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Autore: Princess Leila    22/09/2014    2 recensioni
"Forse ho capito, ti sei lasciata con il tuo ragazzo"
"Io non sono fidanzata"
"Beh potremmo rimediare..."
Come avrei fatto a stare con lui come se nulla fosse? Come potevo io abbattere un alto muro di pregiudizi costruito mattone per mattone durante gli anni? Come potevo io, da un giorno all'altro, far evaporare la sua accanita avversione verso i mezzosangue?
Come potevo io essermi innamorata di lui?
"Se pensi di poter giocare con me come con una bambola di pezza che puoi buttare quando ti sei annoiato di usarla sappi che non te lo permetterò"
"Non vedo l'ora"
Siamo state in due a scrivere questa ff riguardante una coppia paradossale, impossibile. Stiamo parlando di Draco e Hermione. Una storia frastagliata e piene di colpi di scena. Il nostro obiettivo è quello di rendere questa cosa impossibile un po' più possibile, anche se solo per un momento, facendovi entrare nel nostro mondo di sfegatate fangirls.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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CAPITOLO II

Hermione


Prima che andassi in bagno per indossare la divisa, nello scompartimento si creò scompiglio per le api frizzole indirizzate a me da un mittente sconosciuto.
Avevo fatto la finta tonta pur sapendo benissimo chi me le avesse mandate; Ron mi assillava chiedendomi a ripetizione da chi provenissero o se avessi un'idea di chi fosse stato a mandarmele, Harry sembrava interessato, ma solo fino ad un certo punto, Neville era anche lui curioso ma mai quanto Ron. Ginny e Luna invece si lanciavano sguardi in tralice e poi guardavano me, loro avevano capito che io sapevo qualcosa, ma stettero in silenzio.
Quando Ron mi ebbe realmente stancata gli dissi:«Ron finiscila! Non ho idea di chi me le abbia mandate, né perché!»
«A me il perché sembra più che chiaro» aveva risposto lui ridestando la curiosità di tutti. Non avevo voglia di discutere così tacqui e lasciai correre.
Più tardi andai in bagno per cambiarmi e fu lì che avvenne il mio incontro con Draco; quando tornai dai miei amici ero alquanto confusa dalla risposta di Malfoy e chiaramente non fui brava a nascondere le mie emozioni, perché sia Harry, sia le ragazze si accorsero che c'era qualcosa che non andava. Si erano però limitati a domande del tipo: “Hermione tutto okay?” oppure “Va tutto bene Herm?” così avevo potuto non lasciar trapelare niente.
Era arrivato il momento di andare nello scompartimento dei prefetti, non potevo rimanere lì per tutto il viaggio, anche se solo per far vedere dovevo andarci. Presi il mio baule e mi avviai dopo aver salutato i miei amici.

Non c'era nessuno nello scompartimento, probabilmente erano tutti ad indossare le divise. Mi alzai per prendere un libro dal baule che avevo riposto sulla cappelliera; sentii la porta scorrevole di vetro infrangibile aprirsi, mi girai convinta che fossero gli altri prefetti di ritorno ma quando mi voltai mi si parò davanti Draco Malfoy. Lui si chiuse la porta alle spalle e si avvicinò
«Cosa ci fai qui? Perché non sei con i tuoi amichetti?»
«Anch'io sono un prefetto Granger -giusto quasi dimenticavo, che idiota- sei sempre così scontrosa negli ultimi tempi... Ah aspetta, forse ho capito, ti sei lasciata con il tuo ragazzo»
«Io non sono fidanzata»
«Beh potremmo rimediare...» disse avvicinandosi ancor di più; io ero immobile, non sapevo cosa fare, eravamo ormai ad una distanza vertiginosamente minima, ma poi sentii dei passi, e successivamente delle voci: gli altri stavano tornando. Mi scostai e dissi:«Allontanati»
«Perché Granger? Non ti senti a tuo agio?»
«Ho detto va via» mi guardò con un'espressione corrucciata, delusa; poi prese posto difronte a me.
Ron, insieme a tutti gli altri, stava venendo nello scompartimento. Mi chiesi cosa sarebbe successo se fosse entrato cinque secondi prima. Divenni bordeaux quando si sedette accanto a me e montò per qualche ragione oscura la rabbia dentro di me quando Pansy Parkinson si sedette a fianco a Draco. Non riuscivo ad ignorarlo e ogni tanto gli lanciavo uno sguardo furtivo e lui ricambiava. Per fortuna Ron non era così scaltro da accorgersene. Fui molto silenziosa per il resto del viaggio, anche se in mente mi frullavano miliardi di pensieri.
Non appena ci fermammo alla banchina presi il mio baule e corsi fuori. Non potevo rimanere un secondo di più nello stesso posto insieme a Draco.

   
 
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