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Autore: Seekerofdreams_    30/09/2014    9 recensioni
The maid (in italiano La domestica) è la storia di una ragazza universitaria che si riempie di marshmallow e caramelle piangendosi addosso davanti ad un pc guardando serie tv e ascoltando musica. Un giorno deciderà di cambiare tutto, ma sarà il giorno giusto per alzarsi dal letto e iniziare a vivere? La risposta la troverà in un paio di occhi azzurri. Tra figuracce, nuove amicizie, tradimenti e segreti vi narrerò la storia d'amore di Niall e Serena.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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.The Maid.

Capitolo 25



 

Le amicizie non si scelgono mai per caso.

 

 

 

 

 

Le settimane dopo l'incidente con Jess, chiamiamolo così, sono state una corsa continua, mi sono svegliata all'alba e a volte non ho nemmeno mangiato, ho studiato e condiviso con Sophia la casa di Liam. Mi sentivo e mi sento tutt'ora fuori luogo, ma è l'unico posto in cui al momento posso stare in tranquillità. Non esco di casa da esattamente dieci giorni, se ve lo state chiedendo, la risposta è no, non sono sul divano, con cartoni di pizza attorno e i capelli unti. Mi sono lavata!

Scherzi a parte, domani ho l'ultimo esame della mia carriera universitaria e se non fosse per Niall credo che sarei già morta.

 

 

Da: Niall

Babe, stai tranquilla, andrà tutto bene domani, non farti prendere dal panico!”

 

 

Ecco, questo è uno dei tanti messaggi che mi ha mandato, ora è sul palco, per le prove del concerto di questa sera e io... io sono ancora qui con gli appunti tra le mani a mangiarmi le unghie e a farmi mille complessi, tipici degli studenti universitari.

La porta dell'appartamento si apre e Sophia mi fissa scuotendo la testa.

“Sei ancora lì?” dice appoggiando dei sacchetti sulla poltrona.

“Sono ancora qui” confermo.

Condividere la casa con lei è stata un'esperienza fuori dalle righe, eravamo in imbarazzo all'inizio. Si ok, ci conoscevamo già, ma vivere a contatto tutti i giorni con una persona non è la stessa cosa!

Poi però, scherzando abbiamo iniziato ad aprirci un po'. Una sera mentre stavamo mangiando abbiamo scoperto di seguire parecchie serie Tv entrambe, così piano piano siamo finite a ridere e scherzare sui nostri personaggi preferiti di Teen Wolf e a crogiolarci perchè, diavolo, dopo tutto questo tempo non ancora sappiamo chi è A in Pretty Little Liars!*

Dalle cose futili siamo passate piano piano a parlare di cose serie, non sono una ragazza che si lascia andare facilmente a raccontare la propria vita, ma delle volte è più semplice aprirsi con una persona che si conosce da poco, piuttosto che con qualcuno che si conosce da una vita! Forse è per questo che mi sono ritrovata a piangere davanti a lei, un pianto dovuto più allo stress accumulatosi che da altro, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa quando dopo un attimo di smarrimento, lei si è avvicinata ad abbracciarmi.

Sorrido al ricordo e mi alzo per aiutarla a sistemare tutte quelle buste e perchè sono curiosa di sapere cos'ha comprato.

“Hai fatto spese eh?” dico mentre lei mi fa vedere un maglioncino bianco e nero davvero carino.

“Ho avuto una giornataccia, direi che lo shopping è la cura a tutte le malattie e infatti...” mi guarda sorridendo e tira fuori una busta dalla sua borsa.

La fisso curiosa mentre si trattiene dal ridere e “Dunque, potrei avere qualche contatto nei One Direction” dice ridendo mentre mi stende la busta.

La apro sospettosa per poi guardarla incredula, con una mano alla bocca.

“Accidenti, Niall mi aveva detto di riprendere la scena!” dice ridendo.

“Ma sono i biglietti per il concerto di dopodomani in North Carolina” dico ancora incredula.

Lei ride scuotendo la testa prima che io le salti addosso abbracciandola.

“Vi siete messi tutti d'accordo eh?” chiedo.

“Si, è stato divertente! Poi la tua faccia è impagabile, giuro! Saremmo andate comunque da loro ma Niall mi ha detto che vuoi goderti i concerti e allora ti ha fatto arrivare i biglietti, sono a sedere però, io non credo che sarei in grado di resistere al prato!” dice storcendo la bocca in una smorfia.

