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Autore: fedez_etta    16/10/2014    6 recensioni
“Non è mai stato semplice per me
ma a volte tutto torna come se
ci fosse una ragione giusta a tutto questo odio che ho
quello che sembra semplice per te
diventa complicato come se
non ci fosse una spiegazione giusta
a tutto l'odio che ho
che ho!”
-Fedez feat J-AX
(storia jortini)
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SEMBRA SEMPLICE
Non è mai stato semplice per me
ma a volte tutto torna come se
ci fosse una ragione giusta a tutto questo odio che ho
quello che sembra semplice per te
diventa complicato come se
non ci fosse una spiegazione giusta
a tutto l'odio che ho
che ho!

-Fedez feat J-AX


Una scelta dura -parte 1



Oggi incontro la mia etichetta per la seconda volta. Sono troppo emozionato. Non immaginavo potessero scegliere me. Purtroppo Martina non è potuta venire con me perché doveva andare all’università. Lei studia la storia della musica. Le piacerebbe insegnare in una scuola. È molto brava e spero di avere la possibilità di duettare con lei. Sarebbe favoloso. Mi piacerebbe anche duettare con Emis. Lui ha dei pezzi molto belli. Gli piace raccontare la verità. È questo che ci accomuna. A noi c’è ne frega di quello che pensavo gli altri. Spariamo tutto ciò che pensiamo. < Allora, Jorge. Io sono Diego Ramos e sarà il tuo manager. Il tuo pezzo è piaciuto molto a tutti noi, però pensiamo che tu possa fare delle canzoni un po’ più diverse da te. Non ti devi preoccuparti di scriverle, ci penserà un’altra persona. > mi dice. < Ma a me piace moltissimo scrivere le canzoni. > rispondo. Non voglio ritrovarmi a cantare delle canzoni che non mi appartengono. < Lo so, sono pure molto belle ma alla gente non piace il rapper dolce, piace quello pieno di grinta. E tu di grinta ne hai da vendere, ma solo se canti pezzi giusti! > risponde sempre German. < Va bene. > dico poco convinto. A me piace l’idea di diventare qualcuno ma, le mie canzoni sono qualcosa di importante per me. Comunque vada, ho i miei amici, la mia famiglia. < Io invece sono Diego Dominguez e sarò il tuo produttore. Scriverò io i tuoi pezzi e ti giuro che saranno qualcosa di unico. > mi dice. Questo è un uomo che vuole fare il giovane. Devo dire che ci riesce. Forse perché sa cosa piace a noi giovani. < Io invece mi chiamo Pablo Espinosa e mi occuperò dei tuoi video musicali. Ne faremo molti e saranno uno più bello dell’altro. Tu non ti devi preoccupare di niente. Devi solo mettere la tua bella voce e il tuo bel visino. > Questo lo voglio prendere a schiaffi. Ma mi trattengo per non fare danni già al primo giorno. < Io invece sono Damian Lauretta e mi occuperò dei tuoi concerti. Per qualsiasi tuo desiderio, vieni da me e ne discutiamo. Se sarà possibile, lo faremo. > Questo già mi sta più simpatico, ma non tanto. Cosa non si fa per la fama. E così sono passate 2 ore…
 
 
< Dimmi che almeno la tua giornata è andata meglio della mia. > dice Martina. Stiamo passeggiando in villa. Abbiamo preso un gelato e stiamo discutendo della giornata che abbiamo passato. < Beh, ho fatto molte conoscenze. Non ho mai avuto così tanta voglia di picchiare qualcuno in vita mia. Hanno una faccia di schiaffi tutti. Non se ne salva neanche uno. A te è andata peggio? > dico io per poi mangiare il mio gelato. < Vuoi sapere com’è andata la mia giornata? Una merda! > risponde lei. < Che cosa è successo? > le domando. < Oggi dovevamo andare a fare shopping con Francesca, ma siccome lei ed Emis volevano “stare un po’ da soli” non usciamo più. > Mi blocco. < Tu dici di avere una giornata di merda, solo perché non vai a fare shopping? Tu non stai bene. > dico ritornando a camminare. < Vedi che per una ragazza non fare shopping è la cosa più brutta che può succedere. > dice lei traumatizzata. < E se ti lasciassi io non sarebbe peggio? > < No. > < Ah, allora se nelle prossime notti tu vorrai fare qualcosa che da sola non puoi fare, valla a fare con il commesso dei negozi. > dico io per farle capire, che senza di me non potrebbe stare. < Quest’immagine mi disgusta e non poco. Comunque chi ti dice che io voglia aspettare fino a questa notte? > Lei mi guarda. Io la guardo. …
 
