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Autore: katsu    12/10/2008    5 recensioni
prese a ripercorrere con il dito i contorni della croce,lasciando una scia scarlatta... "Te lo giuro Matt...li ucciderò, li ucciderò tutti quei bastardi!" [MxM;Shonen-ai implicito]
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello, Near
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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L'abitacolo del camion era illuminato dalla luce flebile proveniente dal monitor, due occhi azzurri si tenevano fissi su di esso, le pupille dilatate nello spasmo della tensione,impazzite, seguivano freneticamente i movimenti dell'auto rossa che sfrecciava barcollante sotto le mani del suo conducente, che lottava disperatamente in una folle corsa contro la morte.

D'improvviso l'auto sbandò, stridettero i freni, si fermò, circondata.



I due occhi che fissavano il monitor lentamente si abbassarono, impotenti, nascosti dalla fitta frangia bionda. Sapevano che era finita ma volevano ancora aggrapparsi prepotentemente a quel briciolo di speranza che restava. Tornarono a guardare il monitor, lucidi.



Il conducente uscì dall'auto quando si trovò decine di pistole puntate contro.

Un sorriso sprezzante si dipinse sulle sue labbra,che tenevano strette l'ultima sigaretta, le mani alzate:

mi arrendo... sono un complice del rapitore avete bisogno di me se volete saper...”

Non potè finire la frase che un nugolo di pallottole si abbattè contro il suo corpo. Il suo volto, beffardo, rimase per un attimo a guardare i suoi assassini, pareva suggerire “tanto non avrei parlato comunque...” poi, martoriato e insanguinato, si accasciò abbandonandosi sull'asfalto e si voltò in direzione della telecamera che lo osservava impassibile. Rivolse in quella direzione il suo ultimo sorriso... che sembrava dolcemente sussurrare “ti amo” .


Poi la sigaretta gli scivolò dalle labbra per spegnersi al suolo...



Nell'abitacolo buio risuonò i rumore degli spari. Ma forse, semplicemente, rimbombavano sordi solo nella sua mente.

Non volevo che tu morissi.. io ti ho ucciso.. Mi dispiace Matt.. ”

furono le uniche parole che riuscì ad articolare fra i singhiozzi silenziosi, senza lacrime. Solo.

Si fermo a guardare il sorriso dolce che era rimasto impresso sul volto di lui. Faceva male quel sorriso, vero Mello?



Dovresti odiarmi!” Quasi urlava dentro di se “ti ho ucciso, perché cazzo mi sorridi? Perchè non mi hai fermato? Lo avevi detto che sarebbe stato pericoloso! Perchè non mi hai fermato! Tutto questo non sarebbe mai successo... E' solo cola mia...”.

Le mani appoggiate sulle ginocchia stringevano così forte da farle quasi sanguinare, le unghie conficcate nella carne viva, le braccia tese in una dolorosa contrazione, a testa china.



Poi alzò di nuovo la testa, di scatto, quasi con violenza.

Basta Mello; riprenditi! Ora l'unica cosa importante è incastrare kira per non rendere vano il suo sacrificio!

Il sacrificio della persona che amava e che l'amava tanto da essergli fedele, fino alla morte.

Distolse lo sguardo dal monitor e pose nuovamente le mani sul volante ma le stacco immediatamente. In quel momento sentì il cuore lacerarsi. Si trovò accasciato sul cruscotto.


Era finita.


Non aveva saputo portare a termine la sua missione e aveva ucciso il suo migliore amico.


Era sempre stato solo uno stupido....


e nell'ultimo respiro si voltò verso lo schermo e fissando quel sorriso disse piano “anche io... ti amo” e lentamente chiuse gli occhi.








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Improvvisamente sentì un forte calore in uno stato di semi-coscienza riuscì a mala pena ad aprire gli occhi. Non capiva.

Vedeva solo fiamme introno a se, era forse quello l'inferno?

