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Autore: anonymus_00    28/09/2014    2 recensioni
Premetto che questa storia è completamente diversa da qualsiasi altra che io abbia mai scritto: è un cocktail di comicità, battute, momenti romantici e dolci ma anche scene a raitings arancione scuro, senza contare scene di parodia eccetera eccetera. Insomma, se avete voglia di una storia che vi faccia ridere, o quantomeno, sorridere, questa fa per voi.
In breve: Zoe è una ragazza normalissima, è la sua coscienza che non è normale. Il primo giorno di liceo può presentare molte novità, ma soprattutto nuove strade da percorrere, il problema di Zoe è che queste strade le si presenteranno tutte contemporaneamente, quale sceglierà di seguire?
L'amico ritrovato, il ragazzo cotto di lei, le bad girls...preparatevi ad entrare nel mondo di Zoe
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Capitolo VII
Il passato ritorna col buio della notte
PV. Andrew

E' tardi...sono uscito di casa per andare a prendere la mia ragazza del momento. Solo questa frase fa capire quante relazioni, perlopiù instabili, io abbia avuto. Prima d'ora non mi ero mai fatto un'analis di coscienza, e sinceramente stavo bene così. ma poi è arrivato qualcosa, o meglio, qualcuno, che mi ha costretto a guardarmi dentro e ad osservare il mio passato confrontandolo con il mio presente. Ho così potuto vedere tutte le scelte sbagliate che mi hanno condotto fino a questo punto, mi sono reso conto di tutto il male che ho fatto provare a quella persona.
Sono bastati due occhi, due occhi che non sono cambiati nel tempo, se non per farsi più vividi e lucenti, a ricordarmi tutto ciò che ho lasciato indietro, tutto ciò che ho perso solo per vendermi alla strada più facile.
E mi è nata una domanda.
Una domanda limpida come quegli occhi.
Una domanda che mai mi era nata in mente prima.
-Posso tornare al passato? Posso cambiare?-
Ho paura di rispondermi.
Sto camminando e il cielo si imbrunisce sempre di più. Non mi ci vuole molto per rendermi conto che quella che sto percorrendo non è la casa che mi porterà da quella ragazza a cui non sarei mai capace di dire "ti amo". So bene dove i piedi, e l'anima, vogliono condurmi, e io non ho la forza di fermarmi.

Pv. Zoe

-Bhe?! Fai qualcosa!-
Meglio tardi che mai cara coscienza, penso. Non potevi arrivare un po' prima? Prima che succedesse tutto sto casino?
Ricapitolando la situazione per tutti quegli ascoltatori che si sono messi in ascolto...da quando parlo come la dj di radio24? Da quando ascolto radio24 semmai! Secondo il mio parere andrei meglio come suora di radio maria.
-Zoe, c'è qualcuno in casa?-
Per un istante mi chiedo se sia stata la mia coscienza a bussarmi in testa o lo sconosciuto là fuori a bussare alla porta. 
Ci tengo a precisare che tutto ciò è accaduto in una frazione di secondo. I miei pensieri sono sempre piuttosto rapidi, quando la coscienza è presente, s'intende.
Intanto, la mia memoria, si mette a lavorare freneticamente per capire a chi appartenga quella voce. Non fa parte della mia famiglia, e questo mi tranquillizza. Mi ricorda più che altro qualcuno che ho perso da molto tempo.
-Da quando le persone si perdono come mazzi di chiavi?- sai coscienza, forse preferivo quando non c'eri!
Cosa stavo dicendo prima? Ah sì, ricapitolando: sono praticamente nuda, appiccicata ad un ragazzo (anchesso praticamente nudo, giusto per precisare) appoggiata al piano del lavandino della cucina, una cucina che ha più pomodoro e mozzarella sparso in giro che piastrelle. Potrebbe andare peggio? Si, potrebbe abdare peggio. Potrebbero arrivare i miei. Ma oggi pensiamo positivo, o meglio, il narratore è particolarmente clemente.
Ciò che accade potrebbe definirsi un miracolo, ma dato che sto per cominciare a considerarmi atea, posso dire che sia stato opera del mio grande intelletto superiore (modestamente...).
Io e Alex abbiamo infatti recuperato il meglio dei nostri vestiti in un decimo di centesimo di millesimo di secondo e abbiamo ottenuto una parvenza quasi, e sottolineo il quasi, presentabile.
E' ciò che trovo sulla porta a stupirmi più di tutto ciò che è accaduto fino ad ora.
-Andrew- esclamo, (si può esclamare a basa voce? no? Bene, io ci sono riuscita!)
-Zoe- mormora lui.
-Che...che ci fai qui?- riesco a chiedere in preda al balbettio
-Che ci fa qui lui!- il suo tono di voce si è fatto più spigoloso e voltandomi leggermente mi rendo conto che anche Alex si è affacciato alla porta, probabilmente per fulminare con lo sguardo il misteriso visitatore che ha interrotto il nostro momento. Mai ci saremmo immaginati di trovarci Lui.
Prima che succeda qualcosa, anche se non so bene cosa, mi piazzo tra i due ragazzi.
-Bhe, vedo che sei impegnata- la voce di Andrew si è fatta più tagliente e mi chiedo cosa abbia potuto pensare quando si è trovato davanti Alex.
-Io...io non...- sinceramente non so bene cosa dire anche perchè non so cosa lui abbia capito e cosa invece ignori ancora.
-Non hai bisogno di giustificarti-
E con queste parole lascia la soglia di casa mia per sparire nelle ombre della notte.
E' possibile che una persona che se n'era già andata dal nostro cuore possa andarsene nuovamente, causando ancor più dolore?
Dopo questa sera posso dire di sì, ed è un vuoto che ogni giorno si fa sempre più vasto fino a che diventerà incolmabile.
Ma io so cosa voglio. Io non sono ancora innamorata di lui, io sono innamorata del ragazzo che era, e che non sarà più.
Non sarà più...queste parole mi rimbombano nella testa, come urlate in una grotta e restituite dall'eco.
Sei sicura che non lo sarà più?
-Zoe?-
Vedo la mano di Alex sventolarmi davanti al viso e quando mi volto verso di lui provo il resistibile impulso di stringerlo forte.
Mentre sono accoccolata contro il suo petto, una lacrima, una sola, mi scorre lungo la guancia. Credevo di averle finite le lacrime per Andrew, credevo che ormai fosse tutto finito, anche il mio dolore. Ma questa unica perla d'acqua rappresenta il ritorno di una vita che credevo dimenticata.
Ma dimenticare non sempre è possibile.