“Bè è un'esperienza da fare, fidati! Ma comunque non mi sembra il caso di farlo al concerto dei nostri ragazzi, potremmo morire in effetti!” dico ironica.

Scoppiamo a ridere per poi sederci sul divano e “Scusa se sono tornata così tardi, ho incontrato mia sorella e ho cenato con lei, tu hai mangiato?” chiede sorridendo.

Io annuisco e “Non ti preoccupare, non devi di certo chiedermi scusa” dico sorridendo.

Ci sistemiamo meglio e guardiamo l'orologio, poi automaticamente come ogni sera accendo Skype e aspettiamo.

E' diventata ormai una routine per noi, aspettiamo che sullo schermo appaia una chiamata in arrivo e ci fondiamo contente a rispondere, per parlare un po' con Liam e Niall.

Perchè ci si può stancare durante la giornata, ci si può incazzare, ci si può annoiare o altro, ma il momento migliore è sicuramente quando due sorrisi sinceri si aprono davanti a noi e “Eccoci” sentiamo dalle casse del computer.

Ho sempre pensato che le storie a distanza fossero una finzione, perchè andiamo, come si può stare mesi senza vedere l'altra persona?

Eppure in queste settimane mi sono accorta che l'amore, quello vero, non ha distanze.

Sembra una frase fatta, eppure è realmente così, il cuore batte anche più forte alcune volte, c'è sempre quell'ansia di rivedere la persona amata, cosa che molte volte non si trova nelle storie quotidiane.

Certo, la maggior parte delle volte è difficile avere un oceano di distanza dalla persona che ami, non sono ipocrita e non starò a dire che non piango la notte, a volte anche il giorno e che non mi manca, anzi... mi manca come l'aria, ma va bene così, perchè è Niall e per lui farei di tutto.

C'è una frase che ho sempre amato e che dice:


 

Imparai che quando un muro si presenta sul nostro cammino è per una ragione, Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo**

 

 

Ecco, per me questa è una verità assoluta, in qualsiasi cosa, se alla fine di un percorso tortuoso e pesante c'è la felicità, allora perchè arrendersi?

Si stringono i denti, ci si fa carico di ogni cosa che può esserci utile e si scalano quegli ostacoli.

E se il mio ostacolo è la lontananza, affronterò quella, con le unghie e con i denti, perchè Niall ne varrà sempre la pena.

“Sei pronta per domani?” chiede mentre mi riscuota dai miei pensieri e scrollo le spalle.

“Ma dai, hai studiato, vedrai che andrà benissimo!” dice Sophia al mio fianco.

“In realtà ora sa più lei gli argomenti che io!” dico facendo ridere i ragazzi.

“Questo solo perchè è la mia ragazza” dice Liam facendomi poi la linguaccia.

Rimaniamo a ridere un po' e loro ci raccontano la loro giornata, tra qualche ora saliranno sul palco e sono come sempre elettrizzati, noi li guardiamo sognanti e orgogliose di quello che fanno e di quello che sono.

“Comunque” dico richiamando l'attenzione.

“Dopo domani ci vediamo!” urlo facendoli scoppiare a ridere.

“Le hai dato il biglietto?” dice Niall contagiandoci con la sua risata.

“Si, mi sono dimenticata di riprenderla ma la sua faccia era pazzesca!” mi prendono in giro per un po' come se io non fossi lì, con tanto di braccia incrociate e sguardo corrucciato.

“Dai amore, noi scherziamo!” dice Niall teneramente e per quanto mi sforzi, il cuore non riesce a non tremare ogni volta che mi chiama amore.

“Domani impegnati all'esame, altrimenti niente concerto!” dice Liam con fare da papà.

“Si, daddy!” dico facendogli una pernacchia.

“Ora amore, trovati qualcosa da fare e lasciamo un po' soli Soph e Liam, su!” dico alzandomi e lasciando un bacio sulla guancia della ragazza al mio fianco, che mi sorride grata.

So che questa settimana è stata dura per lei e che Liam le è mancato tanto, così ogni sera cerchiamo di lasciarli qualche minuto da soli, se così si può dire.

