Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: DaisyBuch    29/09/2014    1 recensioni
Cosa fareste voi se una misteriosa voce vi ordinasse di mettervi un anello e vi trasportasse nell'antica Grecia? Questo è quello che è successo ad Athena, una ragazza di quindici anni che deve aiutare i personaggi dei miti a risolvere le storie a cui sono legati.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DAL CAPITOLO 17:
Athena si lasciò sfuggire un gemito di paura, le guardie stavano aprendo il cancello e loro due si strinsero forte la mano, ancora una volta per infondersi coraggio. Li spinsero dentro e sentirono cigolare dietro di loro il cancello di legno che si chiudeva. Era un suono terribile. Athena si sentì in trappola, si sentì sola ed adesso come non mai voleva girare l’anello e tornarsene a casa.
Ci fu un suono assordante e metallico che rimbombò per molto tempo, era come se fosse il campanello che designava l’ora del pasto.. e forse era proprio quello.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Io? Ma perché io?- chiese confusa.
-Perché no.- fu la sua risposta. – Cominci a diventare noiosa con tutte queste domande, avanti devo farti conoscere Atene.- disse trasformandosi di nuovo in bambina, poi le strizzò l’occhio.
-Conosco già Atene, l’ho visitata.- disse Athena.
-Io voglio fartela conoscere, non visitare.- le sorrise.
Camminarono per il boschetto per un po’, c’erano molte radure e laghetti e anche molte altre driadi.
-Quelle cosa sono?- chiese Athena indicando un gruppo di giovani ragazze senza veli che erano intente a tuffarsi e ridere su un fiumiciattolo.
-Sono Naiadi, ninfe delle sorgenti. Andiamo.- disse e si diresse verso di loro. Queste avevano capelli di diversi colori, alcune turchesi, altre verde scuro, ed i loro occhi erano fluidi come l’acqua, non avevano iride ma solo la pupilla nera, inoltre il loro corpo era quasi trasparente ed erano quasi del tutto nude.
-Cas!- rideva soave la naiade seduta su una roccia sotto alla cascata, -E’ un satiro, non puoi dire sul serio!- continuava a ridere dolcemente insieme alle altre.
-Dolci Naiadi,- le interruppe Iris, loro si ammutolirono d’improvviso tutte insieme, girarono lo sguardo severo verso la bambina e poi lo acquietarono.
-Piccola Driade!- sembrava sorpresa la ragazza della roccia. –Cosa ti porta qui da noi?- chiese gentile continuando a lisciarsi i capelli.
-Sono giunta per farvi conoscere l’umana.- rispose Iris. –Queste sono Melissa, Cassidy, Tea e Lara.- le presentò Iris.
-Molto piacere.- disse Athena, indecisa se inchinarsi o meno, le ninfe erano comunque divinità nell’antica grecia, o no?
-Un’umana!- esclamò la ragazza dai capelli rossi che doveva essere Lara. –Per Zeus! Che bellezza!- urlò entusiasta e si materializzò sulla sponda del fiume vicino a lei.
-Sei vera? – chiese Lara toccandole con il dito il piede. Athena provò un senso di solletico e bagnato, era come se si fosse immersa il piede nell’acqua.  -Non ho mai visto un’umana da vicino!- continuava.
-Per tutti gli dei, Lara calmati,- alzò gli occhi al cielo Melissa, la ragazza sulla roccia con i capelli celesti.
-Che delizia!- dicevano all’orecchio le altre due, abbastanza forte che anche Athena potesse sentire.
-Che bella sorpresa che ci hai fatto, amica driade.- Melissa parlava a nome di tutte, e loro nel frattempo annuivano.
 –Noi siamo le naiadi, figlie del dio fluviale Peneo.- si presentò  solennemente. -Sei una bellezza per gli occhi, umana,- le sorrise Melissa, -ma dicci, cosa ti porta qui?- chiese inclinando la testa, col fare molto teatrale.
-Lei è qui per fermare la maledizione di Ade!- spiegò Iris. La cosa? Pensò Athena.
-Oh!- mormorii di sorpresa si diffusero tra le naiadi.
-Aspetta io..- provò a dire Athena.
–Ti aspettavamo da tanto!- la interruppe Cassidy.
-Sei la nostra salvatrice! Sembrano essere tutti confusi da quando il signore dell’oltretomba ha lanciato quel sortilegio!- annuì Tea, nel frattempo Lara continuava a bagnarle i piedi.
Athena voleva dire che si erano sbagliate, che lei non sapeva proprio niente, ma loro erano così meravigliate e gentili con lei, che si ammutolì.
-Questa è un’offerta da parte delle driadi e dell’umana, addio dolci naiadi.- disse Iris donandogli quello che sembrava miele e un cesto di frutta.
-Che gesto generoso!- osservarono Cassidy e Tea.
-Addio.- salutò Athena voltandosi.
-Aspetta!- si sentirono chiamare Iris ed Athena. La ragazza si voltò ed un’enorme figura alta, slanciata che si erigeva sulla superficie dell’acqua era davanti a lei, con le gambe nude che si univano in un tutt’uno con l’acqua del fiume.
-Non mi hai detto il tuo nome.-  obiettò Melissa. –Come potremo renderti omaggio senza sapere nemmeno chi sei?- si spiegò.
-Mi chiamo Athena.- le rispose. Melissa non disse niente, le altre sussurrarono delle cose all’orecchio.
