Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: mary_manga01    25/10/2014    3 recensioni
Durante una normale giornata di scuola gli alunni della 3°D scoprono di essere gli eredi delle nazioni. Verranno istruiti direttamente dai protagonisti di hetalia, e alla fine saranno pronti per diventare vere e proprie nazioni? E i nostri cari personaggi di hetalia si decideranno ad andare in pensione?
Dedicato alla mia cara compagna di banco portatemiahogwarts! ^^
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Quando la vita cambia

Capitolo! 2: addio vecchia vita

Salve! Sono molto felice che la storia sia piaciuta a qualcuno! YEEE! SQuola non sei così inutile! Ahahahah!! Comunque ecco a voi il continuo! Spero vi piaccia! E se non ve gusta farete meglio a non voltarvi… dietro di voi c’è Bielorussia! Buona lettura!!


Rimasi per un po’ immobile con la bocca spalancata ad osservarli. Quanto tempo sarò stata? Secondi? Minuti? Non lo so, fatto sta che un forte dolore alla testa mi riportò alla realtà. Lucia mi aveva tirato il suo diario dietro la nuca.
- MARIA Pì SVEGLIATII!! – mi urlò poi schioccandomi le dita davanti agli occhi.
- ma sei impazzita?! E poi da dove salta fuori quel diario!? – chiesi io irritata toccandomi la testa dolorante.
- io ho sempre il diario a portata di mano per ogni evenienza! – continuò lei irritandosi a sua volta.
- ma che bisogno c’era di tirarmelo in testa! – dissi io puntandogli contro la mia fidata matita sulla quale ho disegnato delle strisce verticali troppo epiche.
- perché eri in trans! – mi rispose puntandomi il suo amato diario.
- su su mon cheri… non fate così… - ci disse un ragazzo di circa vent’anni con uno strano accento francese. Era abbastanza alto, con i capelli biondi e lunghi fino alle spalle. Sfortunatamente lo riconobbi subito… era Francia. Ci si avvicino piano facendo un grande sorriso, cercando di abbracciarci.
- Sta lontano da me! RANA VINOFILA! -  gli urlai io lanciandogli il diario di Lucia, dato che la mia matita non faceva abbastanza male.
Tutti i presenti nella stanza mi stavano osservando stupiti, e meno male che non c’era la preside.
- Maria Pia… non è questo il modo di trattare i nuovi professori… - mi sussurrò Vera cercando di starmi alla larga.
- ma quale professore! Lui è un maniaco ubriacone! – le risposi io facendo la linguaccia al poveretto che se ne stava disteso a terra.
- hey tu mi stai simpatica! Ti metto dieci! – disse entusiasta, con accento inglese, un ragazzo biondo dalle sopracciglia molto folte, ovvero Inghilterra (Iggy per gli amici), ballando la hula (citazione molto più che necessaria XD).
- anche lei mi chiama così… - disse sconsolato Francia rimanendo sdraiato sulle mattonelle gialle del pavimento.
- forza non fare cosi Francia! L’eroe ti salverà! – urlò un ragazzetto, probabilmente appena ventenne, con i capelli biondo scuro e un paio di occhiali sottili a coprigli gli occhi azzurri. Era America!
- comunque… Salve ragazzi. Noi siamo i vostri nuovi professori. Io sono Germania e… -  cominciò il tedesco con l’aspetto del classico ariano nazista, biondo con gli occhi azzurri e la voce da tenero cantante dell’opera, ma venne interrotto da una voce abbastanza fastidiosa.
- Io sono Italia! Sii! Questo è il mio paese! Sei felice Doitsu? – chiese in un italiano perfetto (n’bè ce mancava solo che Italia parlava male l’italiano XD) il giovane ragazzo dai capelli mori con un simpatico ciuffetto ribelle che gli partiva dal lato sinistro della testa, saltando addosso al povero Germania.