“Ok, ok, vado in corridoio e ti chiamo” dice mandandomi un bacio velocemente.

Liam mi saluta con un sorriso e poi mi avvio verso la “mia” stanza.

Mi siedo sul letto, accendo la luce soffusa sul comodino e aspetto la chiamata di Niall, che non tarda ad arrivare.

“Piccola” dice a bassa voce.

“Dove sei?” chiedo chiudendo gli occhi.

“Sono sgattaiolato fuori dalla stanza, ma non posso farmi vedere qui, così mi sono nascosto dietro una colonna alla fine dell'ala in cui ci troviamo” dice mantenendo quel tono basso e rassicurante.

“Ormai conosci tutti i nascondigli di quell'albergo” dico facendolo ridacchiare.

Restiamo qualche minuto in silenzio, mi fermo ad ascoltare il suo respiro regolare e “Mi manchi” sento dall'altro capo del telefono.

Sembra rassegnato e io mi mordo il labbro inferiore prima di rispondere con un “Mi manchi tanto anche tu”.

Ma so che tocca a me rassicurarlo, così “Ma tra qualche giorno ci vediamo e poi mi rispedirai a Londra a calci per quanto ti darò fastidio” dico ridendo.

“Mmh, si può essere!” dice facendo finta di essere serio.

“Ehi” lo rimprovero “tu dovevi dire... no amore, tu non mi dai mai fastidio!” dico scimmiottando la sua voce.

Lui scoppia a ridere, forse troppo rumorosamente perchè poi lo sento imprecare sottovoce.

“Ti hanno scoperto?” chiedo preoccupata.

“C'è qualche fan all'inizio del corridoio, ma c'è Paul, non possono avvicinarsi!” dice.

“Le hai salutate? Lo sai che per loro è importante!” rispondo.

“Certo che le ho salutate amore, per chi mi hai preso?” dice fingendosi offeso.

“So che sei meraviglioso, non preoccuparti!” dico sorridendo.

“Adoro quando mi fai i complimenti!” dice facendomi ridere.

“Lo so! Ora devo staccare però, tu hai un concerto e io devo dormire altrimenti domani non mi ricorderò nulla!” dico dispiaciuta.

“Hai ragione, però prima devo farti una domanda importante!” dice serio.

“Che succede?” chiedo preoccupata.

“Mi ami?” dice teneramente e io sorrido.

“Certo che ti amo!” rispondo dolcemente.

“E... e quanto mi ami?” dice con voce da bambino.

“Mmh... facciamo così, ti amo all'infinito più settecentomilacinquecentomilionidimiliardi di liquirizie Haribo” dico facendolo ridere.

“Quanto siamo scemi da uno a dieci?” dice continuando a ridere.

“Tanto amore, effettivamente ho sempre pensato che ci mancasse qualche rotella!” dico godendomi il suo buon umore.

“Dai, metti il pigiama che ti canto qualcosa per farti addormentare” dice e io annuisco anche se lui non può vedermi.

Cantare per me prima di dormire è qualcosa che ci fa sentire più vicini, così ogni sera mi metto a letto lasciando che la sua voce mi accompagni durante la notte.

“Sogni d'oro” dice mentre io già sento le palpebre pesanti.

“Ti amo” rispondo solo, poi chiudo gli occhi e mi lascio trasportare nel mondo dei sogni.

 

 

 

 

Pov di Niall

 

Chiudo il telefono quando sento il suo respiro regolarizzarsi, sorrido e mi alzo dal pavimento, passo una mano sui pantaloni e mi dirigo verso la mia stanza.

Liam è steso sul letto a fissare il soffitto, mi avvicino piano a lui e mi stendo a qualche centimetro da lui.

Liam in questi quattro anni di One Direction è sempre stato quello che si è preso costantemente cura di tutti noi, non parla mai a sproposito, ha sempre qualcosa di importante da dire o da consigliarti ed è per questo che quando lui è giù noi ci preoccupiamo più del lecito.

“E' tutto ok?” chiedo.

“Si, stavo solo pensando a quanto siamo fortunati a fare quello che facciamo” risponde accennando un sorriso.

“Già, io non mi immagino a fare nient'altro!” dico serio.

“Sai, a volte mi chiedo se è questa la cosa giusta, ma poi penso alla musica, ai concerti, a chi ci sostiene costantemente e cavolo Niall, ti rendi conto dove siamo arrivati?” dice girandosi a guardarmi.

