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Autore: Oncers    22/10/2014    3 recensioni
CaptainSwan spelling:
Scrivere flashfic o oneshot partendo dai seguenti prompt, la pubblicazione può avvenire in qualsiasi momento, l’unica regola consiste nel rispettare la sequenza senza saltare lettere.
C Prompt Chocolate&Comfort
A Prompt Alcool&Angry
P Prompt Pants&Passion
T Prompt Trick&Trust
A Prompt Accord&Apologize
I Prompt Internet&Interest
N Prompt Night&Need
S Prompt Storm&Sadness
W Prompt Wood&Warmth
A Prompt Arms&Ache
N Prompt Neck&Neck
Iniziativa creata da: Alexies, CSLover, Alexandra_Potter, Lely_1324, Clohy e Pandina.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I can’t lose you

cAptainswan  [ Alcool&Angry ]

<< Killian, ma cosa hai fatto?! >> Emma aveva gli occhi sgranati per il terrore ma anche per l’incredulità.

Per  una frazione di secondo aveva rivisto quel pirata perfido e senza scrupoli, quel pirata che tanto la irritava ed indispettiva. Ma lui non era così, o per lo meno, non più. Non da quando aveva deciso di cambiare per lei, affinché potesse convincerla a fidarsi di lui. Lei iniziava a credere al suo cambiamento, insomma, aveva venduto la  Jolly Roger in cambio di un fagiolo che gli permettesse di raggiungerla a New York. Ma, in quel momento, vedendo quel ragazzo a terra con il viso pieno di sangue e notando gli occhi di Killian infuocati di rabbia, si rese conto che tutte le piccole certezze che iniziavano, a fatica, ad insinuarsi dentro di lei erano rapidamente crollate. Come un castello di carte, basta un piccolo sussulto per distruggerlo.

<< Killian, mi spieghi perché hai reagito così?! >> Disse, poggiando una mano sul suo braccio e cercando di assumere un tono dolce, così da non farlo sentire accusato. << Era solo inciampato, non voleva farlo a posta. Non preoccuparti per la macchia sul vestito, se ne andrà senza alcun problema. >> Cercava in tutti i modi di rassicurarlo.

<< Swan, mi dispiace, devo andare!  >> Si limitò a dire solo quelle cinque parole e scomparve immediatamente, non lasciando ad Emma neanche il tempo di alzarsi per seguirlo o di controbattere.

Uscito dal locale si precipitò subito dal Signor Gold. Aveva ragione, quella mano aveva molta influenza su di lui, per questo doveva liberarsene subito.

<< Toglimi subito questa mano! Rivoglio il mio uncino! >> Urlò, sbattendo la porta del negozio dei pegni.

<< Come siamo nervosi, Capitano! Cos’è successo?! Hai forse tentato di soffocare il tuo Sceriffo con il tuo arto ritrovato?! >> il tono di Gold era estremamente irritante e questo non fece che indispettire maggiormente Killian.

<< Gold, restituiscimi immediatamente l’uncino o tenterò di soffocare te! So che non servirebbe a nulla ma, almeno, mi toglierei lo sfizio di averci provato. >> I suoi occhi ancora ardenti e il viso contratto dall’ira.

Un secondo dopo aveva di nuovo l’uncino attaccato al braccio mentre la mano aveva ripreso il suo posto dentro l’ampolla.

<< Affinché tu lo sappia, non era vero che la mano avrebbe potuto condizionare le tue azioni. E’ un semplice ammasso di pelle, non ha questo potere. Le parole che ti ho detto ti hanno influenzato e ti sei sentito libero di essere te stesso, giustificato dal fatto che, qualunque cosa fosse accaduta, sarebbe stato a causa della mano. Killian tu sei perfido e, per quanto ti sforzi di essere un uomo diverso, la tua vera natura verrà fuori prima o poi. >> Ammise il Signor Gold, sghignazzando.

<< Va al diavolo, Gold! >> Disse Killian, sull’orlo della disperazione.

Uscito dal banco dei pegni non sapeva dove andare. Non aveva il coraggio di andare da Emma, avrebbe dovuto spiegarle troppo cose e non sapeva nemmeno da dove iniziare, per di più temeva che quando le avesse detto la verità si sarebbe allontanata da lui. Non era pronto ad accettarlo perché non poteva perderla. Camminò dunque senza meta, finché si ritrovò sul porticciolo. Seduto su una panchina, vide il ragazzo che aveva colpito poco prima al locale.

<< Amico! >> Disse, alzando le mani a mò di scuse.

Il ragazzo non appena lo vide si alzò di scatto, pronto a scappare. Aveva ancora sangue sul labbro, non voleva che si ripetesse la scena di poco prima.

<< Ehi, tranquillo. Non voglio farti del male! Anzi, vorrei scusarmi per come mi sono comportato al locale. Ti chiedo scusa, non volevo. >> Continuò, avvicinandosi alla panchina.

A quel punto il ragazzo notò che era sincero, gli fece cenno di accomodarsi accanto a lui e gli porse la bottiglia di rum che teneva tra le mani.

Circondati da un silenzio surreale, si ritrovarono con lo sguardo perso nel buio e l’anima avvolta dal rum.


** Spazio dell'autore **
Rieccomi :-)
Questa iniziativa mi sta prendendo molto. Mi frullava in testa questa idea per cui dovevo scriverla il prima possibile.
Dirò solo poche parole. Per questa seconda storia ho preso spunto dalla 4x04, cambiando però alcune cose, come la conversazione tra Killian e il nuovo personaggio che nella puntata non c'è mai stata. Spero vi piaccia!
Oncers :*
   
 
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