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Autore: Justice Gundam    12/10/2014    3 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Best Wishes Reload-047

Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 47 - Verso il Regno della Valle

Era stato un viaggio lungo e abbastanza stancante, ma N, Archeops, Carracosta e il saggio Violante cercavano di non darlo a vedere, mentre si avvicinavano con lentezza e dignità all'ingresso del nascondiglio segreto del Team Plasma, ben celato tra le montagne più alte di Unima, dove lo sguardo acuto delle autorità e della Lega Pokemon raramente si spingeva. Dopo aver percorso un lungo corridoio spoglio scavato nella roccia, il giovane leader, il suo consigliere e i suoi due Pokemon raggiunsero finalmente un ponte di pietra che attraversava un profondo fossato, raggiungendo un grande portone di legno che dava acceso ad una sorta di castello edificato nelle profondità della terra. Davanti al portone, montavano la guardia due reclute del Team Plasma con tanto di alabarde tenute al fianco, che si misero immediatamente sull'attenti non appena il loro giovane signore e Violante misero piede sul ponte.

"Bentornato, Lord N, mio signore... saggio Violante... confidiamo che il vostro viaggio si sia risolto senza problemi." affermò una delle due guardie. N si fermò vicino a loro e annuì, facendo un sorriso appena accennato, e sia archeops che Carracosta fecero un inchino alle guardie, in segno di rispetto per il lavoro che stavano svolgendo.

"Diciamo pure... che abbiamo realizzato lo scopo che ci eravamo prefissi." rispose N. "E confido che anche per voi, il lavoro sia stato privo di problemi." Quando le guardie gli risposero con un semplice e diretto cenno affermativo, N proseguì. "Se fosse possibile, desidererei parlare con le mie sorelle e con il saggio Ghecis. Al momento, credo di avere bisogno di condividere con loro alcuni miei pensieri."

"Non penso che sia un problema, mio signore." rispose l'altra recluta, per poi far aprire il portone di ingresso, e dare accesso alla grande sala interna, una magnifica sala che dava l'impressione di un castello medievale, dai pavimenti in marmo nero punteggiato di una sorta di polvere luccicante, in modo da far sembrare che il pavimento fosse un cielo stellato. L'architettura era magnifica ed opulenta, con grandi volte variopinte e al tempo stesso eleganti, e colonne di marmo bianco che sorreggevano il soffitto. N e il saggio Violante, accompagnati dalle loro guardie - sia umane che Pokemon - entrarono, e il giovane leader congedò le reclute e il suo consigliere, che si inchinarono di nuovo, rispettosamente, e si allontanarono con lenta eleganza. Poi, dopo aver fatto un cenno ad Archeops e a Carracosta di seguirlo, N si diresse verso una rampa di scale, seguendole fino ai piani superiori, i suoi passi illuminati dalle lanterne ad olio appese alle pareti, piazzate in modo da irradiare quanta più luce possibile.

Non gli ci volle molto per raggiungere la sala nella quale suo padre, il saggio Ghecis, era solito lavorare. Era da diversi giorni che passava gran parte del suo tempo a studiare quegli antichi testi, quando non era impegnato all'esterno...

Giunto davanti alla porta chiusa, N bussò garbatamente, e dall'interno gli giunse la voce del padre adottivo che lo invitava a farsi avanti. Il ragazzo, facendo cenno ad Archeops e Carracosta di aspettare fuori, aprì lentamente la porta, e il Pokemon Paleouccello si appollaiò vicino all'ingresso, a fianco di Carracosta, che annuì in direzione di N per confermargli che avrebbero atteso fuori.

"Grazie, amici miei." disse N, entrando nello studio, dove vide Ghecis seduto ad un seggio, con un grande libro piazzato davanti a lui su un tavolo di legno duro, sotto il lume di una lucerna ad olio. Il saggio del Team Plasma alzò lo sguardo dal tomo antico, e accolse N con un lieve sorriso. "Padre. Chiedo scusa per essermi allontanato. Avevo delle faccende personali a cui badare."

"Non è un problema, N. Sono contento che tu sia tornato." disse Ghecis, alzandosi dal suo seggio e andando ad accogliere il figlio adottivo. "Spero che tu abbia trovato quello di cui avevi bisogno."

N esitò per un attimo, prima di sospirare e proseguire il suo discorso. "Padre... avrei bisogno di farti una domanda, se mi è possibile." disse il ragazzo.

Ghecis non perse la sua espressione calma e cordiale. "Certamente, N, figlio mio." rispose. "Di cosa si tratta?"

"Ho incontrato Ash Ketchum e i suoi amici, durante la mia uscita a Sciroccopoli." cominciò a spiegare il giovane leader del Team Plasma, vagamente turbato. Le parole pronunciate da Ash, Touko, Spighetto... e i pensieri dei loro Pokemon continuavano a riecheggiare nella sua mente. "E ancora una volta... ho avuto modo di ascoltare le voci dei loro Pokemon. Sono rimasto molto sorpreso... tutti i loro Pokemon... Pikachu... Pignite... Dewott... tutti loro mi hanno detto che a loro piace stare con i loro allenatori. Che proprio perchè sono con loro, sono diventati più forti. Erano felici di combattere per i loro allenatori."

Ghecis, ancora una volta, non cambiò espressione... ma se qualcuno avesse potuto guardarlo da vicino, avrebbe visto la sua fronte corrugarsi leggermente, in un'espressione di rabbia e preoccupazione. "E' evidente che quei ragazzi li hanno costretti a dire quelle cose. Li hanno plagiati, hanno piegato la volontà di quei Pokemon... e adesso quei Pokemon non sanno più cosa è bene per loro." spiegò Ghecis. "Devi ricordare, N, che Ash Ketchum è prima di tutto un allenatore di Pokemon, come anche i suoi amici. E come tutti gli allenatori, anche loro schiavizzano i loro Pokemon."

"Sì... però..." continuò a dire N, ancora insicuro. "I loro Pokemon... non mi davano affatto l'impressione di essere schiavi..."

