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Autore: MysteriousSx    05/10/2014    2 recensioni
iCarly è finito, dopo la partenza di Carly.
Al suo ritorno però, lei e Freddie si sono messi insieme, e Sam si è diretta a Los Angeles.
Ora, Carly e Freddie stanno per sposarsi .
Un giorno normale, uno qualunque, Freddie riceve una telefonata.
Una telefonata da Sam.
Tutto normale, aveva pensato all’inizio, forse aveva solo voglia di risentirlo.
Ma dietro quella telefonata, si nasconde il futuro di entrambi i giovani.
Volete sapere quale?
Aprite questa storia allora. Forza non siate timidi …
Dal testo:
“Nonostante l’avesse quasi sempre odiato durante la loro amicizia, quegli occhi l’avevano sempre affascinata.
Avevano qualcosa di attrattivo, di magnetico.
Freddie si perse di nuovo nel suo sguardo, lucido di lacrime che ancora dovevano cadere.
E piano piano, gli occhi di entrambi si chiusero, e meccanicamente i loro volti si avvicinarono”
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlotta 'Carly' Shay, Fredward 'Freddie' Benson, Nuovo personaggio, Samantha Joy 'Sam' Pucket, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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“Ti prego non guardarmi così!” disse Sam, piangendo, perché Freddie la stava guardando in modo confuso e scioccato allo stesso tempo.
La sua amica, dura e insensibile… aspettava un bambino?
Freddie deglutì.
Non sapeva che dire.
Cosa si diceva in questi casi?
“Sam… io…”
“La… la vuoi una tazza di caffè?” disse Sam debolmente, tirandosi su a sedere sul letto e asciugandosi le lacrime.
“S…si, grazie!”
“Dai, vieni…”
Sam si incamminò fuori della camera da letto.
Freddie notò che c’erano due letti.
 
La cucina era indirettamente collegata alla sala, nel senso che c’era un bancone che le separava.
E un tavolo rotondo era incavato in un angolo della stanza.
Era lì che ora erano seduti Sam e Freddie.
Entrambi, avevano finito i propri caffè da quasi 5 minuti, e nessuno dei due aveva ancora parlato.
Freddie, perché, seriamente, non sapeva che dire.
E Sam, perché era troppo imbarazzata per parlare di quello che le era successo, davanti al suo ex.
“Scusami!” pronunciò lei ad un certo punto.
Freddie si spaventò, quanto bastava per fargli alzare gli occhi di sobbalzo dalla tazzina di caffè, ormai vuota.
“Ahahahah!” Sam rise amaramente “Ti spaventi ancora con facilità, non è vero, puffo?”
“E tu ti diverti ancora a spaventare la gente, Puckett?”
“Si, è l’unica cosa che mi diverte da 3 mesi a questa parte…” Sam tornò improvvisamente seria.
Puffo. Non lo chiamava più puffo da quando avevano 13 anni. Però era bello sentirsi chiamare di nuovo così: significava che non si era dimenticata completamente di lui. Questo lo rincuorò quanto bastava per chiederle:
“Cosa dicevi, prima?”
“Ho detto, che ti chiedo scusa!”
“E per cosa?”
“Per averti fatto venire fin quaggiù! Ma, veramente, non sapevo a chi altro chiamare…”
“Ehi, Sam, tranquilla! Aiuto volentieri un’amica in difficoltà!”
“Grazie! Sapevo di poter contare su di te!” e detto questo Sam mise la sua mano sopra quella di Freddie.
I due si guardarono un attimo e poi entrambi tolsero le mani.
“Allora… perché non mi racconti tutto dall’inizio?”
“Si… anche se… è difficile…”
“Tranquilla! Prenditi tutto il tempo che ti serve!”
“Ok…”
Sam rimase un minuto in silenzio.
Ripercorse tutto quello che le era capitato per arrivare poi a questo momento.
Con Freddie si sentiva tranquilla, come se il resto del mondo non esistesse.
“Il… il padre del bambino… si chiama Andrew!”
“Ah, va bene! E… insomma… vivete insieme?”
“COSA? No! Neanche morta vivrei insieme a quel bastardo!” urlò Sam, mettendosi le mani nei capelli. Il suo viso era di nuovo rigato di lacrime.
“Scusa… non volevo reagire così… ma Andrew… ANDREW E’ UNO STRONZO!”. La voce di Sam era prima calma, poi è diventata un urlo. Detto questo, si alzò, prese la sua tazzina e la spaccò sul pavimento.
Freddie pensò che non avrebbe mai reagito così per un ragazzo, ma in quell’istante parve rincuorato che la “vecchia Sam” ci fosse ancora.
“Sam, calmati!” le disse, Freddie, alzandosi anche lui e cingendole le spalle.
“Calmati, Sam!” le disse in tono più dolce.
Dopo, Sam fece un gesto che lo stupì: si girò e lo abbracciò, appoggiando gli occhi sulla sua camicia e inzuppandola di lacrime.
Freddie la lasciò fare, non sapeva ancora per cosa piangeva, ma di sicuro deve essere qualcosa di molto grosso per piegare così Sam Puckett.
“Vuoi… vuoi sederti, adesso? Andiamo sul divano, così provi a rilassarti!”
“Va… ODDIO! Ti ho bagnato la camicia! Scusami, Fred!”
“Ma figurati! Quello è l’ultimo dei problemi, adesso! Dai, sediamoci!”
Sam non si era mai preoccupata dei suoi vestiti, o di qualunque cosa riguardasse lui.
 
