L'aria
viziata dentro l'armadio si stava facendo insopportabile. Akira non
aveva idea
se fosse a causa della calura estiva o dell'eccessiva quantità di
polvere che
aveva foderato alcuni stracci, i quali dovevano sicuramente aver visto
giorni
migliori.
«Neh,
Akira~» Jūzō si agitò nel suo cantuccio, rifilandole erroneamente - o
forse no?
- una gomitata in mezzo alle costole. Akira sobbalzò, emettendo un
gemito
strozzato.
«Che
vuoi?» si slacciò la giacca formale, cercando di ripristinare la
circolazione
sanguigna alle proprie gambe «Quante volte ti devo ripetere che devi
rivolgerti
a me come "Akira-san"? E, no,
non mi metterò a giocare di nuovo a
sasso-carta-forbici con te per decidere se Amon si rifà le sopracciglia
la
mattina.»
Nell'oscurità
Jūzō ridacchiò sommessamente, probabilmente scuotendo la testa con aria
sciocca.
«In
realtà volevo chiederti per quanto ancorー»
«Due
ore tredici minuti e sette secondi.» sibilò con aria ostile, gli occhi
ridotti
a fessure nel tentativo di riconoscere la figura bambinesca del
compagno nelle
tenebre.
Come
diavolo era finita in quella situazione? D'accordo, il CCG era a corto
di
personale, Amon era ospitalizzato e Shinohara aveva avuto problemi
familiari,
ma dovevano proprio mandarla in missione con quel ragazzino
strambo?
«E
dopo mi comprerai le caramelle?»
«No.»
«E il
cioccolato?»
«No.»
«Neppure
una gomma da masticare?»
«No.»
«Quanto
fa due per cinque sotto radice quadrupla per settantotto quarti?»
«No.»
«Immaginavo.»
Jūzō scoppiò a ridere fragorosamente spintonando la sua collega con
l'ilarità
tipica dei ragazzini «Non mi stai neppure ascoltando~»
Akira
si morse il labbro. Quella missione sotto copertura non era esattamente
il
luogo ideale per il loro cabarettismo scadente - e non importava molto
il fatto
che in quel momento avrebbe voluto scartavetrare gli occhi di quel
moccioso, ma
era in una posizione decisamente sconveniente per farlo. Sospirò.
Probabilmente
neppure Jūzō faceva i salti di gioia per dover prendere parte ad una
missione
assieme ad una gattara single sull'orlo della crisi isterica.
E, in
più, la suddetta missione non comprendeva nessuno sventramento legale.
«Ho
decisamente bisogno di un aumento.» biascicò Akira, cercando di spiare
attraverso la fessura tra le ante. Il loro obiettivo - Ken Kaneki - non
si era
ancora visto.
Improvvisamente,
sentì qualcosa scivolarle lungo la schiena. O meglio, zampettarle lungo
la
schiena.
Akira
emise un urletto soffocato mentre si dimenava per togliersi la camicia -
al buio
non era decisamente la cosa più semplice.
«Jūzō?
Maccosー» bisbigliò, cercando
invano di aprire l'armadio in cui erano stipati. Era terribilmente,
impossibilmente e definitivamente chiuso.
La
"cosa" sulla sua schiena ricominciò a muoversi e Akira inorridì.
«Non
pensavo che gli armadi fossero gli habitat naturali dei cimici.» rilevò
Jūzō
con nonchalance, sotto lo sguardo disgustato di Akira «Quante cose
interessanti
si imparano in missione, eh?»
Kaneki
si tolse il grembiule con aria stanca.
Nonostante
l'ambiente confortevole del negozio, si sentiva distrutto solo al
pensiero di
dover tornare a casa con il naso tra i libri di chimica.
Sospirò
ed aprì l'armadietto.
Due
paia di occhi si alzarono su di lui con aria iraconda.
Il
primo apparteneva ad un ragazzino dai capelli scarmigliati, che lo
fissava con
una certa curiosità. La donna, invece, gli lanciò uno sguardo velenoso
mentre
teneva le mani strette al collo del suo compagno.
Ken
si stropicciò gli occhi più volte, sentendo l'impulso di ridere a
quella
situazione demenziale.
Il
ragazzino - che aveva un'aria
piuttosto familiare - abbozzò un ghigno di
divertimento.
Arrossì
violentemente, indietreggiando e grattandosi il retro del collo.
«Io...
ecco n-non era m-mia intenzione interrompere...» si fermò, fissandoli
per
un'imbarazzante manciata di secondi «qualsiasi cosa voi steste
fa-facendo.
C-comunque, s-se volete stare s-soli, c'è un mo-motel molto carino poco
lontano...»
Arrossendo
di nuovo, Kaneki si fiondò fuori dalla stanza, lasciando i due
investigatori di
gesso.
whatever
come
promesso, eccomi qui ad aggiornare :3
lo so
che avrei dovuto aggiornare di giovedì - anzi, vi avviso che d'ora in
poi lo
farò, perché mi trovo meglio con i tempi degli allenamenti miei e di
mio
fratello :''
detto
ciò, passiamo al capitolo. in questo capitolo dovevo rinchiudere akira
e juuzou
in un armadio e far sì che kaneki li trovasse, hahaha.
non
so se sia venuta bene, quindi vi sarei grata se vi fermaste cinque
minuti per
lasciare una recensione. è giusto per sapere se sono sfondata nell'ooc,
pls :D
allora,
parliamone.
akira,
non so se lo sapete, è la figlia di mado e compare nel manga, anche se
è già
comparsa in una scena dell'anime - dafuq?
comunque, la guest star di oggi sono le sopracciglia di amon. non so se
mi spiego xD
uhm.
sono
ancora in fase-di-negazione per la fine del manga, ma la bella notizia
è che a
gennaio avremo un seguito animato, yay ;; oh, e ci sarà pure un annuncio a metà ottobre riguardante ishida - che spero sia il prossimo manga, awn
non
vedo l'ora di rivedere capitan handsome arima!
bene,
ora vi lascio
rie
p.s.
ringrazio Amens Ophelia, Little_Sisters e Red Porcelain per aver
recensito il
capitolo precedente.
p.p.s.
è finito huntexhunter, la mia vita sta perdendo sempre più il suo
senso(?)
p.p.p.s.
ho aggiunto altri personaggi nella lista. se foste così gentili da
andare a
votarli~