Evelyn
Wilkes – The wannabe royal
1.
Evelyn
era cresciuta accompagnata dalle parole di
sua madre. Una perfetta Purosangue doveva essere bella, dai modi
garbati,
moderatamente intelligente, capace di simulare e dissimulare. Tutto
questo
avrebbe contribuito ad aiutarla nella ricerca di un buon partito.
Quando aveva
chiesto “e l’amore?” la donna aveva riso,
divertita dalla sua innocenza, senza
sapere che quella bambina non chiedeva altro che qualcuno che
l’amasse con
tutto se stesso.
2.
Avrebbe
dovuto odiare Rose Weasley, perché era
solo colpa sua se non eccelleva in tutte le materie. Tuttavia non
poteva fare a
meno di provare una scintilla di simpatia nei suoi confronti; per certi
versi
erano simili loro due: sapevano il fatto loro e non avevano paura di
mettersi
in gioco.
3.
Louis
era il ragazzo più bello che avesse mai
visto in tutta la sua vita, l’unico che fosse in grado di
farla sentire “troppo
poco”. Inizialmente pensava che fosse la sua bellezza da
Veela che la faceva
sentire insicura, ma poi aveva capito che quel sentimento che le
attanagliava
il cuore era quell’amore che i suoi genitori tanto ignoravano.
4.
Non
pensava davvero che Jack fosse una sorta di
predatore sessuale. La verità era che l’idea di
potergli piacere davvero, di
riuscire a interessargli per qualcosa
più che una semplice notte di sesso, la lusingava
incredibilmente. La
lusingava, ma la lasciava anche confusa. Era possibile essere attratta
così
tanto da una persona per la quale si era convinti di non provare nulla?
5.
Il
Club era la cosa più preziosa che avesse.
Anche se a volte faceva finta di essere ingabbiata dalle relazioni con
i suoi
compagni, non poteva negare a se stessa che
entrando lì aveva trovato una nuova famiglia.
L’arrivo di Rose, poi,
aveva suscitato in lei la stessa reazione che dovevano avere i bambini
quando i
loro genitori annunciavano loro di essere in procinto di avere una
nuova
sorellina. Il Club era una famiglia, la sua
famiglia, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerla.
Spazio
autrice:
Eccoci
con Evelyn “la principessa di ghiaccio” Wilkes, che
come potete vedere non è
poi così tanto “gelida”. Spero che vi
sia piaciuto. Ora vi saluto che devo
correre a prepararmi per andare a vedere “Posh”
*comincia a sbavare per la
figaggine di Sam
Claflin e Douglas
Booth*. Alla prossima.
Baci
baci,
Fiamma
Erin Gaunt