Sorrido e annuisco “Mi sembra surreale alcune volte” dico sincero.

“A chi lo dici, io spero che duri ancora per molto” dice dando vita alle sue parole.

Lo abbraccio e mi lascio coccolare da lui, forse delle volte, agli occhi degli altri le amicizie nella band possono sembrare equivoche, ma siamo soltanto ragazzi come gli altri, con dei sentimenti reali, non siamo di certo bambolotti di plastica.

“Durerà per tanto tempo, fidati!” dico facendolo ridacchiare.

“Ora prepariamoci, abbiamo una folla da far divertire!” dico balzando giù dal letto.

Il concerto è in assoluto la parte più bella di quello che facciamo, ci divertiamo come pazzi e ci sentiamo amati da ogni singola persona accorsa per sentirci cantare.

“Hai ragione, il palco è meglio di una medicina per il mal umore!” dice seguendomi al di fuori della stanza.

“Di la verità, sei dispiaciuto perchè domani sera non dormiremo nella stessa stanza!” dico toccandogli la spalla e facendo il drammatico.

“Dannazione, mi hai beccato!” dice prima di aprirsi in un sorriso sincero, uno di quello che piace a Serena. Il solo pensiero mi fa storcere il naso.

“Evita di sorridere così tanto davanti a Serena, grazie!” dico a metà tra lo scherzoso e il serio.

“Cavoli e io che pensavo che dormisse con me!”

“EHIIII! Rimangiati immediatamente quello che hai detto o lo dico a Sophia!” dico stizzito mentre lui continua a ridere.

Scuoto la testa, almeno gli ho fatto passare il mal umore.

Continuiamo a punzecchiarci scherzosamente, faccio finta di tenergli il muso così mi abbraccia da dietro e mi fa girare in tondo ridendo.

“Andiamo Nì, lo sai che io ti prendo solo in giro!” dice teneramente mentre mi appoggia a terra.

“Lo so Payno, ma così ti ho fatto distrarre e ti ho fatto anche ridere!” dico infilando un dito nella sua guancia soffice.

Lui mi sorride grato prima di raggiungere insieme gli altri, per un'altra serata targata One Direction.

 

 

 

 

 

*Teen Wolf e PLL, sono due serie tv americane che io adoro e seguo costantemente,la prima è sui lupi mannari ma fidatevi, è BELLISSIMA! La seconda invece, bè... se vi piacciono i misteri fa per voi!

**La frase è tratta dall'ultima lezione universitaria “Last Lecture” di Randy Pausch, un informatico statunitense, che qualche mese dopo è morto di cancro, se avete la possibilità e la voglia, cercate il video su youtube, è veramente qualcosa che ti lascia dentro un segno.


HELLO PEOPLEEEE!
Come state tutti? Eccomi qui con l'aggiornamento, ho voluto dare rilievo alle amicizie, a quelle create da poco e a quelle durature, dopo il capitolo scorso e la delusione per Jess ci voleva un pò di sana e pura amicizia.
Spero che vi sia piaciuto, è un pò di passaggio ma ci vogliono anche capitoli così!
Vi annuncio che il prossimo capitolo sarà l'ultimo prima dell'epilogo finale.
*si strappa i capelli* questa storia mi mancherà tantissimo!
Nel prossimo capitolo, vi anticipo che ci sarà un salto temporale di 6/7 mesi e... niente, ho deciso di finire la storia perchè altrimenti vi annoiereste tantissimo, credo sia arrivato il momento di mettere un punto anche alla stesura di The Maid, ho cercato di prolungarla perchè ci sono affezionata, ma so che siamo agli sgoccioli, quindi... bè, se vi va ti farmi sapere cosa ne pensate di questo capitolo mi farebbe veramente piacere!

Ah, un chiarimento: per i concerti, so che nella storia ci troviamo a gennaio e il tour nella realtà non era cominciato, ma mi serviva il tour a gennaio, quindi perdonatemi questa mancanza di credibilità! :)
Un bacione a tutti e come sempre trovate i miei contatti Twitter/Ask e Facebook sul mio profilo o nei capitoli precedenti, scrivetemi pure, a me fa piacere!
A presto,
vostra Sere.

 

   
 
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