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Autore: bacionero    18/10/2014    5 recensioni
Candice si ritrova ad abitare nuovamente a villa Andrew. E' lontana da anni dal suo Terry ma qualcosa potrebbe riavvicinarli...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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l trillo del telefono risuonò in tutta villa Andrew. L’apparecchio da poco installato si trovava nello studio di Albert a piano terra, ma la porta lasciata aperta quando non c’era faceva sì che gli squilli si udissero nettamente fino al piano nobile. Ciò i primi tempi aveva provocato non poco sgomento nel personale di servizio, terrorizzato dallo strano rumore che d’un tratto squarciava il silenzio e che si ripeteva fino a quando qualcuno sollevava il ricevitore e accostava  lo strano tubo all’orecchio.

Albert aveva avuto una pazienza certosina a convincere Molly, la ragazza nata e cresciuta in una delle fattorie degli Andrew, che non succedeva nulla se ci si avvicinava all’apparecchio e lo si toccava, neanche essere morsi. All’inizio  qualcuno fu tentato di urlare contro il ricevitore, sapendo che la persona all’altro capo del filo era distante diverse miglia, ma poi aveva cercato di non apparire troppo provinciale e far vedere che aveva imparato come si usava.

A Chicago erano in pochi a possedere un apparecchio del genere, quindi  lo squillo del telefono era un evento eccezionale  e di cui potersi vantare, ma da qualche tempo le chiamate non erano più tanto rare, da quando Albert ne aveva fatto installare uno nel suo ufficio e da lì chiamava  per controllare che tutto andasse bene o dare disposizioni in caso di necessità . Così aveva risparmiato a George il fastidio di doversi recare personalmente in villa per comunicare gli ordini del suo capo.

Quella mattina fu Candy a rispondere ad una di queste chiamate di Albert.

-Sì tutto bene…tutto a posto…

Silenzio.

-Non lo so…

Silenzio.

-Va bene. Ti farò sapere.

Silenzio.

-Ah! Ho capito. Bene, divertiti. Ciao.

Albert le aveva chiesto se Neal e Iriza erano partiti e Candy, che si era  alzata fin troppo tardi quella mattina e consapevole del fatto che i cugini avrebbero potuto benissimo non desiderare salutarla, non aveva saputo rispondergli. Aveva posato da poco il ricevitore che intravide passare per il grande androne  Neal. Avrebbe preferito non salutarlo ma ormai era troppo tardi, lui l’aveva scorta.

-Immagino sarai contenta che io e mia sorella stiamo per partire. Non dispiacerti se Iriza non ha voluto prendere commiato da te, ma sai stamattina ha un gran mal di testa.

-Beh non dispiacerti, dato che io non mi dispiaccio, e scusa il gioco di parole.

Invece di risponderle, e di reagire alla sua provocazione, Neal la guardò intensamente  per fissare bene ciò a cui stava dicendo addio. Gli sembrò di annegare in quegli occhi limpidi e puri, e per un attimo avvertì uno stordimento,  un colpo  a tutte le sue certezze. E se quella giovane donna avesse potuto salvarlo, se avesse potuto con la sua sola presenza renderlo migliore, un uomo nuovo, più sereno con se stesso e più generoso con gli altri?

Cosa succede all’acqua quando si mescola col fango? L’acqua si sporca, certamente, e il fango non si purifica:  lui sarebbe rimasto fango e lei si sarebbe sporcata. E quando invece una cascata di acqua con la sua forza e la sua irruenza  piomba addosso ad un cumulo di fango? Allora sì che lo spazza via, con impeto, con foga; ecco, se lei fosse stata forte e paziente come una cascata di acqua pura, lui si sarebbe salvato.

