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Autore: HetaliaPuccioFan    21/09/2014    3 recensioni
E' iniziato tutto da uno stupido messaggio diventato fan fiction! Mina damn stars e NZfriends hanno collaborato per questa serie di cretinate a non finire di Hetalia ! ATTENZIONE: questa storia contiene cretinate, sorprese e alcune scene molto Fluff e anche eroi e vodka! se vi gusta leggete!
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Axis Powers/Potenze dell'Asse, FACE Family/New Continental Family, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13 Alfred si mette a dieta?! ( creato da Mina damn stars \ Mina)
 
 

 




Oggi era un giorno come tutti gli altri.

Zoe stolkerava Svezia e la sua famiglia, compreso il cane, Russia maltrattava i paesi Baltici.
 Inghilterra stava leggendo degli eros sulla poltroncina davanti al camino sotto gli occhi imbarazzati di China che copriva gli occhi al povero Hong Kong, Spagna e Lovino erano nell’orto a raccogliere succulenti pomodori che avrebbero gustato , per la gioia di tutti, quella sera a cena.

Austria suonava il piano con Elizabeth vicina che lo ascoltava.

Canada aveva invitato la sua nuova , udite, udite, la sua nuova ragazza a passare il pomeriggio lì con la compagnia di Francis e Monaco, Seychelles.

Prussia beveva birra e cantava mein gott con la sua nuova e ‘magnifica’ fidanzata Mary sotto gli occhi disperati di Germania che faceva face palm.

I nordici giocavano a Twister.

 Giappone leggeva manga e guardava anime con il suo gattino noto come Japanneko.  Italia stava preparando la pasta con la sua sorellina, Mina, così insegna doli una nuova ricetta.

-Vedi sorellina il segreto per fare una bella frittatina di maccheroni è quella di non farla cuocere troppo me a farla croccante e buona al tempo stesso!- spiegò Feliciano con un sorriso sul volto.

-Capito quindi deve fare una media cottura?- chiese la sorella per capire meglio.

-Ve! Si!- canticchiò lui mettendola in forno.

- Ho capito! Grazie fratellone! Ma ho una domanda.- lui si girò verso di lei – Si dimmi pure!- sorrise come sempre – Ma se ci voglio mettere delle patatine, del wurstel e della mozzarella è comunque buona?- chiese lei curiosa ma il fratello la guardò pensieroso. – Non ci ho mai provato! Ve? Perché lo vuoi sapere?- chiese confuso – Non ti piace già così?- continuò, Mina tolse la faccia da davanti il forno – Non è per me! Volevo farla ad Alfred a lui piacciono queste cose perciò chiedevo! Che dici si può fare una cosa del genere, fratellone?- lui sorrise un po’ incerto – Penso di si! Infondo dove c’è gusto non c’è perdenza !Ve!- Mina annuì – Grazie fratellone!- l’abbracciò contenta come una pasqua e lui rise. – Di niente ,sorellina!- si staccò dall’abbraccio per poi essere colpito da un grosso punto di domanda.
-Ehm … ve! Sorellina?- la sorella si voltò verso di lui confusa – Si?- chiese – Ma  a te quanto ti piace America?- quella domanda la spiazzò. – Ehm … perché lo vuoi sapere?- chiese curiosa – Uhm … volevo soddisfare la mia curiosità! Allora?- in quel momento Mina pensò che il sorriso di suo fratello sia solo una falsa.

-Mi piace parecchio!- risposi condividendo il suo , falso, sorriso – Quanto parecchio?- ci pensò imbarazzata a morte. ‘Ma che vuole sta mattina Feli?! Mi sta uccidendo!’ pensò un po’ irritata con il fratello.

-Ehm .. come faccio a spiegartelo ….-

-A parole tue, Martina, fai con comodo!-

L’aveva chiamata per nome, non buono, non buono!

-Allora, Martina?-   

Assolutamente non buono! Ma dov’è Doitsu quando serve?!

