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Autore: guard_the_project    25/09/2014    3 recensioni
Dal primo capitolo:
“Blaise, Blaise,Blaise” cantilenò, Blaise detestava quando iniziava le frasi in quel modo, anche perchè spesso susseguiva un soliloquio dove Draco tendeva a parlare di sé in terza persona, cosa alquanto fastidiosa “la mente di Draco Lucius Malfoy è come un pacchetto di Gelatine Tuttigusti”
“ovvero?”domandò Zabini scacciando una vocetta nella sua testa che canticchiava uno strano motivetto circa l'aver ragione sul soliloquio di Draco
“ha sempre un più uno”.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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parte due

Parte due: Gelatine gusto vomito

Draco si svegliò e prima ancora di realizzare dove fosse era già scattato a sedere, la sua mano si era posata sul fodero per bacchetta che teneva sotto la manica della camicia e quando sentì delle mani posarsi sulle sue spalle, le sue labbra si erano schiuse per urlare un “via”

“sei in infermeria, tranquillo, è tutto finito” la voce di Harry gli arrivò all'orecchio calma e rassicurante.

Draco ricordò cosa fosse successo e si lasciò ricadere sul letto soffocando un gemito contro il cuscino. Si sarebbe dovuto svegliare portandosi una mano a scompigliare i capelli biondi, dopodiché avrebbe dischiuso lentamente le palpebre dando così il colpo di grazia a Potter che si sarebbe buttato ai suoi piedi strabiliato da quella visione. Aveva dimenticato il suo piccolo problema con i risvegli. Per quell'intelligentissimo mago quale era Salazar,doveva recuperare quella dannata gaffe!

“non pensavo esistesse qualcuno che ha risvegli peggiori dei miei..”

“per mesi mi addormentavo e risvegliavo in una casa pieni di psicopatici che non avevano problemi a cruciarti al primo resp” si bloccò, doveva recuperare, non peggiorare la situazione, da quando in qua non riusciva a controllarsi dall'uscire con determinate frasi? “lascia perdere..” chiuse il discorso scivolando fra le lenzuola “i miei compagni di stanza ogni volta, la prima cosa che mi dicono è sei al sicuro, tu mi hai detto per prima cosa dove mi trovavo, grazie è stato molto meglio” si morse il labbro, continuava a farlo,continuava a parlare a vanvera, doveva essere colpa dello schiantesimo. Blaise non sarebbe vissuto a lungo per alzare nuovamente la bacchetta se le sue facoltà mentali erano state danneggiate per colpa sua.

“per esperienza quando ti svegli nel panico, una voce qualsiasi che ti dice di essere al sicuro non aiuta tanto quanto il sapere dove ti trovi e essere tu stesso a comprendere di esserlo”

“grazie” disse in un sussurro, si portò una mano a scompigliare i capelli, le luci dell'infermeria non erano il massimo per donargli la giusta lucentezza ma avrebbe dovuto accontentarsi

“allora” tentennò Harry “mi sai dire cosa è successo? Ti ho trovato per terra svenuto” Potter,Potter,Potter sapeva benissimo cosa era successo, eppure voleva sentirlo da lui, era sciocco da parte sua voler giocare con colui che aveva inventato il concetto di “giochetti”

“niente, sono solo scivolato” disse sfuggendo con lo sguardo.

E il premio per il miglior attore del mondo magico, nella parte di protettore di una giovane strega tanto da farsi schiantare ma troppo modesto per ammettere il fatto va a..Draco Lucius Malfoy “vorrei dedicare questo premio alla co-protagonista Pansy Parkinson e al mio amico Blaise Zabini, la sua negatività riguardo il piano mi da la possibilità di godere meglio questa vincita”.

“Malfoy, ho sentito cosa è successo, sei stato schiantato per aver difeso un ragazzina” confessò “sei cambiato” aggiunse in un sussurro

“se sapevi cosa era successo perchè sei rimasto?” inclinò leggermente il capo sul cuscino, in quel modo le luci avrebbero illuminato il suo profilo al meglio, chi poteva resistere al profilo migliore di Draco Malfoy? Nessuno. Era persino stupido porre una domanda simile.

“è stato un bel gesto, volevo fartelo sapere” si mosse sulla sedia a disagio, Draco si strinse nelle spalle e lo osservò da sotto le ciglia bionde. E fu allora che capì.

