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Autore: _Dayana_    10/10/2014    2 recensioni
Ciao ^^ mi chiamo Chelina, ho 16 anni, sono abbastanza alta, capelli castani- biondi... non saprei neanche io come definirli, occhi color nocciola, mi piace leggere, usicre con gli amici e ascoltare musica, una ragazza normalissima penserete... invece non è così.
Il mio passatempo preferito? Stare con quattro tartarughe mutanti, Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo.
Genere: Comico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: April O'Neil, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per tutto il tragitto dalla tana al palazzo della TCRA, dove era stato portato Michelangelo, nessuno parlava, ognuno era immerso nei propri pensieri e non riusciva a venirne a capo
 
Leonardo pensava ad un piano per riportare il proprio fratellino a casa
 
Donatello si incolpava, ingiustamente, per aver lasciato morire un’amica, se avesse agito prima ora Chelina sarebbe ancora viva
 
Raffaello, invece, ribolliva d’ira verso Michelangelo. Aveva ucciso la ragazza che amava.
 
-Ragazzi fermatevi, siamo arrivati- Leonardo mise fine ai suoi pensieri e a quelli dei fratelli per avvertirli dell’imminente scontro…
 
Rimasero alcuni secondo con gli occhi puntati  sul’alto grattacielo indecisi sul da farsi
 
Fù Raph a prendere il soppravvento
 
-Muoviamoci- Il tono di voce era duro, severo
 
Con abili balzi furono vicino all’entrata
 
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April osservava Chelina da più di un’ora, non voleva accettare di averla persa per sempre, era l’unica amica che avesse mai avuto, l’unica che sapeva ascoltarla, l’unica che condivideva con lei ogni cosa.
 
Spostò lo sguardo sugli innumerevoli tubicini che le partivano dal  braccio e dalla bocca, ne seguì la direzione per guardare quelle macchine infernali che facevano respirare la ragazza, senza quelle lei sarebbe già morta…
 
Ma non lo è già d’altronde?
 
Una lacrima le scivolò dalla guancia per poi cadere a terra con un leggero tintinnio, a quella lacrima se ne aggiunsero altre, silenziose.
 
La rossa prese una mano dell’amica, le ascoltò il battito, stava rallentando…
 
Provò con un ultimo disperato sforzo a svegliarla, le parlò.
 
-Hei Chelina, ti ricordi di me? Sono April-
 
In quel momento si sentiva così incredibilmente stupida ma continuò…
 
- Ti ricordi cosa mi dicesti quando, a scuola, nell’ora di educazione fisica caddi a terra?-
 
Piccola pausa
 
-Lo so, è stupido da ricordare, ma tu fosti la prima ad aiutarmi…-
-Mi dicesti che gli errori servono ad imparare, che anche dopo ogni caduta bisogna rialzarsi, sempre, e che la vita è come una piccola battaglia personale, sei tu a decidere se vincere o perdere, certo siamo circondati dagli amici o dalla famiglia ma quando arriverà il giudizio finale sarai da sola e dovrai contare solo sulle tue forze-
 
Altra pausa, continuò a fissare l‘amica
 
-Allora non capii il senso delle tu parole, ma ora le comprendo, ora stai affrontando la TUA battaglia e le devi vincere a tutti i costi, di una cosa ti sbagliavi però, tu non sei da sola-
 
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-Bhe che facciamo? Entriamo presto!-
 
Donatello estrasse un piccolo arnese che applicò sul vetro di una finestra, lo strano aggeggio girò tagliando il vetro, questo permise a Donnie ed ai fratelli di antrare
 
-Et Voilà-
-Bravo genio, ora però muoviamoci-
 
-Raph, fermo-
-Che vuoi Leo!?-
Devo dirvi una cosa…-
 
Raph e Donnie si guardarono perplessi per poi posare lo sguardo su Leo
 
Il Leader gli raccontò di ieri sera dove vide Mikey e Karai…
 
-E perchè non l’hai detto prima?-
-Scusami Donnie-
-Sono l’unico a non capire?-
-Michelangelo era ed è tutt’ora sotto il comando di Karai-
-Si, lo so e con questo?-
-Proprio non ci arrivi?-
 
Raph fece spallucce
 
-Mikey  è stato ipnotizzato da Karai, era lei che lo controllaa e se ha fatto del male a Chelina era perchè Karai glielo ha ordinato-
 
I tre fratelli si lanciarono sguardi d’intesa, ora sapevano contro chi vendicarsi e di certo non sarebbe stato Michelangelo
 
Piu silenziosi che mai seguirono dei Ninja che passavano per di la, in pochi secondi gli condussero esattamente dove Mikey era tenuto prigioniero
 
Un colpo di spada e i due ninja finirono decapitati a terra
 
Raph si avvicinò a delle sbarre chiamando il fratello
 
La cella era fredda e buia, perfino gli occhi allenati die fratelli facero fatica a vedervi attraverso, tanto era buio
 
Dall’altra parte della cella quasi subito si sentì un rumore di catene
-Ch…chi è?- una voce familiare gli rispose
 
- Mikey, siamo noi, ti siamo venuti a prendere-
-N..no, andate via-
 
Donatello prese la parola
-Ma che dici? Vieni via con noi-
-No! Non posso-
-Se sono le catene che te lo impediscono posso romperle con facilità-
-No, non sono quelle-
 
Piccola pausa,
 
-Sono io, non voglio tornare a casa-
-Perchè?-
-Ho ucciso la ragazza che amavo, sono un mostro-
 