-Ehm … io lo amo!- disse in fine in preda agitazione, il fratello la guardò un pensante per poi sorridere di nuovo – va bene, Mina!- esclamò agitando le braccia per poi abbracciarla. Mina fece per staccarsi ma lui la tenne stretta a se – Se quello scemo di un americano prova a farti del male tu vieni da me o da Lovi che a quello gli facciamo la festa!- rise debolmente nel suo orecchio, con accentò satanico.

‘Ok! Nota mentale per Mina,Feliciano è diventato Yahandere!’ pensò mentre il fratello si allontanava dalla cucina.

Mina sospirò subito dopo aver sentito delle urla di disprezzo venire dal salotto con una accento inglese. Si diresse nel salotto , e come immaginava, vide Arthur che sbraitava contro il povero Alfred che sembrava anche un po’ spaventato.

- Ohi! Che succede qua, inglesino col ciclo?!- urlò attirando l’attenzione dei due – Vuoi sapere cosa succede?! La balena qua presente ha rotto il telecomando con il suo peso enorme!- sgridò l’americano – Ti ho detto che non l’ho fatto apposta!- si scusò nuovamente. – Non mi importa delle tue scuse ora tu cacci i soldi e compri un nuovo telecomando!- e così dicendo l’inglese uscì dalla sala.

Mina guardò Alfred che per poco non scoppiava a piangere – Io … non l’ho fatto apposta … non lo sapevo ….- tentò di non piangere, la ragazza si avvicinò a lui facendogli una carezza dietro la schiena – Su! Su! Non essere triste abbiamo un altro telecomando,no? Solo che quel cretino di Arthur non sa usare perché è ‘troppo moderno’!- gli sorrise tristemente. – No,Mina non è questo!- quelle risposta lasciò la ragazza senza parole – Cosa? Allora che cosa c’è?- chiese Mina preoccupata.

Alfred si sedette sul divanetto – Il fatto che tutti mi insultano per il mio peso! Ammetto di aver qualche chilo in più ma non me lo devono ricordare sempre!- sospirò mentre una lacrimuccia gli scendeva giù per la guancia – Oh … ma dai! Non li ascoltare sono solo dei pezzettini di merda, lo sai anche tu!- cercò di tirarlo su di morale ma lui scosse la testa e si alzò – Ho deciso da oggi mi metterò a dieta! – la guardò con sguardo convinto – Vado a chiedere a Germania! Torno oggi pomeriggio!-  Mina provò a fermarlo – Non c’è ne bisogno davve ….- le tappò la bocca con il dito      – Lo faccio solo per te tesoro! Ora aspettami che diventerò uno muscoloso parola di eroe!-

-Ma ….-

Ci provò a fermalo ma era già partito in quarta, sospirò, poi si girò e vide Zoe con un aletta di pollo in mano e la guardava strabica. – Cosa?- chiese Mina guardando l’amica – Non  è per te questa faccia non ti preoccupare e per quello che ho sentito!-esclamò lei.

-hai sentito che Alfred si mette a dieta?-

-No che ha rotto il telecomando della TV quello che solo Iggy sa usare … e aspetta ….-

- …. -

-ALFRED SI METTE A DIETA?!- urlò spaccando i timpani alla sorella – Shh! Si perché si è scocciato che tutti lo prendono in giro, io ho provato ma … che cazzo fai?!-chiese guardano Zoe che si costruiva un bunker con i cuscini del divano – Costruisco un rifugio nel caso scoppiasse il mondo!- esclamò con un cuscino in testa e Mina roteò gli occhi – Non penso che dei cuscini ti salveranno!-

-Ma dalla cucina di Arthur, si!-

- … fammi spazio va’!-
 
 
La sera quando tutti cenarono c’erano tutti tranne America e Germania, cosa che fece preoccupare a morte Mina. – ragazzi sapete dov’è Ludwig?- chiese ad alta voce           – Credo che sia a correre, torna tra poco!- rispose Feliciano sorridendole. Passarono delle ore ma i due non si facevano vedere e Mina aveva un grosso macinio sul cuore. Si erano fatte le undici, Zoe stava per andare a letto insieme a Ivan quando vide l’amica sul divano con una faccia disperata.

