Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Betty    23/06/2003    1 recensioni
In vista dei mondiali Benji ritroverà i suoi amici e forse anche l'amore..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 12

CAPITOLO 12

Scusami

 

Isa non era riuscita a chiudere occhio tutta notte, continuava a ripensare a come aveva trattato Benji, ma cosa diavolo le era preso? Sperava solo che lui avrebbe accolto le sue scuse. Il mattino Janet la vide con due occhiaie da paura ma si limitò a offrirle un po’ di thè senza fare domande.

"Non mi va Janet, adesso devo solo sistemare la mia vita. Stanotte, come vedi dalle mie occhiaie, non ho dormito e ho avuto il tempo di pensare, mi sono data delle priorità da rispettare; per prima cosa corro da Benji a chiedergli scusa, poi vado a casa a vedere un po’ cosa mi combinano il falegname e l'elettricista e per ultimo e non meno importante, devo risolvere il piccolo problema che ho con Jack."

Janet l'aveva ascoltata attentamente e le disse: "Ottimo programma, le prime due cose mi sembrano facili da risolvere ma l'ultima sarà un po’ dura."

"Non ti preoccupare, quel bastardo me la paga di sicuro!" Isa si alzò diede un bacio sulla guancia a Janet ed andò a lavarsi, doveva vedere Benji il più presto possibile.

Benji quella mattina non riusciva proprio a seguire gli allenamenti, Marshall non c'era ed era Holly che coordinava tutto e sapendo lo stato d'animo di Benji non gli diceva niente cercando però di spronarlo a dare il meglio facendo dei tiri che solo Benji era in grado di parare.

"Benji attento alla palla!" gridò Mark, il ragazzo si accorse troppo tardi del bolide lanciato da Mark e prese il pallone in pieno viso.

"Ma a che cazzo pensavi?" chiese Mark, più preoccupato che arrabbiato.

"Secondo te a cosa pensavo, a cosa ci daranno di pranzo?" rispose sarcastico il portiere.

Holly era corso vicino all'amico per vedere come stava, gli sanguinava il naso ma per il resto sembrava stesse bene.

"Adesso Benji vai a metterti un po’ di ghiaccio e non discutere!" disse Holly con un tono che non ammetteva repliche.

"Benji dovresti alzare la testa verso l'alto, vedrai che così il sangue si ferma" suggerì Bruce.

"Ma non dire scemenze, così gli va il sangue alla testa!" disse una voce dietro ai ragazzi che si erano ammassati per vedere le condizioni del portiere.

Benji riconobbe subito quella voce e il suo cuore cominciò a saltare dalla gioia, poi la vide farsi largo tra i suoi amici e avvicinarsi a lui.

"Quando qualcuno perde il sangue dal naso, non bisogna mai alzare la testa altrimenti il sangue va al cervello, invece si deve fare in modo che esca e tamponare." Disse Isa rivolgendosi a Bruce e dando il suo fazzoletto a Benji in modo che tamponasse il sangue.

Holly capendo che era meglio lasciare soli i due ragazzi disse: "Forza riprendiamo gli allenamenti, c'è Isa che si occupa di Benji."

I due ragazzi rimasero soli e Isa disse: "Dai andiamo in infermeria che ti medico"

Benji la seguì, voleva farle mille domande ma prima di tutto avrebbe voluto abbracciarla ma si trattene e la seguì fino in infermeria dove si sedette sul lettino aspettando di vedere le reazioni della ragazza.

Isa si era sentita così sicura mentre si dirigeva verso il campo dove si allenavano i ragazzi ma poi quando aveva visto il pallone prendere in pieno viso Benji era corsa fino da lui con l'angoscia di vedere come stava. Ora erano soli, prima l'avrebbe medicato poi gli avrebbe chiesto scusa.

"Ti esce ancora del sangue?" chiese la ragazza

Benji tolse il fazzoletto del naso e vide che ormai non scendeva più sangue

"Sto bene, è meglio che vada devo allenarmi." Il ragazzo disse quelle parole mentre in realtà voleva stare lì con lei.

"Aspetta, prima ti pulisco la faccia e vado se può essere rotto!"

