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Autore: ice_cream    24/10/2014    3 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
"Signorina Beckett, la sto per caso annoiando?", alzi la testa di scatto e ti metti sull'attenti.
"Cosa? N-no professore, assolutamente no!" Maddie, di fianco a te, soffoca una risata e tu le tiri una gomitata per farla smettere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Richard Castle
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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CAPITOLO 3


 

Ti alzi malvolentieri dal letto e sbadigli. Decidi di fare colazione a casa, così ti dai una lavata alla faccia, ti vesti e scendi in cucina dove i tuoi genitori bevono una tazza di caffè latte. Ti siedi a fianco a loro e ti versi un po' di liquido nella tua tazza preferita con la ranocchia: tua zia te l'ha regalata quando eri piccola e da allora fai sempre colazione con quella, te la porti anche in viaggio! A tua madre, invece, avevate regalato quella con gli elefanti.

"Sei impegnata ultimamente, Katie.", constata tuo padre. Effettivamente negli ultimi due giorni non hai praticamente messo piede in casa!

"Sì, beh, sai... tra il college e il bar non ho molto tempo libero! E poi con tutti i test che ci hanno fissato è un miracolo se non gli ho ancora fatto causa!", replichi ironica.

"Beh, per quello puoi sempre chiedere a me o alla mamma!", ti strizza l'occhio Jim. Tu ridi e tua madre annuisce vistosamente. Tuo padre si alza e ripone la tazza nel lavandino, pronto per andare a lavorare, poi ti saluta dandoti un bacio sulla guancia e, augurandoti buona giornata, esce.

Uno strano silenzio cala nella stanza e tutto a un tratto ti senti tesa e in imbarazzo.

"Allora, chi è il fortunato?", domanda poi all'improvviso Johanna. Tu sbianchi di colpo e ti metti una mano davanti alla bocca per evitare di sputare tutto quanto. Scuoti la testa energicamente.

"N-Nessuno, mamma.", provi a mentirle. Sai benissimo che è inutile con lei: le basta un'occhiata per capirti.

La donna inarca un sopracciglio e tamburella le dita sul tavolo in attesa di una spiegazione più realista.

Tu non parli. Non sapresti nemmeno come descriverle la situazione con Alex!

"Andiamo tesoro! Si vede lontano un kilometro che c'è qualcuno che ti fa battere il cuore!"

Rotei gli occhi e, se possibile, diventi ancora più rossa!

"Si chiama Alex. Lavora al bar del college e l'ho conosciuto sul pullman, due giorni fa.", cedi, tanto ormai ha capito.

Sorride soddisfatta e si appoggia con i gomiti sul tavolo, poi inizia a farti il terzo grado e non ti lascia uscire di casa fino a che non le hai spiegato per filo e per segno tutto ciò che avete fatto insieme.
Risultato? Arrivi in ritardo a scuola e devi farti tre rampe di scale a chiocciola di corsa per evitare che le bidelle ti vedano e ti facciano saltare la prima ora. Annaspi e ti appoggi con le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
Bevi un sorso d'acqua ed entri in classe. Inutile dire che Mad e Phoebe, sedute a fianco a te, ti prendono in giro, convinte che tu te la sia spassata col barista fino a quel momento.
Il rumore di qualcuno che bussa alla porta le distrae per qualche secondo dai loro ragionamenti e puoi tirare un sospiro di sollievo.

"C'è Kate qui?", domanda il bidello sulla cinquantina. Sollevi lo sguardo incuriosita e alzi la mano per farti vedere. Lui si avvicina e ti lascia un sacchettino bianco sul banco, poi saluta ed esce, lasciando alla prof la possibilità di continuare la lezione. 
Naturalmente, tutta la classe è rivolta verso di te anche se la tua insegnante cerca di andare avanti con la spiegazione. 
Apri il pacchettino stando attenta a non fare troppo rumore e quando vedi ciò che c'è dentro, un sorriso ti nasce spontaneo: una brioches e un bigliettino. "Per farmi perdonare per matematica e per la testata... tranquilla, è alla marmellata, come piace a te! Buona giornata, Katie."  È adorabile. Vorresti correre giù al bar e abbracciarlo... magari anche baciarlo!
Stacchi un pezzetto di brioches e lo mangi senza farti vedere dalla prof, ignorando gli sguardi indagatori delle tue amiche a cui dovrai un bel po' di spiegazioni dopo!  

Le ore passano senza che tu te ne accorga e alla fine ti rendi conto di non aver seguito granché delle lezioni: avevi la testa altrove. 
Quando esci dall'aula trovi Alex in piedi appoggiato al muro con una gamba piegata per tenersi in equilibrio e le mani nelle tasche dei jeans. Maddie e Phoebe ti salutano di fretta, ridacchiando, e vi lasciano soli.  

"Piaciuta la brioches?", annuisci e lo ringrazi.

"Ma non pensare di passarla liscia. Non ti ho ancora perdonato!", scherzi. Ti fa il labbruccio e gli occhioni e ancora una volta cedi a quello sguardo così tenero e innocente.

