunione politica...la politica, quanto la odiava.. Heidrych quel giorno era anche lui ad una riunione,adesso suo zio lo aveva nominato capo delle sue squadre di difesa; Bill stravedeva per Heidrych,in lui vedeva riflesso l'immagine del perfetto tedesco. Era indecisa sul dafarsi,se non avrebbe risposto significava che era davvero impegnato e se invece avrebbe risposto che cosa gli avrebbe detto? Però... moriva dalla voglia di vedere che reazione avrebbe avuto. Compose il numero,il telefono squillò..una..due..tre volte,qualcuno rispose. "Pronto,qui quartier generale,chi parla" "pronto,buongiorno, parlo con il signor Heidrych?" "no,mi dispiace ma qui non c'è nessun Heidrych" "No..mi scusi..intendevo Henrych Albert Franz... solo che lui preferisce essere chiamato Heidrych" "aaah, Herr Franz? Spiacente ma adesso è in riunione e non vuole essere disturbato". "Mi scusi ma io gli devo parlare adesso" "è per caso la sua ragazza?" "ma..io..come..be..si,in un certo senso" "spiacente lo stesso ma non può essere interpellato" "guardi che sono la nipote del cancelliere.. pronto?..pronto??". Aveva riattaccato,era stato propio maleducato ma Kelsie non era tipo da arrendersi alla prima difficoltà,tutt'altro le sfide la intrigavano,ricompose il numero una seconda volta; rispose lo stesso uomo "Pronto,qui è il quar.." "mi faccia parlare con Herr Heidrych!!" "ancora lei? glielo ho già detto signorina! Herr Franz.. o Heidrych come dice lei è impegnato" "mi faccia parlare lo stesso" ci fu un lungo silenzio "PRONTO!" "perchè strilla?" "pensavo che avesse riattacato" "ne sarei tentato..aspetti in linea,vedrò cosa posso fare". Kelsie aspettò per vari minuti "pronto?" quando sentì la sua voce al telefono avvertì il suo cuore palpitare,adesso sapeva esattamente quello che provava per lui e quello che gli doveva dire "Heidrych!" "signorina Kelsie?" "Heidrych! Oh Heidrych! Io..io l'amo,l'amo con tutto il mio cuore non ho mai smesso di pensarla da quella notte dell'opera!" disse quelle parole tutte d'un fiato,non sentì più nulla, forse non aveva capito quello che aveva detto... "Signorina Kelsie,non mi sembra che questo messaggio fosse davvero così importante da essere riferito in questo momento senza contare il fatto che sono stato interrotto nel mezzo di una riunione così importante e non credo che lei possa immaginare l'imbarazzo quando sono stato avvertito davanti a un centinaio di ufficiali che la mia ragazza era al telefono che voleva parlare assolutamente con me. E poi considerando il fatto che io la ragazza l'ho già mi sembra grave il fatto che lei,per un attimo di confidenza,lo abbia frainteso per qualcosa in più. Infine ritengo opportuno precisare che quella sera ho soltanto eseguito gli ordini di vostro zio,ora,se non le dispiace devo andare." Heidrych riattaccò senza aspettare risposta,non pensava veramente quelle cose,ma già era nervoso per la riunione in sè e quella chiamata era stato il colpo finale ai suoi poveri nervi. Kelsie abbassò lentamente la cornetta,il volto rigato dalle lacrime,adesso quella giornata non le sembrava più così bella; corse di sopra nell'ufficio dello zio,frugò in uno degli impermeabili,qualcosa cadde dalla tasca,una lettera. Kelsie la raccolse,l'aprì,non era una lettere di quelle solite che gli inviavano dal governo..era una lettera da parte di una donna. "caro bill,so che mi hai detto che è meglio non inviarti nessuna lettera,che è rischioso come mi hai detto tu,anche se non capisco molto il perchè ma,se lo dici tu..ti credo. Non potevo non ringraziarti per gli ultimi biglietti che mi hai regalato per il teatro,è stata una serata bellissima mi sono davvero divertita con te, e il seguito è stato anche meglio. Non vedo l'ora che arrivino questi tre gioni che passeremo finalmente insieme,lo so che è poco tempo,forse sono io che pretendo troppo... ma non posso non contare il tempo che ci separa. Tua,Eva". La lettera cadde dalle mani di Kelsie..quello era davvero troppo,era stata presa in giro da tutto e da tutti.. Heidrych si era preso gioco di lei Bill si stava prendendo gioco di lei..della sua obbedienza..che anche Emile l'avesse presa in giro?. Come poteva essere stata così cieca da non vedere come stvano le cose?. Per tutti lei non era una persona ma un oggetto..da usare e gettare quando si vuole. Prende la pistola dello zio,corre in camera sua,scrive una lettera,una lettera d'addio. Poi,si punta la pistola alla tempia,una lacrima le riga la guancia,può una persona avere una vita cos'breve? Una persona no..ma un oggetto forse si.. Preme il grilletto,il colpo parte,adesso è libera.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: GELI93