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Autore: vas_happenin09    08/10/2014    1 recensioni
Che succederebbe se un ragazzo con un passato difficile, sempre ricoperto di lividi incontrasse un ragazzo ricco, con una famiglia affettuosa e una vita invidiabile? uno dei due è inavvicinabile, l'altro ciò che vuole ottiene, riuscirà ad ottenere la fiducia del ragazzo?
potete trovare questa FF anche su Wattpad in quanto scritta da me.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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CAPITOLO 10


Non è mai bello svegliarsi con delle grida, soprattutto se sono di una ragazzina impaurita come nei film horror. Solo un idiota metterebbe una suoneria del genere ma, Zayn Malik, aveva quella suoneria. Non ricordava di averla messa e in effetti, non lo aveva assolutamente fatto ma comunque, il moro si svegliò di soprassalto cadendo dal divano sul quale stava comodamente dormendo. Afferrò il telefono ormai completamente sveglio e sbuffò quando Harry si svegliò con tutta la calma del mondo, scoppiando a ridere trovandolo con il culo in terra e la faccia bianca come quella di un cadavere per lo spavento. Era un fottuto stronzo. Guardò il display e un sorriso involontario gli si formò sulle labbra, dimenticando per un istante che il ricciolo continuava a ridere, immaginandosi la sua caduta. Rispose subito dopo essersi alzato da terra e aver lanciato un cuscino in faccia a Harry che smise di ridere.

-pronto?- cercò di sembrare disinvolto e indifferente mentre si buttava sul divano sotto lo sguardo attento del castano. 

-Buongiorno Zayn- il moro sorrise a quelle parole, che gli stava succedendo? Da quando sorrideva per un buongiorno? Anzi, da quando gli davano il buongiorno?

-'giorno Louis- rispose guardandosi le mani leggermente in imbarazzo, non era abituato a tutto questo. Accennò una risata quando Harry scimmiottò il suo buongiorno a Louis facendolo sembrare ridicolo. Anche se lo era.

-dormito bene?- chiese Louis sorridendo come un ebete mentre Liam, di fianco a lui, si tratteneva dal ridere. Sembrava un po' una scena di quei film americani quando due innamorati si chiamao al telefono e non smettono di sorridere come degli idioti finché il proprio fratellino minore non lo distrae e lo fa arrabbiare. Zayn si focalizzò sulla domanda: aveva dormito bene? Assolutamente no. Harry non faceva altro che tirargli ginocchiate nella schiena ed era abbastanza sicuro di avere qualche livido a causa sua, non ricordava quando si erano addormentati ma se non fosse stato troppo stanco per sbatterlo fuori, lo avrebbe fatto!

-bene.. diciamo e tu?- lanciò un'occhiataccia al ricciolino che scoppiò a ridere mormorando "che posso farci se mi agito nel sonno?" e Zayn scosse la testa. 

Devo ricordarmi di non farlo più dormire in questa casa, pensò.

-benissimo!- esclamò Louis sorridendo, passandosi poi una mano fra i capelli continuando -mi dispiace se ieri sera non mi sono fatto sentire- 

-non preoccuparti- alzò le spalle Zayn, come se Louis riuscisse a vederlo. Ci furono qualche istanti di silenzio, davvero troppo imbarazzante mentre il castano pensava a formulare una frase di senso compiuto; voleva assolutamente vederlo e per sua fortuna, essendo sabato, forse riusciva a convincerlo.

-senti Zayn, oggi vado alle terme con un mio amico, magari potresti venire con noi, se vuoi portati anche tu un amico- Louis socchiuse gli occhi e se ne accorse solo quando li riaprì sentendo la voce tremolante del ragazzo.

-alle ter-me?- si irrigidì il moro al solo pensiero di andarci: non ci aveva mai messo piede ma sapeva che non gli sarebbe piaciuto.

-si, alle terme.. dove ci sono piscine idromassaggio, sauna e via dicendo- esitò Louis, aveva come l'impressione che quel posto non gli piacesse poi così tanto.

-ohw.. n-non posso- scosse la testa sotto lo sguardo scioccato del ricciolo: cosa diavolo significava che non poteva?! 

-come mai?- chiese Louis dispiaciuto, aveva davvero tantissima voglia di vederlo.

-perché..- esitò, stava pensando a una scusa credibile ma era agitato, non voleva andarci! -perché non saprei dove lasciare Ashley!- esclamò Zayn annuendo con vigore, cercando di convincere anche sé stesso che era solo quello il motivo. Louis sospirò sollevato, aveva la soluzione.

