"Schrei!- Bis du du selbst bist
Schrei!- Und
wenn es das letzte ist
Schrei!- Auch wenn es weh tut
Schrei so laut du
kannst!
Schrei!- Bis du du selbst bist
Schrei!- Und wenn es das letzte ist
Schrei!-
Auch wenn es weh tut
Schrei so laut du kannst- Schrei!"
*Uff…sono già le 7 e mezza…*
Il suono della sveglia riuscì a svegliare Christy, che dormiva beatamente.
Si alzò dal letto di malavoglia, trascinandosi a grandi passi verso l’uscita della sua stanza…
Scese le scale molto lentamente, visto che dormiva ancora, e arrivò in cucina.
Un biglietto appeso al frigo catturò la sua attenzione.
°Amore di mamma, oggi mi hanno chiamata prima per lavoro, quindi sono scappata.
Mi raccomando, non dimenticare il taxi alle 9 oggi.
Ti auguro un buon viaggio, verso le 14 ti chiamo, così mi dici se è andato tutto bene.
Un bacione.
Mamma.°
"ma và…manco un saluto decente…"
Strappò letteralmente il biglietto appeso al frigo e lo gettò con violenza sulla spazzatura.
Non aveva per niente fame quella mattina.
Bevve un bicchiere di succo e risalì le scale per prepararsi.
Si erano già fatte le 8 e non voleva ritardare.
Arrivò abbastanza spossata in camera sua…
Preparò cosa mettersi sul letto e si incamminò verso il bagno per iniziare a prepararsi.
Dopo aver perso tre quarti d’ora tra doccia, trucco e capelli iniziò a vestirsi.
Fortunatamente, 10 minuti dopo, era già pronta per andare fuori casa ed aspettare il taxi.
I capelli perfettamente lisci le ricadevano sulle spalle, lunghi com’erano.
Gli occhi velati di nero e con pesante matita facevano contrasto con i suoi splendidi occhi verde acqua.
Un felpa rossa molto aderente e un po’ scollata le fasciava il petto, e una cravatta nera copriva parte della scollatura.
Per il freddo, sopra di esso indossò una giacca, che la riscaldava un bel po’ essendo di velluto.
Abbinò ad essi una minigonna nera di pizzo con le balze.
Dei pantacollant le coprivano parzialmente le gambe e ai piedi portava le vans nere e rosse comprate pochi giorni prima.
Ovviamente non mancavano orecchini e bracciali, rigorosamente neri.
Era in netto anticipo per una volta.
Uscì fuori casa e si sedette sopra l’enorme trolley in attesa del taxi.
8.45
"Uff, ma quando arriva sta cazzo di macchina gialla?"
Guardava l’orologio impaziente.
"Cazzo che freddo…"
Mise le mani nelle tasche della sua giacca per evitare che andassero quantomeno in cancrena.
Con stupore, dalla tasca destra estrasse un pezzo di carta.
"Tòh…ma questo è il numero di Tom…"
Un sorriso si fece strada sul suo viso.
"Lo chiamo? Non lo chiamo…lo chiamo! No no, non lo farò…o si? Naaaa…"
La sua ragione era pervasa da mille indecisioni.
Era come…isolata…dal resto del mondo.
Il suono di un clacson la riportò coi piedi per terra.
"signorina, non mi faccia perdere tempo, suo padre mi ha pure raccomandato di essere puntuale…"
La rimproverò il taxista.
"Uh? Oh, si, sto arrivando."
Prese di fretta il trolley nero e, aiutata dall’uomo, lo caricò sull’auto.
Dopo averlo sistemato per bene salì a bordo.
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
"Albero, albero, cassonetto, albero, albero, albero, cassonetto, casa, albero…"
Le figure scorrevano veloci fuori dal finestrino.
Una leggera pioggia ricopriva il cielo, carico di nuvoloni grigi.
"Signorina è da un ora che ripete sempre le stesse cose, si sente bene?"
"Ah, ehm…si, è che…mi annoio a morte, uff…"
"Capisco…"
"Quanto ci vuole ancora?"
"Un bel po’…"
"Un bel po’ quanto?"
"Saperlo non la farebbe stare meglio, mi creda."
"Ah, allora non me lo dica, preferisco rimanga avvolto nel mistero."
Cominciò a tamburellare con le dita sulla maniglia dello sportello.
All’improvviso un illuminazione.
"Il numero del rasta!" Urlò sgranando gli occhi e sorridendo.
L’autista inizialmente sussultò per lo spavento, poi si calmò, continuando a guidare ascoltando la radio.
°Ciao bel rasta…come stai? Io sto per arrivare a Magdenburgo…spero potremmo vederci una volta raggiunta la città.
Bacioni.
La ragazza dagli Occhi Verdi°
*Attendere…invio messaggio in corso…*
*Messaggio inviato.*
Christy sorrise e si morse il labbro inferiore, ansiosa.
Istant Karma risuonò nel cellulare, come avviso di un nuovo messaggio.