"Questo perchè ormai sono stati condizionati." rispose prontamente Ghecis, mantenendo il suo sorriso affabile. "Sono rimasti così a lungo con loro, che ormai non sanno più pensare per sè stessi. Ma tu, figliolo... tu ricorderai loro come si fa. Tu farai vedere a tutti i Pokemon di questo mondo cosa significa essere liberi... ma per fare questo, figlio mio, dovrai sempre tenere in conto i tuoi ideali. Solo così potrai dimostrare di essere il degno erede dell'eroe che portò pace ed unità ad Unima in tempi antichi. Solo così sarà tuo il potere di cambiare il mondo."

N abbassò la testa, senza dire nulla... e Ghecis lo raggiunse, piazzandogli una mano sulla spalla. "Mio caro N... non puoi fidarti degli esseri umani, tranne che dei pochi illuminati che si sono uniti al Team Plasma. Gli umani... mentono... ingannano... si odiano... non pensano ad altro che al loro meschino tornaconto. Solo tu e i tuoi discepoli del Team Plasma siete al di sopra della disdicevole natura dell'uomo. Puoi fidarti solo di noi. Di noi e dei Pokemon. Essi non mentono. Essi sanno qual è la verità. Sono esseri puri e meravigliosi, per i quali vale la pena di combattere. Non tentennare, N... non esitare. Il tuo destino è quello di trasformare questo mondo in un paradiso."

"Hai ragione, padre..." assentì N, dopo un momento di riflessione. "Non avrei dovuto dubitare. Grazie di aver reso più forte la mia convinzione."

Ghecis accarezzò la testa di N con la mano buona, sorridendo sottilmente. "Bravo, N..."

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Poco dopo, congedatosi da suo padre, N si era incamminato verso le sue stanze, accompagnato da Archeops e Carracosta, solo per incontrare lungo la strada le altre due persone che stava cercando - due giovani donne che sembravano non aver ancora raggiunto la ventina d'anni, vestite in maniera abbastanza semplice che strideva con l'eleganza e l'opulenza di quel castello: una aveva i capelli rosa che le scendevano lungo la schiena, con due lunghe ciocche ai lati della testa, mentre l'altra era bionda, i capelli legati in una treccia, e con due grandi ciuffi sulla fronte che si drizzavanoin aria per un breve tratto a mò di antenne. Entrambe erano vestite da contadine, con abiti puliti ma semplici, delle ampie gonne e delle pantofole.

N si fermò vicino a loro, inchinandosi leggermente in segno di saluto e di rispetto. "Sorella Antea... Sorella Concordia... mi fa piacere vedere che state bene. I recenti accadimenti non mi hanno lasciato molto tempo per farvi visita."

"Non ti preoccupare per questo, N. Immagino che... in questi giorni tu abbia dovuto molto da fare, in preparazione all'incoronazione." rispose Antea, la giovane dai capelli rosa. "Ci auguriamo comunque che la tua uscita sia stata proficua, e che tu sia riuscito a fare quello che ti eri prefisso."

"Sì, posso dire che così è stato, sorelle mie." rispose gentilmente il giovane leader del Team Plasma. "Anche Archeops e Carracosta sono stati soddisfatti, per quanto anche loro avrebbero preferito che le persone con cui abbiamo parlato comprendessero meglio il nostro punto di vista."

Guardò con fare empatico verso la testuggine bipede e il rettile piumato, che sospirarono al ricordo di quei ragazzi che avevano scelto di opporsi al Team Plasma per motivi che a loro sfuggivano. Carracosta, in particolare, sembrava essere ancora abbattuta per quel rifiuto, e scosse tristemente il capo. "Carrrr..." mormorò.

"Sì, capisco il tuo disappunto, Carracosta..." affermò N, cercando di stare vicino alla Pokemon testuggine. "Dopotutto, tu per prima non puoi dimenticare che è stato il Team Plasma a salvarti da una vita al servizio di un'organizzazione criminale, quando abbiamo comprato il fossile da cui tu sei rinata, da un gruppo di malintenzionati che volevano usarti per il loro interesse. Vorresti anche tu che Ash e i suoi amici lo capissero, vero?"

La Pokemon Ancestruga annuì lentamente, e anche Archeops si aggiunse alla conversazione, svolazzando accanto alla sua compagna. "Arch! Archeops!" stridette il rettile alato, cercando di essere incoraggiante.

"Credo... che Archeops voglia dire che capiranno... col tempo..." affermò gentilmente Concordia, anche se ad ascotarla bene, sembrava che volesse dire qualcos'altro. "Per adesso, comunque, non pensate a queste cose, e rilassatevi finchè potete. Credo che vi aspetti un periodo molto pieno."

"Hai ragione, sorella Concordia." disse N. "Sono vicino a risolvere l'equazione che cambierà il mondo... ma se voglio trovare la soluzione ottimale, devo essere ben riposato, e anche i miei Pokemon dovrebbero esserlo. Vi ringrazio molto per il vostro interessamento, sorelle mie... il vostro supporto è come sempre insostituibile."

"Ci vediamo, N..." disse Antea. Il ragazzo e i suoi due amici Pokemon si congedarono da Antea e Concordia, e cominciarono ad incamminarsi verso le loro stanze... e le due sorelle li accompagnarono con lo sguardo, cercando di nascondere la loro preoccupazione. "Se posso essere sincera, sorella Concordia... ho paura che N si stia facendo influenzare troppo dalla responsabilità che gli è stata data da nostro padre e dal resto del Team Plasma. Non parlo solo per lui... ma per tutte le persone che verranno influenzate dal completamento del progetto del Team Plasma. Quanti Pokemon, in tutto il continente di Unima, saranno davvero contenti di separarsi dagli allenatori a cui vogliono bene?"

"E quanti allenatori degni di questo nome soffriranno, vedendo i loro Pokemon portati via da loro?" continuò Concordia. "Ma... sfortunatamente, per il momento non possiamo fare nulla se non sperare che nostro fratello e nostro padre comprendano che il loro modo di fare non porterà loro che ostilità. Gli ideali di N sono buoni... ma ho paura che si sia lasciato accecare da essi."

