Epilogo
<< A-Akise! Che ci fai qui?! >>
A parlare è Yukiteru Amano. Primo.
<< Sono venuto per compiere il mio destino. >>
L’altro è Akise Aru. Ottavo. Lui prende la sua pistola e la lascia cadere a terra.
<< A-Akise! C-che vuoi fare?! >>
<< A questo gioco può vincere solo uno di noi, lo sai bene. E tu devi farlo per Federica. >>
<< Sì, ma… >>
<< No, Yukiteru. Non ci sono altri modi, lo sai bene. E se entro un paio di giorni non ci sarà un nuovo Dio, questo mondo cadrà a pezzi. >>
<< Akise… >>
<< Che aspetti? Premi il grilletto. >>
Yukiteru sta alzando la pistola. Lui non vuole colpire Akise, è suo amico. Però è inevitabile.
Akise sta sorridendo, dentro di sé. Vede che Yukiteru è felice e lo è anche lui. Non vuole rovinargli la felicità, non vuole dirgli che, anche una volta diventato Dio, non potrà riportare la sua amata in vita.
<< Yukiteru! Aspetta! >>
A parlare è Federica Uzumaki. Lei non possiede un Diario del Futuro, ma il suo destino è comunque molto legato a quello degli altri due ragazzi.
<< Federica! >> Yukiteru è sconvolto. << Che-che ci fai qui? Dovresti essere a casa tua! >> Non vuole che la sua migliore amica lo veda uccidere qualcuno.
<< Yukiteru, tu non puoi ucciderlo! E anche se lo facessi, ciò non cambierebbe quello che succederà! >>
Stavolta è Akise ad essere stupefatto. Le aveva detto di non immischiarsi, di andarsene, di non confidare a Yukiteru quello che adesso stava per dirgli.
<< Anche se diventi il Dio del Tempo e dello Spazio, non potrai mai riportare in vita qualcuno! >>
Yukiteru ha le lacrime agli occhi. Federica non avrebbe voluto dirgli la verità, ma non poteva permettere ad Akise di farsi uccidere.
<< Come puoi saperlo con certezza, se non sei neanche un Possessore del Diario? >> grida Yukiteru.
Federica riflette molto sulla risposta da dare, però poi cede. << Me l’ha detto Akise. >>
Yukiteru non ha neanche il coraggio di voltarsi verso l’amico. << È… è vero? >>
Akise si avvicina lentamente a Yukiteru e mormora un “sì” che si sente appena. Ma a Yukiteru quello basta.
<< Perché non me l’hai detto, Akise-kun? >>
L’altro abbassa la testa imbarazzato, più che per la domanda per il fatto che Yukiteru abbia usato il vezzeggiativo.
<< Avevo altro da dirti… >> sussurra, un mezzo sorriso sul volto.
Ora si è avvicinato così tanto a Yukiteru da potergli prendere la mano. Invece lui gli fa alzare la pistola e se la punta al petto.
Federica è davvero sconvolta, e Yukiteru ha le lacrime agli occhi ancora una volta.
<< Yukiteru… vivi una vita felice con lei. >> dice Akise, alludendo a Federica.
E lei vorrebbe porre fine a tutto questo, però poi si accorge di ciò che sta accadendo e capisce di non poter più fare nulla se non osservare.
Akise chiude gli occhi e avvicina il suo viso a quello di Yukiteru, fino ad appoggiare le sue labbra su quelle del più piccolo in quello che è un bacio d’addio.
Yukiteru è stravolto, non capisce cosa stia succedendo. O meglio, lo capisce, ma non vuole crederci. Non aveva mai neanche preso in considerazione l’idea che l’amico potesse…
<< Akise-kun?! >> esclama, una volta che il ragazzo si è allontanato di qualche centimetro.
Lui sorride. << Adesso che sto per morire posso anche dirtelo, tanto non ho più nulla da perdere: ti amo, Yukiteru-kun. >>
Si volta verso Federica per un attimo, poi il suo sguardo ritorna sul moretto.
<< Addio, Yukiteru. >> dice, sulle labbra ancora il sapore di quelle dell’amato.
Poi preme il grilletto.
 
 


 
Angolino autrice (che si nasconde per non essere colpita dai pomodori)
Ebbene sì, sono io. Premetto che questa storia l’ho scritta molto tempo fa, e ormai come stile non mi appartiene più molto…
Beh, sono comunque felice che qualcuno sia giunto fino a qui. Grazie a tutti!