 
Sam si calmò dopo un paio di minuti che i due stavano seduti.
Freddie aveva un braccio sopra le sue spalle.
Sam aveva la testa appoggiata alla sua spalla.
“Allora… quando vuoi….” disse Freddie.
“Subito, allora!” disse Sam. Si asciugò gli ultimi residui delle lacrime sulle guancie e poi si passò una mano sulla pancia sporgente.
“Io ed Andrew ci siamo conosciuti ad una festa! Era la festa di compleanno di un’amica di Cat, la mia coinquilina…”
<> pensò Freddie.
“… io non conoscevo praticamente nessuno! Cat mi fece un paio di presentazioni, ma quella che mi colpì di più era quella di Andrew. Mi sembrava il mio tipo: era stato in galera due volte e non aveva paura di apparire un potenziale maniaco…” qui ridacchiò un pochino, ricordando quelle immagini che avrebbe voluto reprimere. “Abbiamo parlato praticamente tutta la sera. E abbiamo anche ballato, molto. Io gli avevo lasciato il mio numero e infatti il giorno dopo, lui mi chiamò. Ti risparmio tutte le conversazioni e il resto… dopo un paio di settimane ci siamo messi insieme.
E poi… beh… puoi capire che è successo dopo un paio di mesi…” si indicò la pancia.
Freddie cercò di apparire come se la cosa lo riguardasse da semplice amico e non come ex.
Ma in realtà si sentiva morire dentro.
Non poteva pensare a Sam con qualcuno che non era lui… e sì, aveva represso il pensiero di Carly in quel momento. Era come assorto dal racconto di Sam.
Voleva dire qualcosa per confortarla… ma cosa?
“Quando gliel’ho detto, sembrava che gli avessi detto che ero morta! È sbiancato completamente!
Quando poi si è riscosso, mi ha detto che se avevo intenzione di tenerlo, lui non ci sarebbe stato! E… beh… questo è quanto!” concluse Sam.
Freddie avrebbe voluto prendere quel babbeo a pugni, ora.
Come poteva abbandonarla?
Quel bambino era anche suo figlio!
“Sam…”
“Si?”
“Ancora non mi è chiaro, perché mi hai chiamato…”
Sam lo guardò. Poi appoggiò la testa sulla sua spalla.
Appena parlò la sua voce si fece terribilmente, terrorizzata.
“Perché… Andrew vuole costringermi a tornare con lui… e se io non vorrò… mi costringerà con la forza!”

*ANGOLO DELL'AUTRICE*
La rabbia di Freddie penso sia tutto!!!! XD AMA ANCORA SAM! AMA ANCORA SAM!!!! Ahahahahaha, ok, facciamola finita!!!!
Geoff: Ecco, perchè cominci veramente ad essere irritante con quella canzoncina, e il tuo cervello è piccolino quindi RIMBOMBA TUTTO PERCIO' SMETTILLAAAAAAAAAAAAAAA
Uff, Geoff, non si può mai discutere con te, qualcuno dalla mia parte??
Cody: IOOOOOOOO
Izzy: IOOOOO
Grazie <3 E grazie anche a voi che seguite questa storia!! Che succederà nel prossimo capitolo???
Chi può dirlo???
Ciaooooo <3

 
 
  
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