Estasi
«L'amore vero si dispera o va in estasi
per un guanto perduto o per un fazzoletto trovato,
e ha bisogno dell'eternità per la sua devozione e le sue speranze.
Si compone insieme dell'infinitamente grande
e dell'infinitamente piccolo»
(Victor Hugo)
«Evans e Piton» li richiamò Lumacorno quel giorno a Pozioni.
I due erano talmente impegnati e super eccitati per la riuscita della loro pozione che si erano completamente scordati di non essere soli nel sotterraneo.
«Ci scusi» mormorò Lily con un leggero imbarazzo.
«Non dovevi scusarti» mormorò Severus, mentre Lumacorno superava il loro banco.
«Non puoi avercela con lui solamente perché i punteggio finale verrà dimezzato fra le nostre Case» replicò lei mentre aggiungeva Mosche di Crisopa alla pozione.
Severus sentì l'irritazione dentro di sé. «Non è per quello» sussurrò mentre mescolava e lei voltava la pagina del manuale «È solo che lui ti guarda in modo... strano».
«Oh smettila e mescola» lo intimò con un sorriso «È carino da parte tua essere protettivo con me, ma non c'è bisogno di recitare la parte del fidanzatino geloso, Sev, davvero so badare a me stessa».
Una fiammata investì il collo del ragazzo: fu talmente calda e forte che all'inizio pensò che il fuoco sotto il calderone lo avesse raggiunto, poi si rese conto che erano state solamente le parole fidanzatino geloso a provocargli quell'effetto.
La osservò mentre si legava i capelli.
La osservò mentre mescolava con una grazia assolutamente umana, quasi divina, come avrebbero affermato i Babbani.
La osservò mentre gli sorrideva e gli chiedeva se era tutto apposto.
La osservò e continuò a fissarla, nonostante lei gli avesse detto che la metteva in soggezione.
Era così bella che non poteva evitare di guardarla. Era così bella che l'avrebbe amata per tutta la vita.
Si riprese quando lei gli sfiorò una mano.
«Sev, ci sei?»
Annuì mentre si toccava il punto dove Lily aveva posato la sua mano.
Non avrebbe mai dimenticato quell'istante.