- Italia-kun! Si calmi! – disse timidamente un ragazzo con il classico aspetto da orientale, con gli occhi a mandorla, basso e con i capelli neri; in pratica Giappone.
- ADESSO BASTA! – urlò una ragazza con dei lunghi capelli marrone chiaro che impugnava minacciosamente una padella antiaderente in acciaio inox. – questi poveretti non stanno capendo nulla non vedete? – continuò poi indicandoci con la padella abbastanza incacchiata. (Oh Dio… Ungheria si era arrabbiata…)
In effetti tutti quanti erano immobili sulle sedie e guardavano il gruppo davanti a loro con aria stupita che gli faceva sembrare rimbambiti. Tutti tranne me… io sembravo una directioner che aveva appena incontrato gli “una direzione” (in effetti non c’era poi tanta differenza XD).
- va bene ho capito… li spiego io la situazione… Piacere ragazzi… io sono Austria… - cominciò il moretto, damerino, quattrocchi, ma venne subito interrotto dalle urla di noi ragazzi.
- a morte l’Austria! Viva l’Italia! – gridammo in coro tutti acclamando il tenero italiano che invocava la pasta.
Il motivo di questa reazione è semplice. Abbiamo appena studiato il Risorgimento e per colpa di Austria ci siamo dovuti studiare 3 guerre d’indipendenza.
- Basta spiego io! E ora tutti zitti, altrimenti faccio fuoco in nome della mia neutralità! – urlò Svizzera mostrando a tutti il suo amato fucile. Chiunque si aspetterebbe una specie di Heidi nei panni di Svizzera. E invece no. Il biondino gira armato fino ai denti e spara a qualsiasi cosa si muova.
L’intera classe si zittì immediatamente osservando spaventati lo svizzero che lucidava l’arma.
- cominciamo dal principio. Allora… Tutti noi esistiamo da secoli e secoli, e giustamente stiamo iniziando ad invecchiare. Comunque nella vostra generazione sono nati i nostri “eredi”, che, una volta pronti, dovranno prendere tra le mani le redini della propria nazione e governarla al meglio. Ma per fare ciò bisogna essere istruiti, ed è per questo che noi siamo qui, per insegnarvi il vostro “lavoro”, così ce ne possiamo andare in pensione. Tutto chiaro o devo ripetere?! – ci spiegò con calma per poi puntarci il fucile contro mentre diceva l’ultima domanda.
Tutti iniziarono a tremare alla vista dell’arma carica ed annuirono, anche se in realtà non avevano capito niente di ciò che aveva detto, o meglio non ci credevano. In effetti anche io facevo fatica a credere una cosa simile. Io una nazione?!
- fratellone! Non vedi che li stai spaventando! Comunque ragazzi so che può sembrare strano ed incredibile… però è la pura verità… Avete delle domande da farci? Siamo disposti a rispondere a tutto. -  disse sorridente la piccola Lienchezswx togliendo il fucile dalle mani di suo fratello Svizzera.
Per qualche minuto nell’aula calò il silenzio. Noi ragazzi ci guardavamo confusi e sorpresi. Nessuno aveva ben capito la situazione. Continuammo ad osservarci finché qualcuno non alzò la mano per fare una domanda. Era Lorys.
- ehm… potrei sapere chi di voi aveva bussato alla porta in quel modo strano? – chiese ridendo il ragazzo seguito dalle risate del resto della classe.
- bhè… - dissero in coro tutte le nazioni presenti voltandosi verso un ragazzo albino di circa vent’anni. Era abbastanza alto aveva un sorriso spavaldo stampato in faccia.
- bhè che c’è? – chiese confuso osservando i presenti. – io comunque sono il grande, il solo, il MAGNIFICO Pr… - continuò, ma non riuscì a continuare che io gli ero già saltata addosso gridando di gioia.
- PRUSSIAAAAAAAAAA! – cominciai ad urlare abbracciandolo forte e spaventando il piccolo Lettonia che si trovava lì vicino, mentre Giappone scattava 123456789 foto.
