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Autore: Rock_Chan    19/10/2014    0 recensioni
(PROLOGO) [...]-Bene, ora che siete tutti qui, vi spiegherò il motivo per cui vi ho chiamati.- Gommarosa invitò gli altri a sedersi, mentre lei rimase in piedi accanto a una macchina collegata a tre contenitori alti due volte la donna.
-Vedete, io tra poco non ci sarò più, e neanche voi.- il suo sguardo indugiò su Marceline, che sorrise maliziosa.-Quindi volevo chiedere il permesso a tutti voi di fondere i nostri DNA, per creare tre persone che governeranno sui nostri regni- disse tutto d'un fiato, per paura di essere interrotta.
Marceline sbuffò ma, al contrario di quel che pensavano gli altri, disse:-Ok.
Gommarosa sorrise. [...]
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Tutti sanno che cosa è successo nel passato.
Ma qualcuno di voi si è mai chiesto cosa succederà dopo la morte di Finn e dei suoi amici?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

 

THE HUMAN AND THE QUEEN

 

-Finn.

Il ragazzo scosse la testa; si era perso nei suoi pensieri, come faceva spesso in quel periodo. -Che c'è, Jake?-

-Ti ricordi? Hai appuntamento con la Regina Gommarosa tra 15 minuti- disse il vecchio cane.

-Ah, si, hai ragione. Me ne ero dimenticato.- Finn si passò l'unica mano che gli rimaneva sul viso, sfiorando una cicatrice che da qualche anno gli deturpava il viso.

Ormai Finn era un uomo: le spalle larghe erano circondate da una pelliccia di orso, il cappello caratteristico era rovinato e ricucito da mano inesperta in diversi punti, e gli occhi stanchi avevano perso la loro vitalità.

Aveva quarant'anni, ma sembrava più vecchio, a causa delle numerose avventure che aveva affrontato.

Molte donne erano entrate nella sua vita, e altrettante ne erano uscite.

Aveva capito che la sua vita era lì, nella Casa sull'Albero, con suo fratello Jake e la piccola BMO, anche lei invecchiata e con la memoria rovinata.

Finn si alzò pesantemente dalla sedia, prese la spada del defunto Billy e uscì diretto al castello di Dolcelandia.

"Che cosa vorrà Gommarosa?" si chiese preoccupato Finn. Era da tempo che non incontrava la Principessa, cioè, la Regina; erano stati molto impegnati in quegli anni, e si vedevano di rado.

In realtà Finn non vedeva da tempo anche Marceline, la Regina Vampira, che si era trasferita nella Nottesfera dopo che la sua band si era sciolta.

"Un tempo eravamo tutti così uniti…" si disse.

Raggiunto il castello, si fece scortare dalle Guardie Banana nel laboratorio di Gommarosa, e attese sull'uscio.

La donna arrivò poco dopo, aprendo la porta quel tanto che bastava per mostrare uno dei suoi occhi color caramella.

Quando incrociò lo sguardo con quello di Finn, spalancò la porta e gli gettò le braccia al collo. -Finn!- Gridò con voce acuta, che non era cambiata, era forse un po' più roca.

-Ciao, Bonnibella!- Sorrise l'uomo.

La donna lo allontanò da sè per ammirarlo meglio, come una madre che guarda il figlio con i vestiti nuovi.

Gommarosa indossava il suo solito camice da laboratorio, non più immacolato come un tempo; sotto gli occhi c'erano delle pesanti occhiaie, e i capelli di gomma erano consunti e rovinati.

-Quanto sei cambiato…-Sussurrò la Regina con una punta di malinconia.

-Già, anche tu.-Rimasero qualche secondo in silenzio, poi Gommarosa esclamò:-Dai, entra, entra!- esortandolo ad entrare nel laboratorio.

-Si… Perché mi hai chiamato?- domandò perplesso Finn, ricordandosi il motivo per cui era lì.

-Ora lo vedrai-

Entrarono nella penombra del laboratorio, illuminato solo da una piccola finestrella sulla parete opposta, e l'umano intravide una figura.

Gommarosa accese la luce, rivelando che la figura misteriosa era Marceline.

-Finn!- esclamò la ragazza.

Era sempre uguale, giovane in eterno. Indossava una camicia a quadri infilata in una gonna aderente nera con dei fiocchi rossi ai bordi.

-Ciao, Marce!- Questa volta Finn salutò con più entusiasmo: la vampira era da sempre la sua migliore amica, mentre Bonnibella, la ragazza di cui era innamorato da giovane, gli aveva spezzato il cuore troppe volte.

-Bene, ora ci manca solo una persona- disse la Regina.

-E chi sarebbe?- domandò l'uomo.

-Troppi misteri- disse Marceline, e Gommarosa sorrise.

In quel momento, una fiamma saettò  all'interno della stanza attraverso la finestrella.

La fiamma roteò più volte su se stessa, formando una figura, che piano piano diventava sempre più definita: la Principessa Fiamma.

Indossava un'armatura, con un corpetto di cuoio che stringeva in vita una lunga veste arancione che sembrava ardere. Il suo sguardo era duro, e i capelli, che erano fatti di puro e semplice fuoco, volteggiavano con incastonate piccole gemme rosse, segno che era diventata regina anche lei.

-Buongiorno Regina Gommarosa. Marceline.- Indugiò un attimo, prima di posare lo sguardo sull'uomo che aveva tanto amato:-…Finn- disse infine, riprendendo il controllo.

-Bene, ora che siete tutti qui, vi spiegherò il motivo per cui vi ho chiamati.- Gommarosa invitò gli altri a sedersi, mentre lei rimase in piedi accanto a una macchina collegata a tre contenitori alti due volte la donna.

-Vedete, io tra poco non ci sarò più, e neanche voi.- il suo sguardo indugiò su Marceline, che sorrise maliziosa.-Quindi volevo chiedere il permesso a tutti voi di fondere i nostri DNA, per creare tre persone che governeranno sui nostri regni- disse tutto d'un fiato, per paura di essere interrotta.

Marceline sbuffò ma, al contrario di quel che pensavano gli altri, disse:-Ok.

Gommarosa sorrise.

Tutti furono d'accordo; Finn voleva avere un successore che salvaguardasse la Landa di Ooo, e Fiamma voleva insegnare ai suoi figli come governare le sue fiammelle, mentre a Marceline interessava solo avere un'amica con cui chiacchierare nella Nottesfera.

-Gommarosa- disse Finn:-Non avevi provato a fare una cosa del genere con Goliad? Ti ricordi cos'è successo, vero?- domandò indicando la finestra oltre la quale Goliad e suo "figlio" Stormo stavano ancora combattendo.

-Si, Finn,- Rispose la Regina:-ma, mentre Goliad aveva il cervello vuoto, i nostri "bambini" avranno le nostre personalità fuse, e molti dei nostri ricordi- dopo una breve pausa continuò:-Finn, tu sarai l'elemento maschile. Ho pensato a tutto io. Allora, siete pronti?

Dopo qualche secondo tutti dissero:-Si.

-Va bene. Venite qui.

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE

 

Ciao a tutti :) 

Spero che questo prologo vi abbia incuriosito, e mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate ^^ siate crudeli, voglio che siate sinceri per migliorare le mie capacità di scrittura. Se per voi qualcosa non era chiaro, scrivetelo e cercherò di spiegarmi meglio. 

Vado a pubblicare la storia :D (sono emozionataaaa)

 

Becky

 

   
 
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