° Ciao bellissima…
Io sono già a Magdenburgo…e ti aspetto da quando sono arrivato ;)
Finalmente potremmo vederci…
Baci,
il tuo rasta preferito. ;) °
° Chi ti dice che sei il mio rasta preferito?
E poi, se ci tenevi tanto a vedermi, potevi anche chiamarmi…
:D
No? °
° Io sono il rasta preferito di tutti!
E poi, non riuscivo a chiamarti, sono troppo un timidone! °
° Tom Kaulitz timidone?!?
Ah, se tu sei timido, io sono Miss Germania! °
° Potresti…
Sei davvero molto bella…°
° Eeeh…
Non fa per me…
Comunque mancano solo 10 minuti :D °
° Benissimo.
Finalmente potrò rivedere quei fantastici occhi verdi…°
° Non un semplice verde, ma un verde mare…U_U°
° :) meglio precisare…mi sembra giusto…°
"signorina, siamo arrivati finalmente…ecco l’hotel."
° Sono già arrivata…°
° Dimmi il nome dell’hotel in cui stai, così vengo adesso…°
° Hotel ***** …°
° Toh’…siamo vicini di Hotel…°
Christy scese dal taxi e, presa la valigia, entrò nell’hotel, ovviamente non prima di aver salutato il gentile taxista.
Arrivata nella hall sgranò gli occhi: era abituata al lusso, ma quest’hotel era favoloso anche per lei.
L’enorme hall illuminata le fece brillare gli occhi.
I divani in pelle rendevano ancora più brillante il posto.
L’enorme lampadario di cristallo copriva quasi mezzo soffitto.
In fondo la stanza, la reception di legno e acciaio neri spezzavano con i colori dell’ambiente.
Christy si avvicinò piano, come se avesse paura di rovinare qualcosa di così tanto perfetto.
"ehm…scusi…"
DLIN. Suonò il campanello presente sul banco.
"si? Mi dica."
"Io…io avrei una stanza prenotata…"
"Nome?"
"Mayer, Christy Mayer."
"Uhm…Mayer…vediamo…
ah ecco! Stanza numero 367, settimo piano ^_^"
"Ehm…gr-grazie…"
"Di niente signorina!"
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Aprì la porta numero 367.
Quello che vide fu sbalorditivo.
Una stanza enorme, con colori pastello che andavano dal rosa al celeste.
Un letto con le coperte blu si trovava vicino una scrivania di mogano.
Il bagno era piastrellato di celeste, con i vari servizi in porcellana bianca.
Non mancava niente a quella stanza, compresa anche di minibar e una piccola cucina.
La ragazza posò la valigia sul letto e aprì un po’ l’enorme vetrata coperta da tende azzurre dai bordi bianchi.
Un fresco venticello la assalì, facendola rabbrividire.
Entrò in bagno per sistemarsi un po’ il trucco e i capelli e poi scese di nuovo nella hall.
Si era messa d’accordo con Tom prima, lui sarebbe venuto a prenderla fra esattamente 10 minuti.
Puntuale come un orologio svizzero, ecco presentarsi il chitarrista in tutta la sua bellezza.
Sorrise e in modo molto audace si avvicinò a Christy.
"ciao, occhi verdi…"
Le baciò la guancia.
"ciao, Kaulitz…"
Ricambiò anche lei con un bacio.
"sei esattamente come ti ricordavo, uno splendore…"
"grazie Kaulitz, anche tu non sei niente male…"
"chiamami Tom…Kaulitz mi sa di vecchio, è troppo formale."
"tu puoi continuare pure a chiamarmi occhi verdi, ma il mio nome è Christy, in realtà."
"ok…occhi verdi…cosa vogliamo fare?"
Ovviamente questa domanda non poteva che essere accompagnata da una leccata di piercing da parte del rasta.
"io vorrei andare a visitare Magdenburgo, è la prima volta che ci vengo qui…"
"beh, hai trovato la guida perfetta! Io sono un esperto tedesco…"
"e mi sembra anche normale che tu conosca questa città…"
"da dove vogliamo iniziare, occhi verdi?"
"da dove dici tu, Tom"
Così dicendo, uscirono insieme dall’albergo per cominciare a visitare il centro della città.
Nessun bisogno della Cadillac stavolta, l’hotel era in pieno centro.
"allora…parlami un po’ di te…"
Christy si rabbuiò di colpo.
Non doveva chiederglielo…
Nemmeno accennarglielo.
Ma come poteva sapere?
Non poteva, ecco.
Tom se ne accorse.
"ho…ho detto qualcosa di sbagliato?"
Christy lo guardò negli occhi.
Una lacrima nera le colava nella guancia, ma fece in tempo ad asciugarla, prima che il rasta potesse accorgersene definitivamente.
"n-no…non ti preoccupare…è tutto passato…"
"guarda che se non ne vuoi parlare non fa niente…non ti obbligo a farlo…"
"beh…diciamo che non è una bella storia quella della mia vita…ma non mi sento pronta a parlartene…fa ancora male la ferita…scusa…"
Abbassò lo sguardo.
"ehi…"
Le alzò il viso molto dolcemente.