Dopo qualche secondo un omone alto e grosso, dai capelli biondo platino, mi staccò dal prussiano sollevandomi con una mano (si, con una mano XD).
- ti piace Gilbert, da? – mi chiese con accento russo posandomi a terra, ma io non feci caso alla sua domanda e mi riattaccai al povero Prussia ancora sotto shock come il resto della mia classe.
- aww! Guarda che dolce Norge! -  disse un ragazzo biondo, con i capelli aereodinamici tipici dei manga, con dei fantastici occhi azzurri rivolgendosi al norvegese accanto a lui che sbuffò con fare apatico (la DenNor conquista il mondo!!).
Appena sentii la voce del ragazzo mi voltai lentamente verso di lui con una faccia da fan girl impazzita (cioè quello che sono XD).
- Danimarca… - sussurrai osservando il ragazzo che appena mi vide si spaventò.
Pochi secondi dopo mi avvicinai a lui trascinando anche Prussia, ancora shockkato, e li abbracciai forte entrambi.
- Ora posso morire felice!! – urlai io in preda all’euforia.
In quel momento mi ritrovai davanti un Germania abbastanza incacchiato che mi sollevò anche lui con una mano e mi riportò a sedere al mio posto.
- ora stai qui tranquilla chiaro? – mi chiese mentre una vena iniziava pericolosamente a pulsargli sulla fronte.
- sai che shippo la GerIta?? – dissi io entusiasta cominciando a saltellare.
- GRANDEE! Dieci nella mia materia! – urlò Ungheria sfogando il suo lato da yaoista (stima eterna).
Germania in fine mi tirò un piatto di patate schiacciate in testa frenando la mia euforia. Osservai Lucia e Vera che sii trovavano ai posti accanto al mio. Notai che entrambe cercavano di tenersi a distanza da me. Avevo esagerato? Forse si, però che volete farci! Se voi incontraste i vostri idoli come reagireste?!
Ancora il silenzio calò nell’aula. Nessuno di noi ragazzi osava dire niente e ci limitavamo ad osservare le facce sorridenti di tutti, o meglio quasi tutti, i nuovi insegnati. Ad un certo punto però qualcuno alzò la mano per parlare, Ilaria.
- scusate. Se ho capito bene noi siamo nazioni giusto? – cominciò la ragazza e i “professori” annuirono.  – allora vorrei sapere che nazioni rappresentiamo! – continuò entusiasta Ilaria seguita dai “si!” del resto della classe. Anch’io in effetti ero curiosa di sapere qual era la mia nazione.
- giusto! Ao crucco! E daje passame quello schifo de foglio! – urlò in romanaccio un ragazzo molto simile ad Italia (e grazie so fratelli!), a parte per il fatto che il suo ciuffo parte verso destra, riferendosi ad un ragazzo moro, con gli occhi verde smeraldo e la pelle abbastanza abbronzata, che gli passò un foglio bianco stampato.
- allora… io so Italia del Sud e questo qua se chiama Spagna. – cominciò il ragazzo presentandosi alla classe. – adesso io ve chiamo uno pe uno e voi ve dovete arzà in piedi, poi ve dico che nazione siete e ve annate a mette vicino ar crucco che ve spetta, ok? – continuò infine portando lo sguardo sul foglio.
Tutta la classe annuì aspettando con ansia di sapere quale nazione rappresentavamo.
- Allora… Kevin Amirielli. – cominciò l’italiano portando lo sguardo su di noi, aspettando che il diretto interessato si alzasse.
- ecchime… - disse Kevin alzandosi svogliatamente. Non è un ragazzo molto alto e ha i capelli castano chiaro.
- allora te sei er… Portogallo. – continuò Italia del Sud facendo segno al ragazzo di avvicinarsi alla sua nazione. Portogallo aveva i capelli abbastanza lunghi tenuti legati in una coda di cavallo bassa, e aveva gli occhi verde chiaro (si ok Portogallo non c’è su hetalia, però ho visto una fan art in cui era rappresentato così è.è).