"Dobbiamo avere fiducia in N, sorella mia." terminò Antea, con un sospiro rassegnato. "Noi non abbiamo l'autorità di opporci alle decisioni dei Sette Saggi, e con nostro padre, il saggio Ghecis, abbiamo un debito di riconoscenza troppo grande. Se non fosse stato per lui, saremmo ancora disperse in quella foresta dove ci ha trovate. E forse, non saremmo neanche più in vita."

Concordia guardò nella direzione nella quale era scomparso N. "Lo so, Antea... posso solo sperare che N comprenda questo e riesca a guidare il Team Plasma su una strada migliore..."

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Sciroccopoli, una mattina di tempo incerto, malgrado fosse estate e facesse ancora caldo, alcune nuvole grigie occultavano parzialmente il sole, facendo temere che prima o poi si sarebbe messo a piovere.

Erano certamente stati dei giorni indimenticabili, nel bene e nel male. Il torneo di Don George... l'incontro-scontro con il padre di Belle... i Pokemon Musical e l'incontro con la travolgente Velia... Camelia e i suoi poderosi Pokemon Elettro... il Metrò Lotta, e il giro in ruota panoramica in cui N aveva rivelato quella scioccante verità...

Ma adesso, per Ash e i suoi compagni era il momento di riprendere la loro strada, così come per Lucinda e Gary, e per Komor e Belle. La città successiva, Libecciopoli, era ad alcuni giorni di cammino, e Ash, Pikachu e i loro amici speravano di raggiungerla abbastanza presto. Quella mattina, il gruppo di era riunito davanti al Pokemon Center di Sciroccopoli, e stavano parlando di quello che intendevano fare nei giorni successivi.

"Allora, avete preso la vostra decisione. Beh, sono perfettamente d'accordo." affermò Gary, preparandosi a prendere il suo zaino e ad imboccare assieme a Lucinda e a Piplup la strada che portava alla loro prossima destinazione.

"Anche noi due faremo quello che possiamo per darvi una mano, e per mettere i bastoni tra le ruote al Team Plasma." continuò Lucinda. "La professoressa Aralia conta anche su di noi per aiutarla a venire a capo di qualche mistero che ancora circonda quella banda di malfattori. Voi non preoccupatevi per noi, comunque... continuate il vostro viaggio, e raggiungete la Lega Pokemon di Unima. Nel caso ci sia bisogno di qualcosa, noi vi raggiungeremo il prima possibile."

"Grazie, Lucinda. Faremo del nostro meglio, e combatteremo il Team Plasma a modo nostro." affermò Ash, grato alla sua amica di Sinnoh e al suo primo rivale d'infanzia per il loro appoggio. "Komor, Belle... voi continuerete per la vostra strada, immagino. Anche voi dovrete completare la vostra collezione di medaglie, per poter accedere al campionato di Unima."

"Già... e io devo ancora fare la rivincita con la signorina Camelia." affermò Belle, dopo aver controllato che la sua squadra di Pokemon fosse al completo. "In ogni caso, ho tutta l'intenzione di continuare un po' per conto mio. Finora... ho sempre avuto voi che eravate là a darmi una mano, ma non potrò sempre appoggiarmi a voi... è venuto il momento che io impari per conto mio e che cominci a sviluppare la mia tecnica. Quando ci rivedremo, sono sicura che riuscirò a stupirvi!"

"Ci fa piacere sentirtelo dire." affermò tranquillamente Komor. "Mi raccomando, comunque, abbi sempre fiducia in te stessa e ricordati quello che ti abbiamo insegnato. Le battaglie al Metrò Lotta ti avranno sicuramente lasciato qualche insegnamento. Fai in modo di trarne frutto."

"E ci rivedremo... magari al prossimo torneo di Don George, che ne dici?" chiese Touko, dando una pacchetta amichevole sulla spalla della sua amica. Belle si voltò verso Touko, rispondendole con il suo classico sorrisone raggiante che ora appariva molto più convinto, dopo che lei era riuscita ad affrontare e a superare alcuni dei suoi limiti.

"Noi continueremo a viaggiare per conto nostro." affermò Spighetto. "Libecciopoli, la prossima città nella quale Ash e Touko dovranno affrontare una Palestra, è a diversi giorni di cammino da qui, e credo che avremo bisogno di allenarci molto bene per affrontare il nuovo Capopalestra. Non ne so molto, ma ho sentito dire che è molto abile e, soprattutto, è una persona che non fa sconti a nessuno."

"Beh, penseremo ad affrontarlo quando arriveremo a Libecciopoli." affermò Ash, accarezzando Pikachu che gli stava sulla spalla destra. "Nel frattempo... beh, vedremo cos'ha da offrirci questa parte di Unima, e di allenare come si deve i nostri Pokemon! Il mio Sawsbuck e il mio Rufflet hanno bisogno di sgranchirsi un po' i muscoli!"

Una delle Pokeball di Ash si agitò, e Pikachu si voltò verso di essa con uno sguardo stupito, prima che la sfera si aprisse da sola, e ne uscisse il Pokemon aquilotto in questione, spiegando le sue corte ali e svolazzando rumorosamente attorno ad Ash, come se volesse rimproverarlo bonariamente! "Ruff, ruff! Rufflet!" esclamò con voce acuta, allungando un po' le erre. "Rufflet ruff!"

Ash si scusò con un sorrisetto imbarazzato e con un leggero inchino. "Heheheee... hai ragione, Rufflet, hai ragione. E' che si trattava di una situazione di emergenza, e avevo bisogno dell'aiuto di Infernape." affermò. "Comunque... beh, spero che in questi due giorni ti sia piaciuto vedere com'è la mia città... e fare conoscenza con i miei Pokemon!"

Rufflet storse il naso con falsa severità, e sembrò pensarci su un attimo, prima di addolcirsi e rispondere di sì con un cenno del suo becco uncinato. "Rufflet!" esclamò, sorridendo al ricordo di Muk che aveva cercato di abbracciarlo senza successo, o del Dunsparce di Tracey che era stato così contento di conoscerlo e fare amicizia con lui. Biancavilla, per quello che aveva potuto vedere, era un posto molto bello, ed era curioso di scoprire qualcosa di più del continente di Kanto, una volta che Ash lo avesse portato lì finito il campionato di Unima. "Ruff rufflet ruff?"

