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Autore: Colpa delle stelle    19/10/2014    6 recensioni
[Interattiva - posti al completo]
Il Signore Oscuro sta tornando. Agisce nell'ombra, si nasconde dal Mondo Magico e anche se nessuno lo vede e lui stesso non si presenta nelle sue solite vesti, la sua presenza è tangibile come una mannaia sul collo delle persone e nessuno riesce più a ignorarlo.
Quattro giovani coraggiosi si ritroveranno inevitabilmente attirati nel corso degli eventi e sarà il destino a decidere la riuscita o il fallimento della loro missione.
Ad Hogwarts, però, la vita scorre normalmente e per gli studenti che la frequentano rimane ancora la scuola di magia e stregoneria più sicura al mondo.
E voi, che ruolo avrete in questa storia?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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 Tempo di tirare le somme 

 

Erano state le loro quattro bacchette a salvare Harry Potter. Amber aveva allontanato il manipolo di figure che lo avevano accerchiato e mentre Ebony e Blake si apprestavano a curare le ferite che il Sectumsempra aveva inferto ad Harry, Dakota aveva disarmato con immenso piacere il mago che lo aveva colpito e l'attacco era immediatamente cessato.
Quando le candele si erano accese, le figure sconosciute erano scomparse e la preside si era avvicinata immediatamente al quartetto, con un'espressione grave sul volto.
- Dobbiamo parlare. 
 

La Sala Grande era stata trasformata in un enorme stanza d'ospedale e mentre gli studenti si ammassavano per farsi medicare, le persone più gravi venivano scortate all'istante in Infermiera, per un'occhiata più attenta.
Caroline era stata scortata d'urgenza al San Mungo. Il Sectumsempra le aveva fatto perdere parecchio sangue e nonostante Nathan avesse insistito per seguirla, l'aveva dovuta guardare andar via senza poter far niente.

 

La scottatura di Thalia si era rivelata più grave di quanto Ross si aspettava. Con il braccio fasciato, guardava l'amica priva di sensi, in colpa. L'infermiera gli aveva assicurato che si sarebbe svegliata entro poco, ma il Grifondoro non poteva che sentirsi male: era riuscito a salvare Amber, ma non aveva protetto l'amica.
 

A Diane fischiavano ancora le orecchie, ma da quando era coricata sulla brandina di emergenza che avevano piazzato sul tavolo di Grifondoro, si sentiva davvero meglio. Si torturava le unghie, cercando di non badare alla benda insanguinata che aveva in testa, e pensava a Thea. Avevano portato anche lei al San Mungo, l'infermiera aveva detto che aveva subito un trauma cranico molto forte e che poteva anche trovarsi in coma. Diane non sapeva cosa significasse, ma sapeva che non era niente di bello e quello le bastava per farle tenere le mani serrate sui bordi della brandina e pregare.

 

Zoey non aveva mollato nemmeno per un secondo la mano di Yulia e aspettava con ansia che si svegliasse. L'infermiera l'aveva assicurata, le aveva fatto capire che aveva solo preso una forte botta e che presto si sarebbe svegliata, ma la Grifondoro aveva paura che non sarebbe stato così. Il livido, gonfio e viola, si notava appena sulla fronte scura di Yulia, ma Zoey sapeva che c'era. E le bastava per farla preoccupare.

 

Jude era fermo vicino a Lynne, che ancora non si muoveva. Non sapeva che cosa l'avesse colpita, sapeva solo che il colpo era stato talmente violento da slogarle una spalla e incrinarle una costola. Non sarebbe più potuta salire sulla scopa per molto tempo ed era proprio questo che gli faceva più rabbia.
Privare una persona delle proprie passioni per un attacco assurdo era inconcepibile.

 

 

Gli occhi chiusi di Christian si mossero sotto le palpebre e Blake si tranquillizzò solo quando si aprirono del tutto, per poi richiudersi di scatto. La testa del Tassorosso era un insieme di suoni e di fischi, ma la figura principale la faceva il dolore, un pulsare martellante che lo costringeva a chiudere gli occhi persino davanti alla luce.
- Cos'è successo? - domandò comunque, a fatica.
Blake si passò una mano sul labbro spaccato e scosse la testa. - Se te lo dicessi, non ci crederesti mai. 
 

 

