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Autore: AndreMCPro    19/10/2014    2 recensioni
Konnor Stevenson, 17 anni, Tiratore Scelto della città di Everground, Equestria. Da sette anni il potere è in mano al tiranno Shadow, che sfrutta i suoi sudditi per appagare la sua sete di ricchezza. Ma la Rivoluzione è imminente e il suo Regno sta per finire. Nel frattempo, però… beh, staremo a vedere ;)
Genere: Fantasy, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Alaysia’s Chronicles
L’alba di un Impero

Cap.3 Pioggia di Pietre
 
Everground,Ospedale, circa le 10. 13/05, anno VII del Regno di Shadow
“Allora, come ti senti?”
Konnor era andato a trovare Zero, approfittando del giorno di tregua concesso dal Re. Dopo l’abbandono del campo da parte dei due combattenti, l’Esercito Reale aveva perso motivazione e aveva iniziato a perdere sempre più uomini. Così un Comandante aveva dato l’ordine di ritirata e, qualche ora dopo, un messo del Re aveva indicato la volontà di Shadow di non attaccare il giorno seguente.
Un po’ deludente come inizio di un assedio. Aveva pensato Konnor.
E ora il ragazzo era appena entrato nella stanza in cui era ricoverato il suo amico. Le ferite dei Ghoul guariscono molto in fretta, perciò il suo corpo era già in perfette condizioni. Ma tali danni lo avevano molto provato, e si vedeva chiaramente la stanchezza nel suo volto. Guardava fuori dalla finestra, che dava sulla piazza centrale, e dai riflessi sul vetro Konnor notò perfettamente due grosse occhiaie che gli contornavano gli occhi.
Il Governatore si sedette e rispose, ironico: “Ah, Konnor! Sì, sto benissimo! Mi sento come un albero appena abbattuto!”
“Sei sicuro di voler tornare sul campo di battaglia?”
L’uomo tornò serio e disse, risoluto: “Certo! Non abbandonerò Everground finché avrò fiato in corpo!”
“Allora ti conviene svignartela subito!” Scherzò Konnor. “È da quando sei un Ghoul che non hai più bisogno di respirare!”
Zero ridacchiò e rispose: “In pratica, da quando avevo otto anni. Quanto ho odiato quel maledetto che mi ha trasformato… come si chiamava?”
“Beh, se non lo sai tu… io dovevo ancora nascere allora”
“Beh, non importa. Sta di fatto che ora sono qui, e combatterò fino alla morte!”
“Lo stesso vale per me!”
“No, te l’ho già spiegato: non voglio che tu perda la vita…”
“…per colpa di una guerra persa in partenza, lo so, me lo hai già detto ieri. Ma non è andata troppo male, no?”
“Ah, certo, i nemici hanno perso 520 uomini su 2500, noi 350 su 1200. Ti pare che stia andando bene?”
“No, in effetti. E devi contare che buona parte dei caduti nemici sono vittime di noi arcieri…”
“Già, e adesso non posso più sfruttare l’effetto sorpresa. Di certo il Re tornerà all’assalto cercando di impalarmi con una freccia o una Balista d’Assedio!”
“Sì… Abbiamo avuto l’occasione migliore e l’abbiamo sprecata. Se avessi reagito più in fretta, forse…”
“Non lo avresti colpito comunque. È inutile rammaricarsi. Domani l’attacco riprenderà e il Re sarà di nuovo al fianco delle sue truppe. E con così poca cavalleria rimasta non tenteranno una carica, il che vuol dire che ce li ritroveremo tutti subito addosso”
“Sei sicuro che il Re ci sarà? Voglio dire, era messo male anche lui, e noi umani non ci curiamo al vostro stesso ritmo”
“Dimentichi che ha un grande talento anche con le pozioni! L’unico suo punto debole è che non è un granché a inventare nuove formule… come dire… all’occorrenza…”
“Non che sia mai stato un problema per lui… oggigiorno conosciamo formule magiche per qualsiasi cosa”
“Già. Non ci resta che aspettare e sperare” E si lasciò cadere sul letto. “Domani si decideranno le sorti di Everground…”
“E noi saremo lì a combattere per il suo futuro!” Concluse Konnor.
 
Everground, Mura esterne, circa le 8. 14/05, anno VII del Regno di Shadow
Un corno risuonò in lontananza. Gli arcieri impugnarono gli archi, pronti a reagire appena Konnor avesse dato l’ordine di attaccare. I fanti, schierati a parallelepipedo per non subire troppo nel caso di un’altra carica, impugnarono gli scudi, le lance e le varie altre armi a loro disposizione. Zero era dietro le porte, pronto a intervenire appena avesse individuato il Re. Non era al massimo della forma, ma era comunque in grado di fare la sua sporca figura contro di Shadow. Era tutto pronto, eppure c’era qualcosa che non andava.
Non capisco… dov’è l’esercito nemico?
Konnor scrutò l’orizzonte, ma non vide nessun segno di movimento nell’accampamento nemico. Aguzzò lo sguardo, e vide ciò che temeva: alcuni soldati stavano manovrando le catapulte. Di lì a poco una pioggia di rocce si sarebbe abbattuta sull’esercito della città. Subito si sporse dal parapetto e gridò: “Via di lì! Stanno attaccando con le catapulte!”
“Ma sono troppo lontani, non riusciranno mai a colpire i nostri uomini!” Rispose Zero, ma si sbagliava: un masso si schiantò esattamente al centro dello schieramento, schiacciando almeno una trentina di soldati. Altri massi colpirono in zone circostanti, e uno si abbattè sulle mura frantumandone una sezione di circa quattro metri. Dopo pochi secondi le baliste si unirono al fracasso, abbattendo incondizionatamente uomini ed edifici con le loro sfere di acciaio.
Konnor capì subito che una tale gittata poteva essere raggiunta solo con l’ausilio della magia, e gli venne un’idea.
Zero! Puoi aumentare la gittata del mio arco fino all’accampamento nemico?” Gridò cercando di sovrastare il rumore dei massi che si schiantavano.
“Certo! Se Shadow ci riesce con dei proiettili da artiglieria…”
“Ottimo! Puoi anche aggiustare la mira se serve?”
“Sì, ma… cos’hai in mente?”
“Non c’è tempo per spiagare!” E in quel momento un masso di catapulta colpì le mura molto vicino al ragazzo, che si abbassò per evitare alcuni pezzi di roccia che volavano verso di lui. Poi afferrò dieci frecce esplosive e riprese: “Fa solo in modo che ognuna di queste frecce colpisca una macchina d’assedio diversa!”
“Va bene!”
Konnor incoccò tutte le frecce insieme mentre Zero saliva sopra le mura per poter controllare i proiettili. Appena il Ghoul fu in posizione, scoccò. Le frecce seguirono una traiettoria normale fino al vertice della parabola, poi presero a volare in linea retta verso le macchine belliche del Re. Il piano funzionò: le frecce raggiunsero il bersaglio e tutte le macchine esplosero nello stesso momento, fermando quella follia che stava devastando la città. Tuttavia, le perdite erano state incredibilmente elevate.
“Ottima idea, Konnor” Disse il Governatore. "Ora Shadow dovrà per forza farsi avanti!"
  
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