"Il tuo turno non finiva alle tre?", chiedi non capendo bene cosa ci faccia fuori dalla tua classe e soprattutto come facesse a sapere esattamente dov'era.

"Teoricamente parlando, sì. In pratica oggi ho chiesto di finire prima.", lo fissi un po' incredula, con sguardo interrogativo.  In tutta risposta, Alex si appoggia ad una cattedra lì vicino e ci mette sopra la sua solita borsa a tracolla. Comincia a frugarci dentro e a tirare fuori alcuni quaderni, portatile e altri oggetti vari, fino a prendere ciò che cercava.

Si volta e ti consegna il plico di fogli che avevi iniziato a leggere il giorno prima.
Sei leggermente confusa.

"Vuoi che te lo tenga mentre svuoti la borsa?", lo prendi in giro con un mezzo sorriso. Lui sorride di rimando.

"No.", scuote la testa. "Voglio che lo tenga tu. Puoi leggerlo, se vuoi."

Rimani con la bocca semi aperta a fissarlo, stupita da quel gesto inaspettato. "Alex, io non volevo obbligarti a...-", ti mette l'indice sulle labbra per zittirti e ti spiega: "Non mi hai obbligato infatti, è una mia scelta. Ho cambiato idea: vorrei che tu lo leggessi! Ho solo paura che non piaccia alla gente, ma se un giorno molto lontano deciderò di pubblicarlo, dovrò abituarmi all'idea che non a tutti potrà piacere. Quindi sì, puoi leggerlo.", ripete prendendoti per mano. 
Insieme vi incamminate verso l'uscita della scuola e andate a cercare un ristorante in cui mangiare. Parlate e scherzate tanto, lui ti racconta qualche aneddoto successo al bar, mentre tu lo ascolti rapita. È davvero bravo a raccontare le storie! 
Vorresti sapere tutto di lui, delle sue abitudini e della sua vita prima del vostro incontro ma sai che avrete tutto il tempo per conoscervi meglio,  quindi lasci che parli di ciò che vuole. 
Ancora una volta offre tutto lui e dopo aver fatto un giro per il centro, trascinandolo in ogni negozio ti capitasse davanti, ti accompagna al lavoro. 
Quando arrivi al bar, Luke, che ti ha visto molto presa da Alex negli ultimi giorni, ti concede il pomeriggio libero. Gli salti al collo e lo abbracci. "Grazie, grazie, grazie!", continui a ripetergli mentre ti stacchi da lui. Non pensavi che l'avrebbe fatto davvero, Luke è il classico uomo che sta sulle sue, un po' burbero ma affascinante.

"Sì, sì, lo so che mi ami ma ora leva le tende ragazzina prima che cambi idea!", ti strizza l'occhio e con grande sorpresa per Alex, esci dal locale.

"Che ci fai qui fuori?", ti domanda con un sopracciglio alzato.

"Pomeriggio libero!", esulti. "Ringrazia Luke.", aggiungi indicando il barista con la testa. In tutta risposta, Alex si volta verso l'uomo al di là della vetrata e gli fa un cenno con il capo, sorridendo. Luke dal canto suo porta due dita vicino agli occhi come a dire 'ti tengo d'occhio'. Diventa per un attimo rosso e tu scoppi a ridere.

Decidete di andare al parco insieme e gli spieghi che hai un po' di compiti da fare e alcune cose da studiare, così lui apre il baule della macchina e ne tira fuori un telo arancione con delle sfumature bianche.



 

Stendete il telo sull'erba e vi ci coricate sopra. Lui prende il suo portatile, mentre tu cominci a studiacchiare qualcosa. Inutile dire che fai una fatica bestiale a concentrarti con lui a pochi centimetri da te. Lo vedi chiudere il computer dopo una buona mezz'ora passata a scrivere per poi stendersi completamente a prendere il sole, con le dita delle mani intrecciate sul ventre. Lo fissi per qualche secondo e lui sembra non accorgersene. Tiene gli occhi chiusi ed ha un'espressione rilassata stampata in volto.

Sorridi, è bellissimo.

Scuoti la testa e cerchi di rimanere concentrata su quello che stai studiando.
Anche stando semplicemente vicini, in silenzio, ognuno a farsi i fatti suoi, state bene. 
Improvvisamente lo senti muoversi e ti poggia una mano sulla schiena, cominciando a muoverla in modo circolare. Ti volti per sorridergli ma lo trovi ancora con gli occhi chiusi; deve percepire il tuo movimento perché un piccolo sorriso compare sul suo di volto.  
Continua a massaggiarti la schiena mentre tu riprendi a fare quello che stavi facendo, appellandoti a tutte le tue facoltà mentali per capire ciò che leggi e memorizzarlo. Dopo quasi un'ora e mezza, finisci di studiare tutto e chiudi il libro. Solo quando ti volti verso Alex, ti accorgi che si è addormentato. Ti prendi qualche secondo per fissarlo di nascosto e gli metti a posto un ciuffo ribelle che gli ricade sulla fronte. Fa una smorfia buffissima al tuo tocco leggero e apre un occhio. 