-la può tenere Liam! Ha ancora il braccio ingessato e non può venire, baderà a lei- sorrise speranzoso, Liam era già d'accordo con lui, anzi era stato proprio lui a dare l'idea a Louis.

che culo, eh? pensò Zayn, passandosi una mano fra i capelli.

-n-non posso comunque- era nel panico più totale, non sapeva cosa rispondergli.

-ohw.. perché?- chiese dispiaciuto, lo voleva assolutamente incontrare, se alla fine non sarebbe riuscito a convincerlo sarebbe andato a casa sua. 

-m-mi è morto il gatto..- esclamò aggrottando poi le sopracciglia, si passò una mano fra i capelli guardando verso il basso, sentendo Harry ridacchiare.

-non sapevo avessi un gatto- si accigliò Louis girandosi a guardare Liam per chiedere conferma, in tutta risposta alzò le spalle confuso almeno quando il castano. Perché faceva così?

-uh beh, l'ho preso lo scorso week-end ma.. è finito sotto un autobus stamattina- rispose tranquillo, come se nulla fosse e questo fece capire a Louis che era balla, quale padrone parlerebbe della morte del proprio gatto con così tanta tranquillità?

-non ne sembri dispiaciuto- Louis alzò le sopracciglia guardandosi le unghie soddisfatto quando sentì Zayn balbettare qualcosa di sconnesso e accennò una risata zittendolo. -vengo a prenderti fra mezz'ora, porta un costume da bagno! A dopo.- non lo lasciò rispondere che attaccò il telefono e si alzò dal divano soddisfatto, sorridendo al suo complice che lo seguì in cucina per posare la tazza di caffè ormai vuota sul ripiano della cucina. Andarono a cambiarsi mentre parlavano da una stanza all'altra: più che altro era Louis che parlava freneticamente, tentando di calmare la propria agitazione. 

Nel frattempo, in un piccolo appartamento, Zayn si stava disperando. Si infilò le mani fra i capelli e li stringe così forte che quasi se li strappò. Harry rimase per qualche istante a fissarlo, pensando a una motivazione per giustificare il suo comportamento. Si schiarì la voce prima di parlare e attirare la sua attenzione.

-sta arrivando?- chiese quasi in un sussurro che fece girare Zayn nella sua direzione e annuire, letteralmente sconvolto. -e che ha detto?- chiese stupidamente, sa già cosa gli ha detto.

-che devo portarmi un costume da bagno- rispose in un mormorio il moro, spostando lo sguardo sul pavimento. 

-cos'è che ti sconvolge tanto, Zaynie?- chiese il riccio, portando una mano sulla spalla del ragazzo davanti a lui che sospirò.

-il dover indossare un costume da bagno, per esempio- Harry aggrottò le sopracciglia confuso: aveva fatto tutto quello spettacolino per un costume?

-e tu hai fatto tutto questo solo per un costume?- diede voce ai suoi pensieri accarezzandogli lentamente una spalla, non aveva idea di come si confortasse una persona ma per Zayn ci avrebbe provato. Quando il moro annuì alla sua domanda, pensò che fosse uscito di testa, ma questo non lo disse. -ma è una motivazione stupida Zayn! E poi davvero credevi che Louis fosse così stupido da credere alla tua storia del gatto? Neanche tua sorella ci avrebbe creduto!- lo guardò ovvio ma la reazione di Zayn lo lasciò ancora più confuso. Si alzò di scatto dal divano sbuffando, puntandogli un dito contro, minaccioso.

-non chiamarla più così! Soprattutto davanti a gli altri- esclamò il moro guardando un Harry più che sconvolto e confuso. Quest'ultimo si alzò dal divano allargando appena le braccia con fare teatrale.

-perché? siete fratellastri!- Zayn lo guardò scuotendo la testa, andando poi in cucina passandosi una mano fra i capelli. Nessuno doveva sapere che erano fratelli perché poi tutti avrebbero fatto troppe domande del tipo: ma siete troppi diversi per essere fratelli e stronzate varie. 

Harry lo guardò spalancando appena gli occhi rincorrendolo e lo fermò da un braccio facendolo voltare verso di sé. -cioè fammi capire, erano tutte stronzate quelle di ieri sera?- non sapeva se essere arrabbiato o deluso. 

-non erano stronzate idiota, era la verità!- esclamò Zayn guardandolo, liberandosi dalla sua stretta mentre Harry pensava al perché della sua reazione.