"Tranquillo, Rufflet, sono sicura che adesso Ash ti farà fare bella figura! Avrai modo di dare prova di te nel prossimo match in Palestra, di questo sono convinta!" affermò Misty, permettendo all'aquilotto di atterrarle sulla spalla. Rufflet alzò fieramente la testa, e tutti gli allenatori e i Pokemon presenti fecero una breve risata, prima che il quartetto di Ash facesse gli ultimi saluti. "Bene, ragazzi... è stato un piacere rivedervi! Mi raccomando, state attenti! E teniamoci in contatto finchè possiamo!"

"Certamente. Sarà nostra premura contattarvi il prima possibile con tutte le eventuali novità." disse Spighetto con un elegante inchino.

"Buona fortuna a tutti e tre!" affermò Ash, dando la mano a Gary in un gesto di amicizia. Pikachu e Piplup si avvicinarono l'uno all'altro, e il topolino elettrico tese una zampetta al pinguino azzurro, che usò una delle sue alette per stringerla con energia.

"Pika pikachu, pika ka pikachu pika pika!" si raccomandò Pikachu. Piplup fece un energico segno di assenso, promettendo al suo amico che avrebbe protetto Lucinda ad ogni costo!

"Piplup!" cinguettò il Pokemon pinguino. "Piplup pip, pip pip pip piplup!"

"Panpour pan!" esclamò il Panpour di Misty, con un cenno sbarazzino del braccio destro.

"Pikachu!" Pikachu fece il segno dell'okay, e salutò Piplup, Lucinda e Gary mentre i tre gruppetti cominciavano ad allontanarsi, per andare ognuno per la propria strada.

"A presto, ragazzi! Ci vediamo! Mi raccomando, siate prudenti!" esclamò Lucinda.

"Ciao, a presto, amici!" esclamò Touko, rivolgendosi sia ai suoi due amici d'infanzia, che a Lucinda e Gary. "Non vi preoccupate, staremo attenti! Saremo sempre pronti a tutto!"

"E soprattutto, vedremo di non perderci per strada!" volle aggiungere Misty.

"Ciao, Touko! Ciao, Ash! Ciao, Lucinda, a presto!" salutò Belle. Pochi minuti dopo, i gruppi di Gary e di Komor erano spariti all'orizzonte... e, con un sospiro, Ash raccolse il suo zaino e se lo mise sulle spalle, pronto a riprendere il suo cammino.

"Bene... immagino che a noi non resti che proseguire." affermò il giovane campione di Biancavilla, facendo scorrere i suoi occhi sul resto del suo gruppo. Non sembravano aspettare che lui per proseguire il loro cammino... e infatti, non appena Rufflet si fu staccato dalla spalla di Misty e venne riassorbito dalla Pokeball di Ash, il sestetto di amici - Pokemon inclusi - cominciò ad incamminarsi verso le porte della grande città, deliziandosi un'ultima volta gli occhi con la vista della grande ruota panoramica e degli stadi in cui, anche in quel momento, si stava svolgendo qualche importante competizione sportiva. Erano stati dei giorni molto intensi, e nonostante la scioccante sorpresa che N aveva riservato loro, Ash doveva riconoscere che gli erano piaciuti. Ma altrettanta era la curiosità di vedere che nuove avventure gli avrebbe riservato il proseguimento del suo viaggio...

"Immaginavo che vi avrei trovato da queste parti, ragazzi." disse una voce femminile, un attimo prima che Ash e i suoi compagni arrivassero all'uscita della città, e quando i ragazzi si fermarono per attendere chi aveva parlato, videro arrivare Camelia, nei suoi abiti da Capopalestra. "Tranquilli, non sono qui per fare nulla di particolare. Volevo solo venire ad augurarvi buona fortuna. Mi sembrava giusto, nei confronti di due avversari degni come voi, Ash e Touko. Era da molto tempo che io e i miei Pokemon non ci battevamo con avversari del vostro livello, e siamo veramente impressionati. Le vostre stelle risplenderanno molto in alto, uno di questi giorni. Potete starne certi."

"Ah... signorina Camelia!" esclamò Misty, voltandosi verso di lei. "Grazie per il pensiero! Come vanno le cose, in Palestra?"

Camelia sorrise lievemente, cercando di mantenere la sua facciata stoica per quanto le riusciva. "Non ci sono problemi. Certo... l'apparizione di quel ragazzo, N... e del Team Plasma... ha causato una certa confusione, anche lì nella mia Palestra." affermò. "Tuttavia, adesso le cose sono sotto controllo. Ho fatto in modo che tutti sapessero che nel caso il Team Plasma dobesse tornare, ci penserò io a tenerli a bada. Ma... in questo momento, quella banda di pazzi si starà riorganizzando. Approfitteremo per prepararci, e respingerli nel momento in cui si presenteranno di nuovo. Piuttosto, so che adesso voi state andando verso Libecciopoli. Un posto davvero interessante, se posso dire la mia. Ho avuto modo di vedere il mercato, e il ponte mobile... tutte attrazioni molto interessanti!"

"Beh, allora sappiamo già quali saranno i nostri obiettivi quando arriveremo!" rispose Ash, mettendo una mano sulla spalla di Misty. La rossa rispose facendo un sorrisetto arguto e strizzando un occhio al suo fidanzato, che poi proseguì il discorso. "E... sa per caso qualcosa del Capopalestra di Libecciopoli?"

Camelia gettò al vento il suo tentativo di apparire distante, e ridacchiò gentilmente. "Mi state chiedendo di parlarvi di quel vecchio brontolone di Rafan?" affermò. "Beh, non posso dirvi molto sui suoi Pokemon, o sul tipo che usa, visto che questo andrebbe conto l'etica professionale. Lo dovrete scoprire da voi. Tuttavia, vi posso dire che è un tipo che all'inizio potrebbe risultarvi... un po' sgradevole, questo lo ammetto. Ma non giudicatelo così velocemente, perchè scoprirete che c'è molto di più di quanto sembra in lui. Lo conosco abbastanza da potervelo dire con sicurezza."

