CAPITOLO II
Hermione
Prima
che andassi in bagno per indossare la divisa, nello scompartimento si
creò scompiglio per le api frizzole indirizzate a me da un
mittente
sconosciuto.
Avevo
fatto la finta tonta pur sapendo benissimo chi me le avesse mandate;
Ron mi assillava chiedendomi a ripetizione da chi provenissero o se
avessi un'idea di chi fosse stato a mandarmele, Harry sembrava
interessato, ma solo fino ad un certo punto, Neville era anche lui
curioso ma mai quanto Ron. Ginny e Luna invece si lanciavano sguardi
in tralice e poi guardavano me, loro avevano capito che io sapevo
qualcosa, ma stettero in silenzio.
Quando
Ron mi ebbe realmente stancata gli dissi:«Ron finiscila! Non
ho idea
di chi me le abbia mandate, né perché!»
«A
me il perché sembra più che chiaro»
aveva risposto lui ridestando
la curiosità di tutti. Non avevo voglia di discutere
così tacqui e
lasciai correre.
Più
tardi andai in bagno per cambiarmi e fu lì che avvenne il
mio
incontro con Draco; quando tornai dai miei amici ero alquanto confusa
dalla risposta di Malfoy e chiaramente non fui brava a nascondere le
mie emozioni, perché sia Harry, sia le ragazze si accorsero
che
c'era qualcosa che non andava. Si erano però limitati a
domande del
tipo: “Hermione tutto okay?” oppure “Va
tutto bene Herm?”
così avevo potuto non lasciar trapelare niente.
Era
arrivato il momento di andare nello scompartimento dei prefetti, non
potevo rimanere lì per tutto il viaggio, anche se solo per
far
vedere dovevo andarci. Presi il mio baule e mi avviai dopo aver
salutato i miei amici.
Non
c'era nessuno nello scompartimento, probabilmente erano tutti ad
indossare le divise. Mi alzai per prendere un libro dal baule che
avevo riposto sulla cappelliera; sentii la porta scorrevole di vetro
infrangibile aprirsi, mi girai convinta che fossero gli altri
prefetti di ritorno ma quando mi voltai mi si parò davanti
Draco
Malfoy. Lui si chiuse la porta alle spalle e si avvicinò
«Cosa
ci fai qui? Perché non sei con i tuoi amichetti?»
«Anch'io
sono un prefetto Granger -giusto quasi dimenticavo, che idiota- sei
sempre così scontrosa negli ultimi tempi... Ah aspetta,
forse ho
capito, ti sei lasciata con il tuo ragazzo»
«Io
non sono fidanzata»
«Beh
potremmo rimediare...» disse avvicinandosi ancor di
più; io ero
immobile, non sapevo cosa fare, eravamo ormai ad una distanza
vertiginosamente minima, ma poi sentii dei passi, e successivamente
delle voci: gli altri stavano tornando. Mi scostai e
dissi:«Allontanati»
«Perché
Granger? Non ti senti a tuo agio?»
«Ho
detto va via» mi guardò con un'espressione
corrucciata, delusa; poi
prese posto difronte a me.
Ron,
insieme a tutti gli altri, stava venendo nello scompartimento. Mi
chiesi cosa sarebbe successo se fosse entrato cinque secondi prima.
Divenni bordeaux quando si sedette accanto a me e montò per
qualche
ragione oscura la rabbia dentro di me quando Pansy Parkinson si
sedette a fianco a Draco. Non riuscivo ad ignorarlo e ogni tanto gli
lanciavo uno sguardo furtivo e lui ricambiava. Per fortuna Ron non
era così scaltro da accorgersene. Fui molto silenziosa per
il resto
del viaggio, anche se in mente mi frullavano miliardi di pensieri.
Non
appena ci fermammo alla banchina presi il mio baule e corsi fuori.
Non potevo rimanere un secondo di più nello stesso posto
insieme a
Draco.