-perché fai così allora?- gli chiese confuso, sedendosi su una sedia davanti al tavolo. Quel ragazzo era un enigma vagante. Quando diede voce i pensieri che fece poco prima, il riccio lo guardo come se la risposta fosse ovvia.

-basta dire che siete fratellastri- il moro scosse la testa, sapeva che non riusciva a capire ed era anche normale, era un ragionamente tutto suo ma aveva un senso. 

-Ashley mi chiederebbe cosa significa e dovrei parlarle dei suoi genitori ed è troppo piccola!- in quel momento Harry capì e annuì dandogli ragione, ma aveva ancora una domanda.

-quindi lei sa il rapporto che c'è fra di voi?- chiese guardandolo mentre nel fratteppo preparava il caffè, dimenticandosi completamente di Louis e del suo arrivo a breve. Il moro alzò le spalle accendendo il fornello, passandosi una mano fra i capelli.

-penso che sappia che siamo fratelli, ma non ha mai fatto domande- rispose semplicemente prima di sentirsi chiamare dall'altra stanza, segno che Ashley si era svegliata. Andò nella stanza della bambina trovandola seduta ai piedi del letto che piangeva, stringendo al petto il peluche che gli aveva regalato Louis la settimana prima. Si avvicinò velocemente al letto e si abbassò alla sua altezza, portò un dito sotto il suo mento e alzò delicamanete il suo visino per guardarla.

-che succede piccoletta?- chiese con tono dolce, asciugando poi una sua lacrima con il pollice. Detestava vederla piangere, il suo visino angelico era troppo bello per vederlo rigato dalle lacrime. Ashley tirò su con il naso e si passò una mano chiusa a pugno sugli occhietti, strofinandoli.

-io.. ho f-fatto la pipì a letto- mormorò piano abbassando lo sguardo sulle proprie manine e Zayn tirò un sospiro di sollievo, pensava fosse successo qualcosa di più grave.

-sono cose che capitano a volte, Ashley- la rassicurò sorridendole. Le accarezzò i capelli e la invitò ad andarsi a sciacquare nel bagno. Lei annuì e si tolse i pantanoli del pigiama insieme alle mutandine sporche e ne prese un paio pulite dal cassetto, dirigendosi poi nel bagno. Zayn stava togliendo i lenzioli bagnati quando sentì un urlo della bambina e una porta sbattere, sicuramente quella del bagno. Aveva già un'idea di quello che era successo ma corse comunque verso il bagno, spalancando la porta, facendo così urlare di nuovo la bambina.

-che è successo?- chiese con il batticuore, mentre la bambina tentò di spingerlo via e richiuse la porta con un "vai via" urlato da Ashley. Notò Harry dietro di lui solo quando si girò e sussultò per la sorpresa di vederlo lì. 

-tu c'entri qualcosa?- lo guardò assottigliando lo sguardo, incrociando le braccia al petto. Quando il ragazzo annuì avrebbe voluto prenderlo dal colletto della maglia e sbatterlo al muro, ma si trattenne sapendo già che non era successo nulla di che.

-diciamo che forse l'ho vista passare e l'ho salutata- alzò le spalle guardando il moro e furuno interrotti da un campanello che suonava. -lei si è messa a urlare perché non se lo aspettava di trovarmi lì, ma sta tranquillo Zaynie, non sono un pedofilo né tanto meno etero- continuò comunque a parlare e gli fece l'occhiolino trattenendo una piccola risata. Zayn scosse la testa ridacchiando e andò ad aprire la porta, trovando un Louis tutto sorridente e Liam al quanto divertito dall'espressione dell'amico.

-hey Zayn- lo salutò Louis, snobbando il riccio. In realtà non si era neanche accorto della sua presenza, era troppo occupato a guardare il suo sogno erotico. Tuttavia si accorse della sua presenza quando accennò un colpo di tosse, palesemente finto, e portò lo sguardo su di lui, accigliandosi subito.

-tu sei quello del negozio!- esclamò guardandolo mentre Zayn chiudeva la porta d'ingresso e salutava Liam, leggermente imbarazzato dalla situazione.

-uhm, ciao anche a te- accennò una risata guardando il castano, porgendogli poi una mano -io sono Harry, tu devi essere Louis.. Zaynie mi ha parlato molto di te- spostò lo sguardo sul moro sorridendo sfacciato mentre quest'ultimo spalancava gli occhi e lo guardava male. 