Scoppi a ridere. "Non stavo dormendo.", puntualizza con la voce un po' impastata.

"Oh sì, ne sono certa!", lo prendi in giro.

In tutta risposta, lui ti prende per un braccio e ti tira giù, quasi coricata sopra al suo corpo. I vostri visi sono a pochissimi centimetri l'uno dall'altro e puoi sentire il suo respiro infrangersi sul tuo volto. Rimanete a fissarvi per un tempo indefinito, incerti sul da farsi. Quando stai per avvicinarti di più a lui, senti qualcosa solleticarti una gamba. Ti volti di scatto, lasciandolo lì a mezz'asta, e vedi un cagnolino bellissimo in cerca di coccole che ti lecca una caviglia. 
Ti sollevi per accarezzarlo e giocarci un po' mentre vedi una ragazza avvicinarsi a voi correndo, probabilmente la padrona. "Lucky! Lascia stare i ragazzi, su!", lo riprende poi attaccandogli il collarino e accarezzandogli in modo affettuoso la testolina pelosa.

"Scusate se vi ha interrotti.", si scusa mortificata la ragazza, avendo notato la scena.

"Non si preoccupi.", la tranquillizza Alex. "Tempismo perfetto, Lucky!", esclama poi facendo i grattini al collo del cane, provocando una risata generale.

La padrona e il suo cucciolo si allontanano e tu ti mordi il labbro imbarazzata.
È già la seconda volta che rischiate di baciarvi.

"Che ne dici se ce ne andiamo?", propone lui, facendoti notare che tra una cosa e l'altra si è già fatta l'ora di cena. Annuisci e ti aiuta ad alzarti.

Sistemate tutto dentro al baule e salite in macchina. 
Non resisti alla tentazione e cominci a riempirlo di domande riguardanti la sua vita. Ti spiega di avere tre anni più di te e di aver viaggiato molto a causa di sua madre, un'attrice, costretta quindi a spostarsi spesso per ragioni di lavoro. Scopri che il suo più grande sogno è quello di diventare uno scrittore famoso.

"Sono sempre stato un ragazzo a cui piace rischiare per ottenere ciò che vuole. E scrivere è la mia più grande sfida.", ti confessa. "Mi piace la gente che ha qualcosa da raccontare. Le persone che non si accontentano della monotonia ma che osano, consapevoli del fatto che potrebbero anche cadere e farsi male."

Resti a fissarlo incantata da quelle parole e decidi mentalmente di scrivertele da qualche parte per evitare di dimenticartele. Senza nemmeno accorgertene, arrivate sotto casa tua e ti fa scendere. Vedi uscire anche lui dalla macchina e fare il giro per venire dalla tua parte.

"Vuoi per caso entrare con me?", gli domandi ironica, non capendo bene cosa voglia fare.

Lui sorride. "No, voglio solo farmi perdonare per la testata di ieri...", afferma avvicinandosi un po' a te e facendoti perdere un battito. "E anche per il cane di oggi...", aggiunge, diminuendo ancora lo spazio tra di voi. Cominci a non avere più salivazione e una vampata di calore ti avvolge. Cerchi di ancorarti ai suoi occhi blu mentre le tue gambe si fanno molli e instabili. Fissi la sua bocca, poi ancora i suoi occhi e lo vedi fare lo stesso. Dopo quella che a te sembra un'infinità, annullate finalmente la distanza che vi divide e unite le vostre labbra. Niente testate o animali che ve lo impediscono questa volta. Lo senti appoggiare una mano dietro la tua schiena e stringerti forte a lui. Schiudi leggermente la bocca e approfondite il bacio, mentre tu ti lasci andare definitivamente alle emozioni e gli passi una mano tra i capelli. Continuate a baciarvi con passione fino a che non sentite i polmoni bruciare e siete costretti a staccarvi per riprendere fiato. Ti sembra di aver appena corso una mezza maratona. Il tuo viso è in fiamme e senti ancora le farfalle nello stomaco. Sorridete entrambi e rimanete appoggiati fronte contro fronte a godervi quel magico momento che è solo vostro.

"Devo andare.", sussurri poi contro voglia.

"Lo so.", replica. Ti da un altro bacio a fior di labbra e ti sistema una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio. Dopodiché rientra in auto e parte, promettendoti che vi sareste rivisti la mattina successiva.

Solo quando ti volti per entrare in casa, mordendoti il labbro inferiore, noti tua madre che ti sorride dietro la tenda della finestra.




ANGOLINO DI POLLA:
Oiiilà! :)
Oggi non ho molto da dire, sono un pochino in fase rem hahahah 
Beh, finalmente ce l'hanno fatta i due giovincelli e ovviusli (scritto come si dice), sono pure stati sgamati! ;)
Al prossimo capitolo e buon weekend! ;)
Ari 
  
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