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Autore: Ciloculo    13/10/2014    2 recensioni
Frank e Gerard vivono a New york e stanno insieme fino a quando Gerard non tradisce Frank con Bert.
Il ragazzo non riesce a sopportarlo e quindi decide di tornare nella sua città natale, Belleville, per dimenticarsi di Gerard.
Ma sarà davvero così facile o il passato continuerà a perseguitarlo?
E se, per esempio, Gerard decidesse di andarsi a riprendere Frank? Cosa succederebbe?
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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01. If you still care don't ever let me know.




Quelli erano stati i mesi più brutti della sua vita. Era appena passata l'estate e non se l'era quasi per nulla goduta, troppo impegnato a buttare la sua vita in degli stupidissimi contenitori per il trasloco. E in quel momento si trovava sul suo stupidissimo letto a due piazze, nella sua stupidissima stanza, a pensare.
I suoi genitori non si spiegavano come potesse anche solo pensare di andar via. E avevano ragione.
In fondo, era un ragazzo di diciott'anni che viveva a New York, le possibilità che aveva davanti in quel momento erano infinite, aveva praticamente il mondo in mano e lui lo stava rifiutando. E per cosa poi? Per tornare a Belleville, la stupidissima e insignificante città in cui era nato e aveva vissuto per pochi anni.
Inspiegabile, vero? Ma i suoi non conoscevano la verità, nessuno la conosceva tranne lui. Ed era dolorosa e troppo difficile da sopportare.
C'aveva provato in quei tre mesi a non pensare a lui. A quelle pozze verdi e a quella massa di capelli neri e arruffati nella quale affondava la mano ogni volta che poteva e quella voce cristallina, che era rimasta chiara ed era risuonata nel silenzio degli auricolari anche mentre gli diceva "Frankie, sto vedendo un altro, va avanti da parecchio " .
Perchè no, Gerard, il suo ex ragazzo - e al solo pensarci una fitta aveva attanagliato il suo stomaco - il coraggio di dirgli in faccia che lo stava tradendo non l'aveva avuto e l'aveva lasciato così, tramite telefono mentre era a fare jogging in una fredda mattina di gennaio.
Da allora, tutto era diventato fin troppo diverso. A scuola, tanto per iniziare; aveva paura di incontrarlo per i corridoi o a mensa o nel parcheggio, aveva paura di vederlo baciare qualcuno che non fosse lui, paura di non riuscire a sopportarlo. E quando un giorno era successo davvero, aveva capito che le sue paure erano fondate, non sarebbe riuscito a sopportarlo.
Il nuovo ragazzo di Gerard si chiamava Bert, era un tipo dell'ultimo anno piuttosto strano, ma che ogni ragazza avrebbe voluto nel suo letto. Frank non capiva il perchè, molti gli avevano detto che era il fascino da ultimo anno, e inizialmente c'aveva creduto ma, dopo ben otto mesi, quando lui stesso era in procinto di entrare all'ultimo anno, non ci credeva neanche un po' che il triplo della gente si sarebbe interessata a lui.
Bert piaceva per il suo modo di fare, era essenzialmente uno stronzo predatore che sapeva scegliere le sue prede e Gerard era il ragazzo perfetto. Bello come pochi, intelligente, ironico e aveva quella straordinaria capacità di scavarti dentro che stordiva Frank ogni volta.
Ed era bravo a disegnare qualsiasi cosa, anche se preferiva la ritrattistica. Aveva fatto così tanti disegni di Frank, che lui come uno stupido teneva ancora, da perdere il conto, ed erano uno più bello dell'altro.
E in generale aveva quel non so che di magnetico che ti portava naturalmente ad avvicinarti a lui, era una persona capace di catturarti con uno sguardo e inglobarti nella sua orbita fatta di colori, stranezze e caffè. Ah, si, Gerard adorava il caffè.
E Frank lo amava, irrimediabilmente, nonostante fossero passati otto mesi dalla loro rottura, lo amava come il primo giorno, come quando gli era andato a finire contro nel corridoio il primo giorno di scuola e già aveva capito che avrebbe voluto passare il resto della sua vita con quel ragazzo.
Lo amava come quando, il secondo giorno di scuola, Gerard gli si era parato davanti e " Ciao Frankie, io sono Gerard Way. Mi sono preso la libertà di curiosare un po' nella tua scheda personale e di darti un nomignolo, spero non ti dispiaccia. Volevo sapere se ti piacerebbe farmi da modello per un disegno " e lui aveva mugugnato un si, incapace di dire qualcos'altro di sensato.
L'amava così tanto da sperare che in quel preciso momento l'avrebbe visto entrare in camera sua supplicandolo di perdonarlo per tutto quello che aveva combinato. E la cosa tragica era che lui l'avrebbe davvero perdonato, nonostante tutto.
<< Frankie, tesoro, siamo pronti per andare >>, disse sua madre, Linda, facendo improvvisamente il suo ingresso in camera. E Frank si rese conto che nessuno sarebbe venuto a supplicarlo, e senza voltarsi indietro uscì da quella casa per l'ultima volta.
Durante il tragitto chiamò Mikey, il suo migliore amico, che per una serie di casi fortuiti era anche il fratello di Gerard, per informarlo del fatto che il viaggio stava andando noiosamente bene e che il culo gli era diventato piatto. Mikey continuava a piagnucolare cose sul fatto che non avrebbe mai voluto che se ne andasse, ma ormai era fatta.
<< Tranquillo Miks, tornerò a New York di tanto in tanto e poi potresti sempre venire a Belleville, visto che anche tua nonna abita qui sarà più facile di quanto credi convincere i tuoi! >>, e sperò sul serio di poterci credere, perchè non sapeva proprio come avrebbe fatto senza Mikey.