Brutto stronzo che non sei altro. L'unico pensiero che formulò Zayn. Louis spalancò appena gli occhi, non se lo aspettava di certo.

Zaynie? Ma tutta questa confidenza? Fu invece il pensero di Louis, che tossì appena, imbarazzato.

-oh, piacere di conoscerti Harry- sorrise afferrando la sua mano, stringendola -lui invece è..- quando il ricciolo spostò lo sguardo su Liam spalancò gli occhi, interrompendo Louis.

-Liam?- sorrise dolcemente avvicinandosi a lui, abbracciandolo subito dopo e lasciando gli altri due sorpresi. 

-vi conoscete?- domandò Louis, piegando appena la testa di lato. Si, si conoscevano e bene anche.

-diciamo che è uno dei miei migliori amici quindi si, ci conosciamo- accennò una piccola risata il ricciolo mentre stringeva fra le braccia il castano, il quale arrossì violentemente. Succedeva tutte le volte che Harry lo abbracciava, ma il ricciolino sapeva che era un ragazzo timido e quindi non se ne curava del motivo per il quale arrossiva sempre, lo trovava tenerissimo ma comunque non c'era bisogno di imbarazzarsi. Gli altri due rimasero sorpresi ma fecero spallucce, Zayn poi andò a controllare la bambina e quando fu pronta la portò in salotto, dicendole che per quel giorno sarebbe rimasta con Liam. 

La cosa che Zayn non aveva calcolato però era che lui, non essendo un amante dell'acqua, non aveva nessuno costume da bagno. Quando lo disse, tralasciando il fatto che detesta le piscine, Louis sorrise soddisfatto e prese dalla borsa due costumi, alzando lievemente le spalle.

-dalla tua reazione mi era chiaro che non ami molto le piscine e quindi ne ho portati due in più- il moro sorrise appena annuendo pensando che sarebbe morto molto presto. 

Dopo alcune raccomandazioni a Liam, i tre ragazzi partirono per andare a prendere Niall, l'amico che sarebbe dovuto andare insieme a Louis. La strada non era molta ma per tutto il tempo rimasero zitti, Harry troppo in imbarazzo per parlare, Zayn troppo agitato per rendersi conto del silenzio imbarazzante e Louis troppo impegnato a pensare a uno Zayn mezzo nudo per curarsi del fatto che nessuno parlava. Quando un biondino salì in macchina con un sorriso a trentadue denti, i tre ragazzi si rianimarono salutandolo. Se prima Harry era in imbarazzo per il silenzio, all'arrivo di Niall lo era per la sua vicinanza. La macchina di Louis non era un furgone, non era una macchina enorme, era bella ma non abbastanza grande da ospitare tre persone sui sedili posteriori. Harry cercava in tutti i modi di non fissare Niall, il ragazzo era affascinante e se avesse avuto il coraggio avrebbe iniziato a parlare con lui, ma sapeva già che Zayn e Louis si sarebbero isolati e che lui sarebbe rimasto con il biondino. Si obbligava a guardare fuori dal finestrino cercando di pensare a qualcosa da dire, ma non sapeva proprio come iniziare un discorso. Pregava solo che andasse tutto bene quel pomeriggio.

 

***

Sapeva che sarebbe stato difficile combattere la sua paura più grande, affrontare un trauma infantile che pensava di non superare mai, ma non pensava sarebbe stato così imbarazzante. Ci mise più di dieci minuti per restare in costume, datogli da Louis, e immergersi della piccola vasta idromassaggio. Era in imbarazzo, non si faceva mai vedere da nessuno in quello stato, il massimo che si toglieva davanti a delle persone era la maglietta. Si trovava di fianco a Louis che non gli toglieva gli occhi di dosso, continuava ad osservarlo in tutta la sua bellezza rischiando di far crescere una grossa erezione nel suo costume azzurro. Erano tutti e quattro in silenzio, Niall era rilassato contro il bordo della vasca, Zayn e Harry in imbarazzo che si guardavano cercando conforto nello sguardo dell'altro e Louis, beh lui era occupato a studiato il corpo del moro. Poco dopo, per fortuna, Niall decide si rompere il ghiaccio iniziando a parlare con gli altri tre, cercando di mettere a loro agio Harry e Zayn, era chiarissimo che quello non era un posto in cui andavano abitualmente e non voleva farli sentire fuori luogo. 