- Salve! – disse il portoghese salutando il ragazzo che si era posizionato accanto a lui ricambiando a malapena il suo saluto.
- Poi… Francesco Azzurrini. – continuò l’italiano cercando con lo sguardo il ragazzo.
- so io… - annunciò Francesco alzandosi. Lui era magro, con gli occhi azzurri e i capelli biondo scuro.
- allora te stai co… er norvegese. – disse indicando Norvegia che intanto era impegnato a convincere Islanda a chiamarlo fratellone.
- ah vabbè… - sussurrò Francesco avvicinandosi al norvegese, e senza neanche salutarsi (apatia portami via!) si misero vicini.
- eh tu! Prova a toccare Norge e questa te la ritrovi conficcata in testa! – gli disse Danimarca mostrandogli la sua amata ascia mentre io gridavo “o mio Dio l’ascia di Den!”. A quelle parole Francesco quasi per prenderlo in giro toccò con un dito il braccio di Norvegia facendo un sorriso da troll face mentre Danimarca andava a dare testate a Svezia (bravo fallo fuori!).
- adesso… Erik Cappelli. – disse il ragazzo osservandoci.
- eccomi qua. – disse Erik alzandosi. Lui era alto e aveva uno shatush biondo.
- tu stai con… - cominciò l’italiano, ma si interruppe quasi subito rabbrividendo.
- cosa c’è Lovi..? – chiese Spagna abbracciando il ragazzo ancora scioccato.
- F… F… Fr… - balbettava Italia senza riuscire a completare il nome.
- ah Francia! – continuò allegro lo spagnolo.
- ah… olala! – disse il francese abbracciando il povero Erik.
- Nuo! Lascialo vivere in pace! – urlai io lanciandogli di nuovo il diario di Lucia.
- hey! – gridarono in coro Erik e Lucia mentre io facevo il segno “loser” al francese.
- vabbè, continuiamo… Naomi Cetrone. – chiamò Italia del Sud mentre Naomi si alzava in piedi.
- eccomi! – annunciò entusiasta alzando la mano.
- ah… te sei il Lienchdichcec o come diamine si pronuncia! – continuò indicando la povera Lily che tirava testate a Svizzera (ma poraccio che centra).
- hey ciao Liechenstin! – le disse Naomi avvicinandosi mentre Lily le saltava addosso.
- sii! Sei la prima che dice bene il mio nome! – disse entusiasta la ragazza mentre l’abbracciava forte.
- se… - continuò la mia compagna ricambiando l’abbraccio con aria perplessa.
- pooi… Noemi Ciampinola. – chiamò l’italiano iniziando a giocherellare con il suo ciuffetto, mentre io mi squagliavo per la troppa pucciosità.
- sono io! – disse Noemi alzandosi. Lei è abbastanza alta, con i capelli marroni, più chiari sulle punte, e degli occhiali neri a coprirle gli occhi marrone scuro.
- hey! Bella sorè te stai co me! – disse l’italiano dando il cinque alla ragazza che intanto gli si era messa vicino mangiandoselo con gli occhi (lascialo Noemi! Lui è solo di Spagna!).
- adesso… Alessandro Del Nonno – disse Italia posando lo sguardo sul ragazzo.
- Wee!  - disse Alessandro alzandosi salutando con un cenno della mano. Lui era un ragazzo di media statura con i capelli nerissimi e portava l’orecchino all’orecchio sinistro.
- mi dispiace per te… sei Cermania. – disse guardando male il povero tedesco che aveva fatto un poker face da fare invidia a Norvegia.
- salve… - disse Alessandro avvicinandosi piano aspettandosi che da un momento all’altro l’ariano gli avrebbe gridato qualcosa tipo “attento soldato! Fai 200 flessioni!”.
- andiamo avanti… Andrea Ferramona – chiamò sempre l’italiano.