Potter non lo avrebbe mai amato. Non lo stava nemmeno guardando, lui aveva allestito uno spettacolino in cui sprizzava sesso da tutti i pori e lui non lo stava nemmeno guardando preferendo il pavimento.

“puoi anche guardarmi sai?” sbottò acido,gli occhi di Potter furono subito su di lui, Draco si schiarì la voce, quel tono non era appropriato “insomma, se ti do fastidio puoi anche andartene, è solo uno schiantesimo per aver protetto una ragazzina, possa cavarmela da solo” sentito Potter? Me la cavo da solo dopo aver salvato una bambina, se non te lo ricordassi

“no, assolutamente no, porco Merlino” imprecò Harry alzandosi dalla sedia su cui si trovava “è che sono confuso...” Draco si umettò le labbra

“confuso?” domandò con il miglior tono ingenuo che possedesse

“si confuso, non capisco più chi sei, ti sembrerà folle ma da quando è iniziata la scuola continuo ad incontrarti, ma non per litigare, noooo, mentre fai cose belle o sei in situazioni..”deglutì “particolari” e arrossì. Draco impedì alle sue labbra di piegarsi in un ghignò, allora al piano numero tre non era rimasto indifferente “e se non ti incontro è la gente che mi parla di te e in modo positivo!” piano due ovvero riabilita l'immagine del ex-mangiamorte “e allora mi sembra che tutta Hogwarts voglia mandarmi un messaggio, del tipo guarda Harry, Draco è cambiato, okay lo so è folle, sono solo coincidenze” coincidenze. Sì, ovviamente il concetto di coincidenza nel vocabolario di Draco prevedeva tre piani ben progettati fino al minimo dettaglio, ma in fondo dipende tutto dai punti di vista no?! Chi era lui per correggere Potter nella sua convinzione che coincidenza non prevedesse un' abile manovra manipolativa?

“io sono cambiato” sussurrò “però non capisco perchè sembra che questa cosa non ti piaccia”

“no” esclamò “mi piace, solo..”abbassò lo sguardo “lo so è orribile, sono contento che sei maturato su certe cose, salvare quella ragazzina è stato un gesto nobile ma..Ho bisogno di te!”

“cosa?” chiese in un soffio e l'aumento dei battiti del cuore non era previsto da copione

“sì, del vecchio te, di quello che mi prendeva in giro solo perchè ero io, da dopo Voldermort tutti non fanno che osannarmi, mentre io continuo a pensare a tutti quelli che non ho salvato, tutti mi trattano con i guanti mentre io vorrei solo prendere a pugni qualcuno, tutti non fanno che trattarmi come se fossi speciale, mentre io voglio solo un po' di normalità...” prese un lungo respiro “quando sono arrivato,ho pensato, ehi, almeno ci sarà Malfoy a prendermi a calci e invece..”

“per Salazar se mi manca prenderti a calci per farti perdere un po' di quella boria che ti trascini dietro da sempre” okay, il colpo di Zabini era davvero stato forte se non riusciva più a controllare la sua boccaccia. Cavolo. Era scioccante pensare alla sua bocca rosea come una boccaccia

“d'avvero?” esclamò Harry illuminandosi “e allora perchè non lo fai?”

“hai passato una guerra, pensavo di farti un favore a non romperti per delle cavolate”

“anche tu l'hai passata”

“sì per questo ora so che quegli insulti erano cavolate”

“ma io ho bisogno di quelle cavolate!” esclamò sedendosi sul bordo del letto di Draco “ho bisogno di te che fai un geniale gioco di parole sul mio essere un idiota, ho bisogno di soffocare un sorrisetto, ho bisogno di avere una scusa per reagire, ho bisogno di poterti prendere per il colletto e sbatterti contro un muro...” si bloccò “insomma hai capito no?!”

“si ho capito Potter, tu vuoi sbattermi” fece con un sorrisino guardando verso Harry aspettandosi di vederlo arrossire ma lui stava semplicemente guardando da un altra parte. Di nuovo.

Che problemi aveva? Non si entra alla National Gallery per guardare i pavimenti e i soffitti. Se hai un opera d'arte davanti agli occhi guardi quella per Salazar “Potter, sono qua” lo richiamò schioccando le dita “e così pensi che i miei giochi di parole siano geniali?”