Restarono in quella vasca il tempo necessario affiché i due ragazzi si rilassassero e poi andarono a farsi una sauna. Per Louis non era d'aiuto guardare Zayn con un asciugamano avvolto ai fianchi, immaginandoselo nudo, per sua fortuna era di spalle. Doveva smetterla o si sarebbe messo in imbarazzo da solo. Gli osservò i fianchi stretti e magri, era così magro che riusciva a vedergli la spina dorsale e solo in quel momento si accorse di vare cicatrici sulla schiena, era certo fossero vecchie. Aggrottò le sopracciglia avvicinandosi a lui ed entrarono nella stanza, andando a sedersi vicino a lui dall'altra parte della stanza rispetto Harry e Niall. Rimase in silenzio per qualche istante guardando davanti a sé e quando prese coraggio si girò verso di lui mormorando -perché hai delle cicatrici sulla schiena? Cosa ti è successo?- 

Zayn spalancò gli occhi guardando verso il basso, non sapeva che sentirsi lusingato per il fatto che Louis lo abbia osservato così bene da vedere delle cicatrice che quasi non si vedevano più, o nervoso per il semplice motivo che il castano pretendeva una risposta a tutti i costi.

-ho avuto un passato difficile- mormorò piano alzando le spalle, intrecciando le mani sul proprio grembo. 

-cosa ti è successo Zayn?- ripetè Louis, voleva sapere, non gli piaceva tutto quel mistero -e non provare a dire "niente", mi hai sbattuto fuori da casa tua solo perché temevi che mio padre mi avesse detto qualcosa riguardante il tuo passato- continuò subito dopo, continuando ad osservarlo. Zayn sospirò appena chiudendo gli occhi per un breve istante, che doveva rispondere adesso? 

-mio padre mi picchiava- decide di essere diretto e conciso, rispondendo solo alla domanda che gli aveva fatto. In fondo era quello che voleva sapere. 

-ed era questo che volevi tenermi nascosto?- domandò poi il castano. La domanda sorgeva spontanea: chi farebbe mai un casino assurdo per un motivo così frequente? La metà dei suoi amici venivano picchiati dal padre, chi per un motivo e chi per un altro. 

-si, penso- tentennò Zayn. In realtà c'erano alcune cose che non aveva raccontato a nessuno, neanche ad Harry. Voleva essere etichettato per il delinquente gay di turno. Louis insistette, se era riuscito a farsi dire alcune cose su suo padre, non molte ma era sulla buona strada, sarebbe riuscito a capire il motivo per il quale si comportava così. Ne era (quasi) certo.

-fai schifo a mentire, sai?-Louis accennò una lieve risata guardandolo, alzando un sopracciglio. -sei per caso uno spacciatore? o qualcosa di simile? Posso e voglio aiutarti- continuò subito dopo tornando serio. Zayn invece si girò verso di lui alzando le sopracciglia leggermente divertito.

-perché mi chiedete tutti se spaccio? Ho la faccia da spacciatore per caso?- si misero a ridere entrambi, anche se non c'era molto su cui ridere. 

-no ma voglio solo sapere cosa ti è successo. In un modo o nell'altro lo verrò a sapere e vorrei fossi tu a dirmelo. Conosco mio padre e non mi mollerà un attimo finché non mi dirà cosa ha trovato sul tuo conto.- Louis lo osservava mentre Zayn pensava a cosa rispondergli, non sapeva se dicendogli la verità lo avrebbe allontano o no, era l'unica persona che si interessava un minimo a lui e di sicuro non voleva perderlo. Alla fine decise di parlare.

-mio padre era un poliziotto e un suo collega era un suo caro amico d'infazia, erano soliti a bere una birra nel nostro soggiorno, quindi lo conoscevo anche io. Quando mio padre morì, andai in un orfanotrofio e tentai di fuggire varie volte. Un volta fuori rimasi coinvolto in una rissa e la polizia mi prese, ma grazie a questo amico di mio padre riuscii a non finire dentro per aggressione.- Louis lo ascoltò attentamente guardandolo, annuendo lievemente e quando finì rimase abbastanza sorpreso. 

-perché non volevi dirmelo?- chiese senza neanche pensarci, che razza di domanda era?

-mi pare abbastanza ovvio- 

-ti importa così tanto il parere della gente?- chiese il castano mordendosi l'interno della guancia.

-non della gente- mormorò piano.

solo il tuo. 

Questo però non lo disse, non voleva sembrare una ragazzina di tredici anni alle prime armi. 

 

  
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