-Piacere di averti conosciuta, Athena. Promettimi che aiuterai noi Naiadi.- le chiese con uno sguardo dispiaciuto.
-In cosa posso esservi d’aiuto?- chiese la ragazza misurando le parole e cercando di parlare in modo più solenne possibile.
-Nostra sorella Dafne, è stata colpita da una freccia di ferro. Nemmeno l’acqua delle nostre sorgenti è stata capace di alleviare le sue sofferenze.- disse con gli occhi tristi.
-E’ sicuramente opera di un dio.- riflettè ad alta voce Athena. Dafne.. Dafne.. sapeva di conoscerla, aveva letto qualcosa su di lei. Ma certo! Il mito di Dafne! Athena guardò nervosa Iris, in attesa di qualche sguardo d’intesa, ma lei sembrava pensierosa e confusa quanto le altre. Non ricordava affatto che quel mito sarebbe andato a buon fine. Non disse niente alle naiadi, e nemmeno ad Iris, loro non sapevano nulla.
-Posso vederla?- chiese Athena. Le Naiadi acconsentirono e portarono Athena dietro la cascata del fiume dove c’era una specie di caverna fatta di pietra, lì una giovane ragazza piangeva distesa sul terreno, dal suo volto scorreva una vera e propria scia d’acqua.
-Piange così da giorni.- affermò Lara.
-Poverina.- annuì Tea. Athena si avvicinò lentamente, e scorse la freccia grigia sul costato della ragazza.
-Sorella, forse abbiamo trovato chi potrà aiutarti.- si accostò a lei Melissa, accarezzandole i capelli.
-Oh sorelle! I miei capelli si stanno asciugando e stanno divenendo secchi!I miei occhi non smettono di versare tutta l’acqua rimanente in corpo, sto morendo.- singhiozzava.
-Gea e Peneo non permetteranno un simile sacrilegio!- la convinse Melissa.
-Chi è costei? E come può aiutarmi?- chiese continuando a piangere.
-Lei è l’umana.- le disse Cassidy. Athena si avvicinò cautamente, con Iris al suo fianco che la incitava e le dava sicurezza. –Ehm, naiade Dafne,- provò a dire Athena, -tenterò di estrarre la freccia. Proverai dolore, ma resisti.- le disse. Dafne dapprima diffidava da lei, ma poi acconsentì al suo aiuto.
-Duole molto?- chiedeva Dafne, mentre Athena afferrò la freccia con la mano destra. Fece un respiro profondo, non voleva farlo, ma non aveva scelta. Tirò con tutte le sue forze e la freccia venne via. Dafne urlò dal dolore, ma il suo costato, che prima era pelle secca, divenne di nuovo bagnato e giovane, i suoi capelli tornarono color biondo.
-Oh! Grazie umana! Non posso crederci!- si alzò dalla gioia Dafne. –Sto bene sorelle!- le sorelle l’abbracciarono e quasi non si formò un’altra cascata all’interno della caverna.
-Come posso ringraziarti?- chiese Dafne sorridente.
-Non devi!- sorrise Athena, che era quasi più felice di Dafne per aver affrontato quella situazione e per aver aiutato una ninfa! Forse non doveva per forza compiersi il mito.
-Ho un’idea sorelle! Invitiamola al rito di questa notte! Danzerai e canterai con noi, vedrai che delizie che ti faremo assaggiare!- saltò e schizzò acqua da tutte le parti.
-Volentieri!- acconsentì Athena contenta.
Athena ed Iris lasciarono la fonte più felici che mai, Iris era contenta che le relazioni tra le naiadi e le driadi dopo ciò sarebbero state ancora più salde ed amichevoli ed Athena aveva compiuto il suo compito.
Athena decise che dopo ciò, esausta per quell’avventura era ora di tornare a casa, accompagnò Iris nel boschetto insieme alle altre driadi, e proprio nel momento in cui stava per girare l’anello una voce la bloccò.
-Athena.- la chiamava. Si girò ed un’enorme nuvola densa, proveniente dalla pietra violacea del suo anello, si muoveva davanti a lei.
-Ma cos…- si chiese Athena. Una scia partiva dal suo indice destro e si ingrandiva in alto, sospesa a pochi centimetri da lei.
-Cosa sei?- chiese Athena.
-Io sono il Fato. Io regno su tutto il mondo, persino su tutti gli dei, nessuno mi è superiore. Io so tutto: passato, presente e futuro. – si presentò.
Buono a sapersi, pensò Athena. Che presentazione d’effetto.
-Piacere..?- disse timidamente Athena.
-Non puoi rivelare la fine dei miti, non puoi parlarne con nessuno in questo mondo. Loro non sanno come andrà a finire e non è compito tuo rivelarglielo.- disse severo.
-Non è quello che intendevo fare.- protestò.
-Eri indecisa, io lo so.- le rispose. In effetti era vero, ma non l’aveva fatto. –Le cose devono andare per la loro strada, tu devi solo aiutarli nei modi in cui ti è possibile fare, non potresti cambiare la loro storia in ogni caso, ma solo aiutarli a compierla.- finì di parlare e la nuvola viola di dissolse, rientrando nell’anello.
Athena, un po’ scioccata decise che ne aveva abbastanza per quel giorno, così senza darsi tante spiegazioni, girò l’anello a sinistra e riapparve sul letto dell’hotel.



 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: DaisyBuch