“mmm”approvò “avevi la camicia della divisa”

“cosa?”

“quando ci siamo incontrati nello spogliatoio di Quiddich e tu ti eri appena fatto la doccia..”

“ti è venuto in mente dopo la mia battutina sullo sbattermi?” ghignò, ma niente, Potter persisteva con il suo sguardo verso l'ignoto, che senso aveva fare battutine allusive se l'altro non le stava nemmeno ad ascoltare

“...ti sei rimesso la camicia della divisa, tu non lo fai, dopo un volo e una doccia tu ti cambi, sempre”

“ovvio, ti pare che mi rimetto i vestiti usati tutto il giorno dopo una doccia? E poi mi piace la sensazione dei vestiti puliti sulla pelle” Harry sorrise voltandosi appena

“e allora perchè quella volta ti sei rimesso la divisa?” perchè la camicia bianca aperta della divisa faceva meglio risaltare la sua figura rispetto a quelle nere che indossava nel tempo libero

“perchè si vede che mi ero dimenticato il cambio, cielo che ne so...”

“tu non ti dimentichi il cambio, al caso urli a qualche tuo scagnozzo di andartelo a prendere” e anche quell'osservazione di Potter non faceva una piega

“come diavolo fai a ricordarti tutti questi dettagli?”

“sono un buon osservatore, solo che la maggior parte delle volte capisco il quadro generale solo alla fine”

“e quindi cosa hai dedotto?” chiese con arroganza Draco

“che tu avevi appena fatto sesso con qualcuno” l'aveva detto davvero, non se lo era sognato, Potter aveva detto ad alta voce la parola sesso “ecco perchè non hai più tempo per prendermi a calci ti stai già sfogando su qualcuno”

“credimi, con nessuno riesco a sfogarmi abbastanza da non volerti prendere a calci”deglutì “il tuo culo”Oh, se avrebbe preferito fare altro al suo sedere. Si morse la lingua, recuperare il controllo, quello doveva essere il nuovo mantra “e così tu pensi ai nostri scontri come ad un espressione della nostra repressione sessuale?” ecco, ora sì che si ragionava. Draco is back bitches.

“perchè tu no?” domandò placidamente Harry “ti portavi dietro Goyle solo per nasconderti dietro di lui per evitare che tutti vedessero l'erezione nei tuoi pantaloni dopo aver litigato con me” si anche quello sarebbe potuto essere un chiaro segnale della sua cotta per Potter. Pausa. Che aveva appena detto Potter?

“cosa?” il tono talmente stridulo da essere sentito solo dagli ippogrifi

“bè sì, pensavo che fosse una cosa che entrambi sapessimo” si portò una mano a massaggiarsi la nuca “sai litigavano, ci sfogavamo e poi via”

“fammi capire..”sibilò “in breve l'unica persona a non sapere che io avessi una cotta per te ero io?” Harry spalancò gli occhi “Pansy e Zabini pensavano che l'avessimo già fatto, delle tassofrasso hanno fondato un club a sostegno della nostra coppia, persino la tua amichetta dai capelli crespi, dille di venire da me le do le istruzioni per una pozione che sistemerà il problema, una volta che mi ha beccato ad osservarti mi ha dato una pacca sulla spalla sorridendomi incoraggiante” prese un profondo respiro “e ora tu, persino tu lo sapevi!” esclamò puntandogli l'indice contro “solo io, il diretto interessato ero all'oscuro di tutto, se qualcuno me lo avesse detto prima avrei evitato di trovarmi all'ultimo ad ideare piani su piani per attirare la tua atten” non riuscì a terminare la frase perchè Harry gli aveva tappato la bocca con un bacio, lento, caldo e arrapatissimo bacio.

Merlino riusciva a farglielo venire duro solo litigando, se era così che baciava lo avrebbe ucciso.

Draco Lucius Malfoy morto dopo essere stato scopato da Potter. Il nostro Golden Boy dichiara: se avessi saputo di fare questo effetto mi sarai scopato Voldemort molto tempo fa. Okay, no Harry e Voldy assieme no. Proprio no.

Le sue mani scivolarono veloci lungo la schiena di Harry mentre le sue dita stringevano i suoi capelli biondi, poi il vuoto e un gemito, il suo, Harry si era allontanato

“cosa?” ora il suo tono stridulo era fin troppo simile al suono emesso dalle mandragole. Con una voce così avrebbe rimorchiato solo Longbottom, diede un colpetto di tosse.