Benji non fece in tempo a replicare che sentì le mani della ragazza sul suo viso, il suo tocco era delicato: "Non sembra esserci niente di rotto, adesso ti pulisco" Isa continuò il suo lavoro e quando ebbe finito esclamò: "Io ho finito, ma prima che torni ad allenarti ti devo parlare."

Benji annuì con la testa, non riusciva a dire niente, aveva paura che la ragazza lo lasciasse.

"Ecco, io volevo chiederti scusa per ieri, ho sbagliato. Non dovevo trattarti così, se io fossi stata al tuo posto avrei fatto esattamente come te. - Isa si fermò un attimo poi continuò - ero abituata che nessuno si preoccupava per me, da quando sono sola ho contato solo su me stessa ma da quando ci sei tu io non so più come fare, perché tu per me sei importante ma non voglio rinunciare alla mia indipendenza e poi tutta questa storia dell'aggressione mi ha fatto accumulare un casino di tensione che ho scarico su di te. Mi dispiace."

Benji non aveva proferito parola, guardava la sua Isa con la testa bassa e le lacrime a stento trattenute si alzò e la abbracciò, la ragazza si rifugiò tra le sue braccia felice.

"Io non voglio toglierti la tua indipendenza, è vero solo stato assillante ma non posso perdenti perché ti amo, con tutto me stesso e senza di te sono perso."

Isa alzò lo sguardo verso di lui e sorrise: "Allora sono perdonata?"

"Certo, come faccio a resisterti quando mi sorridi così?" rispose Benji poi la baciò dolcemente.

"Ti amo" disse Isa alla fine del bacio.

"Anche io e non dimenticarlo mai."

Patty lì trovò così abbracciati e felici e si sentì in imbarazzo per aver interrotto un momento così intimo.

"Ragazzi scusate, mi hanno detto che ti eri fatto male e così ero venuta a vedere. Ma a quanto vedo sei già in ottime mani."

Patty stava già per andarsene quando Isa la bloccò.

"Patty aspetta! Siccome adesso Benji deve tornare ad allenarsi io avrei bisogno di te, perché devo fare un po’ di cose e finché io e questo zuccone non riusciamo a metterci d'accordo mi sai che mi dovrai seguire come una guardia del corpo. Così lui è contento e tranquillo."

"Ai suoi ordini! Ma poi il conto lo presento a te o a lui?" chiese Patty ridendo.

"A lui, mi sembra logico!" rispose Isa

"Va bene, ho già capito che torno ad allenarmi. Isa ti aspetto per pranzo, va bene?" le chiese Benji prendendole il viso tra le mani

"Ci vediamo dopo amore" la ragazza gli diede un bacio leggero sulle labbra e poi mandò Benji di corsa dagli altri.

Isa e Patty stettero fino alle 11 a finire di mettere a posto la casa ed ad osservare i lavori che stavano facendo gli operai.

"Tutto questo mi costerà un casino!" esclamò Isa

"E' vero, però così sei più sicura" rispose Patty

"Scusi ma quando finirete?" chiese Isa al falegname.

"Per domani pomeriggio sarà tutto a posto, antifurto compreso che sarà collegato a tutte le finestre e porte."

"Perfetto! Siccome devo stare via, vengo domani verso le 4 così se ha finito il lavoro e le pago tutta la spesa"

"Signorina non c'è problema, vada pure tranquilla, ci vediamo domani."

Le due ragazze arrivarono poco prima che i ragazzi finissero l'allenamento, Isa si diresse verso l'appartamento di Benji, quando entrò non riuscì a credere che avesse fatto tutto quel casino, alcuni vestiti erano per terra, mentre degli avanzi di cibo erano su tutto il tavolo.

"Lo lascio solo e guarda cosa mi combina! Ma cavoli che caldo dopo aver messo a posto vado a farmi una doccia"

Aveva appena finito di riordinare che arrivò Benji

"Ciao, ho messo a posto un po’" disse Isa

"Grazie! Se mi aspetti vado a farmi una doccia." Così dicendo si diresse verso il bagno. Isa avrebbe voluto seguirlo, voleva fare l'amore con lui però aveva vergogna, il suo corpo era ancora pieno di lividi.