- presente! – disse Andrea alzandosi mentre un enorme cumulo di caramelle gli cadeva dalla tasca dei pantaloni neri.
- Olanda. – disse annoiato Italia passando il foglio a Noemi. – fa la brava erede… leggi tu. – le disse e lei annui.
- Io sono l’Olanda?! Yeee marjuana!!! – disse avvicinandosi all’olandese dai capelli biondi aereodinamici e con una pipa in mano.
- cosa ti fa pensare che questa sia marjuana?! – chiese abbastanza imbarazzato Olanda nascondendo la pipa, mentre Belgio tirava testate a Spagna (che poveretto non centra niente!).
- vado avanti… Damiano Franzetti – chiamò Noemi osservando il suo amico che si alzava in piedi.
- Eccome Noè dimme pure… - sussurrò Damiano mentre si metteva le mani nelle tasche dei jeans.
- tu sei la Lituania. – disse la ragazza cercando tra gli insegnanti la nazione.
- eccomi. Ciao Damiano… - lo salutò il Lituano mentre il mio compagno gli si avvicinava.
- quindi io so na nazione? Uffa! Così i miei piani per il mio futuro vanno a farsi fottere! – gli disse Damiano sconsolato.
- cosa avresti voluto fare da grande? – gli chiese il lituano mettendogli una mano sulla spalla.
- le rapine… - disse il mio compagno soffiandosi il naso per la tristezza mentre il povero Lituania era rimasto shockato.
- Carmine Fusello. – chiamò la mora.
- dai dimme chi so! – disse entusiasta Carmine alzandosi in piedi. Lui era molto alto. MOOOLTO alto, ed era abbastanza forte e robusto e aveva i capelli nerissimi.
- Russia! – annunciò la ragazza mentre l’imponente figura del russo si faceva largo tra le nazioni.
- a morte la Russia! Viva l’Ucraina! – urlò Vera alzandosi in piedi e lanciandogli il diario di Lucia che ormai era diventato un arma di distruzione di massa peggio del death note.
Il motivo di questa reazione è semplice. Vera è nata in Ucraina e odia la Russia per le varie guerre che ci sono in corso fra i due stati.
- Ma io voglio tanto bene alla mia sorellona! – disse Russia cercando di abbracciare Ucraina con il solo risultato di farla mettere a piangere e di ricevere una matitata. Infatti Vera gli aveva lanciato la MIA matita, quella con la quale ho disegnato Polonia in gonnella!
- hei tu sta lontana da Russia! – urlò  la tanto temuta Bielorussia tirando fuori da chissà  dove un set completo di coltelli miracle blade.
A salvare la situazione non fu come al solito il fucile di Svizzera, bensì un ragazza che dopo aver bussato alla porta entrò saltellando allegra avvicinandosi al gruppo di nazioni, con un porta pranzo in mano. Ma è ovvio! Era Mina!
- S- Sempai?! Cosa ci fai qui?! – chiesi io perplessa osservando la ragazza che si avvicinava ad America.
- sciauu Mary! Sono qui per portare il pranzo a quel testone di mio marito! – disse salutandomi per poi baciare America e dargli il pranzo.
- ma… ma… come siete sposati?? – chiesi io schokkata.
- si! Ti ricordi di Zoe, Gaia e Lavinia? Abbiamo scoperto di essere nazioni speciali! Io rappresento la Campania e sono la legittima sorella di questi pazzi pucciosi! Ti avrei invitata volentieri al matrimonio, però Iggy continuava a dire che non eri pronta per scoprire di essere una nazione e quindi… - mi disse abbracciando forte i suoi fratelli Italia del Nord e del Sud. –ah e sarò anche la tua prof privata d’italiano… contenta?! – continuò facendo una faccia sadica tirando fuori dal nulla un computer connesso sulla pagina di EFP.
- solo se mi prometti che aggiornerai in fretta anche tu! – dissi io sorridente mentre lei mi faceva il segno dell’ok.