-Ehi … cos’hai?- Mina si voltò verso di lei – Niente sono solo preoccupata.- Zoe la guardò sospirando – Vedi di andare a dormire! Non puoi stare alzata tutta la notte!- disse lei  ma Mina scosse la testa – Li aspetto un altro poco e poi se non tornano vado a letto!- la sorella sorrise – Ok! Buona notte!- le condivise il sorriso – Notte!-.

Poco dopo Ivan tornò per prendere della vodka dal frigo e rimase intenerito nel vedere Mina che dormiva sul divanetto con la testa tutta storta  e con le braccia incrociate e i piedi sul tavolino. Ivan intenerito la prese e di peso e se la caricò sulla spalla per poi portarla in camera sua. Quando ritornò in camera sua dove c’era anche Zoe disse – ti devo venti euro, l’ho trovata a poltrire sul divano!-   
 
Sentii vicino a lei un tonfo sul letto sulla quale dormiva. Aprì gli occhi nocciola ,per assicurarsi che l’intonaco del muro non sia caduto sul letto ma con sorpresa si ritrovò affianco a lei un ragazzo biondo scuro che era distrutto e con gli occhi semi aperti.

-Alfred!- si alzò per saltargli addosso colma di gioia – Ahi! No ti prego! Mina scendi! Ho le ossa fracassate!- gemette lui con un tono strozzato, la ragazza scese da lui e lo guardò preoccupata – Dove sei stato tutto questo tempo?- chiese Mina accarezzandogli la testolina che il ragazzo non riusciva nemmeno a tenere eretta. Lui rise debolmente – Sono stato con Ludwig e … ora sono distrutto! Sotto la vasca non riuscivo nemmeno a tenermi in piedi!- fece un sorriso forzato mentre Mina gli accarezzava la testolina – Al … guarda che io non voglio che tu perda pes … - smise di parlare quando sentii un ronfare pesante vicino a lei. Lo fissò intenerita, restò almeno dieci minuto a guardarlo, poi prese la coperta ai piedi del letto e lo tirò su fino a raggiungere il collo del ragazzo americano. Si ristese vicino a lui abbracciandolo e affondando la testa nel petto, sentii un profumo di pesce e albicocche arrivarle al naso ma non le dava fastidio. Si addormentò cullata dal battito cardiaco  di Alfred.

La mattina dopo si svegliò triste non trovando il ragazzo accanto a lei ‘che fosse andato di nuovo ad allenarsi?’ pensò mentre rifaceva il letto. Era una delle poche volte, se non la prima, che si svegliava senza trovare Alfred vicino a lei e la cosa era deprimente non poco la cosa che non sapeva e che quella routine si sarebbe ripetuta per almeno tutta la settimana seguente.

Una mattina come ,a tutte quelle che si era abituata per questa nuova routine,dopo aver rifatto  il letto condiviso … no forse non era nemmeno più condiviso, scese al piano di sotto per fare colazione e distrattamente guardò l’orologio in cucina erano le otto di mattina non era poi così tardi, ma la cosa che la disturbava di più era il fatto che Alfred si svegliato prima delle dieci! Di solito si alzava sempre dopo quell’ora insieme a lei ma con questo nuovo diario giornaliero tutto sembrava non aver più senso.

Sospirò sedendosi al tavolo con una tazza di latte e caffè in mano per poi sentire una mano sulla spalla, si girò per vedere chi fosse sperando ardentemente che fosse Alfred ma il suo istinto faceva proprio schifo, ma proprio tremendamente. Era Francis che la guardava con uno sguardo tra il compatito e il curioso.

-Buon giorno idiota!- disse facendo un cenno con la mano – Che ti succede Mina? Non hai un bell’aspetto!- rispose quasi come un sussurro, la ragazza lo guardò – A quanto vedo non si saluta più!- fece un sorrisetto sarcastico – Bè a te non sembra un bel buon giorno o sbaglio?- chiese lui e la ragazza annuì.