“hai detto piani?” lo aveva detto?

“che piani?”domandò tentando di farlo riavvicinare a sé

“hai detto piani su piani per attirare la mia attenzione”

“Potter,Potter,Potter...Draco Lucius Malfoy non ha bisogno di piani per attirare l'attenzione”

“no, tu lo hai detto” ribatté Harry

“ho detto anche di avere una cotta per te, non è più importante?” Draco sfiorò le sue labbra, Harry gemette e riprese a baciarlo ma si staccò

“no,non mi distrarre, pensavo di essere pazzo, continuavo a sentire parlare di te o vederti in situazioni strane, era tutto parte di un piano?”

“non un piano..” più di uno

“Malfoy niente giochetti, parla!”ordinò. Draco si morse un labbro, il tono autoritario non funzionava con lui dato che non faceva che aumentare la sua eccitazione. Era dannatamente sexy mentre serrava la mascella e lo guardava con quello sguardo fiero

“cosa vuoi sapere?”domandò sbuffando annoiato alla fine

“i piani usati” Draco alzò gli occhi al cielo

“devo proprio?”

“devi proprio” confermò Harry ad un centimetro dalle sue labbra.


Il primo piano era stato elaborato in fretta e furia sul treno per Hogwarts. Draco non si sarebbe mai trovato all'ultimo momento a pensare ad una strategia vincente ma fino all'ultimo aveva sperato che la sua fosse una cotta passeggera. Come se quello strano rapporto di odio- ammirazione, disprezzo- attrazione durato anni potesse annullarsi nel giro di un'estate.

Zabini quando aveva sentito dire a Draco che magari gli sarebbe passata, che avrebbe impedito a se stesso di provare quei sentimenti aveva dovuto reprimere la vocetta nella sua testa che aveva iniziato canticchiare, Draco, Draco, Draco se c'è una cosa che Blaise Gawain Zabini ha imparato a forza di sopportarti negli ultimi sette anni è che quando c'è di mezzo Potter tu non hai controllo.

Infatti,come la saggia vocina di Zabini aveva suggerito, quando Draco era arrivato alla stazione di king cross era rimasto altero e orgoglioso di se stesso per aver soppresso i suoi sentimenti più o meno per cinque secondi, il tempo di avvistare Potter, capire che l'estate gli aveva solo fatto bene e sciogliersi contro una colonna subito dopo essere stato salutato con un cenno e un sorriso.

Da lì in poi era partito il piano conquista Potter, primo punto; Draco deve dimostrare di essere cambiato, ovvero, trasforma l'ex mangiamorte in una persona almeno decente agli occhi del ragazzo che ha salvato il mondo magico. Niente di più facile.

Draco era un prefetto, ma essenzialmente quella spilla gli era servita solo a togliere punti alla gente non certo a pattugliare e aiutare gli studenti più piccoli. Era un serpeverde per Salazar, se doveva insegnare ad orientarsi ad un maghetto del primo anno lo portava in una zona poco conosciuta del castello e lo lasciava là fino a che non trovava la strada.

Quella era educazione, non come i Grifondoro e i Tassofrasso che inventavano delle coreografie anche solo per incitare i loro primini a fare dei corretti incantesimi “se la piuma vuoi far volare, un gesto del polso dovrai fare e la formula Wingardium Leviosa ricordare, yeeeh”. E poi si domandavano ancora perchè gli avesse presi in giro in tutti quegli anni.

I metodi dei Corvonero riusciva a sopportarli, mettevano in mano ai più piccoli dei tomi da leggere e via. Malgrado ciò avrebbe dovuto cambiare l'atteggiamento, doveva apparire come il migliore dei prefetti, a incominciare dal treno, partendo da un giovane grifondoro, magari davanti alla cabina di Potter.