Eppure tutto sembrava così nitido, reale. Le fiamme che lambivano il suo corpo l'odore di pelle bruciata, il calore, i colori rossastri che illuminavano l'abitacolo.


NO!


Era ancora disteso sul cruscotto, qualcosa era andato storto! Quel maledetto quaderno non aveva funzionato come avrebbe dovuto, ma perchè?

Mello,non è il momento delle domande!

Quando cominciò a rendersi conto della situazione fu assalito dalla paura... il camion era in fiamme e lui bloccato lì dentro. Tentò, invano, di riprendere il controllo del proprio corpo, senza potersi muovere di un millimetro.

Che misera fine per uno come lui.. ma,pensò, in fondo la meritava. Ormai tutto era perduto, per quanto fosse ancora vivo, gli restava poco tempo ancora.


Arrenditi all'evidenza! Arrenditi Mello! Sei un fallito,solo uno stupido fallito.


I suoi pensieri tornarono a rivolgersi verso quel ragazzo steso al suolo, il suo corpo crivellato dai proiettili, verso il suo sorriso... forse lo avrebbe rivisto, forse morire non era così male, in fondo.



La portiera si spalancò e fu pervaso da un brivido. Due mani gelide e quasi irreali lo afferrarono con forza per portarlo fuori dalla sua prigione di fuoco. Non vide nulla si sentì semplicemente sollevare, il contatto con quel corpo innaturale gli sembrava così distante, eppure familiare.

Si lasciò trasportare finchè non fu adagiato lontano da quel rogo, sull'erba umida. Il suo corpo cominciò a riprendere sensibilità, i suoi arti, risvegliati dal torpore in cui erano caduti da un freddo pungente, a sciogliersi e tentò di muoversi, ma non potè riuscirvi, non ancora almeno.

Cercò di parlare ma dalla sua gola non uscì altro che un mugolio soffocato...


Shh”lo apostrofò l'ombra che ancora stava accanto a lui “ E' tutto a posto adesso...”.

La voce sembrava quasi provenire da lontano per giungere alle sue orecchie roca e ovattata.

La stessa mano gelida che lo aveva sollevato gli accarezzo dolcemente i capelli e sorrise.

Non seppe spiegarsi perchè vedesse solo il sorriso dell'intero volto ma quel sorriso gli ricordava tanto quello del suo angelo abbandonato sull'asfalto.

Una lacrima gli rigò la guancia mentre lo guardava e quell'ombra l'asciugo con la mano. Rimase a guardarlo annichilito per qualche secondo, quando quello fece per andarsene. Avrebbe voluto urlargli di restare, ma non riusci a far altro che piangere..

lo vide allontanarsi nel riverbero delle fiamme, in lontananza, che lo facevano sembrare iridescente e gli parve di scorgere il suo profilo.


aspetta..” riuscì finalmente a mormorare. Quello si voltò indietro e gli sorrise di nuovo.

Mello sbattè le palpebre. Una frazione di secondo.. ma era già sparito tra le fiamme...
















angolino autrice:

ragazzi eccomiiii mi credevate morta???? e no, non mi sono dimenticata di questa ff ma sono solo terribilmente occupata ( e lenta ND Mello) allora solo qualche spiegazione veloceveloce: innanzitutto spero di non degenerare in OOC ma vi avverto già che per i prossimi capitoli vedrete una progressione di stati che non sono solitamente attribuibili a mello ma che ho pensato possibili per uno come lui che deve necessariamente inseguire uno scopo nel momento in cui questo viene meno. Dalla debolezza, a una sorta di pazzia, a ancora la rassegnazione e l'avvilimento che poi ritornano inevitabilmente a diventare decisione e si risolvono nel suo carattere di sempre......ora basta spoilerare e spero che vi piaccia commentate plz!!!! anche le critiche costruttive sono ovviamente bene accette XD


katsu






  
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