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Autore: SheilaPhoenix    05/10/2014    2 recensioni
Sono passati degli anni dalla fine della guerra, Sasuke dapprima tornato a casa decise di tornare a vivere fuori dal villaggio della foglia.
Sakura forse per il troppo dolore si ammalò di cuore, lasciando sola una bambina di cinque anni che all’età di sei vorrà incontrare per la prima volta suo padre.
Di lui sapeva solo il nome Sasuke Uchiha..
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Sorelle.

Mikoto era ferma avanti a quella grande porta di legno, fissava il ventaglio che era inciso sopra alla porta ricordandosi che la mamma aveva detto una volta che quello era il simbolo del clan Uchiha.
Il grande Clan Uchiha, la famiglia del papà che non c’era più proprio come la mamma.
Prendendo un grande sospiro Mikoto alzò la mano per bussare, ma questa rimase ferma chiusa a pugno a mezz’aria.
A dir il vero non aveva mai visto suo padre in vita sua, una volta ci stava riuscendo ma la mamma l’aveva fermata in tempo.
 
Inizio Flashback :
<< Tsubaki aiutami a prendere quella foto che mamma tiene in camera sua >>.
Mikoto aveva costretto Tsubaki alla sola età di quattro anni e mezzo di tentare un colpo fortunato e di rubare la cornice del team sette che Sakura teneva sul comodino, questa era spiega zatta perché nascondeva prorpio la figura di Sasuke.
Lei aveva sempre parlato di papà, avvolte bene avvolte male, ma evitava di farle guardare quella foto perché le faceva male.
<< E se poi si arrabbia ? Avanti stiamo parlando di.. >>
<< Non avere paura. Andiamo >>.
Insistette Mikoto afferrando la mano di Tsubaki e trascinandosela in camera della mamma, vivevano insieme con Tsunade la quale la maggior parte delle volte non la vedevano mai per il suo lavoro, anche Sakura lavorava e allora zio Naruto si prendeva cura di Mikoto con Hinata, i due non avevano figli ed erano più che felici di poter prendersi cura della piccola Uchiha.
Tsubaki fece il palo mentre Mikoto si allungava a prendere la cornice, così quando questa finì tra le sue mani tremanti la curiosità era salita alle stelle.
<< Presa >>.
Urlò lei contenta, Tsubaki entrò immediatamente nella camera, anche lei voleva vedere Sasuke.
Insieme tolsero la cornice e preso un gran sospiro iniziarono a spiegazzare la foto, ma prima che potessero vedere il viso di Sasuke la mano di qualcuno sfilò via dalle loro piccole man quella foto.
Sakura le guardava un po’ arrabbiata, Mikoto sbiancò mentre Tsubaki si nascondeva dietro alla sua schiena.
Quella sera Sakura aveva pianto tutta la notte avanti alla foto del team sette, il viso di Sasuke le faceva ancora quell’effetto.
 
Fine Flashback :
‘’ E se è grasso senza capelli e ha pochi denti ? E se è spaventoso ? ‘’.
Si ripeteva mentalmente Mikoto tremando, ma ormai lei era li e la voglia di conoscere suo padre era forte, quando sentì la porta aprirsi Mikoto si andò a nascondere velocemente dietro ad un albero, un uomo bellissimo a torso nudo uscì dalla casa con una katana tra le mani.
<< Wow è lui il mio papà ? >>.
Sussurrò osservando i muscoli ben messi in vista e i lineamenti perfetti, aveva tutti i capelli in testa e non era grasso come lo immaginava lei, Sasuke si guardò attorno sentendosi osservato sfoderò subito la sua Katana guardandosi bene attorno.
<< Chi sei, fatti vedere ! >>.
Disse ad alta voce mostrando i denti perfettamente bianchi.
<< Hai anche tutti i denti apposto >>.
Urlò Mikoto uscendo fuori dal suo piccolo nascondiglio e facendo svolazzare alcune foglie, Sasuke abbassò subito l’arma notando che era solo una bambina e la guardò un po’ confuso, Mikoto si premette le mani avanti alla bocca abbassandosi di nuovo e nascondendosi.