- si ma prima tu hai capito?! – mi disse con un’aurea negativa che l’avvolgeva puntandomi contro il computer come fosse una pistola.
- sisi sempai! – le risposi impaurita alzando le mani mentre la ragazza sorrideva in modo dolce posando “l’arma”.
- Maria Pia… chi è quella tipa che ha baciato il bonazzo americano?? – mi chiese con voce sadica Sara tirando fuori dal nulla un paio di forbici da sarta.
- no ma che fai?! È una brava ragazza! – gli risposi io prendendogli le forbici.
- vabbè dov’ero arrivata? Ah si, Stefano Germogli. – chiamò Noemi senza ottenere risposta.
- STEFANOO! – gridammo tutti in coro.
- eh…  che c’è? – chiese confuso Stefano come se si fosse appena svegliato da un sonno profondo.
- Tu sei la Grecia. – disse la mora senza ottenere risposta neanche dalle nazioni.
- GRECIA! – gridarono in coro le nazioni.
- eh… che c’è? – chiese confuso Grecia come se anche lui si fosse appena svegliato. Tutti li guardarono facendo un poker face.
- ok… adesso Prit Kaur. – disse Noemi salutando la ragazza.
- dimmi! Forza! – la incitò la ragazza saltellando come una pazza.
- India! – disse Noemi.
- ah, vabbè ovvio! – disse tutta contenta Prit avvicinandosi al ragazzo indiano che la guardava allegro.
- Sara Mazulle – chiamò Noemi salutando la ragazza dai lunghi capelli biondo scuro che si alzava in piedi.
- eccomi Noè. – disse Sara alzandosi.
- Bielorussia! - annunciò Noemi.
A sentire quel nome tutte le nazioni andarono nel panico, Russia per primo, lasciando ben visibile la figura della ragazza che se ne stava in piedi con la faccia di una manica drogata.
- s…salve. – le disse Sara avvicinandosi intimorita, ma la bielorussa con uno scatto fulmineo le si mise davanti osservandola attentamente facendola LEGGERMENTE spaventare.
- dove hai messo quel paio di forbici fighissimo? È affilato? – le chiese Bielorussia al settimo cielo.
-ehm… se l’è preso lei. – le rispose indicandomi mentre io tenevo le forbici dietro la schiena fischiettando bad apple. – però ne ho un altro! - le disse mostrandogli il secondo paio mentre la bielorussa saltava di gioia.
- Lorys Mauriso – chiamò Noemi.
- Si eccomi eccomi. – disse Lorys alzandosi. Aveva gli occhi marrone scuro e dei capelli marroni da fare invidia sia ad Olanda che a Danimarca.
- Inghilterra. – disse Noemi mentre il biondo sopracciglione si avvicinava a Lorys.
- hello dear! – gli disse porgendogli la mano.
- cos’hai sulla testa?! – chiese Lorys indicando le sue sopracciglia facendo deprimere Iggy.
- Hey mai insultare le sopracciglia di Iggy! – gridammo in coro io e Mina incacchiate nere, mentre io gli tiravo (di nuovo) il diario di Lucia, che ormai me lo aveva regalato, e Mina gli tirava gli Hamburger di America, lasciandolo senza il pranzo.
- Alessia Montesiano. Bella Alè! – disse la mora mentre la sua amica dai capelli marroni e mossi si alzava.
- chi sono?! – chiese ansiosa incrociando le dita.
- bella Alè siamo sorelle! Sei l’Italia Del Nord! – disse tutta contenta Noemi abbracciando la sua nuova sorella.
- VEEEEEE! – disse felice Italia abbracciando la sua erede sollevandola da terra. – ora ci vorrebbe un bel piatto di pasta! – continuò poi il ragazzo mentre Tedeschia dava testate ad Alessandro.
- sii pastaaa! – disse Alessia mentre io e Mina ridevamo di gusto.
- Vera Mochiada – la chiamò Noemi ma venne subito interrotta da Vera e Ucraina che urlavano “UCRAINA VERO?!”.