PV. Andrew
La notte è buia come i pensieri che mi fluttuano nella mente.
Quando ho visto Alex comparire alle spalle di Zoe qualcosa è successo dentro di me. Qualcosa si, ma cosa?
Avevo visto i baci che si erano scambiati a scuola, sapevo che stavano insieme, ma è sempre stato, nella mia mente, niente di serio, qualcosa che passa e va. E invece, vederli lì, insieme, da soli sembra voler dire che non passerà, non finirà. Non tanto presto almeno.
La notte è buia. 
I miei passi sono pesanti.

PV. Zoe
Finalmente la luce comincia a filtrare tra le persiane e il sole sorge all'orizzonte. 
La notte mi sembrava non voler passare mai, come se il sole non potesse tornare mai più, ma l'alba viene a tranquillizzare i miei timori e a dimostrare che il sole, anche se a volte sembra non esistere più, c'è ancora. Ma lo schiarirsi della giornata vuole anche significare che devo lasciare le mie morbide coperte e tuffarmi nel mondo, in un'altra giornata. Devo abbandonare i miei pensieri.
Non so se questo sia positivo o negativo. Ci sono quei pensieri che ti fanno male, quelli a cui non riesci a trovare una risposta ma che, nonostante tutto, continui a farti tornare in mente. 
Quando scendo in cucina per fare colazione le immagini della sera precedente tornano vivide nella mia mente. Sul pavimento e sul tavolo ogni traccia della battaglia è stata cancellata prima che i miei tornassero la sera precedente, ma quando volgo lo sguardo verso il lavandino mi viene da arrossire senza che io possa controllarmi. So bene cosa è successo. Alex sa bene quello che è successo e quello che sarebbe potuto accadere. Oggi dovremo solo scegliere se fingere che nulla sia accaduto o parlarne apertamente. Non so quale sia la scelta migliore.

Il piazzale davanti alla scuola si riempie mano a mano che le facce assonnate degli studenti spuntano dalle macchine o dagli autobus, ma ancora non c'è traccia ne di Alex ne di Andrew.
Sto per rifuggiarmi nella mia mente quando una voce mi sorprende alle spalle.
-Sei pronta ad un'impresa da Devil?- 


***
Scusate il ritardo...il settimo capitolo è nato due giorni fa (o tre, non ricordo) ma non mi convinceva molto e così ho aspettato a pubblicarlo, e ho fatto bene, l'altra notte mi è venuto in mente come rifarlo e questo mi soddisfa di più. Lo so, mi chiederete "dov'è finita la comicità di questa storia?" ma ditemi voi, come potevo mettere della battutine ridicole in mezzo ai pensieri così seri di Zoe e di Andrew?
Con i Devil tornerà anche il divertimento, ma per questo cap dovete concedermi un po' di serietà =)
A presto!
   
 
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