-Hai afferrato Sherlock!-

-Se vuoi puoi paralare con me, ti giuro che non dirò a nessuno ciò che ti opprime! Manterrò il silenzio!- disse lui con un sorrisetto ma la ragazza tacque. Lui sospirò e andò a cucinare delle crepes , quando furono pronte le offrì una a Mina.

-Ne vuoi un po’?- silenzio, lui posò il piatto davanti alla ragazza – Puoi paralare con me … credimi quando ti dico che il dolore non va conservato tutto dentro!- sorrise amaro – E io … di dolore ne ho tanto, credimi!- fece una risatina mentre la guardava.

- Alfred.-

- Come?-

-Ho detto è Alfred! Quello che non mi fa stare in pace con me stessa!- sospirò sommessamente – Che ha combinato quell’idiota di un americano per far piangere la ragazza più carina e più aggressiva ,nei miei confronti, che conosco?- chiese togliendole una ciocca da dietro l’orecchio. Lei sbuffò – Non ho pianto!- esclamò irritata mentre lui la guardava sorpreso – Allora che cosa stai facendo adesso ,chéri?- chiese togliendo una lacrima che stava per venire giù. E lì non poté resistere si mise a piagnucolare come una bambina  sulla spalla dell’ultima persona che avrebbe volto vicino, gli avrebbe fatto piacere avere vicino Zoe, Mary, uno dei suoi fratellini, oppure Prussia e Canada ( successo altre volte) con all’occorrenza della birra e pancakes per l’anti depressione, andava bene anche quel fesso di Antonio ma di tutte le persone sulla Terra proprio Francis ci doveva essere?!

Che cazzo!   

Sfiga di merda!

Dannato uomo barbuto!

Che tu sia maledetto Spongebob!

Sentii una mano dietro la schiena accarezzarla, accompagnata da tante parole di conforto la maggior parte non avevano significato per lei perché erano francesi ( sono sempre stata una sega in francese :P)  che servirono solo a farla sfogare di più perdendo anche quel poco ritegno che aveva poco fa. Dopo essersi sfogata una buona mezzora , bagnando la camicia del francese, si ricompose … più o meno.

Alzò lo sguardo verso di lui che sorrideva un poco – Nessuno dovrà mai saperlo chiaro? Se no ti vengo a cercare e ti taglio tu sai cosa!- sbuffò un po’ e Francis rise            – Non ti preoccupare chéri, il fratellone, terrà il segreto! Lo prometto!- alzò la mano in segno di giuramento.

-Sarà meglio per te!- esclamò lei mentre beveva dalla tazza di caffè e latte, il ragazzo le accarezzò i capelli ricci – E’ da quando eri piccola che non ti toccavo così senza che tu mi tirassi calci e pugni, anche se da piccola eri un tornado comunque!- sorrise e Mina lo guardò tra il perplesso e l’indifferente.

-Non mi hai mai raccontato niente di quando ero piccola, nemmeno Lovino o Feliciano lo hanno mai fatto!- disse tutto d’un fiato – Loro dicono che gli ricorda il fatto che mi abbiano perso nel mezzo degli universi paralleli e che non siano stati capaci di accudirmi! ( riferimento alla storia ‘Eccoci qua Hetalia!’ Di Mina damn stars dov’è iniziato tutto sto bordello!) - continuò posando la tazza sul tavolo.

-Fanno male! Dovresti costringerli a farti raccontare qualcosa da loro!- esclamò lui guardando un punto indefinito della stanza. – Potresti farlo anche tu no, infondo, per mia grande sfortuna ti ho come zio!- disse con un tono di acidità e lui rise – Ha ragione ma sei stata poco tempo con me e quelle poche volte che venivi ,insieme a Gaia e Zoe, mi sfondavate casa!- sbuffò pensando a tutti i vetri rotti e i dipinti che aveva dovuto buttare per colpa loro.