"Comprensibile." affermò Spighetto, consultando la sua mappa di Unima. "Comunque, prima dovremo attraversare una prateria e passare attraverso un luogo chiamato Eindoak... dove sembra che una volta sorgesse un luogo chiamato Il Regno della Valle. Un luogo ricco di storia, e legato alle leggende sull'origine di Unima."

Touko sembrò molto interessata a quella rivelazione. "Davvero? Wow... credo che sarà interessante visitare anche quella città! Spighetto... signorina Camelia... non è che ne sapete qualcosa di più, per caso?" domandò.

"Sì... effettivamente, credo che potreste trovare interessante la storia di questo posto: una volta, questa prateria era la patria di un popolo chiamato semplicemente 'il Popolo della Valle', governato da un re saggio e benevolo che aveva due figli." continuò Camelia, attirando l'attenzione dei ragazzi e dei loro Pokemon. "Questi due figli sono coloro che vennero poi conosciuti come l'Eroe della Verità e l'Eroe degli Ideali... i due grandi allenatori che vennero scelti dai Pokemon Leggendari, Reshiram e Zekrom, come loro rappresentanti... quando il Pokemon Drago primordiale da cui hanno avuto origine si è scisso in tre."

"Cosa? L'Eroe della Verità e l'Eroe degli Ideali?" chiese Touko, ricordando che aveva sentito una storia leggermente diversa da Ghecis, quando erano ancora ad Austropoli. "Questa non è la stessa cosa che aveva detto quel tizio, Ghecis... quando siamo andati a salvare il Munna di Belle! Non so voi, ma questa storia mi puzza..."

"Beh, io non mi fiderei certo di tutto quello che dice quel Ghecis. Dopotutto, fa parte di un'organizzazione criminale, e potrebbe benissimo aver detto quello che voleva per ingannarci." affermò Misty con un'alzata di spalle. Vedendo che Camelia la stava guardando con espressione vagamente dubbiosa, Misty si schiarì la voce e fece cenno alla Capopalestra di andare avanti. "Ehm... chiedo scusa, signorina Camelia, non volevo interromperla, stavamo solo riflettendo su quello che uno del Team Plasma ci ha detto. Prego... continui pure!"

"Okay. Per non annoiarvi troppo con i dettagli, che magari potrete scoprire per conto vostro, scoppiò un grave dissenso tra i due principi, che così finirono per diventare nemici." continuò la modella-Capopalestra. "Uno dei due fratelli riteneva che la verità fosse la cosa più importante per l'umanità, mentre l'altro era per gli ideali. I due draghi che rappresentavano i rispettivi concetti si schierarono a fianco dei fratelli, a seconda di quale dei due corrispondesse a loro... mentre il terzo drago, Kyurem, scomparve, e di lui si persero le tracce in un luogo misterioso che ancora oggi è conosciuto come Fossa Gigante, formata a causa dell'impatto di un meteorite. O almeno così si dice, visto che non è impossibile che sia stato proprio l'impatto di Kyurem con la superficie terrestre ad aprire quell'enorme fossato. In ogni caso, ancora oggi è un posto in cui vivono numerosi Pokemon strani e particolari, e a cui nessun essere umano si avvicina senza prendere dovute precauzioni."

"Pikaaaa..." mormorò un impressionato Pikachu.

"Accidenti... e allora, com'è andata, la guerra tra i due fratelli?" continuò Ash, sempre più interessato.

"Beh... come di solito vanno tutte le guerre stupide ed inutili come questa." affermò Camelia, facendosi un po' più seria. "La battaglia si protrasse per molti anni, e Zekrom e Reshiram, sferrando i loro colpi più potenti, ridussero molta parte di Unima ad una landa desolata con il loro fuoco e i loro fulmini. Ma dal momento che la loro forza era pari, nessuno dei due fu in grado di sopraffare l'altro... e quando i due principi decisero che andare avanti a combattere sarebbe stato inutile, e che nessuno dei due aveva ragione o torto, la guerra venne portata avanti dai loro figli. Purtroppo, succede anche questo al mondo. Le lezioni si dimenticano, e gli errori vengono ripetuti. Almeno finchè Zekrom e Reshiram non decisero di andarsene: scomparvero, e nessuno seppe più dove erano andati a finire. E senza i due Pokemon che erano stati le colonne portanti del conflitto, la guerra finì."

"Ma... immagino che il peggio accadde dopo, dico bene, mademoiselle Camelia?" chiese Spighetto. "Dopo una guerra come quella che lei ci ha appena descritto, la parte più difficile è ricostruire tutto."

"In effetti, la guerra ebbe un ulteriore effetto negativo sul Regno della Valle." continuò Camelia. "Vedete... quel regno era sostenuto da un'energia invisibile ma onnipresente, chiamata Dragoenergia, che gli era stata concessa dal Pokemon primordiale da cui poi sono nati Zekrom, Reshiram e Kyurem. Alla fine della guerra, la Dragoenergia si ribellò, provocando sconvolgimenti e devastazioni in tutto il regno già durante provato. Per impedire che il continente di Unima appena nato fosse distrutto, il vecchio re chiese al suo amico, il Pokemon Leggendario Victini, di aiutarlo a sigillare la Dragoenergia, usando lo stesso castello da cui governava... una misteriosa costruzione chiamata Spada della Valle. Grazie alla forza di Victini, e di numerosi Pokemon che si prestarono a questo nobile gesto, il castello fluttuò fino al luogo da dove proveniva la Dragoenergia, e lì atterrò, sigillando l'energia che stava andando fuori controllo. Il re, purtroppo, non sopravvisse allo sforzo, ma prima di morire, riuscì a dire a Victini che se la Spada della Valle fosse stata rimossa, allora la Dragoenergia si sarebbe scatenata di nuovo, mettendo in pericolo Unima."

"Accidenti, questa sì che è una storia incredibile... non immaginavo davvero che Unima avesse una storia costellata di tante guerre." affermò Touko, sentendosi come ipnotizzata da quanto aveva sentito. "Cavolo... penso che queste leggende dovrebbero essere più conosciute, per evitare che tragedie del genere si ripetano."

