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Autore: crissya    12/10/2014    3 recensioni
Alle volte Beth rifletteva sul fatto che Daryl le lanciasse certe occhiate. Lei le aveva interpretate come un qualcosa di oscuro. Sembrava che Daryl fosse sempre sul punto di dirle o farle qualcosa ma poi si tirava indietro come colpito da una specie di senso di colpa.
Il problema era che entrare nella mente di Daryl era come entrare in un grosso labirinto buio popolato da creature peggiori di quelle che vagavano là fuori.
In ogni caso, se tutto il mondo era diventato un inferno, Daryl era il suo paradiso o se non altro una nuvola su cui appoggiarsi e stare bene per un po’.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Parte II
 
Quella notte i rumori delle creature erano sempre più forti e vicini che Beth proprio non ce la fece e decise di alzarsi e fare una cosa che mai avrebbe pensato in tutta la sua vita.
Entrò silenziosamente nella stanza di Daryl fermandosi qualche minuto ad osservarlo: i capelli erano sparsi sul cuscino, gli occhi chiusi e il petto che si alzava e si abbassava regolare. La luce fioca della luna lo illuminava appena mettendo in risalto i possenti muscoli del moro. Beth si soffermò sulle braccia tornite e solide rese tali dalla balestra che Daryl portava sempre con se. Guardò gli addominali scolpiti, i peli che creavano una colonnina dall’ombelico in giù. Scese ancora con lo sguardo fino a vedere…
-Vuoi fissarmi ancora per molto?-
Mormorò Daryl con gli occhi ancora chiusi. –Capisco che la tv via cavo e fuori da un pezzo ma non puoi riprodurre il Grande Fratello senza il mio consenso-
Beth si pietrificò con i grandi occhi da cerbiatta sgranati come se dei fanali l’avessero colta di sprovvista mentre attraversava la strada.
-Io..io..-
-Tu cosa?- sbuffò Daryl aprendo un occhio e puntandolo dritto verso di lei.
-Io non riesco a dormire..-
-Cosa c’è? Paura dell’uomo nero?-
Beth sbuffò pesantemente e fece per andarsene quando la voce di Daryl la colse nuovamente di sprovvista.
-Cosa volevi?-
-Niente di così interessante…-
-Se sei venuta nella mia stanza da letto deve esserci qualcosa di interessante a parte il sottoscritto.-
Beth evitò volutamente di commentare l’ultima parte della frase e si limitò a rispondere. –Non riuscivo a dormire.. volevo chiederti se potessi mettermi nel letto con te per un po’. Starò ai piedi del letto e…-
Daryl sorrise nel buio e si vece al lato del letto lasciandole dello spazio libero accanto a se.
-Sarò anche quel che sono ma non farò dormire una signorina ai miei piedi specialmente se è la figlia di Hershel. Sia mai che mi fulmini da lassù-
Beth non proferì parola spiazzata da quello che aveva appena sentito dire. Magari Daryl non la disprezzava così tanto, magari lei poteva ancora scaldargli quel cuore.
Si mise nella parte libera accanto a lui avvolgendosi tra le coperte fredde, poteva avvertire il calore che il corpo di Daryl emanava come se lui fosse stato una specie di borsa dell’acqua calda che Beth aveva tutta voglia di stringerla forte al petto addormentandosi così.. ferma e al caldo.
-Hai ragione.- esordì Beth d’un tratto voltandosi con il viso verso Daryl.
-Su cosa?-
-Sono una ragazzina.-
Ora Daryl la stava fissando basito. Forse aveva sentito male ma Beth gli stava davvero dando ragione su una questione tormentosamente discussa da mesi.
-Ah…-
-Sono una ragazzina perché ho diciotto anni. Non sono una bambina come lo era Sophia ma non sono neanche una donna come lo è Maggie. Stando ai fatti sono quel che sono ma se vuoi fare un discorso così limitato e chiamarmi ragazzina attenendoti esclusivamente a questo, puoi farlo signor Daryl Dixon. Ricorda però che le circostanze mi hanno resa molto più che una semplice ragazzina. Forse lo hai rimosso, troppo preso a lucidare la tua balestra ma io ero accanto a te quando uccidevi gli erranti e lo facevo anche io..io che oggi ho provato pietà per quella creatura appesa. Io ho ti ho abbracciato quando sei crollato e ti ho fatto da ancora, io ho cantato per te perché ti piaceva e ti sei lasciato trasportare come un bimbo nella culla. Io sono abbastanza grande per ammettere di provare qualcosa per te, brutto zoticone!-
Beth si portò istintivamente una mano alla bocca maledicendosi mentalmente per aver deciso proprio in quel momento, nel letto con Daryl, di fare una simile confessione.
Ma la cosa che avvenne dopo la sconvolse molto di più.
Daryl si era girato totalmente verso di lei e con prepotenza aveva premuto le labbra contro le sue baciandola con foga. Beth rimase impietrita con gli occhi sbarrati ma il bacio di Daryl era così travolgente e passionale che si lasciò andare abbandonandosi completamente alle forti braccia del moro.
Daryl la strinse a se arricciando le sue dita nei capelli biondi della ragazza, le accarezzò il fianco salendo lentamente fino a raggiungere il collo sul quale serrò con forza la mano per tenerla ferma. Insinuò la lingua nella sua bocca rincorrendo quella di lei fino ad attorcigliarla quasi fosse una danza tribale attorno ad un fuoco. C’era passione, desiderio e Beth si sentiva benissimo perché finalmente Daryl aveva smesso di guardarla come se fosse una bambola di porcellana ma la stava trattando con tutta la forza che aveva in corpo e lei rispondeva con quanta forza ne avesse lei in quello che sembrava una lotta tra corpi.
Stringevano, toccavano esploravano senza mai lasciare la bocca l’una dell’altro, come potessero respirare solo stando uniti.  Come quando combattevano contro gli erranti i loro movimenti avevano finito per andare all’unisono adesso facevano la stessa cosa con i cuori che perdevano battiti li dove i baci si facevano più fitti e intensi.