A quelle parole Raph ebbe un tuffo al cuore
 
-No, non è stata colpa tua-
-Si invece- ormai il loro fratellino piangeva
 
 
-Hei voi! Fermi!-
-Ci hanno scoperti, Raph cerca il modo di entrare e porta mikey al sicuro, io e Donnie terremo occupati i foot
 
 
-Mikey, ora andiamo a casa-
 
Sfilò dalla cintura i suoi sai e ruppe senza troppa difficoltà il lucchetto della cella, entrò
 
-No stai lontano, non voglio farti del male-
 
Michelangelo era impiedi davanti a Raph e dimenava i pugni cercando di non far avvicinare il fratello
 
-Mikey va tutto bene- Raffaello si avvicinava lentamente
 
-NO, STAMMI LONTANTO!-
 
 Mikey stava per colpire con un pugno Raph ma questo lo precedette abbracciandolo
 
Il mutante dalla fascia rossa sentì il corpo del fratello dapprima rigido poi sempre più rilassato fino a quando Mikey ricambiò l’abbracciò scoppiando a piangere sulla spalla di Raph.
 
 
In lontanaza rumore di armi metalliche che si scontrano
 
Una voce femmile si dsitinse tra le altre
 
-Bene, bene, cosa abbiamo qui?-
-Karai!- Leo pronunciò quel nome con riluttanza
 
-Cosa c’è mio piccolo Leo, non ti è piaciuto il trattamento che ho riservato a tuo fratello?-
 
Nessuna risposta
 
-Molto bene, cercherò di rimediare con te!-
 
Detto questo estrasse la spada ed iniziò a combattere con Leo
 
I suoi attacchi era puliti, precisi mentre quelli di Leo era solamenti giudati dalla rabbia
 
-Pensavo fossi una persona migliore-
-Aha! Una persona migliore?-
 
-Mi fidavo di te!-
-Lo so! ho rovinato tutto vero?-
 
Donnie che era li vicino fece scoppiare un fumogeno ed i fratelli ne approffittarono per scappare.
 
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-Ragazzi! Siete tornati!-
 
Ad accoglierli April
 
La ragazza si ammutolì quando vide Mikey
 
-Michelangelo…-
 
Il mutante dalla fascia arancione guardò la ragazza senza dire niente, abbassò solo lo sguardo.
 
April gli corse incontro e lo abbracciò sotto lo sguardo sorpreso die fratelli ma sorpatutto di MIkey stesso
 
-Sono felice che tu sia a casa-
 
Ancora nessuna risposta
 
-Come stà?-
-Raph, lei è…-
 
-Raph dobbiamo spegnere le macchine non ce più nulla da fare-
-Posso stare solo con lei per un momento- disse trattenendo le lacrime
 
MIkey in quel momento si sentiva così inutile, era un assassino, che avesse agito per mano di qualcun’altro o meno non aveva importanza…
 
I fratelli acconsentirono
 
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Raph entrò nella stanza dove c’era Chelina
 
Si sedette accanto a lei e scoppiò a piangere
 
-T..ti prego…no…non andartene-
-Ho bisogno di te-
 
Le parolo faticavano ad uscire…
 
-Io ti amo… ti prego-
 
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-Chelina ascolta il tuo cuore, cosa ti dice?-
 
La ragazza si mise una mano sul petto
 
-È debole…-
-Ma, nonostante tutto sta ancora lottando-
-Non ce la faccio-
-Si invece-
 
-Ricordati del baule-
-Mamma, non potrò aprirlo…-
-Tu non morirai-
 
Un calore avvolse la ragazza che iniziò a bruciare tra le fiamme, ma non faceva male, al contrario. Tra le fiamme vide una ragazza dai lunghi capelli rossi e occhi verdi
 
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-Raph, dobbiamo staccare la spina-
 
Donnie aveva appena raggiunto il fratello in lacrime
Raph non disse o fece niente, si limitò a guardare il fratello
 
-Mi dispiace-
 
Donatello si avvicinò al generatore, esitò qualche secondo sul pulsante ma in fine lo premette.
Le macchine smisero di funzionare…
Chelina non respirava più
 
Donatello le stese fin sopra la testa un lenzuolo e con Raph uscì dalla stanza.
 
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Caldo e freddo allo stesso tempo
 
Un cuore che inizia a battere
 
Due bellissimi occhi azzurri che finalmente si aprono, guardano incuriositi l‘ ambiente intorno.
Una ragazza che si sveglia dal suo lungo sonno, e che con difficoltà cammina verso quella che doveva essere una porta
 
È aperta, la spinge con leggerezza
 
Una luce forte le fa lacrimare gli occhi
 
Voci in lontananza
 
Quattro tartatughe verdi
 
Guardano stupiti la ragazza in pigiama davanti a loro
 
Urlano di gioia, la abbracciano, una rartaruga la bacia, lei ricambia
 
 
-Sapevo che non mi avresti lasciata-
-Non lo avrei mai fatto-
-Ti amo Chelina-
-Anche io Raph-
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo aiutrice
 
E siamo arrivati alla fine di questa storia… vi è piaciuta almeno un pochino?
 
Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguita, che hanno recensito messo la storia tra i preferiti o altro e ringrazio anche quelli che si sono limitati a leggere
 
Veramente grazie.
Vi voglio bene
(Piccola figura di **** emh... ok scusate eventuali errori ma non ho avuto il tempo di rileggerla)
   
 
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