"Hai ragione, Touko. Ma come hai potuto vedere, c'è anche gente che ha interesse a nascondere la verità, se quello che ho sentito dire dalla tua amica è vero." rispose Camelia. "Ma... immagino di avervi annoiato abbastanza con questi discorsi. Credo che adesso voi vorrete anche andare per la vostra strada, e proseguire il vostro viaggio. Vi chiedo solo... di ricordare quello che vi ho detto, quando passerete per la città di Eindoak."

"Pika pikachu..." affermò il topolino elettrico, facendo un cenno con la testa. Sicuramente, se si fossero fermati un po' da quelle parti, sarebbe stata una delle tappe più significative del loro viaggo ad Unima... e in quel momento, il grazioso Pokemon Elettro non aveva idea di quanto questo si sarebbe rivelato vero!

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Nel frattempo, in un luogo sconosciuto di Unima, il capo del Team Rocket, il famigerato Giovanni, stava ancora leggendo con attenzione i rapporti che venivano dai suoi scienziati e dai suoi ricercatori sul Verispecchio che il Team Rocket aveva trafugato dal Castello Sepolto quasi tre settimane fa. Fino a quel momento, non erano ancora riusciti a trovare degli indizi circa l'ubicazione di Landorus, Tornadus e Thundurus, ma quello che avevano appurato circa il misterioso artefatto faceva ben sperare... e oltre a ciò, c'erano delle annotazioni fatte da alcuni dei suoi ricercatori, che erano state lasciate da parte, probabilmente nella convinzione che Giovanni non sarebbe stato interessato. Il boss del Team Rocket scossse la testa, irritato. Come doveva spiegarlo, ai suoi uomini, che non dovevano trascurare nessun particolare, neanche quello in apparenza più insignificante? Non si poteva mai sapere quando quelle informazioni sarebbero tornate utili, e questo valeva in particolare per un uomo d'affari come lui...

Decidendo che poteva permettersi di fare un attimo di pausa per verificare le informazioni contenute in quegli inserti apparentemente inutili, Giovanni tirò fuori un foglietto dalla pila di documenti e comincò a leggerlo con attenzione. Il suo Persian, che fino a quel momento era rimasto accoccolato sulla scrivania, facendosi un sonnellino, aprì pigramente un occhio e cominciò a leggere a sua volta. L'espressione del capo del Team Rocket si fece più interessata man mano che proseguiva la lettura, e il Pokemon felino, che nonostante l'apparente pigrizia sapeva essere molto acuto e percettivo, si accorse di ciò e sogghignò sornione. Riconosceva le avvisaglie, e sapeva che il suo allenatore stava per escogitare un altro dei suoi piani.

"Ma guarda un po'... questo è molto interessante, e sicuramente potrà essere utile al Team Rocket. Certo, la ricerca di Landorus, Thundurus e Tornadus continua ad avere la priorità... ma nulla mi vieta di dedicare una parte delle risorse del Team Rocket anche ad investigare su questo nuovo elemento." disse, per poi premere un tasto sulla sua scrivania, e aprire un canale di comunicazione con un'altra stanza. "Fate venire immediatamente Jessie, James, Meowth e Domino nel mio ufficio. Ho una missione da affidare loro, che potrebbe rivelarsi molto importante per il Team Rocket."

"Sì, signore. Provvedo immediatamente." disse una voce femminile dall'altra parte del comunicatore. Giovanni annuì ed interruppe la comunicazione, e si mise ad attendere... e con suo grande piacere, i diretti interessati non si fecero attendere più di cinque minuti, presentandosi con celerità davanti alla sua scrivania, tutti sull'attenti e in ascolto. Anche se Jessie e Domino si gettavano di tanto in tanto qualche occhiataccia...

"Ci... ci ha fatto chiamare, signore?" chiese Meowth, mettendosi sull'attenti e facendo un vero e proprio saluto militare. "C'era... qualcosa di cui ci voleva parlare?"

"Certamente. Una misssione che vi permetterà di dare ancora di più prova di voi stessi." affermò il leader del Team Rocket. "E ovviamente, Domino, sarà un'occasione anche per te. Sicuramente la migliore spia del Team Rocket non si tirerà indietro davanti ad un incarico che metterà alla prova le sue capacità, vero?"

Domino fece un sorrisetto arguto. "Può contare su di me, signore. Sono certa che non la deluderò. Ci dica pure... di che cosa si tratta? Come possiamo esserle utili?"

"Leggevo appena adesso un rapporto che mi è stato stilato, su un luogo chiamato Eindoak, che sorge dove una volta, ad Unima, si trovava il Regno della Valle. A quanto pare, si tratta di un luogo estremamente importante nella storia di Unima, ed è legato per molti versi alle leggende che raccontano dell'origine di questo paese. E ci potrebbero essere in ballo anche dei Pokemon Leggendari. Non escludo che possa in qualche modo avere a che fare con i tre che stiamo cercando in questo momento." spiegò Giovanni.

"A questo proposito, capo... non si sa ancora dove si trovino quei tre Pokemon? Lo... lo chiedo solo per curiosità, tutto qui!" chiese James, non nascondendo di essere un po' intimorito. Ogni volta che si trattava di un Pokemon Leggendario, la fortuna sembrava voltare le spalle al Team Rocket ancora più di quanto non facesse di solito... guardando rapidamente attorno a sè, notò che Jessie stava incrociando le dita dietro la schiena, e Meowth si era irrigidito come le corde di un violino!

"Ancora no." rispose Giovanni, diretto e preciso. "Stiamo comunque facendo delle ricerche, e contiamo di arrivare presto a dei risultati concreti. Comunque, per il momento, preoccupatevi della missione che vi sto affidando in questo momento. Voglio vedere come ve la caverete con questo lavoro di fiducia. Cercate di non deludermi."

"Stia... stia pur certo che non la deluderemo, capo!" esclamò prontamente Jessie, mettendosi sull'attenti, dritta come un palo!