Nell'ufficio della preside, quattro figure si guardavano intorno, senza mai osare cercarsi a vicenda. Dakota si era presa la prima sedia e quando Amber le si era seduta di fianco, la Serpeverde l'aveva studiata in silenzio. Ebony si era appoggiata con le mani alla sedia della Grifondoro e Blake studiava la situazione in disparte, appoggiato al muro con le braccia incrociate al petto, com'era solito fare.
La preside li raggiunse in quel momento.
- Perché ci ha convocati qui? - domandò Dakota, precedendola.
In un altro momento, le avrebbe sorriso indulgente, ma quella volta non lo fece. Sembrava quasi indispettita dall'essere stata interrotta.
- Non farò troppi giri di parole e vi prego – esordì, con un sospiro. - Fatemi le domande solo alla fine del discorso, intesi? - Tutti e quattro annuirono. - Abbiamo scoperto che dietro agli attacchi al Ministero c'è una persona ben precisa – comunicò la preside, passeggiando per lo studio. - E non vi piacerà sapere chi è, visto che quella persona ha un diretto legame con voi. - Ebony spalancò gli occhi, ma non disse niente. - Il cugino di Lord Voldemort. - sintetizzò la preside, studiando le reazioni di ognuno di loro.
Blake si staccò dal muro e fece un passo avanti, istintivamente. Amber provò a parlare, ma la preside la fermò.
- Siamo giunti a conoscenza da una fonte anonima che Orfin Gaunt ha avuto un rapporto con una donna babbana, ancora prima della nascita di Voldemort – spiegò, con voce grave. - E che da questa unione sia nato un figlio, che a sua volta a dato alla luce un erede circa vent'anni fa. 
- Tecnicamente. - la interruppe Dakota. - Sono cugini di secondo grado, o mi sbaglio? 
L'occhiataccia che le rivolse Amber le fece passare la voglia di dire altro, ma Dakota promise a sé stessa che la Grifondoro avrebbe pagato quell'affronto. La preside non fece nemmeno caso alle sue parole.
- C'è una nuova profezia, che la stessa Sibilla Cooman ha comunicato al Mondo Magico dopo la morte di Voldemort, ma è andata perduta e nessuno sa cosa dice. A parte il Concilio di Hogwarts. - Blake tornò ad appoggiarsi al muro, con un senso di inquietudine che si faceva sempre più opprimente. La preside si fermò e guardò negli occhi tutti e quattro. - Io faccio parte del Concilio di Hogwarts. - affermò.
- E perché lo dice proprio a … - Amber si morse la lingua e si sforzò di non finire la domanda. Era più forte di lei e il tono calmo della preside la stava facendo innervosire.
- Il male è destinato a tornare. Ma prima il sangue del Prescelto dovrà colare. -
recitò strappando una smorfia a Dakota. - Il cugino di Voldemort conosce solo questo pezzo, ma noi abbiamo interpretato anche il resto della profezia e siamo giunti alla conclusione che il Prescelto non è Harry Potter, bensì un quartetto di persone. - Davanti al muro di silenzio degli studenti, la preside recitò ancora: - Colui che del quattro farà il numero perfetto. -
Dakota sollevò un sopracciglio e scattò in piedi. - Ci sta forse dicendo che lei crede che quel quartetto siamo noi? 
La preside la guardò negli occhi. - Avete trovato la figurina di Cioccorana del fondatore delle vostre casate – le ricordò e quella rivelazione fece sobbalzare Ebony. - Quando l'intruso si è introdotto in biblioteca l'altra notte, era per cercare la profezia, l'intera profezia che è sconosciuta anche noi, e voi avete avvertito il pericolo, vi siete svegliati quando vi siete resi conto che quell'uomo era vicino a scoprire il vostro segreto e vi siete sentiti minacciati, ma non avete potuto far nulla per salvarvi, perché non sapevate la ragione di quello che sentivate.
Blake appoggiò la testa al muro e chiuse gli occhi, mentre la verità lo invadeva senza scampo.
- Ora lo sapete però – continuò la preside. - E forse siete ancora più in pericolo di prima. Dovete mantenere il segreto e trovare l'altra parte della profezia, quella centrale. Solo così saprete cosa vi riserverà il futuro. 
- Il futuro non ci si riserva niente – esclamò Dakota, al limite della pazienza. - Siamo solo quattro studenti rimasti coinvolti in uno scontro, come tutti gli altri, che state incolpando di un destino che non esiste nemmeno. 
- Non la sto incolpando, signorina Doutzen – ribatté la preside. - Voi siete la speranza per tutto il Mondo... 
- Basta – sibilò la Serpeverde ed Ebony rabbrividì davanti al suo sguardo di ghiaccio. - Non credo ad una sola parola. -
Si voltò e abbandonò l'ufficio senza essere stata congedata e Amber la seguì subito dopo, rivolgendo un ultimo sguardo sconvolto alla preside. Blake le andò dietro poco dopo ed Ebony rimase ferma lì dov'era, con lo sguardo piantato sul pavimento. Evidentemente era l'unica che si rendeva veramente conto della veridicità delle parole della donna e che si immaginava cosa li avrebbe attesi.
 


 

Caroline si era resa conto che Christian poteva anche essere il migliore amico di Blake, ma che non era stato quello a farla arrossire quando lui si era complimentato con lei per la sua bellezza.

 

 

Damon aveva accettato il fatto che non tutti i Grifondoro erano da allontanare e da prendere in giro. Che nella Caposcuola dei Grifondoro non c'era proprio niente che valeva la pena di allontanare o anche solo da prendere in giro.

 

 

Angel si era accorta degli sguardi di Damon e non aveva fatto niente per incoraggiarli. Ma nemmeno li aveva ignorati. Perché gli occhi del Serpeverde erano davvero troppo belli per essere ignorati.

 

 

Lynne non aveva recitato nemmeno un momento quando era stata con Jude. Era la prima volta che qualcuno non le faceva sentire il bisogno di fingere. La mano del Tassorosso era perfetta in quella di lei.