<< Esci fuori >>.
Disse Sasuke con voce calma, del resto era solo una bambina.
<< S-si >>.
Mikoto fece come le era stato chiesto e uscì dal nascondiglio,si avvicinò all’uomo arrossendo.
<< Come ti chiami >>.
<< M-Mikoto >>.
Disse con voce tremante, Sasuke la guardò bene.
Era incredibile come quel viso gli ricordasse tanto Sakura, scosse la testa per non pensarci e si abbassò per guardare quegli occhi neri, tra i capelli color notte vi era una foglia, la tolse e guardò ancora la bambina.
<< Come mai sei qui >>.
Disse con calma, perché non riusciva a levarsi dalla testa l’immagine di Sakura ?
<< Perché tu sei il mio papà >>.
Disse Mikoto non resistendo più e abbracciandolo per le possenti e forti braccia.
Sasuke lasciò cadere la sua Katana e rimase a bocca aperta.
<< No aspetta.. Io non sono.. E’ impossibile, io.. >>
<< mamma.. Mamma era Sakura Haruno >>.
Disse subito la bambina stringendo ancora più forte il padre, si era detta mille volte come avrebbe reagito una volta trovatasi al suo cospetto, Beh..Ora lo sapeva.
Mikoto si staccò dal padre che continuava a fissarla con occhi carichi di sorpresa, era Shoccato da quella rivelazione e pensandoci bene la bambina sembrava avere sui sei anni, e lui e Sakura si erano lasciati esattamente sei anni addietro.
Ora ne avevano ventisei.
<< Possiamo entrare ? ho bisogno del bagno >>.
Disse Mikoto puntando il dito verso la porta della casa, Sasuke si perse nei suoi ricordi.
 
Inizio Flashback:
Sasuke si svegliò per la prima volta da solo nel suo letto, cercò con gli occhi la figura snella e perfetta di Sakura e la vide in piedi di fronte a lui, forse voleva andare a cercare delle erbe medicinali fuori, Sakura aveva continuato a studiare medicina grazie ai libri che Tsunade le aveva portato e che ora giacevano accanto al loro letto.
<< Sakura ? >>.
Chiese confuso.
<< Come mai non sei a letto ? >>.
La rosa lo guardò con occhi colmi di lacrime, poi la domanda.
<< Sasuke, io voglio chiederti una cosa >>.
<< Dimmi >>.
Sakura respirò a fondo prima di parlare.
<< Ricordi che un mese fa mi chiedesti di venire a vivere con te fuori da Konoha ? >>.
Il moro annuì non capendo dove quella ragazzina stava andando a parare,avevano vent’anno ed erano ancora due ragazzini infondo.
<< Sai,io ti seguì ben volentieri perché l’amore mi ha accecata.. Ma ora Sasuke  sono io a chiedertelo vieni via con me, torniamo assieme a Konoha >>.
Sasuke si alzò dal letto ed infilò un paio di pantaloni rimanendo in silenzio, si avvicinò a Sakura mettendole una mano sulla guancia.
<< Ma che dici ? >>
<< Sasuke, io voglio tornare al nostro villaggio dai nostri amici, dalla mia famiglia..Mi mancano e voglio andarci con te.. Non voglio aspettare che qualcuno viene a trovarmi, voglio vivere con tutti gli altri e con te >>.
Il moro scosse la testa.
<< Sakura perché solo ora ti sei resa conto di tutto questo ? Non stai più bene con me qui ? >>.
Domandò lui confuso.
<< Non è questo Sasuke. Io con te ci verrei in capo al mondo, ma non capisci che per te ho lasciato tutto e tutti? Ho bisogno del mio lavoro, e dei nostri amici.. Sasuke perché sei così egoista ? >>.
Sasuke abbassò lo sguardo, portare via Sakura aveva fatto del male solo a lei.