- ehm… si Ucraina… - confermò Noemi mentre le due si abbracciavano. – vabbè Michaela Olizavi. – continuò la ragazza.
- eccomi chi so? – chise Michaela alzandosi in piedi mentre i lunghi capelli marrone scuro le cadevano sulle spalle.
- la Svezia. – le disse Noemi.
- e che è la Svezia? – chiese Michaela confusa mentre intorno a Svezia si diffondeva un’aurea negativa e Danimarca rideva ancora più del solito. – ah sei tu Svezia! Ma guarda che stavo a scherzà! La Svezia sta nel Sud America che bello! Sei contenta Aurò. – disse abbracciando forte la sua amica facendo l’occhiolino, mentre Danimarca continuò a ridere finché lo svedese non gli diede una bastonata in testa (dopo facciamo i conti…).
- Lucia Orozalli – chiamò Noemi osservando la mora che si alzava.
- presente! – annunciò la ragazza sorridendo.
- la Polonia. – annunciò Noemi mentre alle sue spalle si sentivano urla di gioia che sembravano emesse da una checca pazza.
-  siii vieni cara andiamo a prendere Lituania! – urlò un Polonia sollevando Lucia da terra mentre cominciava a correre verso il povero lituano.
- ma sei un maschio o una femmina?! – chiese confusa Lucia osservando lo sgargiante vestitino rosa che indossava quest’ultimo.
- sono ciò che vuoi tu! – concluse il polacco saltando addosso al povero Lituania.
- vabbè posso continuà? Oh… allora… Yuri Perenta. – chiamò Noemi mentre il ragazzo di alzava.
- eccomi Noemi! – disse il biondino alzandosi in piedi.
- il Belgio. – disse la mora.
- siii! Il Belgio è figo! – disse Yuri avvicinandosi alla belga che sorrideva dolcemente.
- Francisco Petrilliusi. – disse Noemi mentre quella furia scatenata di Francisco iniziò ad avvicinarsi a lei velocemente.
- dai famme vedè chi so! – disse stappando il foglio dalle mani della ragazza che lo osservava schockata. – a Spagna. – disse osservando il giovane, e anche bono, spagnolo che gli sorrideva allegro. – bella Spagna! Andiamo! – gli disse prendendolo sotto braccio e portandoselo via.
- posso riavere il foglio?! – urlò Noemi.
- ah si tie! – le rispose Francisco accartocciando il foglio e lanciandoglielo.
- Grazie! – disse sarcastica riprendendosi il foglio. – allora… Maria Pia Servadio. – mi chiamò osservandomi.
Mi alzai velocemente in piedi mentre guardavo la ragazza con aria ansiosa.
- Chi sono?! Dimmelo! – chiesi entusiasta saltellando sul posto.
- Danimarca. – mi disse Noemi sorridendo.
Osservai il danese. Si era nascosto dietro Norvegia, forze per come avevo reagito prima. Mi avvicinai piano piano e gli sussurrai qualcosa all’orecchio che lo fece calmare.
- ahahah! Lo sapevo che il mio erede avrebbe ragionato come me! – disse entusiasta Danimarca porgendomi un’ascia poco più piccola della sua. – questa l’ho portata per te! – mi disse entusiasta. Ci guardammo un secondo poi lui fece il conto alla rovescia partendo da tre, e una volta finito gridammo “SVEZIA SEI INUTILE! DICHIARIAMO GUERRA A TE E AI TUOI DANNATI MOBILI!”.
Dopo aver detto ciò lo svedese tirò un pugno in testa al danese e Michaela lo tirò in testa a me, calmandoci entrambi.
- va bene… ehm… Ilaria Teodalso. – disse Noemi mentre Ilaria si alzava.
- dai Noè sbrigate! – le disse Ilaria ansiosa.
- Austria… - disse Noemi guardando male l’austriaco.