"Basta! Adesso vado!"

Benji sentì la porta della doccia aprirsi e si ritrovò davanti Isa, nuda e bellissima, i lividi che aveva sul corpo lo fecero infuriare per come era stata trattata, la ragazza appoggiò una mano sul suo torace e disse: "Ho bisogno di te."

Benji capì che non sarebbe riuscito a fermarsi, voleva penetrarla, farla sua ancora una volta

"Ma i tuoi lividi, insomma…." Protestò Benji anche se non voleva.

Isa si avvicinò di più a lui e lo baciò, un bacio pieno di passione, le loro mani cominciarono a esplorare il corpo dell'altro senza fermarsi. Fecero l'amore sotto la doccia con passione "ti amo" gli disse Isa quando fu al culmine.

"Anche io" rispose Benji.

Pranzarono in camera, aveva ordinato del cibo cinese e fecero l'amore ancora e ancora fino a quando Benji a malincuore dovette andare agli allenamenti. Mentre si vestiva Isa gli disse che andava a prendere le sue cose e sarebbe tornata da lui, poi aggiunse:

"Domani la mia casa sarà a posto così vediamo come gestirci e poi lunedì riprendo a lavorare." La ragazza era entusiasta, non sapeva cosa far tutto il giorno.

"Ma non è troppo presto, intendo per tornare al lavoro?" chiese Benji.

"No, voglio tornare a lavorare, né ho bisogno per non pensare"

"Hai ragione, più tardi sentirò mio padre per vedere se ha scoperto qualcosa!"

"Va bene amore, adesso vai che sei già in ritardo!"

"E' tutta colpa tua!" le disse Benji e dopo averle dato un bacio corse verso il campo di allenamento.

Isa andò da Patty e le disse se voleva andare con lei a casa di Marcos la ragazza accettò volentieri.

Marcos era appena rientrato dal turno e si ritrovò Isa con una altra ragazza che parlavano con sua moglie. Strano l'amica di Isa aveva qualcosa di familiare.

"Mamma mia quante donne, le mie preghiere sono state esaurite!" esclamò l'uomo divertito.

"Marcos, ti presento Patty. Ma forse la riconosci è quella ragazza che abbiamo soccorso all'hotel." Disse Isa

"Ecco perché mi sembrava di conoscerti. Le belle donne non si scordano mai!"

Patty arrossì e Janet disse al marito: "Sei sempre il solito cascamorto! Isa è venuta a prendere le sue cose perché torna a casa."

"Di già, non è troppo presto, lo sai che non dai fastidio!" disse Marcos

"Ho bisogno di stare da sola e poi lunedì torno al lavoro! Che turno abbiamo?"

"Abbiamo la giornata, ovvero il nostro mega turno di 11 ore, dalle sette di mattina alle otto di sera !" disse Marcos

"Chi manca?" chiese Isa

"Allora, Mike e Andy, sono a fare il corso di aggiornamento e Jessi deve fare delle visite così arriva per darci il cambio alle otto."

"Quindi dalle due alle otto dobbiamo sopportare Charlie."

"Esatto, sarà una festa!" disse Marcos ironicamente.

"Mi consola il fatto che martedì facciamo il turno normale!"

"A proposito hanno cambiato le turnazioni" Marcos finalmente si sedette e prese un foglio dalla tasca "il turno del mattino di fa dalle sette alle due, il pomeriggio dalle due alle otto e la notte dalle otto alle sette. A parte lunedì, martedì cominciamo facendo il mattino, poi la prossima settimana il pomeriggio e dopo la notte, insomma giriamo ogni settimana."

"Sono stata via tre giorni e mi cambiano tutto, Marcos vatti a lavare che puzzi come un caprone!"

"Signorina, guarda che non sono andato in giro a giocare, io ho lavorato!" disse l'uomo dirigendosi verso il bagno.

"A me sembrano turni più belli, la notte è un po’ lunga però se non sbaglio dormite in sede quindi se non c'è nessuna chiamata potete stare tranquilli!" disse Janet.