Era stata dura, ma aveva aiutato il ragazzino davanti allo sguardo incuriosito di Hermione, lo stupore di Ron e la noncuranza di Potter, sì perchè lui a dispetto dei suoi amici aveva continuato a leggere, non aveva nemmeno alzato lo sguardo su di lui. Lo aveva odiato, poi aveva dato uno sguardo alle sue gambe piegate, il braccio appoggiato mollemente sul ginocchio, gli occhiali leggermente calati sul naso, i capelli incasinati e l'odio si era tramutato in brama. Così aveva continuato con il suo piano anche arrivato ad Hogwarts, aveva aiutato ragazzi del primo, evitato qualche scontro e chiuso un occhio davanti a qualche scherzo, il tutto ovviamente il più possibile davanti a Potter, anche se negli ultimi tempi aveva iniziato a badarci meno. Un gruppetto di primini di Serpeverde avevano iniziato ad adorarlo e lui ne aveva approfittato per diventare un mentore per loro. Era molto orgoglioso della velocità con cui avevano imparato a mettersi il gel per avere dei capelli sempre perfetti.


Il secondo piano era stato piuttosto complesso e aveva richiesto una serie di sotto-piani; Draco era cambiato, ma non solo, lui era anche una persona fantastica e questo Potter doveva venirlo a sapere per forza, ovvero, si dia il via alla più aggressiva e fantastica campagna promozionale che il mondo magico abbia mai visto.

Tutti possono essere comprati. Draco di questo ne era certo, quando qualcuno gli faceva notare che non tutti manderebbero all'aria la propria etica per denaro lui rideva. In-ge-nu-i.

Per comprare una persona non ci sono solo i soldi, tutti hanno un punto debole e Draco era un maestro nell'individuarlo.

I serpeverde erano facili, soldi e potere, davanti a Potter tutti i serpeverde avrebbero sostenuto che Draco aveva convinto tutti a prendere una direzione migliore, a lavorare sull'ambizione in senso costruttivo. Ah, se aveva adorato questo termine.

Era stata Sapphire Diggle ad usarlo per prima. Si era avvicinata ad Harry con grazia parlando di Quiddich, poi gli aveva fatto notare che quell'anno c'era stato un forte cambiamento nella politica della squadra dei serpeverde, niente gioco sporco. Aveva gettato l'amo e Potter aveva abboccato. Infatti subito le aveva chiesto come mai e lei a bassa voce, tentennando, come se non volesse che si sapesse in giro, gli aveva detto che era merito di Draco, che stava incoraggiando tutti all'ambizione costruttiva. Fantastica.

I corvonero erano stati comprati con la promessa di sostenere la loro causa di ricostruzione e sostituzione dei quadri e libri distrutti. In cambio loro avevano fatto in modo che Potter ovunque andasse non vedesse che lui; su ogni copia del giornale di Hogwarts c'era sempre una foto, chiaramente dove lui sembrava un dio fra i mortali, dove aiutava qualcuno o imbarazzato ammetteva che sì, aveva conseguito quel premio. Non solo avevano usato il giornale, ma avevano anche fatto in modo che alla torre grifondoro girasse per sbaglio un suo libro corredato di appunti perfetti e curati con al suo interno, come segnalibro, una cartolina-foto di lui che sorrideva felice in costume da bagno. Quella mossa dei corvonero era stata geniale.

I tassofrasso erano stati una vera e propria rivelazione. Il loro prezzo era stata una semplice storia strappalacrime su come volesse fare ammenda per tutti gli anni passati a schernirli, su come volesse diventare una persona migliore (si era leggermente offeso quando avevano annuito con forza a questa affermazione, da quando in qua lui doveva diventare una persona migliore? Lui era già fantastico! D'altra parte erano tassofrasso pretendere che capissero era chiedere troppo) , che voleva imparare la loro lealtà, et cetera. Tempo di finire il discorso, alzare il viso mostrando degli occhi lucidi e i tassofrasso si erano già messi all'opera.

Era diventato il miglior amico di chiunque, gli avevano fatto lezioni su come non servisse avere sempre un piano pronto per distruggere chiunque girasse attorno a lui (mentre glielo spiegavano lui stava elencando mentalmente tutte le cose con cui poteva ricattarli), gli avevano insegnato a fidarsi delle persone. A quel punto aveva alzato il tiro, si era fatto beccare da alcune tassofrasso a sospirare guardando Potter, avevano insistito per sapere cosa avesse, lui aveva scosso la testa, abbassando lo sguardo e arrossendo (oh sì, sapeva arrossire a comando) spiegando loro che aveva sempre voluto essere amico di Harry, ma che erano sempre stati separati dalle fazioni in cui militavano (nb: capitolo diedi del libro di babbanologia: autori inglesi, paragrafo tre, Shakespeare, Romeo and Juliet) e che ormai era troppo tardi, lui lo avrebbe sempre disprezzato.