La nuova casa era grande e, ovviamente, vuota. Non si trovava in un elegante quartiere residenziale come quella a New York, ma era comunque nella zona alta della città, che a Belleville era il luogo riservato alle ville dei ricconi.
Si, se non si fosse capito, la famiglia di Frank non se la cavava affatto male.
Non sapeva ancora in quale stanza sistemarsi, i suoi gli avevano lasciato carta bianca, ma alla fine prese l'ultima stanza in fondo al corridoio, che era praticamente come si sentiva in quel periodo. Ultimo, piccolo, insignificante; Gerard era riuscito a fargli perdere significato, e la cosa lo sconvolgeva e lo annichiliva allo stesso tempo. Che disastro era diventata la sua vita, e tutto per uno stupidissimo ragazzo.

Nel frattempo, a New York...

Gerard era nella sua stanza quando un rumore insistente e pesante di passi lo informó che l'uragano Micheal era in procinto di entrare in camera sua. Non si sentiva pronto ad avere un dialogo con suo fratello, in realtà non si sentiva pronto ad avere un dialogo con nessuno, era troppo fatto. Avrebbe ringraziato Bert in seguito per l'erba che gli aveva regalato per gli otto mesi insieme, se se lo fosse ricordato ovviamente.
<< Tu, brutto stronzo >>, iniziò a dire, a urlare, Mikey, che era entrato senza bussare come al solito.
<< Ciao fratellino, sono contento di vederti anch'io >>, ridacchió il maggiore continuando a fissare il soffitto.
<< Contento un cazzo, è colpa tua. È solo colpa tua se Frank se n'è andato! >>, gli continuò a sbraitare contro. A sentire quel nome, arricciò il naso e assunse un'espressione pensierosa.
<< Ah, quindi partiva oggi? >>, chiese, più a se stesso che al fratello. Come aveva fatto a non pensarci? Da quando aveva sentito Mikey e Frank parlare del giorno della partenza, il 12 settembre gli sembrava un mostro troppo grande da affrontare da solo. Ma per fortuna, non era solo, aveva l'erba. Iniziò a ridere da solo, rideva di se stesso, mentre suo fratello continuava a parlare. Cercò di concentrarsi su quello che stava dicendo.
<< ... E non cercare di negarlo, lo sappiamo entrambi che Frank se n'è andato perchè mentre stavi con lui ti sbattevi.... Gerard, ma tu sei fatto! Io ti vengo a parlare di Frank e tu sei fatto? E non dire di no, la riconosco quella faccia! >>, ormai Mikey era praticamente isterico. E a Gerard venne da ridere. E rise, rise, rise tantissimo, rise anche quando sentì suo fratello ricordargli quanto schifo gli facesse, poco prima di uscire da quella stanza.


Ta daaan.
Salve a tutti! Sono Viviana e questa è la prima storia che pubblico su efp!
Parto col dire che amo Gerard ( come se non si fosse capito! ) e lo so che sembra uno stronzetto senza cuore, ma non lo è, ve lo giuro T.T Si riscatterà nel corso della storia, vedrete, e arriverete ad amarlo alla follia come faccio io! u.u
Frank è troppo cuccioloso, quindi non ho molto da dire, ma è anche.. Sincero con se stesso, capirete più avanti che intendo, anche se spero ne abbiate avuto un assaggio in questo primo capitolo!
E allora come vi è sembrato? Fatemi sapere con un commentino dai, che vi giuro, non mi offendo ahahah
E vi prego di non fare caso al mio nickname, è stra imbarazzante ma inizialmente il mio era un semplice account lettore c.c
Al prossimo capitolo,
Cilo.
   
 
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