Christy non poté fare a meno che guardarlo negli occhi…
Quei bellissimi occhi verdi che si mischiavano a quelli castani del chitarrista.
"se non vuoi parlarne non lo fare…aspetterò che tu ti senta pronta…:)"
"grazie Kaulitz…"
Un sorriso amaro nacque sul suo viso.
"allora occhi verdi, che ti va di fare adesso? È già da un bel po’ che giriamo senza meta…"
"beh…io opterei per uno spuntino…ho una fame…"
"tesoro, mi hai letto nel pensiero sai?"
"uhm…lo immaginavo…infondo…sei Tom Kaulitz!"
"e con questo??"
"beh…Tom Kaulitz detto anche pozzo senza fondo con uno scopino in testa!"
"ah…davvero? Ti sei rovinata dicendolo, sai?"
"ah si? E perché, di grazia?"
"perché adesso morirai dalle risate…"
"non mi sembra una cattiva cos…oh no…oooh no…"
"oooh si…buahahah…"
Tom cominciò a farla il solletico, sapendo benissimo che ne soffriva, e Christy rideva a più non posso…
"ahahah…basta Tom…ti preg…ahahah!"
"eh no cara…mi hai dato dello scopino…"
"eheheh…b-basta…eheheheh!"
La ragazza si avvicinava sempre di più al muro…
"ahahahah…sei cattivo T-Tom…oddiooo!"
"eheh…sono bravissimo a fare solletico alle persone io!"
"non av-avevo…ahahah…d-dubbi…ahahah!"
Mentre indietreggiava inciampò su un po’ di pavimento rialzato che si trovava in quel marciapiede finendo spalle al muro.
Tom, non aspettandosi questo strano scherzo del destino, perse l’equilibrio, grazie anche ai suoi pantaloni extralarge, e finì addosso a Christy, bloccandola alla parete.
Adesso i loro nasi erano in contatto.
Le loro labbra distanti un soffio l’una dall’altra.
Si guardarono negli occhi, mentre ancora ridevano per il loro giocherellare.
Le risate andavano lentamente scemando…
Il loro respiro si faceva più caldo, più intenso…
Christy non faceva che fissare negli occhi il rasta.
Lui altrettanto.
Con una mano accarezzò una sua ciocca di capelli…mentre Tom portava le sue grandi mani nei fianchi della ragazza…
Stavano quasi respirando la stessa aria…
Le loro labbra si stavano per incontrare…
Quando…
"oh…Samy Deluxe…"
*porca puttana che sfiga del cazzo che ho…*
"eh, ehm…è la mia suoneria…"
Tom rispose allo squillare del cellulare.
"pronto?"
Sbuffò.
"amore…dove cazzo sei?!?!"
"ehm…chi parla??"
"non fare lo stronzo Tomi…se mi stai mettendo le corna giuro che dico tutto…"
"no no no…è che…che…"
Guardava nervosamente Christy, che ricambiava con uno sguardo molto interrogativo.
"senti, tu non puoi tradire la figlia del capo della Universal, chiaro? Papi si arrabbierà molto se solo venisse a sapere che mi stai facendo soffrire…"
"tu non soffri, tu vuoi soltanto tutto, stupida bambina viziata…"
"non ti permetto di parlarmi così, Kaulitz…sai che non puoi…"
"maledetto il giorno che sono andato a letto con te solo perché mi piaceva la tua quarta rifatta…"
"mi dispiace tesoro…sei senza via d’uscita…stasera ci vediamo al solito posto e alla solita ora?"
"vaffanculo troia…"
"come prego?"
"certo tesoro…visto che non ho altra scelta…"
"ok, perfetto! Ciao Tomi…baci baci."
Il rasta le chiuse il telefono in faccia ringhiando e borbottando parole incomprensibili.
*stronza…solo Bill può chiamarmi Tomi…brutta puttana del cazzo…*
"ehm…tutto bene?"
*lei si che ha una voce da angelo…*
"s-si si…era…era David…"
"beh, strano che chiami David tesoro…"
"oh beh, sai com’è, scherziamo sempre noi due ^^’’ "
"certo…se lo dici tu…
Andiamo a prendere qualcosa da mangiare o vogliamo ammuffire qui?"
"eh…andiamo dai…che mi è venuta una fame…"
"tanto per cambiare, scopettino!"
"vuoi che ricomincio?!?"
La guardò con aria di sfida.
"no no per carità…andiamo và, che è meglio…"
Quel sorriso brillante lo faceva stare molto meglio.
Si avviarono verso il Mc Donald’s più vicino…
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Ed ecco i ringraziamenti!
A:
smallpunkrock: Sono contenta che cominci a capire l'intreccio della storia...e sono soprattutto contenta che ti piaccia! Continua a seguirmi...un bacione!
angeli neri: Grazie mille dei commenti! Sono contenta che ti piaccia la mia fanfiction...è la prima con sfondo drammatico che scrivo! Un kiss!
Volturina: Che bello che piace anche a te questa storia! Sono davvero contenta =D
martinaTH4e: Grazie tantissime anche a te per il commento, continua a leggerla se vuoi!
Siete mitiche...vi adoro!