Era stato il tocco di grazie. Le tassofrasso con le lacrime agli occhi avevano sparso la voce e da quel momento in poi non c'era un mago o strega appartenete a quella casa che quando incontrava Potter non parlasse bene di Draco.


Il piano tre era quello che aveva preferito; dimostrare a Potter cosa si stava perdendo, ovvero, Merlino Draco! Sei davvero così figo?? Sì,Potter lo sono.

Ormai conosceva gli orari di Potter, sapeva esattamente a che ora rientrava dopo essere andato a volare da solo, così si era fatto trovare nello spogliatoio con i capelli leggermente umidi, vestito semplicemente di un paio di boxer si seta neri e la camicia bianca della divisa aperta.

Potter lo aveva osservato in silenzio mentre lui lentamente si rivestiva. Aveva biascicato qualcosa di incomprensibile ma molto simile ad un saluto mentre Draco aveva iniziato ad abbottonarsi la camicia, guardandolo da sotto le ciglia bionde. Merlino, avrebbe fatto dubitare del proprio orientamento sessuale anche il più stoico degli etero. Un bisessuale come Potter avrebbe capito che c'era ben poco di interessante nelle ragazze, o meglio c'era ben poco di interessante nelle persone in generale rispetto a lui. Harry si era fiondato a cambiarsi il più lontano possibile da lui con lo sguardo fermamente rivolto al muro, solo allora aveva accennato ad una conversazione.

“allora Malfoy cosa ci fai qui?”

“mi faccio un giro in mutande per farti ammirare il mio corpo” Harry aveva riso, Draco aveva pensato che adorava quando dire una sfacciata verità fosse meglio che mentire

“credi che il tuo corpo mi faccia qualche effetto?”

“a te in generale non lo so, al tuo caro volatile nelle tue mutande sicuramente sì”

“è piuttosto interessante che il mio volatile ti sia caro, Malfoy” era stata la sua risposta, non era però sfuggito a Draco il bianco delle sue nocche mentre si serravano a pugno attorno alla maglietta che si stava per togliere. Quella era decisamente repressione sessuale

“ti senti meglio vedo” aveva constato Draco divertito

“in che senso scusa?”

“bè mi rispondi con delle battutine quindi direi che il volo ti ha fatto bene”

“in che senso mi ha fatto bene?”

“Potter ho sempre avuto dei dubbi sulla tua alfabetizzazione ma pensavo che la Granger avesse ovviato a questa tua lacuna”

“ho capito che hai detto, quello che non capisco è perchè pensi che il volo mi abbia fatto stare meglio..”

“vai sempre a volare per sentirti meglio” aveva risposto come se fosse la cosa più ovvia al mondo

“e tu come fai a saperlo?”

“per Salazar, un po' di spirito d'osservazione, non è difficile capire quando hai bisogno di un po' d'aria perchè sei teso o triste..”

“strano perchè la maggior parte delle gente sostiene il contrario”

“la maggior parte della gente che conosci tu è grifondoro” Harry era rimasto in silenzio poi era scoppiato a ridere.

Draco era rimasto fino a quando non si era diretto in mutande alle docce, a quel punto era tornato nei sotterranei di corsa per lavorare meglio sulla presa della sua bacchetta.

“...ed ecco perchè mi hai trovato con la camicia bianca negli spogliatoi” aveva terminato Draco, Harry aveva aggrottato le sopracciglia

“non potevi semplicemente dirmi ehi Potter tu mi piaci, ci imboschiamo da qualche parte per fare del sano e selvaggio sesso?” Draco aveva aperto bocca per ribattere ma l'aveva chiusa subito dopo “e pensare che davo per scontato che ci fosse questo giochetto fra di noi..”

“se lo sapevi perchè non mi hai mai invitato ad uscire?” replicò stizzito, Harry accennò ad un sorrisetto

“ci ho provato un sacco di volte in verità ma tu avevi sempre un più uno...”

“un più uno?”

