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Autore: pensa_e_potrai    17/10/2014    1 recensioni
Questa storia è il seguito di "Come i Babbani".
Hermione Granger e Draco Malfoy si sono sposati.
Loro figlio Scorpius ha appena compiuto undici anni, e frequenterà la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
I suoi genitori gli hanno già detto tutto quello che lo aspetta, o quasi.
Perché, si sa, purtroppo la vita del figlio di un ex Mangiamorte da una parte, e di una Nata Babbana dall'altra, di certo non può essere semplice.
E Scorpius, che vorrebbe solo una vita normale, dovrà fare i conti con la vendetta di vecchie conoscenze, che non tarderà a manifestarsi.
Per difendersi avrà la sua famiglia, e i suoi amici, ragazzi molto speciali.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Rose/Scorpius
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lei Grifondoro. lui Serpeverde'
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Scesero le scale come se stessero correndo ma maratona, e come al solito Emma vinse. Era piccola, e veloce. E ovviamente, come tutte le volte, lo prese in giro e gli disse

"Meglio che voli più veloce di quanto corri!"

"Vedremo quest'anno!" Le aveva risposto, orma di fiondarsi in soggiorno, sorpassandola.
Sua sorella aveva ereditato da suo padre solo la passione per il Quiddich. Voleva, doveva giocare come Battitore quando sarebbe andata a scuola. L'istinto di colpire qualcosa con una mazza le piaceva, cosa che lo inquieta e faceva ridere allo stesso tempo.

Arrivò di corsa in cucina, e vide i suoi genitori che parlavano, anzi discutevano, come di consuetudine. Ma di solito erano tutte sciocchezze, e poi tutto si concludeva con un bacio, che gli faceva venire il voltastomaco.
Ma invece, lo sapeva, quella era una cosa seria. Si nascose dietro la porta e si mise a origliare

"... lo sai Draco! Sai che succederà! Il problema è che lui non lo sa! Dobbiamo dirglielo!"

"Hermione, devi capire che è meglio per lui non saperlo. Avrà dei problemi per questo, ma non possiamo proteggerlo in alcun modo!"

"Noi no, Draco! Infatti dobbiamo fare in modo che sappia proteggersi da solo. Se sarà Serpeverde, e lo sarà, sai benissimo che non accetteranno il suo sangue. E gli altri? Tu ti sei pentito, ma ci sono ancora delle persone che se la prendono con quelli come te, e con la loro famiglia!"

"Non possiamo dirglielo! È troppo piccolo per queste cose. Lui non sa nulla di lui! È l'unico modo per proteggerlo! Se sapesse perché alcun persone ci guardavano male quando siamo andati a Diagon Alley, perché ci hanno aggrediti al Ghirigoro, perché alcuni studenti lo tratteranno male, dovremmo dirgli tutto! Tutto! E non possiamo! Se avrà paura inutilmente, noi bon potremmo staglia vicino! E chi lo farà?

"Harry!"

"Potter?"

"Si, Draco, Potter! Harry! Sarà il suo professore di Difesa contro le Art Oscure! Lui sa tutto meglio di noi!"

"Ti prego, Hermione, aspettiamo! Gli manderemo n gufo, ma prima dovrà parlare con Pott... ehm... Harry!"

"Va bene."

"Hey, non preoccuparti! Andrà tutto bene! Fidato di me, come dodici anni fa! Lo farai?"

"Sempre!"

Uscì dalla cucina e si rifugiò nel corridoio adiacente al soggiorno.
Mille domande gli invasero la testa. Cosa c'entrava il suo sangue? Cosa aveva di tanto strano? Di cosa si era pentito suo padre? Qual era il vero motivo per cui li avevano insultati alla libreria?
 

Dopo la colazione abbandonò quei pensieri, avrebbe chiesto tutto a Harry. Era.il migliore amico di sua madre, e sapeva che sarebbe stato il suo professore. Con discrezione lo avrebbe chiesto.

Per quella discussione avevano fatto tardi alla stazione. Ebbe poco tempo per sentire sua sorella lamentarsi del fatto che voleva andare anche lei a Hogwarts.

Prese la gabbietta con all'interno Ares, il suo gufo nero, e la prese in mano. Era sempre con lui, ma non l'aveva mai usata per per inviare una lettera. Dopo le tante raccomandazioni dei suoi, sua madre lo abbracciò, e suo padre fece altrettanto.

"Mandaci una lettera con Ares appena arrivi, ok?" gli disse sua madre

Il treno fischiò. Era tradi, doveva andare. Salutò i suoi genitori ed entrò nel treno. Aprì la porta del primo scompartimento e vi trovò un ragazzino dai capelli corvini e gli occhi color smeraldo.
Fece un cenno per chiedergli se poteva sedersi, e il ragazzo annuì.

Rimasero in silenzio per molti minuti. 
Scorpius non si reputata timido, né voleva apparire così, perciò ruppe il silenzio

"Io sono Scorpius."

"Piacere! Io sono Albus!"

   
 
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