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Autore: vicy_dp    19/09/2014    3 recensioni
Dalla storia : "Una tirata d'orecchio. E' buffo come abbia ancora mantenuto quell'abitudine, ma non posso mancare all'appuntamento e quindi ricambio il gesto. Sono proprio curiosa di sapere cosa aveva da dirmi quella sera e perché abbia scelto di dirmelo con quel gesto [...]. Comunque una cosa è certa, Maxon sa sempre sorprendermi."
Contiene Spoiler per chi non ha letto The One e successivi.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: America Singer, Maxon Schreave, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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"Per stasera una coperta e vestiti caldi. Ci vediamo alle 21 all'ingresso del palazzo. Con amore, Maxon." Quando mi sveglio c'è questo accanto a me, e non l'uomo della mia vita che mi stringe forte, ma mi accontento e sorrido perchè finalmente scoprirò cosa ha in serbo per me. Mi chiedo cosa stia facendo in questi giorni, non dovrebbero esserci problemi con i ribelli perchè altrimenti me ne avrebbe parlato, magari sta solo sbrigando delle pratiche per via della sua nuova carica di Re. 
Mentre faccio colazione do un'occhiata fuori e noto che il clima sta cambiando, c'è una sorta di nebbiolina e quindi decido di godermi una delle ultime mattinate che potrei passare all'aria aperta, magari ora che faccio parte della famiglia reale non mi faranno storie. Mi incammino verso la porta che dà sul giardino ma vengo fermata da una guardia. "Niente da fare Altezza, non può uscire". Sbuffo, non posso restare rinchiusa dentro "Mi scusi ufficiale, ma non ci vedo niente di male a prendere un po' d'aria.." Faccio per premere sulla maniglia, ma la mano forte dell'uomo mi ferma "Altezza mi perdoni, ma non posso permetterglielo. Ordine del Re" Ordine del Re?! Come può Maxon desiderare di tenermi segregata nel palazzo? Stasera gli chiederò di revocare quest ordine, anche se forse vuole solo proteggermi. 


Rimasta senza idee per la giornata faccio un esperimento e provo a mandare a chiamare una dama di compagnia, a quanto pare me ne spetta qualcuna. Quella che arriva è una ragazza alta e con un bel fisico, capelli castani con alcune ciocche bionde legati in una treccia morbida e un sorriso smagliante, credo che passerò una bella giornata. La ragazza si chiama Rachel e vedendomi pensierosa cerca di farmi sorridere raccontandomi di come si era inginocchiata davanti a Maxon pur di essere la mia dama di compagnia, tanto che lui si era spaventato e prima le aveva chiesto se stava bene e in seguito le aveva ordinato di alzarsi perchè non era necessario chiederglielo in quel modo. Ha un bel modo di parlare, mi fa anche qualche domanda ma non è mai invadente, e mi intima in continuazione a segnalarle qualsiasi cosa che mi possa dare fastidio nel suo comportamento. Mi racconta poi di come subito fossi diventata la sua preferita durante la selezione, e di quando ha promesso a se stessa che se avessi vinto avrebbe trovato un modo per starmi vicina, è davvero un tesoro.

 In meno di due ore passate insieme le voglio già davvero bene come ad una sorella e quindi mi lascio andare alle più profonde confessioni, da cosa vorrei da Maxon, dove vorrei che fosse il viaggio di nozze fino alla mia irritazione per il divieto impostomi di uscire. Quando le racconto questo lei nasconde una risatina, poi controlla l'ora e mi invita a prepararmi per la serata. Come se sapesse leggermi nel pensiero prende dall'armadio i vestiti che avrei scelto e a vederli mi scappa una lacrima. Tra le sue mani c'è un paio di Jeans, quelli che Maxon mi aveva consegnato all'inizio della Selezione da indossare solo ogni tanto. Mi aveva chiesto di indossare vestiti caldi, quindi quelli e una maglietta senza spalline con un coprispalle di lana sono perfetti. Rachel mi intreccia i capelli rossi in un'acconciatura simile alla sua e alla fine resto a bocca aperta davanti allo specchio. Il completo esalta le mie curve e mi fa sentire bella per davvero, forse più dei vestiti reali. Saluto la mia nuova amica, afferro la coperta che è comparsa sul mio letto durante la giornata e mi dirigo a passi rapidi all'ingresso del palazzo sperando che la pettinatura non si scombini.