Giovanni ghignò sottilmente, guardando il quartetto di agenti del Team Rocket da sopra le mani tenute unite. "Molto bene, ci conto. Non appena avrete terminato i preparativi, partite subito per il Regno della Valle. I miei informatori vi daranno tutte le dovute indicazioni, ma non appena sarete arrivati lì, dovrete cavarvela da soli. Il Team Rocket non può permettersi ancora di giocare a carte scoperte, almeno finchè non sapremo dove catturare Landorus, Thundurus e Tornadus. Quindi, contiamo su di voi. Vedete di non deludermi... e soprattutto, di collaborare. Non tollererò che un piano così importante venga mandato all'aria per le vostre ruggini personali."

"Agli ordini, signor Giovanni." disse Domino, per quanto fosse chiaramente dispiaciuta all'idea di dover lavorare con Jessie, James e Meowth. "Farò in modo... che questi tre rimangano in riga."

"Hmph... tu parla per te, dolcezza, che noi sappiamo fin troppo bene qual è il nostro compito!" affermò Meowth.

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Il sole dardeggiava implacabile sul canyon desolato, un'immensa distesa di roccia scavata ed erosa dai millenni... e in mezzo a quegli imponenti costoni di roccia, camminavano un misterioso viandante e i suoi Pokemon, apparentemente indifferenti al calore. Per essere precisi, non era esatto dire che i suoi Pokemon camminavano - le due strane creature fluttuavano a circa mezzo metro da terra, tenendosi in volo e al passo con il loro allenatore con quelli che sembravano essere poteri psichici: uno di essi era una stranissima creatura grande come un bambino di sei anni, il cui corpo era circondato da uno spesso strato di una sostanza semitrasparente, verde e gelatinosa. Aveva una testa sproporzionata rispetto al corpo, con occhi neri e di forma ovale, e una larga bocca triangolare, mentre il resto del corpo era piccolo, con braccia e gambe atrofizzate. Ai lati del suo corpo, la gelatina semisolida formava delle lunghe braccia con tre dita ciascuna, così come un paio di grandi orecchie triangolari sopra la testa, e una corta coda.

L'altro, invece, era un Pokémon umanoide con un corpo prevalentemente nero, di forma decisamente femminea. La sua testa era a forma di lacrima, con un fiocco bianco allegato alla base della sua cresta e la pelle nera sulla testa era caratterizzata da un motivo a zig-zag simile ad una frangetta. Aveva grandi occhi imbronciati con iridi azzurre e pupille bianche, con una piccola bocca con delle labbra rosse. Quattro dischi neri pianeggianti fiancheggiavano ogni lato della sua testa e il suo corpo era suddiviso in quattro dischi di lunghezza crescente, con la testa e le braccia appoggiate al disco più alto e piccolo. Le sue braccia seraono sottili, terminanti in piccole mani viola con dei dischi bianchi ai polsi. Ogni livello del corpo aveva un fiocco bianco come quello sulla testa.

L'uomo a cui questi Pokemon si accompagnavano era uno strano individuo dai capelli bicolore, neri su una metà del capo e bianchi sull'altra, che vestiva come un nativo americano, con un vestito di stoffa grezza ma funzionale di colore nero, lungo fin sotto le ginocchia, che diventava rosso sulle maniche e sul "gonnellino", sul quale era inoltre decorato da un motivo quadrettato bianco abbastanza complesso. Sopra tale vestito portava una sorta di scialle azzurro attraversato da una striscia nera orizzontale. Indossava inoltre un paio di pantaloni lunghi, e un paio di polverosi scarponi neri, oltre ad una fascia grigia sulla fronte che teneva ordinati i suoi capelli. Aveva un'espressione severa e pensierosa, mentre proseguiva sulla sua strada, immerso in chissà quali pensieri...

Un lamento raggiunse le sue orecchie, proveniente da un lato del canyon... e il giovane guardò immediatamente in quella direzione per capire di cosa si trattasse: un piccolo Blitzle era a terra lì vicino, e stava cercando di rialzarsi, ma anche da quella distanza, si vedeva che aveva una zampa ferita. Il Pokemon ricoperto di gelatina andò per primo verso il cucciolo di zebra e si abbassò verso di lui per controllare le sue condizioni... e un attimo dopo, il Blizle alzò lo sguardo verso di lui, temendo che volesse fargli del male...

"Bliiiitzle?" esclamò, cercando di tirarsi indietro quanto poteva. Il Pokemon gelatinoso si voltò verso il suo allenatore e il Pokemon nero, che stavano arrivando in quel momento. Il giovane si inginocchiò accanto al Pokemon Elettro ferito, e cercò subito di tranquillizzarlo.

"Che cosa c'è, piccolo amico? Ti sei fatto male a quella zampa? Aspetta, adesso ti aiuto io..." disse, togliendosi lo zaino dalle spalle e tirandone fuori un piccolo kit di pronto soccorso. Dopo aver spalmato una pasta di erbe sulla ferita del Blitzle e averla bendata, fece un cenno al Pokemon gelatinoso, che venne avvolto da un'aura luminosa azzurra, e sollevò in aria il Pokemon zebra con la telecinesi. Con delicatezza, in modo da non spaventarlo, il Pokemon gelatinoso appoggiò Blitzle sulle spalle del suo allenatore, che si assicurò che il Pokemon ferito fosse in una posizione stabile prima di fare cenno che era tutto a posto.

"Gothitelllll!" esclamò il Pokemon nero dall'aspetto femminile, indicando la strada che ancora si dispiegava davanti a loro. Il giovane annuì, d'accordo con la sua Pokemon, e controllò che tutti fossero a posto, prima di fare cenno di proseguire.

"Gothitelle, Reuniclus, avete ragione, è meglio se ci affrettiamo a riportare questo Pokemon al suo villaggio." disse. "Forse il momento si sta avvicinando, finalmente. Il momento in cui il Regno della Valle potrà rinascere dalle sue ceneri..."

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Il giorno dopo...

Ash e i suoi compagni si erano messi in viaggio di buon ora, e in quel momento stavano percorrendo una stradina di terra battuta che si inoltrava nella prateria, lasciandosi alle spalle la regione di Sciroccopoli, che appariva sempre di più come un'isola di civiltà e modernità in mezzo alle terre selvaggie ed aride. Il caldo delle giornata cominciava tuttavia a farsi sentire... e per conservare il più possibile le forze, Ash e i suoi compagni si erano fermati all'ombra di uno degli ultimi alberi che sorgevano ai lati della strada, cercando un po' di frescura sotto le sue fronde, che almeno in parte riuscivano a schermare i raggi del sole cocente.