“si mi ero ripromesso che se fossimo riusciti a litigare per più di metà settimana ti avrei chiesto di uscire..” Draco incrociò le braccia

“eravamo pessimi Potter ma non dirmi che non ci siamo mai riusciti”

“oh no, ci siamo riusciti qualche volta, è il tuo più uno che mandava tutto all'aria, anche dopo aver passato una settimana in pace quando io mi avvicinavo per provare a chiederti di uscire tu riuscivi a tirare fuori una discussione dal nulla, un' offesa assurda e così mi arrabbiavo e me ne andavo, hai sempre avuto una litigata pronta in più, non so come facessi” Draco tentò di articolare qualcosa in risposta, ripensandoci ricordava alcuni episodi di Potter che si avvicinava a cheto e lui che nel panico se ne usciva con insulti imbarazzanti, aprì e richiuse la bocca un paio di volte, alla fine ripiegò su un semplice “ups”

“ups ah?” ripeté Harry scompigliandosi i capelli, aveva nuovamente spostato lo sguardo su una qualche parte non ben definita del pavimento e questo per Draco era un affronto personale, si tirò su a sedere con uno scatto, si allungò verso Harry e gli afferrò il mento girandogli il volto verso di lui, serrò la mascella e fissandolo negli occhi verdi sibilò

“smettila di ignorarmi” Harry sbattè le palpebre sorpreso ma poi le sue labbra si piegarono in un sorriso e si spinse verso l'altro per baciarlo. Un semplice, casto bacio. Se per casto bacio si può intendere la lingua di Harry ben infilata nella bocca di Draco, un ginocchio che premeva in un punto in cui non avrebbe dovuto premere su un lettino d'ospedale, le mani di Draco ancorate alle scapole dell'altro, quelle di Harry che scivolavano giù verso..

“cazzo!” Harry diede dimostrazione della sua reattività da cercatore scattando velocemente via dal serpeverde, due secondi per scendere dal letto su cui si era arrampicato, uno per tornare a sedersi accavallando le gambe per nascondere l'erezione e un altro per prendersi il viso fra le mani e iniziare a scuotere la testa. In tutto questo Draco era riuscito a pensare solo -cosa?-

“che è successo?”riuscì a chiedere sconvolto

“ci siamo appena baciati” esclamò Harry scioccato, il biondo aggrottò la fronte

“sì, a dire il vero lo abbiamo fatto anche prima” disse “Potter ho sempre sostenuto fossi tardo, ma non pensavo ti servissero minuti interi per comprendere le cose”

“non capisci, io non posso, io sono impegnato”esclamò, Draco spalancò gli occhi poi scosse la testa, tanto per mettere in chiaro che chiunque fosse la sua nuova dolce metà, capelli favolosi come i suoi, non li avrebbe mai avuti. Mai!

“Potter, Potter,Potter” cantinelò “quando Draco Lucius Malfoy si dichiara, non importa se si è impegnati con Merlino in persona, lo si lascia punto”

“non è così facile”biascicò abbassando il capo

“Harry” lo richiamò, il mago alzò di scatto la testa “chiunque sia ne vale davvero la pena? Mi hai appena detto che erano anni che volevi chiedermi di uscire, abbiamo passato di tutto; ci siamo urlati contro, ci siamo picchiati, ci siamo baciati, ma ora siamo qui tutti e due, finalmente assieme” si morse la lingua, quella frase era risultata un po' troppo sdolcinata per i suoi gusti

“non posso lasciarlo”

“per Salazar!Sono bello, brillante, intelligente, fra noi c'è una chimica incredibile,ho mobilitato tre case di Hogwarts per te,cosa può aver fatto questa persona per te da non poterla lasciare?!”

“c'è stata per me subito dopo la fine della guerra” e a quella risposta Draco serrò gli occhi conscio che non avrebbe più potuto dire nulla.

****

Grazie, grazie,grazie! E' banale, è semplice ma è vero, ringrazio veramente di cuore tutte le persone che seguono questa storia. Questa è la seconda parte spero di non deludervi. La prossima parte sarà molto più corta, ma conto di pubblicarla già domani. Fatemi sapere cosa ne pensate di questa parte e della saggia vocina nella testa di Zabini :) un bacio.
ps: ho pubblicato questa parte in fretta (conto di rispondere alle recensioni nel pomeriggio), se mi è sfuggito qualche erroraccio o se mi sono dilugata troppo in certi punti a voi il compito di cazziarmi:)






  
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