– Dai ci sarà almeno qualcosa che ho fatto che ti ricordi sicuramente no, matusa?-     

-Non chiamarmi matusa ho solo ventisei anni!-

-Falsi tra l’altro!-

-Si ma dimostro quelli quindi chiudi il becco se non ti racconto niente!-

-E va bene nonnetto parla!-

-Non chiamarmi nonnetto!-

-Oh e deciditi non ti posso chiamare matusa e nemmeno nonnetto, come te devo chiama’?-

- Francis? Fratellone? Zio?- Mina lo guardò perplessa – Nah … sono troppo difficili, nonnetto!- e Francis sbuffò – E vada per nonnetto!- Mina sorrise portando il pugno in alto dicendo uno ‘yuppy’.

-Allora c’è stata una volta in cui stava a casa di Spagna insieme a Lovino e per sbaglio , credo, hai chiuso entrambi fuori dal balcone!- sghignazzò Francis guardandola            – Davvero?!- chiese stupita e lui annuì.

– Ma non lo avevi fatto apposta, Toni mi ha raccontato che appena ti eri resa conto di averli chiusi fuori ti sei messa a piangere e hai cercato di tirali fuori in ogni modo, ma essendo una bambina di un anno e poco più potevi far ben poco.- rise un po’.

– Toni mi raccontò che tu hai gridato ‘ Tio (Zio in spagnolo) Toni, tio Toni! Fratellone, fratellone!’ fino allo sfinimento e Lovino che cercava di calmarti con le parole dicendoti che andava tutto bene. Ma come ho detto eri piccola e quindi dopo un bel pianto ti sei addormentata sul tappetino vicino alle ante del balcone chiuso.- Mina lo stette ad ascoltarlo assorta – E come hanno fatto ad uscire?- chiese – Bè Toni abitava in un posto non molto isolato quindi ha chiamato una signora che passava di là e gli ha chiesto di chiamarmi!-

-Proprio te doveva chiamà?!-

- Ssh!Lasciami continuare!- riuscì ad azzittirla – E comunque dopo aver avuto la telefonata sono corso a risolvere la situazione!- sorrise lui – Appena entrai nell’appartamento ti vidi dormiente sul tappeto, così ti misi sul divano, e poi aprì a Lovino e Toni!- Francis la guardò.

- Awwwwwwww!Eri così carina quando eri piccola!- esclamò portandosi le mani alle guance mentre Mina sbuffava per nascondere un sorriso – Se lo dici tu!- si alzò mettendo la tazza nella lavastoviglie.

-Mi ha fatto piacere parlare con te!-

-Di niente chéri! Il tuo zietto è sempre qui!- sorrise e anche lei non poté nasconderlo.

Poi tutto d’un tratto se senti qualcuno correre per le scale e scendere in cucina – Buon giorno a tutti!- esclamò Zoe per poi restare di stucco nel vedere il francese ancora illeso e Mina tutta contenta.

-Oddio!- si girò verso la sorella e poi verso Francis che la guardava stupito – Che gli hai fatto vinofilo?!- urlò facendo spaventare entrambi.

-Moi?Niente chéri!-

-Menti lurido verme! Mina che ti ha fatto?- chiese Zoe guardandola. Mina fissò il francese e poi di nuovo la sorella –
Ehm … mi stava stuprando con gli occhi!- sorrise debolmente.

- ah-ah! Lo sapevo!- prese la scopa vicino a lei – Ora paghi! – i suoi occhi diventarono rossi come il sangue e la sua faccia si fece scura.

-Nooo! Ohi! Aspetta … io! – il ragazzo guardò verso la riccia che fece un sorriso ‘Scusa ma dovevo essere credibile’ le lesse le labbra. Il francese era con lo sguardo stupito, in un primo momento, poi fece un sorrisetto poco visibile e strizzò l’occhio.

-E’ continui! Ma sei proprio un pervertito!- Zoe alzò la scopa vero di lui colpendolo sula testa – No! Aspetta! Zoeee!- .
 
La giornata delle due passò velocemente con qualche mazzata a Francis, scappare da Vash che le puntava con il suo fucile, mangiarono a merenda waffles e pancakes insieme a Bella e Matthew sorseggiando del tè con Arthur e fatine varie.

La sera dopo aver cenato e sparecchiato con l’aiuto dei nordici :Finlandia sparecchiava , Svezia lavava i piatti, Danimarca metteva apposto le postate i piatti e il resto nel mobiletto , Norvegia denigrava il danese e Islanda … bè lui mangiava biscotti!