Rimasero così per ore, stetti assieme. Il mondo, o meglio ciò che restava del mondo, sarebbe potuto finire in quel attimo e nessuno si sarebbe accorto di nulla perché stavano bene così.
-Avrei dovuto fingere di star dormendo quando sei entrata-
Ed ecco che il momento era stato rovinato dalle parole di Daryl che avevano colpito Beth in pieno viso peggio di uno schiaffo. Ma adesso il confine era stato varcato e Beth non aveva più intenzione di lasciar perdere.
-Cristo Santo, Daryl! Possibile che vuoi far finta di nulla? Hai visto che abbiamo appena fatto?- disse indicandosi le labbra rosse e gonfie rese tali dai baci e i morsi di poco prima.
-Si, per questo ho sbagliato. Non avrei dovuto baciarti.-
-“Ho sbagliato” “Non avrei dovuto” sbaglio o le cose le abbiamo fatte in due? Io non mi sono  mica tirata indietro anzi! Mi pare di aver ricambiato con una certa enfasi. E forse è vero non avremmo dovuto baciarci ma è successo! È letteralmente la fine del mondo e siamo rimasti solo noi… a chi vuoi che importi se..-
-Importa a me! Cazzo Beth! Smettila di vivere in un mondo fatato per una volta! Ho promesso a me stesso che non avrei permesso a nessuno di farti del male, neanche a me!-
-Ma non mi stai facendo del male!!-
-Non adesso! Ma un giorno lo farò e tu aprirai quegli occhi da Bambi e mi guarderai per cosa sono realmente, un uomo che distrugge ogni cosa che tocca! Ho fatto del male alle persone in passato e tu non sarai esente da questo!-
Inaspettatamente persino per se stessa, Beth trasse un profondo respiro e allungò una mano verso la guancia di Daryl accarezzandola lievemente, come un fiocco di neve che si posa su un petalo.
-Ma io ti ho già visto per quello che sei e mi sta bene. Non importa quello che sei stato perché io non c’ero. Mi importa chi sei adesso e io vedo davanti a me un uomo coraggioso che mi protegge. Un uomo che mi fa arrabbiare e sorridere allo stesso tempo. Smettila di punirti per i crimini che hai commesso in passato. Siamo tutti colpevoli ora come ora e certamente io non sono la chiave per redimerti.. potrei essere qualcos’altro se solo tu riuscissi ad andare oltre l’idea della ragazzina innocente e mi vedessi per come sono realmente, come io vedo te.- Beth si strinse a lui ancora più forte. –Ti vedo, Daryl. E sei speciale.-
Daryl non aveva la forza di dire nulla, si sentiva scoperto. Come in quei sogni quando eri nudo di fronte a tanta gente. Ora lui era davanti a Beth senza alcun tipo di protezioni, senza quella corazza che lo aveva portato avanti per un intera esistenza. Beth aveva fatto piazza pulita di tutto semplicemente guardandolo. Forse non erano le sue difese ad essere così deboli, forse era Beth a essere diventata così forte.
-Mi sbagliavo.- disse Daryl.
-Su cosa?-
-Non sei una ragazzina. Tu sei Beth.-
-E’ la prima volta che mi chiami per nome…- Beth sorrise felice e gli si avvicinò per baciarlo ancora, assaporando ogni fibra di lui facendola sua e imprimendosela nella mente e nel cuore. Qualsiasi cosa sarebbe accaduta, Beth avrebbe ricordato Daryl così. Avvinghiato a lei mentre la baciava,con il suo cuore che batteva forte contro il suo.
Beth si stava addormentando sul petto di Daryl quando lui , accarezzandole distrattamente i capelli, le parlò.
-Beth?-
-Mmmh..?-
-Se dovesse succedermi qualcosa tu non fare nulla di insensato e sciocco. Dovrai lasciarmi li o…fare quel che devi qualora un errante… bè lo sai. Dovrai trovare un rifugio e cercare qualche gruppo a cui unirti. Prendi la mia balestra e corri via.-
-Daryl, io…-
-Trova gli altri.-
-E se dovesse succedere qualcosa a me? Se tipo dovessero rapirmi?- scherzò Beth cercando di smorzare la tensione.
-In quel caso io ti cercherò. Sempre. Ti cercherò finché non mi abbandonerà la vita. E, stanne certa, ti troverò.-
Beth sorrise e abbracciò Daryl che le diede un bacio delicato a fior di labbra.
Si addormentarono così, l’uno tra le braccia dell’altra, ignari di quello che il destino aveva in serbo per loro.
 
  
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