E
quando il ghiaccio diventa più duro,
è
come una sposa seduta sul muro.
Il
sole alle
mie spalle è ormai prossimo a calare.
Quando
lambisce la superficie dell’acqua, sembra quasi sciogliersi
in essa.
È
come se si
abbandonasse al dolce cullare delle onde.
Un
po’ come
faccio io.
Incapace
di
arrangiarmi da sola, cerco sempre qualcuno disposto a sostenermi.
Proprio
come
ho fatto con Takumi.
È
bastato
che mi trattasse con dolcezza una sola volta, e subito sono caduta
nella sua
trappola.
Forse
questo
non è un male, ma il prezzo da pagare si sta rivelando
più alto del previsto.
Volevo
un
matrimonio felice, una bella famiglia, un uomo che mi amasse davvero.
Chissà
se
riuscirò ad avere almeno una di queste cose…
Mi
capita
spesso, quando sono sola come adesso, di ripensare a Nobu.
Sono
certa
che al suo fianco mi sarei sentita felice come mai nella vita.
Eppure,
ancora una volta sono stata egoista.
Takumi
mi ha
dato ciò di cui avevo bisogno, e io senza pensarci sono
corsa da lui.
Non
posso
piangere adesso.
Devo
perdonare
ogni suo tradimento, ogni dimenticanza, ogni atteggiamento freddo.
Anche
se non
trascorrerò giornate felici, devo portare avanti quello che
ho costruito, per
il bene del bambino che sto portando in grembo.
Lo
sento
muoversi, come se volesse dirmi qualcosa.
Spero
che
sia orgoglioso di sua madre un giorno.
Stringo
i
pugni sulle gambe, mentre una lacrima sfugge nascosta
nell’ombra.
La
seguo con
lo sguardo, osservandola precipitare sull’anulare della mano
sinistra.
Girata
di
spalle, l’ultima luce del sole non può raggiungere
i due anelli che indosso.
Sono
opachi,
corpi senza vita.
Insignificanti
oggetti di metallo privi di valore.
Un
diamante
che non brilla, oro che si spegne.
Forse
è
quello che sono io: una moglie, ma non una donna felice.
La
colpa è
solo mia.
Tuttavia,
sento di amare Takumi in qualche modo.
Non
so se
sia solo l’impressione di una vittima salvata dal suo
rapitore, oppure un
sentimento sincero e puro.
Comincio
a
credere che la storia che mi ha raccontato sia sempre più
vera.
Ma
è davvero
possibile innamorarsi di qualcuno che ti rende infelice?
Non
è il
momento di farsi certe domande.
Devo
andare
a casa e preparare la cena, anche se molto probabilmente Takumi non
rientrerà
nemmeno stasera.
Devo
tornare
da quel marito che mi ha salvata, nonostante la distanza fra noi sia
gelida
come un inverno troppo lungo.
La
panchina
sulla quale siedo si sta facendo fredda a causa
dell’umidità della sera.
È
ora che la
sposa rientri al castello.
ANGOLO DELL’AUTORE
Spero
non
sia così pessima come sembra (soprattutto il finale)! Ho
cercato di rendere
Hachi meglio che potevo, anche se non riesco davvero a compatirla per
la sua
infelicità.
Come sempre
mi auguro si capisca il nesso fra la frase della filastrocca e
l’interiorità
del personaggio.
Un grazie di
cuore a tutti coloro che stanno in qualche modo seguendo questo
delirio, da chi
legge e recensisce fino a chi legge solo in silenzio! (alla fine della
storia
farò ringraziamenti ufficiali con tanto di nomi di
tutti)
Un bacione
Place