<< Ascolta, Sakura io ti chiesi di venire con me e tu hai scelto di seguirmi.  Con il tempo sei diventata l’unico senso della mia vita, abbiamo parlato insieme persino di figli, come puoi cambiare idea così all’improvviso ? >>.
Disse sperando di farle cambiare idea.
<< Perché i nostri figli se mai li avremo un giorno non possono vivere isolati dal mondo.. Hanno bisogno di conoscere gente nuova e solo in un villaggio possono farlo, andando in accademia >>.
<< Io ti ho detto che posso insegnare loro tutto quello che so >>.
Disse Sasuke alzando un po’ la voce.
<< Sasuke ma non capisci ? Voglio i miei amici e voglio te nella mia vita >>.
Diceva Sakura tra le lacrime, Sasuke rimase fermo avanti a lei senza capire come comportarsi.
<< Ricordi quella volta che avevi prenotato ad un ristorante dove tu amavi tanto andare a mangiare con la tua famiglia ? Ricordi come ci hanno cacciati perché non volevano a tavola i traditori ? E ricordi quante volte dopo che ci siamo messi insieme sei stata chiamata ‘’ Traditrice ? ‘’ >>.
<< Si, io ho sempre detto che andava bene e quella sera non avevo fame >>.
Ricordò lei.
<< Non era così..I tuoi occhi hanno detto il contrario per questo decisi di portarti via >>.
Sakura rimase in silenzio.
<< Sasuke, se deciderai di non seguirmi io andrò via.. E questa volta sarà la fine per noi due non tornerò indietro >>.
Sussurrò Sakura.
<< Allora ti auguro di essere felice >>.
Disse lui chiudendo gli occhi, non riusciva a tornare in un posto dove non lo accettavano del tutto e dove non volevano il suo perdono, Sakura starebbe stata meglio senza di lui.
<< Bene.. Addio Sasuke >>.
I due si baciarono dolcemente, poi quando Sakura staccò le labbra da quelle di Sasuke gli mise due dita sulle labbra sfiorandole per l’ultima volta.
<< Ti amo >>.
Sasuke non rispose, la guardò andare via e chiudere la porta della loro stanza, sperò che l’aprisse di nuovo e che gli dicesse che aveva cambiato idea poi avrebbero fatto l’amore su quel letto che gli aveva visti complici di molte sere piene di passione.
Ma lei non era tornata.
<< Ti amo anch’io >>.
Disse nel silenzio e nel vuoto della sua stanza.
 
Fine Flashback :
Sasuke tornò con la mente alla realtà quando sentì la mano di Mikoto che aveva iniizato a strattonarlo.
<< Allora ? Entriamo  >>.
Chiese per la seconda volta, Sasuke annuì costringendosi a riprendere la sua Katana e a far entrare quella bambina in casa, la vide catapultarsi nel bagno una volta che gliela aveva indicato e sperò che dopo, quando la piccola fosse uscita di nuovo gli avrebbe detto che era tutto uno scherzo, che lei era li solo per consegnargli dei biscotti e poi andarsene via.
Ma non lo fece, Mikoto uscì dal bagno e rimase in piedi di fronte a lui a guardarlo intimorita.
<< Allora.. Hai sei anni giusto ? >>
Chiese lui guardandola meglio.
<< Si. Sei anni >>.
Ripeté la bambina arrossendo e sentendosi improvvisamente a disaggio.
<< Per quando tempo vuoi fermarti qui da me ? Non sei un po’ piccola per fare dei viaggi da sola e poi mi meraviglia che Sakura ti abbia lasciata andare.. A proposito Come sta ? >>
Chiese lui aspettandosi una risposta immediata, ma gli occhi di Mikoto si riempirono di lacrime e improvvisamente il viso tranquillo che assomigliava molto al suo si rabbuiò.
<< Aspè non piangere, non ti stavo sgridando >>.
Disse Sasuke entrando nel panico, lui non  sapeva come comportarsi con i bambini, figurati con una bimba che diceva ‘’ Ehi ciao, io sono tua figlia ‘’Si sentiva un po’ spaesato.