 

 

Althea aveva accettato il fatto che era sbagliato desiderare solo dei Serpeverde come amici. Le erano bastate poche parole per capire che Andromeda era una Corvonero, ma che le stava simpatica lo stesso.

 

 

Andromeda dal canto suo non aveva mai guardato una ragazza in quel modo, consapevole che non fosse affatto il suo tipo, consapevole che l'avrebbe rinnegata. Consapevole che sarebbero diventate amiche.

 

 

Ross aveva salvato la vita ad Amber. L'aveva buttata sul pavimento, il raggio dell'Avada Kedavra li aveva sfiorati e il suo braccio si era rotto. Non se ne pentiva. Non avrebbe mai potuto farlo.

 

 

Thalia amava Louis, così com'era. Non le importava quanto potesse ignorarla, non le interessava che si fosse dimenticato di lei e che avrebbe potuto farlo ancora. Lo amava e quello non si poteva dimenticare.

 

 

Skylight aveva finalmente imparato che non importa chi ti piace, se un ragazzo o una ragazza. Qualunque cosa tu faccia per provare a conquistarla, se le tue intenzioni sono nobili, è una vittoria.

 

 

Ishido non si era pentito di aver negato il ballo a Dakota.
La Serpeverde se la sarebbe sicuramente presa.
Se ci avesse ballato invece, si sarebbe dimenticata di lui.

 

A Diane non sembrava vero: Felix le aveva leccato una mano, proprio dove c'era un taglio, e non l'aveva graffiata o morsa. Ora oltre al suo gufo, anche il gatto di Thea l'apprezzava.

 

 

E Felix aveva confermato quello che Thea aveva già capito dalla prima volta che ci aveva parlato: Diane e lei erano simili, avevano gli stessi obiettivi nella vita. E insieme sarebbero riuscite a realizzarli.

 

 

Le era bastato vedere Yulia cadere, perché Zoey si rendesse conto che se l'amica si feriva, anche lei sentiva il dolore. La loro amicizia era qualcosa di forte, la Grifondoro avrebbe anche rischiato la vita per lei. Ed era convinta che non era troppo tardi per averlo capito.

 

 

Francisco e Francisca si erano tenuti per mano tutto il tempo, anche quando avevano combattuto.
Nessuno dei due sapeva dov'erano Rose e Scorpius, ma a loro bastava sapere che erano salvi. L'importante, era che i due gemelli fossero insieme.

 

 

Se qualcuno avesse detto a Jude che si sarebbe innamorato di una Serpeverde in futuro, il Tassorosso sarebbe scoppiato a ridere. E invece, era riuscito a conquistarla davvero una ragazza. Una Serpeverde di nome Lynne.

 

 

Christian non sopportava Caroline. Odiava quando sprecava il suo tempo e la sua intelligenza dietro ad una persona che non la voleva. Ma paradossalmente, lui la voleva. E un giorno sarebbe riuscito ad averla.

 

 

Alice era rimasta a fianco di Hugo per tutto il tempo e si erano difesi a vicenda, come avrebbe fatto qualunque coppia innamorata come la loro. Avevano quattordici anni, ma erano abbastanza maturi da capire che i loro sentimenti non erano come quelli di tutti gli altri.

 

 

Nathan non si era arreso, non si sarebbe mai arreso. Dominique aveva accettato il suo invito, erano riusciti a ballare insieme solo una volta, ma il Tassorosso sentiva che era bastato. Prima del caos, lei gli aveva sorriso.

 

 

Annelise aveva sorriso a Lorcan quando era entrato. Il ragazzo non si era azzardato ad invitarla, credendola ancora arrabbiata, e invece ai loro sguardi era bastato incrociarsi, per fare pace.

 

Ebony aveva scoperto che il suo futuro era già deciso, ma non ne era rimasta stupita, perché lei lo sapeva già.
Dakota non voleva crederci invece e rinnegava la realtà con tutta la forza che il suo carattere le poteva dare, ma sapeva che era inutile.
Blake era sorpreso, non credeva che il destino gli potesse riservare altre amare sorprese, e invece, evidentemente, si sbagliava.
Amber non aveva parole e al tempo stesso le riusciva difficile accettare la verità. Quattro ragazzi destinati a sconfiggere il nemico.
Era solo una favola.


 


Angolo d'autrice:
Salve a tutti!
Il nuovo capitolo è qualcosa di... diverso. Molto più introspettivo di tutti gli altri, ma pr scelta mia. È successo un evento che ha la sua importanza e volevo dare spazio a tutti i pensieri dei personaggi, così mi è sembrato opportuno analizzare le conseguenze che ciò ha comportato su ognuno di loro. Senza contare che i quattro eroi finalmente si incontrano. Confesso che quel pezzo è stato difficile da scrivere e spero non sia uscito troppo piatto, perché a me fa questa impressione!
Ringrazio tutti voi che leggete e che recensite e mi auguro che questo capitolo non vi abbia deluso!
Alla prossima,
Colpa delle stelle <3

   
 
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