"Accidenti... non scherzavano, quando dicevano che questa regione di Unima è particolarmente arida. E in estate, poi..." mormorò Touko, seduta su una roccia sporgente, mentre si faceva aria con il suo berretto. Per fortuna, il Panpour di Misty stava risolvendo in parte il problema, usando Docciascudo per annaffiare un po' gli allenatori, sè stesso e Pikachu... "Phew! Grazie, Panpour, credo che ne avessimo tutti bisogno!"

"Io, in realtà, sto molto meglio con il sole cocente..." Ash sentì la voce telepatica di Larvesta, che il ragazzo aveva lasciato uscire dalla sua Pokeball per farle godere un po' la temperatura torrida. La Pokemon Coleottero / Fuoco si stava tenendo a debita distanza da Panpour... così come Misty, pur cercando di non darlo a vedere, si teneva a debita distanza da Larvesta! "Adesso, quanto mancherà a questa nuova città?"

"Pika pi, pikachu..." rispose Pikachu, dopo essersi fatto una breve doccia. "Pika pikachu, pika pikachu!"

"Sì, non penso che ci vorranno più di due ore di cammino." Spighetto rispose, consultando la sua mappa. "Una volta che saremo arrivati, avremo tutto il tempo di guardarci attorno e trovare un posto dove passare la notte. Eindoak mi da l'impressione di essere una città molto pittoresca, e penso che avere a disposizione una giornata per guardarci attorno non potrà che farci bene."

"A me piacerebbe sapere quacosa di più sulla leggenda dei due principi e della Spada della Valle." affermò Touko, che sembrava sviluppare sempre più un interesse verso la storia del suo continente. "Ho come l'impressione che potrebbe esserci utile trovare quante più informazioni possibili. Soprattutto su questa Dragoenergia di cui parlava la signorina Camelia. Per qualche motivo, credo proprio che tornerà utile in seguito."

"Beh, non posso biasimarti per il fatto che tu voglia saperne di più, Touko... e anch'io credo che sarà un elemento importante!" affermò Misty. "Comunque, per il resto..."

"Hm? Larvesta, che succede?" chiese improvvisamente Ash, vedendo che la Pokemon che si era unita al suo gruppo nel Castello Sepolto si era irrigidita all'improvviso, e i suoi "corni" si erano accesi di fiamme scarlatte. Larvesta si era voltata verso alcune rocce che emergevano dal terreno, creando una sorta di colonna di pietra rozzamente scolpita, e stava guardando in quella direzione come se avesse percepito qualcosa di sospetto. In effetti, adesso che Ash guardava a sua volta in quella direzione, sentiva anche lui qualcosa di strano... una presenza strana, che gli comunicava una sensazione di potenza... come i Pokemon Leggendari che aveva incontrato durante la sua lotta contro il Team Vicious.

Pikachu, Misty, Panpour, Touko e Spighetto, che non avevano gli stessi poteri legati all'Aura che aveva lui, sembrarono allarmati. "Cosa... che succede, Ash? C'è... qualcosa che non va, per caso?" chiese Touko, mettendo mano alla Pokeball di Pignite.

Ash corrugò la fronte, concentrandosi sulla roccia. "Lo... lo senti anche tu, Ash?" chiese telepaticamente Larvesta. "Per un attimo... mi è sembrato di percepire un'Aura molto potente che ci osservava! Ma adesso non la sento più! Non ho idea del perchè... c'era qualcuno lì?"

"Non ne sono sicuro... non sono molto abituato a sentire le Aure, visto che non ho cominciato solo da poco..." disse Ash. "Ma... per un attimo, ho sentito anch'io che c'era qualcuno dietro quella roccia! Ora però... non lo sento più!"

"Cosa? Ci stava osservando qualcuno?" esclamò Touko allarmata. "Da dietro quella roccia lì? Ma... ma come hai fatto a sentirlo, Ash? E come mai adesso non lo senti più?"

Misty, che era andata a vedere come stavano Ash e Larvesta, e che si era tranquillizzata quando il suo ragazzo e Pikachu le avevano fatto cenno che era tutto a posto, tirò un piccolo sospiro prima di cominciare a spiegare. "E' una storia un po' lunga, Touko... ti spiego, tutto risale ad un paio di anni fa, quando Ash stava viaggiando con una mia amica, Vera, attraverso la regione di Hoenn..."

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"Quel ragazzo... è riuscito a sentire la mia Aura. E anche quella Larvesta che era con lui!" pensò tra sè il piccolo Pokemon che, fino ad un attimo prima, aveva osservato il gruppo di Ash dal suo nascondiglio dietro un grande costone di roccia che emergeva dal terreno. Adesso, grazie ad un rapido teletrasporto, si trovava al sicuro, all'interno di un canyon non troppo lontano da dove si trovavano Ash e i suoi compagni. "Credo... che quel ragazzo... e le due ragazze che sono con lui... sapranno riservare delle belle sorprese! Per adesso, ho intenzione di seguirli da una certa distanza! Hehehee... chissà, potrebbe essere divertente!"

Il piccolo Pokemon Leggendario chiamato Victini sorrise tra sè, mentre guardava verso il sole, e pensava che molto presto sarebbero accaduti degli eventi mai visti prima nella storia di Unima. "E poi..." pensò un po' tristemente tra sè. "Chissà, magari quei ragazzi possono mettere fine una volta per tutte alla tragedia che è cominciata tanti anni fa. Credo che ne saresti felice, mio vecchio e buon amico..."

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CONTINUA...

Note dell'autore: Bene, e con questo, partono gli eventi del 14° film! Spero che come introduzione sia interessante... e vi anticipo che ci saranno già alcuni personaggi in più rispetto al film ufficiale! Farò del mio meglio per aggiornare in fretta, ma prima tocca a Digimon Tamers e al mio nuovo crossover: God of War e Dante's Inferno!

A presto! :)

  
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