<< Mamma è morta un anno e mezzo fa >>.
Disse Mikoto lasciando Sasuke senza parole, nella stanza tutto sembrò fermarsi persino il cuore di Sasuke sembrava essersi rotto all’improvviso, non ci poteva e non voleva crederci.. Sakura non poteva essere morta, ma perché una bambina così piccola doveva mentire su una cosa così importante ?
Sasuke sentì quasi un nodo alla gola, e il suo umore era diventato nero un po’ come il cielo in quel momento che non era per niente bello e che sembrava sull’orlo di un acquazzone improvviso.
Ecco Sasuke quella mattina si era svegliato pensando che forse sarebbe stata una bella giornata, ma un fulmine a ciel sereno di nome Mikoto si era presentato a casa sua dicendo di essere sua figlia, ed ora il cielo era grigio.
<< Mamma si è ammalata di cuore.. E non c’è l’ha fatta più >>.
Disse ancora Mikoto.
<< Scherzi vero ? Dai dimmi la verità dov’è ora ? Per caso è nascosta qui fuori da qualche parte e sta aspettando che io esca a cercarla ? Ha fatto tutto questo per convincermi a tornare ? >>.
Mikoto sentì gli angoli degli occhi che avevano iniziato a pungere, mentre delle calde lacrime le rigavano il volto.
<< Non è uno scherzo, sei cattivo >>.
Urlò improvvisamente coprendosi gli occhi con le mani, a lei non piaceva dire che la mamma era morta e ora che suo padre le aveva dato della bugiarda si era pentita di essere andata a cercarlo.
Mikoto prese velocemente lo zaino che aveva lasciato sul tavolo e cercò di scappare via da quella casa, Ma Sasuke glielo impedì.
<< Dove vai ? Fuori sta iniziando a piovere e ora sei sotto la mia responsabilità >>.
Disse lui con calma, non poteva urlare contro quella bambina.
<< Lasciami sei brutto e cattivo >>.
Disse lei dandogli un calcio sul ginocchio e scappando dalla sua stretta, Sasuke fu impressionato da tanta forza nonostante fosse così piccola e dalla determinazione, aveva preso da Sakura.
Mikoto uscì dalla casa mentre fuori aveva inizato a piovere, il fango che si era già creato a terra le sporcava i vestiti, scivolò in una pozzanghera e si sporcò il viso.
<< Mikoto >>.
Sasuke la raggiunse e l’afferrò per le braccia sollevandola da terra.
<< Ti sei fatta male ? Ehi ! >>.
Forse era rude con lei, ma non sapeva come comportarsi, la notizia lo aveva messo sotto shock e sapere che Sakura era morta lo stava stressando ancora di più.
La trascinò di nuovo in casa tenendola ferma per il braccio, quando richiuse la porta alle sue spalle ormai Mikoto aveva smesso di piangere.
<< Mi dici una cosa ? >>
Mikoto acconsentì con il capo.
<< Questo comportamento l’hai ereditato da tua madre >>.
Affermò lui guardandola serio.
<< No, la mamma diceva sempre che assomigliavo a te. E sapeva anche che tu non saresti tornato ma che se ci avrei lavorato sopra mi sarei fatta seguire >>.
Sasuke tirò su un piccolo sorriso sulle labbra.
<< Vai a lavarti il viso. Dopo parliamo di questa cosa >>.
<< E torniamo a casa insieme ? Devo tornare da mia sorella >>.
Confessò Mikoto guardandolo negli occhi, Sasuke si sentì smarrito com’era possibile ? Sakura aveva un’altra figlia probabilmente con un secondo uomo, non poteva crederci era la terza cattiva notizia che aveva ricevuto quella mattina.
Forse faceva bene a non svegliarsi mai e continuare a restare tutto il giorno a letto, o forse non si era mai svegliato e quello era solo un incubo ?
Era così, ma quando si pizzicò la guancia il dolore gli indicò che era tutto vero.

  
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