"Vedremo" rispose Isa e continuò "adesso andiamo che è già tardi, Michael è da basso vero?"

"Certo, mi raccomando non cominciare a giocare a calcio se no mi rompete qualche altro vetro" disse Janet.

"Ma perché sai giocare a calcio?" chiese Patty curiosa.

"No, faccio qualche tiro così per far divertire Michael, non è colpa mia se il piccolo ha un tiro un po’ impreciso e ogni tanto ti rompe i vetri!" disse Isa.

"Non darle retta è bravissima, quando era piccolina giocava nella squadra femminile"

"che ruolo avevi?" chiese Patty

"Difensore, non sono portata per l'attacco" rispose Isa "Adesso andiamo che perderemo altro tempo prima che il tornado che c'è da basso ci faccia andare via."

"A presto ragazze"

Come era stato previsto Isa dovette restare circa mezz'ora a giocare con Michael, Patty si accorse che la ragazza era brava anche se Isa faceva la modesta.

Finalmente verso le 7 riuscirono ad arrivare al residence ed incontrarono i ragazzi che tornavano dall'allenamento Isa aspettò di vedere Benji ma lui non era tra i ragazzi così fermò Holly e gli chiese:

"Ma dov'è finito Benji?"

"E' ancora al campo ad allenarsi con Tom. Poverino è stato costretto a restare con lui per dargli una mano!"

"Ho capito che devo liberare il nostro povero Tom!" disse Isa e corse verso il campo di calcio poco distante.

Appena arrivò vide Tom che lanciava dei rigori che Benji prontamente parava, si vedeva lontano un miglio che Tom era stanco morto.

"Ragazzi non è ora di smettere?" chiese Isa appena arrivò vicino ai due.

"No, perché?" chiese Benji che non si era accorto dello stato dell'amico.

"Direi perché Tom è stanco morto, non lo vedi?"

Benji osservò Tom ed esclamò :"Ma brutto stupido non potevi dirmi che eri stanco?"

"A dire la verità non osavo, eri così preso che non volevo interrompere…" Tom fu interrotto da Isa

"Ma interrompere cosa? Adesso fila al residence e fatti una bella doccia, ok?"

"Ma.." cercò di obbiettare Tom

"Niente ma, fila!" disse la ragazza con un tono che non ammetteva repliche.

Benji osservò Tom andarsene con passo stanco e si sentì in colpa, ma come cavolo non aveva fatto ad accorgersi che Tom era così stanco? Si girò verso la ragazza e disse:

"Allora torniamo anche noi."

"Perché?" chiese Isa

"Scusa ma sono un portiere, se non ho nessuno che tira in porta, come mi alleno?"

"Ma una persona c'è!" rispose prontamente Isa

"Ma sei matta io non vedo nessuno" disse Benji guardandosi in giro

Isa agitò la sua mano davanti alla faccia del ragazzo e disse: "E io chi sono? La donna invisibile?"

"Tu. Non voglio offenderti ma io ho bisogno di allenarmi veramente!"

"Proviamo se riesco a soddisfare i tuoi standard" così dicendo Isa piazzò la palla sul dischetto del rigore e calciò. Benji non si aspettava un tiro ad effetto seppur di minore potenza rispetto a quelli che a cui è abituato, comunque parò il tiro a prima vista senza problemi.

"Hey! Dove hai imparato a fare questo tiro?" chiese curioso il portiere.

"Da piccola giocavo in una squadra di calcio e ogni tanto faccio delle partite per lo più per beneficenza. Lo sai quanti uomini pagano per vedere 14 donne che corrono dietro ad un pallone!"

"Immagino se sono tutte come te, io pagherei il biglietto due volte solo per vederti!" rispose Benji

"Cosa fai corrompi il tuo avversario?" chiese Isa mentre posizionava ancora la palla e si apprestava a tirare.

Quella sera i due ragazzi rientrarono tardi nel loro appartamento, ordinarono una pizza per cena e poi andarono a letto distrutti e si addormentarono uno tra le braccia dell'altra.

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Betty