Mina si mise in cucina con il computer, indossava anche un paio di occhiali rossi stile Shinigami  Grell di Black Butler  ( Si a furia di stare attaccata al computer la vista è andata a farsi fottere)  e si mise a svolgere varie pratiche che il suo boss gli aveva conferito e dopo se avanzava tempo avrebbe scritto il diario giornaliero e lo avrebbe pubblicato su EFP spacciandola come storia ( Babbani non lo sapranno mai :D).
 
Si erano fatte ormai le undici quando Zoe passò per la cucina per prendersi una vodka, ovviamente anche per Ivan, quando vide la sorella spaccarsi di lavoro. – Come butta qui?- chiese sedendosi vicino a lei guardando lo schermo del computer – Ho quasi finito, tu ce la fai a stare in piedi altri dieci minuti che ti invio la storia via telefono? Così vedi se ti piace?- Zoe annuì – Ma certooooo! Io sono nata per vivere di notte!- le sorrise – Oh ma beata te!- condivise il sorriso. Zoe alzò lo sguardo per poi dire – Alfie non è ancora tornato?- chiese e Mina annuì – Già! Lo sto aspettando … almeno il lavoro mi tiene sveglia! Ieri sono crollata come un sacco di patate mentre facevo la maratone di anime con Giappone!- sorrise sistemandosi gli occhiali alla William di Black Butler ( Ok la finisco troppa pubblicità per quell’anime! :P).

-Già ti sei proprio accasciata e addosso a me poi! Abbiamo fatto il domino!- sorrise Zoe alzandosi per poi andare da Ivan quando la sorella la fermò.

 – Zoe?-

– Cosa c’è?- 

- Hai svolto il lavoro che il tuo boss ti ha rifilato?-

-Ehm … ma certo! Ciò messo tuuuuuttttto il giorno!-

Mina sospirò – Ho capito! Lo faccio io! Tanto non ho niente da fare!- si rimise a lavoro mentre la sorella l’abbracciava – Grazie! Grazie sei un amica!- le sorrise – Però mi devi un biglietto per Etna Land!- Mina fece l’occhiolino – Tutto quello che vuoi per non svolgere il mio lavoro!- così dicendo se ne andò lasciandola sola.

Non passarono nemmeno quindici minuti che la porta si aprì di nuovo facendo risaltare la sagoma di un americano zuppo di sudore e molto sciupato. Mina non alzò nemmeno lo sguardo fece solo un cenno con la mano – ciao ….- disse svogliatamente mentre continuava a battere le dita sulla tastiera del computer. – Hello … andata bene la giornata?- chiese lui sedendosi al tavolo – Monotona come sempre .- disse ‘ Orami da quando stai via tutto è noioso!’ pensò non dando nessun cenno di irritazione cercando di rimanere indifferente.

-Stai lavorando?-

- Si. –

-Ti manca tanto per finire?-

I rumori dei tasti si fermò un attimo e Mina alzò lo sguardo verso l’americano che faceva un sorrisetto triste. Si fissarono un secondo quando poi Mina rimise lo sguardo sul computer – Si, devo terminare anche il lavoro di Zoe. – ricominciò a battere le dita sui tasti della tastiera con sguardo indifferente mentre migliaia di sati si mettevano davanti a lei. Sentì un sospiro – Ok … allora vado a farmi una doccia e poi vado a dormire.- disse con voce calma mentre usciva dalla stanza sentendo un bofonchiare una buona notte del tutto priva d’amore.

Erano le 23:30 quando Mina finì il suo lavoro, si stiracchiò pensando che ormai era troppo tardi per scrivere la storia e che poi oggi era stata un giornata noiosa e piuttosto usuale. Fece per alzarsi e chiudere il PC quando sentì la porta aprirsi, subito alzò lo sguardo per controllare chi fosse e sorpresa, sorpresa! Davanti a lei c’era Alfred con addosso una canottiera bianca e dei boxer con sopra il disegnino di Spiderman … ma aveva gli occhi chiusi? Perché?
Mina vide il ragazzo camminare verso di lei, ma non era diretto alla ragazza bensì a quello dietro di lei ovvero il FRIGORIFERO! Mina lo fissò confusa, faceva tanto per dimagrire venirsi a rimpinzare di notte non era la miglior cosa. Lo scosse un pochino ma lui continuò a fare quello che stava facendo, ovvero saccheggiare il frigo.