Ad aspettarmi c'è il mio Re, che appena mi vede mi corre incontro e mi fa volteggiare in aria riempendomi di baci. "Mi sei mancata oggi" mi dice all'orecchio. "Anche tu.." rispondo tra i sospiri, poi torno alla realtà e inizio a tempestarlo di domande, perchè è stato non so dove tutto il giorno, che cosa ha fatto, se ci sono problemi e soprattutto perchè non posso nemmeno uscire in giardino. Lui ride e mi risponde con calma "Allora amore, non c'è nessun problema, ho avuto degli impegni burocratici vari e il perchè non potevi uscire lo stai per scoprire. Da domani potrai uscire tutte le volte che vuoi, ma devi promettermi che ti farai sempre controllare da una guardia" Annuisco e poi inizio a fremere dalla curiosità per la prima delle nostre avventure insieme, lui se ne accorge e mi stringe forte la mano guidandomi per il castello. Potrei fare ad occhi chiusi i corridoi che stiamo percorrendo e quando arriviamo a destinazione rimango a bocca aperta per la seconda volta in una giornata. Il posto è inconfondibile, ma lui ci ha aggiunto un tocco in più. Il "semplice" pezzo di giardino dove abbiamo parlato davvero per la prima volta adesso ospita un sottile arco bianco ricoperto di rampicanti e un tavolo con una cena già pronta per due. Sugli spazi dove non c'è l'erba ci sono delle candele e una coperta è già stesa sul prato. Lo guardo senza sapere cosa dire, se questa è solo la prima sera non sono sicura di riuscire a superare le altre senza svenire dalla gioia. Quando ritrovo la parola mi limito a un "M-maxon..è..è incredibile" Mi prende il viso tra le mani costringendomi a guardarlo "Tu sei incredibile, America. Sei la donna più affascinante e meravigliosa che ci sia al mondo e non immagini quanto io sia fiero di essere tuo marito" Scende con le mani sui miei fianchi, "E tra parentesi.. sei bellissima" Mi bacia a lungo finchè non ci scappa una risata per il rumore provocato dalla sua pancia per la fame, mi spiega che non ha mangiato a pranzo, quindi mi conduce al mio posto facendomi accomodare.

La cena è deliziosa, e lui lo è altrettanto. Quando finiamo il mio sguardo va alle coperte adagiate sul prato, ad occhio direi che la sua è davvero spessa, quasi fosse un materasso. 
Come se mi leggesse nel pensiero mi fa alzare e mi porta in braccio sulla morbidissima coperta che avevo adocchiato prima, mi bacia e mi dice "Buonanotte, principessa" Lo guardo entusiasta, ha intenzione di dormire qui? Non riesco a crederci, anche perchè tra un bicchiere di vino e il suo abbraccio caldo mi è anche passato il freddo. "E' davvero un'idea stupenda amore" "Sapevo che ti sarebbe piaciuta, se hai freddo mettiti pure l'altra coperta addosso" Mi bacia la fronte, poi il naso, il collo e abbassando di poco la maglietta anche il petto. Di rimando lo attiro a me facendo lo stesso, mostrandogli quanto è grande la voglia che ho di sentirmi una cosa sola con lui, ma mi blocca i polsi e sillaba una specie di "Non ancora". Sono più che sicura che varrà la pena aspettare, quindi lascio che mi copra e che le sue braccia calde mi stringano per poi addormentarmi nel più dolce dei sonni.


Note dell'autrice :)
Grazie a chi è arrivato a leggere anche questo secondo capitolo! 
L'unica nota che ho stavolta è di tranquillizzare chi magari desidera più dettagli sulla serata, giuro che li avrete :*
Ripeto. Accetto qualsiasi critica/consiglii/suggerimento.
A prestissimo! E grazie a chi legge e recensisce la mia storia!
  
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