< Apri questa cazzo di porta! > dice Martina mettendomi fretta. < Ci sto provando ma se tu cerchi di sedurmi, mi rendi le cose un o’ più complicate di quanto già lo sono. > dico io cercando di far entrare la chiave nella serratura. Con Martina alla calcagna è impossibile. Fatto sta che riesco ad aprire la porta. Ci svestiamo subito. Senza perdere tempo. Subito andiamo nella camera da letto. Appena arriviamo, apro subito la porta. Le mie mani sono salde sui suoi fianchi. La poso delicatamente sul letto e mi metto sopra. I baci scendono lungo il suo collo. Lei circonda la mia vita con le sue gambe. Il nostri battiti seguono lo stesso ritmo. Il mondo si ferma, solo per noi. Stare con Martina, toccarla, baciarla, starle accanto il giorno, vederla dormire, vederla fare il primo sbadiglio, vederla fare la bambina capricciosa è tutto quello che voglio. Lei mi completa. Noi ci siamo incontrate grazie a Emis e Francesca. Loro sono fidanzati da più tempo rispetto a noi e furono loro a presentarci. La prima volta che ho visto Martina ho pensato: “ Beh, non è male.” E adesso posso confermare che non era per niente male. Il suo sorriso mi illumina la giornata. I baci si fanno ancora più intensi. Non riesco a sopportare che ancora non è diventata mia. La voglio, la desidero, in tutto e per tutto. Ci sfiliamo l’ultimo indumento rimasto e poi ci uniamo. Diveniamo un'unica cosa. Una cosa inseparabile. Ed è così che dimostriamo il nostro amore per tanto altro tempo …
 
Il rumore del cellulare mi sveglia. Sono stordito. Guardo al mio fianco e vedo il corpo di Martina. Prendo subito il telefono per evitare che la suoneria possa svegliarla. < Pronto? > dice lui. Ho capito solamente il 90% delle parole perché sto ancora dormendo. < Quindi può venire la mia fidanzata. Ne sarà felice … > < In realtà è meglio di no. Abbiamo scelto una modella famosa. [ nota breve: la ragazza che fedez bacia durante il video: cigno nero] Si chiama Giulia. Siccome è molto bella e famosa rende ancora più interessante la tua situazione amorosa. > dice Diego con semplicità. < Scusami, ma se non è lei la mia vera ragazza che senso ha!? Tanto prima o poi si deve venire a sapere la verità. > rispondo io. Io odio quei cantanti che approfittano della propria storia d’amore per essere famosi. Adesso questa ragazza io non la conosco. Non so niente di lei. Non può venire dal nulla e fingere di essere la mia ragazza. Non ha senso. Se hai talento, c’è l’hai anche senza fidanzata finta, no?  < Il punto Jorge è che tu devi lasciare questa ragazza. > risponde Diego. < Stai scherzando spero. Non posso lasciarla. Io la amo. Non posso dirglielo così! > Non posso dirle, dopo aver fatto l’amore, dopo esserci appartenuti fisicamente, che la devo lasciare se voglio diventare famoso. < Va bene. Oggi all’evento vieni con Giulia e domani glielo dici a … a … scusa come si chiama!? > dice senza un briciolo d’affetto. < Non importa. Adesso arrivo. Che mi devo mettere per questo evento? > chiedo. < Non te ne devi preoccupare perché c’è un stilista che penserà a te. A dopo. > Chiudo la chiamata. Non voglio sentirlo fiatare più in vita mia. Io non posso lasciare la ragazza che mi fa provare emozioni uniche. La ragazza che voglio al mio fianco. Quindi è questo il prezzo della fama. Mi sarebbe sempre piaciuto lavorare con Gue, ma ne vale la pena? Vale la pena lasciar andare via una ragazza che ha creato in me un vortice di emozioni? Non so che fare. Adesso la cosa migliore è andare da Diego. Domani ne parlo con Martina. Voglio essere chiaro con lei e dirle la verità. Speriamo di trovare una soluzione. Esco dalle coperte e mi vesto. Prendo un bigliettino dal comodino, una penna dalla scrivania e scrivo:
“ Amore sono andato a prepararmi nello studio della mia etichetta che questa sera devo andare ad un evento. Il mio primo evento. Già. Domani ti devo parlare di un argomento delicato. Ci sentiamo. Appena ti svegli inviami un messaggio. Baci. Tuo per sempre.”
Lascio il bigliettino sul letto, nella parte in cui ero steso io. La guardo per un’ultima volta. Ho un brutto presentimento. Non so … ma non credo che le cose saranno facili d’ora in poi.
Mentre esco da casa ricevo una telefonata. < Pronto? > < Lei è il signor Blanco? > dice la voce di un uomo. < Si, sono io. Con chi parlo? > < Sono il dottor. Slown. Abbiamo ricoverato suo padre. > Solo questo ci mancava oggi. < Sto arrivando … >
 
 
 
 
 
 
 
NOTA AUTORE:
io morirò con tutti voi <3  a quanto vedo la storia è piaciuta. Mi dispiace che sia venuto piccolo il capitolo ma con la scuola tempo non c’è n’è. Comunque adesso ho aggiornato per felicità di non poche persone. Ripeto sono felice che vi piaccia e sono convinta che vi piacerà soprattutto fra 2 o 3 capitoli quando ne succederanno delle belle. Per voi non ho cenato <3 ma ne vale la pena. Vi mando un bacio e aspetto con ansia le vostre recensioni, che spero arrivino in tante. Bacioni <3
storieleonette (che cambierà nome)

 
   
 
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