-Alfred! Ma non volevi dimagrire? Mangiare di notte non è salutare!- disse a vuoto, poi il ragazzo si girò verso di lei ancora con gli occhi chiusi e con un po’ di ketchup che gli colava dal labbro inferiore. Poi a Mina venne il lampo di genio.

‘E’ ad occhi chiusi, ma cammina e si rimpinza come faceva di solito prima della dieta! E’ diventato sonnambulo adesso?!’ sospirò prendendo un fazzoletto per pulirgli la faccia facendo attenzione a non svegliarlo, è sempre bene non svegliare un sonnambulo se no può capitare che finisca sotto shock. Lo prese per mano facendogli lasciare gli hamburger e le varie salse, anche se lui protestò nel sonno, ma lei lo rassicurò. - Avanti Alfie vieni ti porto a letto, hai bisogno di riposare un po’.- gli accarezzò i capelli dorati, con ancora attaccata alla sua mano stretta gli fece da guida per andare nella sua camera ma c’era un piccccoooolllliisssimo problema.

Ovvero le scale!        

Mina si mise un piede su uno scalino tenendo sempre stretta la sua mano, gli tirò il braccio per fargli capire che doveva salire lo scalino ma lui non si mosse ma in compenso tremava un po’ e sudava. Mina fece un sorrisetto triste – Su Alfred ce la puoi fare! Sei o non sei l’eroe qui?- riprovò e questa volta lo seti deglutire ma mise il piede sul gradino e  lei fece un sorriso – Hai visto non è difficile uno scalino alla volta su! Così come sei sceso puoi salire!- guardò la faccia del fidanzato dormiente e notò che i bordi della bocca erano un po’ rialzati ‘Forse sorride!’ pensò lei continuandolo a fargli fare le scale. Arrivarono al piano di sopra ma quando mancava poco alla loro stanza seti Alfred mugolare e accasciarsi a terra, Mina si lasciò andare un piccolo gridolino ma poi ritornò in se e guardò il ragazzo steso a terra che incredibilmente dormiva ancora. Si guardò attorno per notare la porta della camera di Zoe incredibilmente vicina, fece un sorrisetto ‘E va bè gli ho fatto il lavoro! Ora mi può dare anche una mano, no?’ pensò aprendola leggermente per poi vedere la sorella abbracciare l’omone russo, che ricambiava la stretta. Fece piano nel camminare ma non fece nemmeno un passo che un mattone di gelato al cioccolato e un tubo di acciaio  le sfiorarono la faccia.

Restò paralizzata nel vedere le due sagome alzarsi come due sagome maligne con tanto di occhi rossi. Tremò è urlò un po’ in pieno panico nel sentire le due sagome dire un ‘Kolkolkolkol’ continuo. Ma smisero non appena accese la luce, fortunatamente.

Zoe la guardò sorpresa – Mina che ci fai qui?- chiese – Ehm … ho bisogno di una mano se non è di disturbo!- chiese Mina un po’ titubante – Da? Cosa ti serve?- domandò il russo con la faccia da bimbo innocente, anche se prima gli aveva tirato un tubo d’acciaio.

Zoe raccolse il mattone di gelato – Non dirmi che Francis è venuto in camera tua a rompere? Perché se è così io ….-

-No! Lui non c’entra niente sta volta!-

I due inclinarono la testa confusi ancor di più – E allora perché sei qui?- chiese Ivan con i suoi occhioni viola – E’ per Alfred … ecco …. Se vi sedete vi racconto cos’è successo!-

Dopo aver raccontato tutto i due si trattennero nel non ridere – Quindi *pfff!* è qua fuori *pfff!*  per terra?- Zoe tentò di non ridere – Si!- sospirò la sorella – Mi dareste una mano a portarlo in camera, non voglio lasciarlo lì per terra!- esclamò lei – Da! Ti aiuto io шахта ( Mina … ammazza che fico il mio nome in russo! XD) e tu Зои ( Zoe … bè nemmeno il suo è male!) se vuoi vai a prendere della vodka che dopo ne beviamo un po’, mio caro girasole!- sorrise il russo – Ma certo mio amor!-.

