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Autore: Lorien    09/08/2003    2 recensioni
Un destino diverso per un capitano elfico....
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Credo di aver gia' provato a inserirla ma ho fatto confusione e ora non la trovo piu' quindi prego chiunque abbia gia' lasciato un commento di riscrivermelo. Grazie! NB Siate clementi! E' la prima ff che ho scritto. CAPITOLO I L’oscurità era interrotta solo dalle tremolanti luci delle fiaccole e ovunque si sentivano voci che gridavano, lamenti dei moribondi, ruggiti del nemico. All’improvviso una voce sovrasto’ tutte le altre: - Alla fortezza! – gridava nella lingua elfica. Il nemico era riuscito, grazie ad una nuova diavoleria di Saruman, ad aprire una breccia nelle mura ed ora si riversava nelle mura esterne, come un fiume in piena cui per troppo tempo e’ stato negato di scorrere. All’udire la voce della ritirata gli elfi cominciarono ad indietreggiare, ma il loro capitano stava ancora combattendo. Nuovamente la voce riecheggio’ nel furore della battaglia: - Haldir, alla fortezza! Il capitano dell’esercito inviato dai sovrani degli elfi annui’ ma appena si volto’ un Uruk-hai lo trafisse al fianco. L’elfo si volto’ ansimante ed un altro orco gli si avvicino’ di soppiatto alle spalle, sollevando la sua mazza. Senza preavviso una freccia sibilo’ sopra la testa dell’elfo e si ando’ a conficcare nel collo dell’Uruk , nel suo punto debole. Il mostro cadde e il capitano elfico sollevo’ gli occhi . Parecchi metri piu’ in la’ si ergeva su un spuntone di roccia in equilibrio una figura con in mano un arco lungo. Un arco elfico! Haldir alzo’ lo sguardo finche’ non riusci’ a vedere gli occhi di quella creatura. Erano di un colore indefinibile, tra l’azzurro del cielo e il verde del mare, ma una cosa era certa: erano occhi di elfo. Il capitano fece in tempo a vedere altri elfi sbucare da dietro la figura ed attaccare gli Uruk cosi’ da permettere agli altri di riparare nella fortezza. Non erano elfi di Lothlorien. Ma chi erano? E da dove venivano? Haldir non fece in tempo a scoprirlo perche’ presto la sorpresa fu sopraffatta dal dolore e lui ricadde all’indietro afferrato in tempo da Aragorn sopraggiunto dietro di lui. Prima di svenire Haldir rivide di nuovo quegli occhi…cosi’ strani…….. - Se non fossero giunti i rinforzi, Capitano Haldir , avreste visto la morte come molti dei vostri soldati. - Chi era? Galdalf non parve sorpreso dalla domanda al contrario di molti che si trovavano nella stanza del capitano convalescente. - Chi vi ha salvato la vita e’ il Capitano di un gruppo di arcieri provenienti da Gran Burrone. Un mormorio di sorpresa si sollevo’ nella stanza a quella risposta. Pochi non si erano accorti di un ulteriore intervento esterno ma quasi nessuno aveva pensato che la falange di arcieri arrivata in soccorso inaspettatamente provenisse dalla remota Imladris. Anche Haldir si mostro’ sorpreso, ma si riprese subito e chiese: - Dove e’ quel Capitano che…. Ma in quel momento una porta si apri’ come in risposta al quesito ancora inespresso e ne entro’ un soldato di Rohan. Rivolto al re Theoden disse: - Mio signore, il Capitano di Gran Burrone e’ tornato. Chiede di entrare. Theoden corrugo’ la fronte e disse al soldato di farlo entrare. Il soldato si inchino’, usci’ , e un secondo dopo entro’ nella stanza un elfo, che si fermo’ di fronte a Theoden e a Gandalf e li saluto’ alla maniera elfica. Poi disse: - A quanto pare, sire, siamo arrivati in tempo per evitare una strage. La sua voce era strana. Musicale come tutte le voci elfiche ma aveva un tono particolare. I suoi capelli erano castani, come tutti quelli di Gran Burrone e i suoi occhi…. - Siete voi! Tutti si girarono verso Haldir che parve non farvi caso. I suoi occhi erano fissi su quello strano elfo. Ma cosa aveva di tanto strano lui non riusciva a spiegarsi. Gli occhi dell’ elfo si posarono su di lui, ed Haldir ebbe un singolare sussulto che nessuno noto’. - Sono felice di notare che il Capitano Haldir si e’ ripreso. Quell’ Uruk – hai ha pagato caro il suo tentativo di uccidervi. Dopo che ebbe parlato cosi’, rivolse lo sguardo a Gandalf che gli sorrise: - Bene, bene, capitano, sono anni che non ci si vede. Il tono confidenziale e quasi canzonatorio dello stregone fece calare per l’ennesima volta un velo di sorpresa sui presenti. Si conoscevano? - Mi sembra sia arrivato il momento di presentare a voi tutti il Capitano degli arcieri che hanno salvato la situazione. Prima di rivelare il suo nome, Galdalf il Bianco presento’ tutti coloro che si trovavano nella stanza, Aragorn, Gimli, Legolas ed Eowin. Lo sguardo dell’elfo si soffermo’ su ognuno di loro facendo una lieve risatina quando lo stregone pronuncio’ il nome di Legolas. Come per rispondere ad una tacita domanda soggiunse, quando Galdalf ebbe finito,: - Non immaginavo che un elfo potesse cambiare talmente tanto da non essere riconosciuto dai suoi amici di infanzia. E dicendo questo guardo’ anche Aragorn, sorridendo. Il principe di Bosco Atro e il ramingo si guardarono e poi un barlume di consapevolezza baleno’ sul volto di entrambi. - Non e’ possibile….. - Lasciate che vi presenti ….Lorien di Imladris, Capitano degli arcieri di Elrond.
  
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