Ma , ad essere sinceri, circa una settimana prima era successa una cosa molto strana, che gli aveva fatto capire che anche Candy  era  imperfetta. Quella decisione di sposare Archie, il fidanzato della sua migliore amica…

Come aveva potuto? Si erano presentati in villa con la fede al dito, ridendo come due ragazzini, e avevano comunicato la “lieta” notizia, inaspettata come un temporale estivo, ingiungendo a tutti coloro che vi abitavano e alla servitù che se per qualche motivo la stampa avesse chiesto via telefono una conferma delle nozze, tutti avrebbero dovuto rispondere le seguenti parole: non confermiamo né smentiamo.  Era scritto ben in vista sul taccuino vicino al telefono,  e chiunque avesse preso la chiamata avrebbe dovuto dare quella risposta.

Tutti si erano congratulati con i novelli sposi e per qualche strano motivo Albert, l’inflessibile e integerrimo capofamiglia, non aveva avuto nulla da ridire sul fatto che Archie fosse stato il promesso sposo di un’altra ragazza.

Neal  aveva sentito il tarlo della gelosia mordergli le viscere al pensiero del talamo coniugale che avrebbero condiviso, una gelosia che non sapeva spiegarsi,  ma per fortuna non aveva dovuto sopportare lo strazio di vederli salire in camera insieme e chiudere la porta, dal momento che avevano preferito continuare a dormire in camere separate. Forse quella ragazza allevata da una suora ed educata in un rigido collegio cattolico, quella ragazza irraggiungibile come poche, quella ragazza che si chiudeva a riccio con lui che da anni cercava  di romperne il  guscio di ritrosia e serietà, era rimasta la stessa nonostante il matrimonio.  E allora, cosa poteva aver visto in suo cugino capace di farla cambiare in quel modo, di farle passare sopra i sogni romantici della sua amica?

Doveva essere stato un amore folle, un amore egoista, cieco e sordo ma forte e solido…

Aveva deciso di partire, e non solo perché era andato in fumo il progetto di impadronirsi delle ricchezze della ragazza, ma anche per non essere costretto ad  assistere alle occhiate e ai sottintesi dei due novelli sposi. Con la sorella si stava apprestando a tornare in Florida dai suoi.

Mentre pensava a queste cose Candy lo riportò alla realtà.

-Non dici niente? Ti sei imbambolato? Guarda che tua sorella ti sta aspettando in macchina…

-Candy, non avrei mai voluto che finisse così…

-Non si può cambiare il passato, Neal. Se tu anche di recente mi avessi dimostrato amicizia, io avrei dimenticato tutto il male che mi hai fatto quando eravamo bambini e ragazzini, ti avrei voluto bene come si vuol bene ad un membro della famiglia. Ma tu hai continuato imperterrito a passare sopra i miei sentimenti. Credo cha tra di noi sia stato detto tutto.

Ed era vero. Neal non poteva uscirne più sconfitto di così. Ma c’era una cosa che poteva ancora dirle, una cosa che  l’avrebbe ferita se le era rimasto un briciolo di umanità.

-E pensare che quel povero ragazzo è rimasto con quella sua collega che gli ha salvato la vita! Ha compiuto un’azione tanto nobile rinunciando alla vostra relazione in nome di sentimenti quali lealtà e gratitudine, sapendo di fare una buona impressione su di te! E tu, invece, cosa hai fatto? Hai rubato il fidanzato alla tua migliore amica! Quell’attore che mi stava tanto antipatico adesso ha tutta la mia stima, perché si è mostrato molto più onesto di te! E tu non venirmi più a parlare di buoni sentimenti, non ne sei degna!

Che proprio un tipo come Neal dovesse farle la morale era una cosa tanto assurda quanto una nevicata in pieno agosto. Dette così le cose, sembrava avere ragione. Ma Neal non conosceva la verità. Non sapeva che era stata tutta una farsa.

Si erano presentati in villa con l’anello nuziale al dito solo due settimane dopo che Archie aveva scritto la sua lettera ad Annie per informarla, sperando che giungesse a Parigi prima che la notizia potesse trapelare dai giornali. Eventualità, questa, in realtà molto difficile: i giornali parigini, dopo la fine della guerra, avevano ben altro di cui parlare che del matrimonio di una famiglia seppur ricca, seppur potente, d’oltreoceano.