- NOOOOOOOO! – gridò Ilaria inginocchiandosi mentre Austria si deprimeva venendo consolato da Ungheria.
- eh… si povera… comunque… Julian Teseialdo. – chiamò Noemi osservando il ragazzo che si alzava.
- ma famme indovinà… ma non è che so la Colombia? – chiese sarcastico mentre Noemi annuiva (si lo so che Colombia non ce sta però d’aspetto immaginatelo tipo Cuba).
- Mattia Torrecciano – disse la ragazza mentre il mio amico si alzava.
- si? Ci so?? – chiese Mattia saltellando.
- L’Islanda. – continuò la ragazza mentre Francesco abbracciava forte il ragazzo gridando “yee siamo fratelli” e io gli abbracciavo entrambi gridando “yee siamo una famiglia”. E intanto dietro di noi Norvegia tentava di convincere Islanda a chiamarlo fratellone e Danimarca li abbracciava entrami sorridendo.
- Aurora Tostiali. – chiamò Noemi.
- sisi dai dimme Noè! – disse la ragazza mora.
- Finlandia. – continuò.
- si! Così sto vicino a Michaela! – disse Aurora tutta contenta.
- perché la Svezia e la Finlandia sono vicine? Evviva! – disse felice Michaela abbracciando Aurora.
- sono proprio come noi… vero tesoro? – disse Svezia abbracciando forte sua “moglie”, che altro non sarebbe che il povero Finlandia.
- ok… adesso Cristian Troigialli – disse la ragazza.
- ecco! – disse poco entusiasta Cristian alzandosi.
- tu sei la Lettonia. – disse Noemi mentre lo sfigatissimo Lettonia gli si avvicinava.
- da te se dorme quindi? – chiese ridendo Cristian mentre il lettone iniziava a sudare.
- oh bhe se vuoi… però attento a Russia… - disse Lettonia mentre Russia iniziava con il suo “kolkolkolkol” e li altri due baltici si davano testate a vicenda.
- ed infine Serena Visacusa – chiamò Noemi mentre l’ultima ragazza rimasta si alzava in piedi.
- dai dimme chi so! – disse Serena avvicinandosi alla ragazza.
- Estonia. – disse Noemi accartocciando il foglio e lanciandolo nel cestino.
- ah… ti piacciono i videogames? – chiese curiosa Serena all’estone.
- Certo! – gli rispose quest’ultimo sfoggiando un grande sorriso.
- bene allora andremo d’accordo! – concluse la ragazza prendendo sottobraccio la nazione.
Eravamo tutti nazioni! Davvero? Adesso sarà tutto diverso! Addio vecchia vita!


*ANGOLO DELL’AUTRICE PAZZERELLA E RINCOFLETTICA*

Buon Giorno del niente a tutti! Allora… come potete vedere il capitolo è leggermente più lungo del precedente e anche leggermente più demenziale… eheheh… avevo voglia di scrivere cavolate! Ahahahah! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi prego recensite! *faccetta da micetto dolce*
*Polonia rincorre ancora Lituania*
LUCIA: Maria Pia…
IO: Ja?
LUCIA: questa me la paghi! *mi tira il diario*
VERA: che bello! *saltella mano nella mano con Ucraina*
FRANCESCO: yee! Siamo fratelli! *abbraccia Mattia*
MINA: yee sono la moglie di Alfie! *abbraccia America*
IO: yee sono Danimarca *abbraccia Den*
PRUSSIETTO: e io? *faccetta triste*
IO: no tesoro io ti amo! *gli salto addosso*


Ehm… no ok basta!
PS per Noemi: ho cambiato tutti i nomi tranne il mio per la privacy (sono una brava pimpa). Così se qualcuno vi stalkera non è colpa mia.
Io tanto ho già qualcuno che mi stolkera *guarda Mina che si nasconde dietro un cespuglio*

Sciauuuu!

Chiedo venia per eventuali errori o ripetizioni.

   
 
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