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Autore: Ocram89    07/10/2014    3 recensioni
Estate 1940, è proprio in quell'anno che Joker fece la sua prima apparizione nei fumetti di Batman. Un criminale psicopatico che si veste da clown con seri disturbi della psiche, non è una proposta molto allettante ma nonostante ciò Joker è il nemico principale di Batman. Nessuno ha mai spiegato le sue origini se non una storia in cui si dice che Joker sia così per via delle sostanze chimiche, ma è una storia breve e non adatta al Joker visto nel Cavaliere Oscuro.Quindi è tempo di rimboccare le maniche e iniziare a scrivere, mi scuso per eventuali errori.La mia trama si basa su traumi che Joker ha subito sin da piccolo e che con l'avanzare del tempo hanno portato alla distruzione della sua psiche.Si narrerà d'ogni fascia d'età del Joker partendo dall'infanzia fino a divenire il principe del crimine di Gotham City
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Batman aka Bruce Wayne, Harley Quinn aka Harleen Quinzel, Joker aka Jack Napier, Spaventapasseri aka Jonathan Crane
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 1
Dapprima l’uomo
Nella notte del 6 giugno del 1940 nacque un bambino, da una madre giocatrice e da un padre che subito dopo saputa la notizia scappò. Nacque nel gabinetto d’un fast food , il bebè dovette subito venire in contatto con il freddo del luogo di nascita, con il buio della borsa in cui la madre lo nascose per ben 2 ore con il minimo spiraglio e con i vari tentativi di omicidio da parte della madre. Questo scaturì nel bambino una spiccata resistenza al dolore inoltre la madre, essendo una tossica, aveva nel sangue un alto tasso di tossicità con il quale crebbe il figlio nella pancia e di conseguenza il bambino ha un’alta resistenza al veleno. La madre non ufficializzò mai la sua nascita per evitare che venga affidato ad una casa famiglia, essa infatti era cresciuta in una casa famiglia e non volle che il figlio passi la sua stessa vita, ed esso per questo motivo non ebbe mai un nome ufficiale. Durante la sua infanzia lo chiamavano Copper per via dei capelli verdi, nella sua adolescenza veniva chiamato Laughter per il suo sorriso smagliante, d’adulto veniva chiamato Mr. Purple perché amava il viola e adesso ch’è il principe del crimine si chiama Joker. La madre dopo la nascita s’isolò in una casa nel quartiere The Glades di Starling city. Era una casa di mattoni rossi a due piani, nel primo abitava un ubriacone che ogni sera faceva sentire la sua presenza urlando e sbraitando contro la moglie che lavorava come escort e nel secondo piano abitava lui e sua madre. Il ragazzo dimostrò sin dall’inizio una grande intelligenza, nonostante non abbia mai frequentato nessuna scuola, e molto interesse verso la chimica e l’elettronica. All’età di 5 anni Joker subì il suo primo trauma. Come al solito l’inquilino di sopra tornava a casa ubriaco fradicio, sbatté la porta e senza esitare urlò alla moglie “ Puttana! Adesso fammi a me il tuo servizietto!” la moglie stanca di vedere ogni sera questa scena iniziò ad urlare anch’essa “Bastaaa! Io non ce la faccio più! Devo vendere il mio corpo per pagare i tuoi debiti! Mi hai stancato io me ne scappo!!” e piangente iniziò a preparare una borsa con dentro alcuni dei suoi vestiti mentre il marito provò a fermarla urlandogli contro e afferrandola dal braccio. La situazione in quella casa si stava surriscaldando e Copper era solo al piano di sopra a leggere il suo amato libro di chimica datogli da un amico, nonostante provò a distrarsi leggende non potte fare a meno di ascoltare la conversazione. Dopo pochi minuti di quiete l’uomo infuriato impugnò strettamente la bottiglia di birra, naturalmente vuota, e colpì la moglie; la bottiglia andò in frantumi sulla faccia insanguinata della moglie che cadde a terra svenuta e nel frattempo l’uomo la guardava sanguinare sul pavimento senza fare niente, ma dopo un po’ iniziò a fare qualcosa…iniziò a ridere; guardava la moglie e rideva, non era una risata psicopatica come quella del Joker ma era una risata malinconica e triste, era una risata che faceva accapponare la pelle. Copper sentendo prima le urla strazianti di dolore della moglie e poi la risata del marito si impaurì e come faceva di solito quando la madre era fuori salì al piano di sopra, la donna del piano di sopra era sempre accogliente con Copper e per lui essa era diventata quasi come una mamma, se quel giorno Copper non fosse andato al piano di sopra forse il Joker non sarebbe mai esistito. Copper spinse la porta e subito si ritrovò davanti l’uomo che rideva e la moglie morta in  una pozza di sangue, l’uomo si accorse di lui e gli disse “Ei marmocchio vuoi sapere perché rido?” Copper per tutto il tempo restò immobile senza rispondere al tizio “Hai idea del perché l’ho uccisa? Hahahaha no che non puoi saperlo. L’ho uccisa perché io odiavo quando non faceva ciò che voglio…e sai perché rido ? Hahahahha perché la sua faccia è davvero divertente Hahahha” Copper non pianse ma il suo voltò diventò subito triste e si allontanò pian piano dall’uomo “Ei stai fermo non andartene Hahahha” l’uomo gli urlò, ma Copper impaurito continuò a indietreggiare, “Ho detto che non mi piace quando non eseguono i miei ordini!” l’uomo di scatto si alzò e prese Copper per la faccia e uscì fuori un coltello e conficcandoglielo nella bocca a Copper gli disse “Non essere così serio! HAhahahha! Ti aiuterò a sorridere!”. Gli fece due cicatrici che partivano dagli estremi della bocca e insieme davano l’idea di un grande sorriso. Dopo circa un’ora arrivò la polizia con l’ambulanza, per la moglie dell’uomo non vi era oramai niente da fare, Copper venne ritrovato svenuto per terra con la bocca sanguinate e con il sorriso formato dalle cicatrici…il ragazzo venne portato all’ospedale mentre l’uomo non fu mai più rivisto.
   
 
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