Era stato anche troppo che Annie trovasse  aperta la scuola per imparare tutti i segreti della moda francese, e solo perché l’imperativo categorico era diventato  tornare alla vita di sempre e ricominciare a vivere.

C’era una grande speranza nel futuro tra i francesi, in quanto vincitori della guerra, ma alla gente non interessavano più le frivolezze del gossip, in un momento in cui il problema principale era ricostruire, e i giornali parlavano più che altro della nuova scena politica internazionale e di quando la Germania si sarebbe decisa a pagare  il  debito che aveva  contratto  come durissima condizione di pace imposta dalle nazioni vincitrici.

 Intuendo tutto ciò, Archie e Candy avevano confidato nel fatto che Annie avrebbe saputo di questa messa in scena solo dalla lettera del fidanzato, e se per qualche motivo avesse manifestato anche solo il più piccolo fastidio, avrebbero mandato a monte tutto.

La lettera di risposta non era ancora arrivata, ma la recita aveva sortito il suo effetto, infatti dopo solo una settimana dal “matrimonio” ecco che Neal si era deciso a partire. Per quanto riguardava Albert, le sue risate all’udire il piano dei suoi amici erano durate per cinque minuti buoni, e naturalmente aveva dato la sua approvazione.

Ma ora Neal gli stava parlando di Terence, e lei tremava al pensiero di quello che avrebbe pensato se avesse saputo del matrimonio, ora che stava arrivando a Chicago in tournee per una tappa di sette giorni.

Non c’era stato alcun matrimonio, ma soltanto i diretti interessati e Albert lo sapevano.  Archie continuava a essere innamorato di Annie e una volta tornata quest’ultima  da Parigi si sarebbero sposati.

Apparentemente a  Chicago  la notizia non era trapelata, anche per il riserbo della famiglia e della servitù, ma si sa che molti esseri umani non riescono a tenersi troppo a lungo un segreto che scotta e di cui sono grati di essere tra i pochi eletti depositari, per cui Albert qualche giorno prima aveva capito che le maglie del riserbo si erano  allentate quando uno dei suoi collaboratori gli aveva rivolto una frase sibillina accompagnata da uno sguardo altrettanto sibillino su una certa novità nella famiglia Andrew.

Ma Candy pensava che, dopotutto, era ben difficile che il giovane attore, impegnato e concentratissimo nel ruolo del protagonista, avesse l’opportunità di ascoltare i  frivoli pettegolezzi della città. Quella stessa sera Albert sarebbe andato alla prima  senza  Candy, perché per lei sarebbe stato  troppo penoso sottoporsi  alla vista di quel ragazzo che alla fine della recita non  avrebbe neanche potuto salutare.

Quando aveva rifiutato ad Albert la sua compagnia, l’uomo aveva compreso, ma quando poco prima, al  telefono, gli aveva augurato di divertirsi, sapendo che sarebbe andato in teatro direttamente dall’ufficio, dove avrebbe mangiato qualcosa e si sarebbe cambiato d’abito, aveva avvertito una stretta al cuore.

 
                                                                 
                                                                                        

 
Bonjour a tout le monde! Ebbene lo ammetto, ho avuto la tentazione, e fiordistella mi ha letto nel pensiero, di descrivere un Archie che “ci marcia” e, cosa ancora più grave, di una Candy che “non disdegna”… eh eh, ma la mia Candy è una ragazza seria, o almeno ci prova, LOL. Uff, Li ho descritti troppo carini insieme,e questi primi capitoli potevano far giustamente pensare ad un certo tipo di proseguo. Ebbene sì, sono stata tentata.
Come giustamente notato da rubina Terence sta arrivando perciò cari lettori/trici, preparatevi al pegg…cioè voglio  dire al ritorno del bel tenebroso!
Spero abbiate gradito i riferimenti storici.
Grazie di cuore a Petra Lu, Tetide, Rubina, Mave e Fiordistella che hanno recensito, a coloro che hanno inserito le storie tra le seguite e le preferite e a tutti gli altri lettori silenziosi che si sono lasciati incuriosire da questo parto della mia immaginazione.
   
 
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