Entrarono in corridoio e Ivan si caricò Alfred, che russava della grossa, sulle spalle per poi farlo stendere comodamente nel letto della sua camera. – Grazie, Ivan!- sorrise Mina mentre con la coperta copriva America – Di niente Mina, ora se non ti dispiace vado!- poi nella mente di Mina si illuminò un idea – Ehm .. Russia?- lui proprio quando stava per uscire si voltò confuso verso di lei – Cosa c’è?- chiese anche un po’ irritato       

– Non è che hai delle manette?-
 
La mattina dopo Mina si svegliò piuttosto presto rispetto al solito , e sapeva il perché, con un sorriso si voltò verso Alfred che si dimenava  nel letto per togliersi la manetta ma non ci riusciva. Non appena Alfred vide Mina sveglia disse – Dudette! Ti prego slegami! Mi sta facendo male il polso e poi devo andare se non Ludwig si incazza come e io non voglio fare trecento addominali in più e … -Mina lo azzittì con un bacio, che desiderava dargli da tempo, e penso che anche ad Alfred mancava.

- Oh … my … God … da quanto tempo ….- l’americano la guardò dritto negli occhi marroni – Sarà passato un mese da l’ultima volta che ti ho dato un bacio e ti ho visto!- sorrise Mina e il ragazzo si diede un pungo in testa – Già … come ho potuto farti questo? Sono proprio un idiota!- sorrise lui e Mina incrociò le braccia.

-Si lo sei!-

-Eh?! Non è questa la parte dove tu mi dici che mi perdoni e ci sbaciucchiamo?-

-E no caro! Troppo facile tu ora mi devi ripetere tutto quello che dico io ….-

-What?!-

-Non rompere e ripeti: ‘O mia cara e dolce amore della mia vita ti giuro solennemente che non farò più ginnastica a me no che non sarà puramente necessario!-

Alfred la guardò – Ma io devo dimagrire ancora un po’ non vedi?- mi fece vedere la pancetta, che ormai non c’era nemmeno più. – Ma quale pancia?! Questi sono addominali!- lui sbuffò – Guarda meglio! Non è vero!-. Mina sospirò e lo baciò di nuovo – Non serve che dimagrisci se mi avessi ascoltato, cosa che non hai fatto brutto testone ritardato, sapresti che io non voglio che cambi!-

Lui sorrise – Ti voglio bene Mina!- lei sorrise - anche io te ne voglio my little stupid boy!-



Omake

* Germania aspetta * Ludwig :ma dove si è cacciato America?                                
          
                                      
L'angolino delle due pazze pucciose: Eccovi a voi il 13 capitolo! Questa storia va proprio per le lunghe vero? Ma non è meglio così?

Zoe: Mina ho letto la fic ...

Mina: e allora?

Zoe: HAI PARLATO CON IL VINOFILO?!

Mina : Nah ... forse la voka ti da alla testa di prima mattina Zoe !

Francis: Ammettilo che mi vuoi bene!

Mina: *caccia il bazuka spara pasta* Va. A. Farti. Fottere! *spara Francis spiaccicato contro il muro ricoperto di pasta*

Zoe: Andiamo a mangiare al Mc?

Mina: Permesso accordato!     

Ok  ringraziamo Mary_manga01 come al solito nostra sfegatata fan , non ci sorprenderemo se ci stolkerasse e chi ci segue ovvero  lastangel  chi l'ha preferita  valevale00 e chi la ricorda frosty lily . Vi ringraziamo tanto e bye bye al prossimo capitolo e recensite mi raccomando ;D           
         
   
 
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