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Autore: Amaya_01    06/10/2014    1 recensioni
"Felici Hunger Games...
...e che possa la sorte essere sempre a vostro favore."
Dal testo:
É debole. Respira a fatica. Trema, ed é bollente. Con le ultime forze che mi sono rimaste in corpo la trascino di peso fino a una grotta. -Almeno ora è al sicuro-, borbotto tra me e me, mentre tento di infilarla nel sacco a pelo.
Teoricamente aiutare gli avversari sarebbe proibito. Ma credo che Katarina faccia eccezione.
È così piccola, retoricamente indifesa, chi mai avrebbe potuto farle qualcosa di simile? Fer, giusto. Lui non ha pietà di niente e di nessuno, e forse fa bene. Io penso che se continuo a fare il sentimentale non arriverò a domani.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Effie Trinket, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sentivo il sangue sgorgare dalla tempia destra e impregnarmi tutti i vestiti. Ero debole, stanco. Non riuscivo a capire niente. Mi sentivo mancare, ero sicuro che le forze mi sarebbero venute a mancare ben presto. 

Mi guardavo intorno. I soldati cadevano a decine, sia da un fronte che dall'altro. Era lo spettacolo più straziante a cui avessi mai assistito. La gente che piangeva, urlava, eppure uccideva senza il ben che minimo ritegno. Ero inorridito da tanta crudeltà. Io non sarei mai stato capace di uccidere nessuno. Volevo mettere fino a quell'orrore, ma che poteva fare un ragazzino di 15 anni contro uomini grossi il triplo di lui? Ve lo dico io. Niente. Poteva solo stare a guardare quell'orrendo spettacolo sperando che qualcuno lo uccidesse, così che i suoi giovani occhi non vedessero mai più uno strazio del genere.

······ 

-Salite! Avanti muovetevi!-, urla un uomo dall'aspetto inquietante, prendendo a frustate una povera donna.

-Lasciatela stare! Lasciate stare tutti! Si può sapere cosa vi ha fatto questa gente?-, esclama un signore di mezz'età. Ha il viso pallido e rugoso, gli occhi incavati, e l'aria di chi ne ha vissute di tutti i colori.

-Zitto vecchio!-, sogghigna una donna senza il minimo pudore.

La stazione di Capitol é in caos. I soldati del nuovo regimento imposto a Panem stanno mietendo vittime su vittime. I pochi sopravvissuti saranno detenuti come prigionieri, io sono tra quest'ultimi e non so se sia un bene o un male. So che il dittatore mi tiene sott'occhio perché faccio parte dei pochi ribelli scampati alla sua ira. So anche che non può uccidermi, in quanto sono ancora minorenne, ma quel bastardo non ci penserà due volte a rendere la vita impossibile a me e alla mia famiglia.  Approposito di famiglia, non vedo mia madre da nessuna parte. Sto nel panico più totale, senza di lei mia sorella ed io siamo persi. 

-Ilaria, vedi la mamma da qualche parte?-, chiedo a mia sorella maggiore, tentando di mantenere la calma. Lei scuote la testa. Mi sorride, ma i suoi grandi occhi blu lasciano intravedere l'angoscia che prova.

Un soldato si avvicina a noi, prende Ilaria per un braccio e la strascina via.

"Ecco che fanno fuori anche lei, ed io rimango solo al mondo.", dico tra me e me. Ma, fortunatamente, mia sorella torna salva, ma non tanto sana, qualche minuto dopo. Piange a dirotto e così l'abbraccio, tentando di consolarla.

-Cosa é successo Ila?-, domanda una donna. La conosco, ma ora non riesco proprio ad associare il suo volto a nessun nome. Lavorava come infermiera nel distretto dodici, era molto amica con la madre di mio cugino Gale e...la madre di Katniss, ecco chi potrebbe essere.

Ilaria si scioglie dal mio abbraccio e mi guarda con uno sguardo malinconico.

-Li hanno uccisi.-, mormora, cominciando a singhiozzare più forte di prima.

"Li hanno uccisi", sono bastate tre parole a farmi crollare il mondo addosso. E ancora non sapevo chi era morto. Ilaria, come se mi avesse letto nel pensiero, sussura un flebile "Mamma e Giacomo. Li hanno uccisi, sotto i miei occhi.". Okay. Di Giacomo non me ne frega una ceppa, anche se Ila lo amava molto. Ma mamma, non dovevano ucciderla. Lei era una bravissima donna, non aveva mai fatto niente di male. Ci rifletto un'attimo su e capisco che l'hanno uccisa per ferire me. Così come hanno ucciso mio padre, e mio fratello, e Eleonora, e tutte le altre persone a cui ho voluto bene. Tutte quelle vite spezzate hanno un solo scopo: far morire interiormente me. E ci sono riusciti, eccome se ci sono riusciti. Mi hanno portato via tutti. Mi sento come uno squalo arenato sulla spiaggia. E non posso contare sull'aiuto di nessuno. Teoricamente avrei Ilaria, ma è ridotta troppo male per darmi qualsiasi conforto.

Mi avvicino a un soldato. L'unica cosa che gli chiedo è di uccidermi così da mettere fine alla mia sofferenza. Lui mi punta un fucile alla tempia, ma lo riabassa subito.

-Perché non mi spari?-, domando stufo e stizzito.

-Non posso, se no ti avevo sparato da un pezzo, ragazzino.-, dice dandomi una pacca sulla spalla. Lo guardo male, e lui inizia a ridacchiare, mentre mi accompagna verso il treno che mi ricondurra nel distretto dodici.

Tento di liberarmi dalla sua morsa, ma niente da fare. Ho lasciato la madre di Katniss e Ilaria da sole. E loro non sopravviveranno mai. Sono troppo deboli e stremate. Mi sento uno schifo. Perché io devo vivere e loro no? Che cosa ho io che gli altri che stanno morendo li fuori non hanno? Assolutamente niente. Eppure sono sopravvisuto alla prima battaglia. Durante la guerra dell'altura ci ho rimesso un'orecchio, ma sono rimasto vivo. Quando hanno giustiziato i ribelli io non sono stato proprio calcolato. E ora, sono più o meno vivo anche ora. Non so se questo dio mi protegge o ce l'ha con me. Ma penso più la seconda. Vivere in questo mondo è la cosa peggiore, e la morte il regalo più bello che ti possa essere fatto.

   
 
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